Psicologia della Comunicazione

Concetti Base della Comunicazione

• L'etimologia di "comunicazione" deriva dal latino "communĭco", che significa mettere in comune e rendere partecipe.
• La comunicazione è definita come un processo interpersonale e sociale che permette a individui o gruppi di scambiare informazioni e creare significati condivisi.
• Può riferirsi a presente, passato o futuro, con o senza condivisione dello spazio/tempo.
• L'ambiente sociale è fondamentale, richiedendo almeno due persone interagenti per sviluppare un processo comunicativo, sottolineando la natura relazionale.
• Per una comunicazione condivisa, i partecipanti devono concordare su un sistema di suoni, segni, significati, regole e convenzioni.
• Il comportamento è qualsiasi azione motoria individuale percepibile da altri.
• Non tutti i comportamenti sono comunicativi; alcuni sono informativi ma non implicano necessariamente comunicazione.
• Ogni comunicazione è un comportamento che si esprime tramite azioni manifeste.
• La comunicazione è uno scambio interattivo osservabile, intenzionale e consapevole tra partecipanti, basato su sistemi simbolici e convenzionali.
• Anolli (2017) definisce la comunicazione come uno scambio interattivo osservabile tra partecipanti, con intenzionalità reciproca e un certo livello di consapevolezza.
• Le aree di studio della comunicazione includono linguistica, semiotica, sociologia e psicologia.
• La linguistica studia i mezzi e le regole della veicolazione dei contenuti.
• La semiotica si occupa delle modalità di costruzione e attribuzione di significato.
• La sociologia analizza il ruolo della comunicazione nelle dinamiche sociali e le interazioni tra strutture linguistiche e sociali.
• La psicologia esamina i processi cognitivi alla base dell'attività comunicazionale e il ruolo della comunicazione nello sviluppo interpersonale e del Sé.
• Per descrivere la struttura della comunicazione sono stati formulati diversi approcci, tra cui quello matematico.

Approccio Matematico alla Comunicazione

• Il modello di Shannon e Weaver (1949) descrive la comunicazione come trasmissione di informazioni.
• La fonte/mittente è l'entità che invia un messaggio al destinatario (es: persona che fa una telefonata).
• Trasmittente/trasmettitore è chi converte il messaggio in segnale (es: cellulare).
• Il canale trasmette il segnale (es: la rete).
• Ricevente/ricevitore è chi riceve il segnale e lo interpreta (es: cellulare del destinatario).
• Il destinatario è l'entità che riceve il messaggio (es: chi riceve la chiamata).
• Il rumore è qualsiasi forza che interferisce con la trasmissione del segnale, interno o esterno (es: malfunzionamento).
• Il feedback, aggiunto successivamente, è la conferma che il destinatario invia alla fonte per indicare la ricezione e la comprensione del messaggio.
• I limiti di questo modello includono la linearità (one-way), l'applicazione principale a sistemi come radio e telefono, l'assenza del feedback originale e l'inadeguatezza per la comunicazione faccia a faccia.
• Il modello è considerato un "contenitore", dove il messaggio è contenuto nelle parole, la comunicazione avviene solo con invio e ricezione, ignorando intenzionalità e contesto.

Approccio Semiotico alla Comunicazione

• La semiotica è la scienza che studia la vita dei segni nel contesto sociale.
• Analizza come i significati sono creati, comunicati e interpretati attraverso vari sistemi di segni (es: linguaggio, immagini, gesti).
• La comunicazione è resa possibile dalla significazione, ovvero la capacità di generare significati.
• Un segno/simbolo è qualcosa che rappresenta qualcos'altro.
• Il significato è la relazione tra la realtà da comunicare e i codici usati.

Triangolo Semiotico di Ogden e Richards (1923)

• Il triangolo spiega le relazioni tra simbolo/segno (es: parola), referenza (idea corrispondente al simbolo) e referente (realtà rappresentata dal simbolo).
• Il simbolo non ha un rapporto diretto con il referente, ma solo con la referenza.
• La fallacia referenziale si verifica quando si associa un simbolo a un unico referente, creando ambiguità.

Intenzionalità nella Comunicazione (Grice, 1975)

• L'intenzionalità è la proprietà di un'azione volontaria e mirata.
• L'emittente intende comunicare al ricevente, costruendo il significato nella relazione interpersonale.
• Lo scambio comunicativo avviene quando il messaggio è prodotto intenzionalmente dall'emittente ed è riconosciuto e interpretato dal destinatario.
• La comunicazione è uno scambio volontario e consapevole di un messaggio, mentre l'informazione è una trasmissione involontaria di un segnale.
• A. L'intenzione informativa comunica un contenuto al destinatario.
• B. L'intenzione comunicativa coinvolge il destinatario e condivide un contenuto.

Contesto e Interpretazione dei Messaggi

• I messaggi sono interpretati diversamente a seconda del contesto, alimentando i processi inferenziali per dedurre informazioni non esplicite e collegare le informazioni.
• Gli indizi contestuali includono deissi (elementi extra-linguistici), presupposizioni (informazioni implicite) e implicature conversazionali (integrazione del significato letterale con conoscenze pregresse).

Approccio Pragmatico alla Comunicazione

• La pragmatica studia come il contesto influenza l'interpretazione del significato nel linguaggio, concentrandosi sull'uso pratico del linguaggio come azione.
• Studia la relazione tra segni e interpreti, e i processi impliciti della comunicazione.

Teoria degli Atti Linguistici di Austin (1942)

• L'uso del linguaggio equivale a compiere un'azione.
• DIRE significa FARE.
• Tre tipi di atti linguistici: locutori, illocutori e perlocutori.
• Locutori: l'atto di dire qualcosa.
• Illocutori: le intenzioni comunicative del parlante.
• Perlocutori: gli effetti prodotti sull'interlocutore.

Principio di Cooperazione di Grice (1975)

• Gli scambi verbali mirano a uno scopo comune.
• I partecipanti cooperano seguendo regole implicite.
• Il principio si articola in quattro massime conversazionali: quantità, qualità, relazione e modo.
• Quantità: fornire le informazioni necessarie.
• Qualità: dire la verità e avere prove adeguate.
• Relazione: essere pertinenti.
• Modo: essere chiari, non ambigui, brevi e ordinati.
• Nella conversazione, si sviluppano inferenze che consentono ai partecipanti di comprendere correttamente.
• L'interazione deve rispettare le regole per la gestione dell'avvicendamento dei turni (turn taking), necessarie per garantire uno sviluppo positivo.

Pratica della Comunicazione Umana di Wantzlawick et al. (1971)

• Il linguaggio ha conseguenze sul piano del comportamento e delle relazioni.
• La pragmatica si basa su 5 assiomi: tutto è comunicazione, ogni comportamento è comunicazione e ogni atto comunicativo è un comportamento.
• Non si può non comunicare.
• Ogni comunicazione veicola contenuto e relazione.
• La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze comunicative.
• Gli esseri umani comunicano con il modulo digitale e con il modulo analogico.

Competenze Chiave nella Comunicazione

• La competenza comunicativa è la capacità di produrre enunciati adeguati alla situazione specifica.
• Parks (1994) definisce la competenza comunicativa come il grado di soddisfazione degli scopi in una data situazione sociale senza compromettere altri obiettivi.
• L'intenzionalità, la consapevolezza e l'efficacia sono centrali. La competenza comunicativa si articola in tre dimensioni.
• La competenza sintattica concerne frasi grammaticalmente corrette.
• La competenza semantica riguarda l'associazione di parole (significanti) a oggetti, eventi o situazioni (significati).
• La competenza pragmatica è la capacità di comunicare tenendo conto del contesto.

Anatomia e Funzioni del Linguaggio

• Nell'ambito della comunicazione verbale, il linguaggio si definisce come un sistema elettivo per la trasmissione di messaggi.
• Il linguaggio è una funzione cognitiva che permette di acquisire e usare una o più lingue e coinvolge aree specifiche del cervello.
• L'area di Broca controlla la produzione e l'articolazione delle parole.
• L'area di Wernicke controlla la comprensione del linguaggio.
• La corteccia motoria coordina l'articolazione.
• La corteccia visiva elabora lettere e parole scritte.

Psicolinguistica e Struttura della Lingua

• La psicolinguistica analizza i meccanismi di produzione e comprensione del linguaggio.
• La lingua è un sistema di simboli combinabili per generare infiniti messaggi, definita "produttività linguistica".
• La lingua è studiata da diverse discipline: fonologia (suoni), semantica (significato), sintassi (regole di combinazione) e pragmatica (relazioni tra linguaggio e contesto).
• Tutte le lingue hanno un sistema fonologico, composto da fonemi.
• I fonemi sono le unità più piccole delle parole di una lingua parlata, con corrispondenza variabile alle lettere.
• Le lingue si classificano in trasparenti (buona corrispondenza) e opache (bassa corrispondenza).
• Gli allofoni sono varianti di pronuncia di un fonema, dipendenti da fattori regionali o contestuali.

Morfemi e Combinazioni in Lingua

• Le combinazioni di fonemi formano le parole.
• Le combinazioni possibili sono limitate.
• Le combinazioni regolari (pseudoparole) sono pronunciabili e seguono le regole della lingua.
• Le combinazioni irregolari appaiono come non appartenenti a quella lingua.
• Le combinazioni illegali non sono pronunciabili.
• I morfemi sono le unità più piccole dotate di significato.
• Le radici come "gatt-" sono alla base di parole con significato simile.
• I morfemi possono essere liberi (parole composte da un solo morfema) o legati (uniti ad altri morfemi).

Sintagmi: Struttura e Categorie Grammaticali

• La catena sintattica è la struttura in cui le parole si dispongono all'interno di una frase.
• Il sintagma è l'unità minima della catena, composto da testa (elemento fondamentale) e modificatori (elementi aggiuntivi).
• In base alla categoria grammaticale della testa, i sintagmi possono essere nominali, verbali o preposizionali.
• Le frasi sono composte principalmente da un sintagma nominale e uno verbale.

Sintasi, Universali Linguistici ed Elementi di Formazione delle Frasi

• La sintassi permette di proiettare il finito (parole, regole grammaticali) nell'infinito (numero di frasi).
• Permette al linguaggio di diventare uno strumento unico di comunicazione.
• Nonostante le differenze superficiali, le lingue possiedono caratteristiche comuni definite universali linguistici.
• Ogni lingua ha un numero finito di fonemi con cui si costruiscono infinite parole.
• La relazione tra parola significato è arbitraria.
• In tutte le lingue è possibile produrre numeri infiniti di frasi.
• Le frasi sono combinazioni strutturate di parole e sintagmi, determinate da regole sintattiche.
• Le regole sintattiche combinano simboli del linguaggio per produrre significati complessi, variabili da lingua a lingua.

Acquisizione ed Elaborazione del Linguaggio

• L'acquisizione del linguaggio avviene rapidamente, iniziando presto e senza istruzione formale.
• I bambini sono predisposti ad apprendere qualsiasi lingua, specializzandosi poi nella lingua a cui sono esposti.
• Sebbene la grammatica venga insegnata a scuola, spesso non si è in grado di esplicitare le regole di formazione delle frasi.
• Secondo le teorie interazioniste, l'acquisizione dipende dall'ambiente e dall'esperienza.

Teoria Innatista del Linguaggio di Chomsky

• La psicolinguistica studia i meccanismi alla base della produzione della lingua.
• La teoria di Chomsky ipotizza un meccanismo innato (LAD) che fornisce le regole generali della grammatica universale.
• La teoria di Chomsky si basa sulle regole di riscrittura, che descrivono la struttura di una frase riscrivendo simboli in altri simboli.

Regole Trasformazionali

• Agiscono sulla struttura superficiale della frase, generando frasi con stessa struttura profonda ma diversa struttura superficiale.
• Richiedono lavoro cognitivo e tempi di elaborazione più lunghi.
• Può accadere che frasi abbiano stessa struttura superficiale ma diversa struttura profonda (es: "La vecchia legge la regola").
• La competenza linguistica è la conoscenza implicita delle regole.
• L'esecuzione linguistica è l'applicazione reale di tali regole.

Esperimento di Slobin (1966)

• Le frasi attive sono le più semplici da elaborare.
• Dimostra il ruolo del significato nella comprensione di frasi con stessa struttura profonda ma diversa struttura superficiale.
• Le informazioni semantiche influenzano l'elaborazione.

Effetti delle Insinuazioni nei Media

• Lo studio di Wegner, Wenzlaff, Kerker e Beattie (1981) esamina come le insinuazioni nei media influenzano la percezione dei candidati.
• Un messaggio, anche se formulato come domanda o negazione, può generare dubbi.
• Le accuse dirette producono i giudizi più negativi, seguite dalle insinuazioni.

Principio di Cooperazione e Asserzioni

• Le persone assumono che le informazioni siano ragionevoli e plausibili.
• Le asserzioni tendono ad essere accettate come vere per il semplice fatto di essere state affermate.

Elaborazione delle frasi, livelli di analisi

• La comprensione di una frase richiede la formazione di una rappresentazione mentale di ciò che il parlante intendeva comunicare.
• Comprendere una frase significa attribuire ruoli grammaticali e recuperare significati.
• I livelli di analisi sono: fonologica/ortografica, sintattica e semantica.
• I modelli su come interagiscono i risultati dei diversi tipi di elaborazione sono seriali o interattivi.

Elaborazione Serializzata vs Interattiva delle Frasi

• I modelli seriali stabiliscono autonomia e indipendenza tra i diversi livelli di elaborazione.
• I modelli interattivi propongono l'interdipendenza.

Ambiguità del linguaggio

• Le ambiguità possono manifestarsi a livello fonologico, semantico o sintattico.
• Ci sono strategie di analisi sintattica.
• "Strategia dell'attaccamento minimale"
• "Strategia di della chiusura differita".
• "Strategia della catena minima".
• Sono state espresse dei dubbi su queste strategie in altre lingue.
• Non è sempre corretto seguire lo stesso principio per tutte le lingue
• Persone parlanti diverse, anche per via della loro cultura, gestiscono l'informazione in modo diverso.

Il Codice Visivo e Potere Semantico

• Ha un potere semantico ed è efficace per comunicare concetti e rapporti spaziali.
• Comprensibile anche a chi non parla la stessa lingua.
• Universale per alcuni contenuti.
• Comunca attraverso una combinazione di pittogrammi.
• Richiede apprendimento più o meno lungo.
• Richiama attenzione sulla differenza tra segno e simbolo.

Il Segno e Il Simbolo

• Il segno è "qualcosa che sta per qualcos'altro", mentre il simbolo è evocativo di qualcosa che normalmente rappresenta.
• Il simbolo è maggiormente soggetto alle differenze culturali rispetto al segno.
• In occidente il crisantemo identifica la defunzione mentre in oriente viene utilizzato nelle cerimonie nuziali.
• La percezione è complessa e interpretiva, influenzata da diversi fattori.
• Organizzazione del campo visivo tramite l'articolazione tramite il processo figura-sfondo Processo automatico dal sistema.
• L'articolazione figura-sfondo è sottoposta ad una determinati principi: grandezza relativa delle parti, rapporti topologici e tipo di margine.

Il Fenomeno Delle Figure Ambigue

• Fenomeno delle figure ambigue caratterizzate le diverse componenti del campo percettivo.
• In questi campi le componenti assumono significati globali.
• La lettura dell'immagine richiede un processo di analisi multidimensionale, che porta alla formazione del significato
• I componenti del campo di vista tendono ad essere percepiti in unità perspicue, ciò essere percettivamente raggruppati in modi differenti in relazione ai principi di unificazione/organizzazione percettiva

I Principi Di Unificazione/Organizzazione Percettiva

• Principio della somiglianza alla propensione a percepire come un'unica configurazione elementi simili tra loro
• Principio vicinanza la tendenza a percepire come unica configurazione elementi vicini tra loro
• Principio della chiusura la tendenza a percepire come unica configurazione elementi che formano o tendono a formare una figura chiusa
• Principio della continuità la tendenza a percepire come unica configurazione elementi che sono coerenti nella forma e direzione

Influenze Culturali Sulla Percezione Visiva

• Le persone appartenenti al mondo occidentale tendono ad affidarsi a processi percettivi analitici e indipendenti dal contesto, mentre le persone appartenenti alla cultura orientale tendono maggiormente ad affidarsi processi percettivi olistici che privilegiano le relazioni tra oggetti e sono pertanto molto più dipendenti dal contesto
• I giapponesi analizzano sempre ponendo in relazioni gli individui o fenomeni a ciò che gli sta attorno, a differenza degli occidentali.

Organizzazione della memoria

• La memoria Sensoriale imprime un'immagine per poi cancellarsi.
• La memoria di lavoro preleva delle entrate dall'archiviazione di lungo termine archiviandole solo temporaneamente.
• La memoria a Lungo termine archivia la capacità illimitatamente e durevolmente.
• La memoria semantica è organizzata secondo due modelli: a doppio codice o a sistema unico.

Memoria Semantica a Doppio Codice vs a Sistema Unico

• Teoria di Memoria semantica a doppio codice: a sistema verbale ed a sistema non verbale che dialogano attraverso connessioni differenziali.
• Il modello del Perceptual Symbol systems è basato sull'ipotesi che il sistema concettuale elabori manipoli simboli percettivi.
• La memoria sistema unico il codice è amorale e l'organizzazione le informazioni e una rete di noti le cui connessioni rappresentano le relazion tra i vari concetti.
• Il recupero dell'informazione di dipenda dall'attivazione dei nuovi concettuali attraverso il meccanismo della diffusione dell'attivazione tra i modi stessi collins loftus

Effetto priming a Sostegno Della Rete Conettuale Del Sistema Semantico

• L'effetto framing sostiene l'opposto che il sistema semantico sia ordinato cone una rete concettuale a sostengo dell'organizzazione dell'attivazione.
• Tale effetto descrive il fenomeno cognitivo di facilitazione.
• Il lessico sia componibile nella sua struttura complessa come viene mostrato graficamente in figura.
• l lessico può rappresentare le forme ortografiche il lessico.

Accesso Lessicale e Ruolo del Sistema Sinottico

• Il lessico che si possa concepito come un vocabolario delle forme delle lingue parole conosciute.
• Il sistema sinottico serve per la riabilitazione quando omofone o ografe.
• il modello di Marr assume che il riconoscimento di oggetti consista nella costruzione di presentazioni dettagliati: in abbozzo e a tre dimensioni
• prevede anche il lessico fonologico in entrata con 버fer fonemico, che è che viene trasferito in memoria temporanea.
• Descrive che la produzione deve avvenire seguendo una via lessicale o una via non seriale nel trasferimento della conversione da grafemi a fonemica

Comunicazione Non Verbale

• La comunicazione non verbale è uno strumento che sfrutta la relazione e esplicità anche l'ambito delle intenzioni.
• In essa sono molto frequenti a tono e volume, e frequanza.
• Il sistema cinesico e composto dalla mimica facciale, e lo sguardo.
• In 6 categorie si dividono i gesti, ed è basato nella muscolatura corporea.
• Per la comunicazione prossemica si fa riferimento alla percezione.
• Lo spazio intimo fa scattare i sensi, quello personale da confidenzialità, e da spazio sociale e pubblico.

La Comunicazione non Verbale e i Livelli

• La comunicazione non verbale fa riferimento a funzioni regolabili ai livelli individuali, interpersonale, interruppi e di massa.
• Segnala i comportamenti individuali. Il contatto fisico in sede interpersonale
• Al livello e intergruppi i segnali sono segnali di appartenenza.
• Al mass i segnali inviano uno stereotipo.
• I segnali contribuiscono al senso di sicurezza e di variazione.
• Il i livello di massa trasmette tramite uno schema simbolico.

La Persuasione Efficace

• Occorre che si sappiano distinguere credibilità, competenza,affidabilità, piacevolezza e stile dei soggetti in comunicazione
• Lo Sleeper effect indica come possa far presa la sensibilizzazione al messaggio anche quando il ricordo diminuisce al passar del tempo per i messaggi unilaterali ,bilaterali ed appelli alla paura.
• La Teoria della motivazione della protezione indaga la percezione dei problemi come reali alla comprensione della vittima.

Strategie Di Persuasione e Messagi Efficaci

• I messaggi efficaci si esplicano tramite accuratezza delle fonti, uso del costrutto degli elementi ed in che modo trasmettere il messaggio(colpo basso e tecniche di comunicazione non verbale).
• Il meccanismo delle reazione alle aspettative e la teoria della motivazione alla partecipazione sono elementi fondanti di un messaggio efficace.
• La teoria del prospetto individua il frame per le decisioni efficacio.
• Si sono individuate anche molte reazioni attentive innate
• L'efficacia per il pubblico deve essere definita nel dettaglio.
• La distorsione nel processo comunicativo può essere involontaria.
• Comunicando per email occorre tenere presente elementi che possono sforvire il testo

Rischiosità del Messaggio e Analfabetismo Numerico

• Per trasmettere il rischio bisogna accennare a dati con i numeri e statistiche che fanno immaginare l'analfabetismo.
• Bisogna evitare di sovrastimare e focalizzare sui benefici e sui rischi.
• Lo step successivo e quello del condizionamento e la comunicazione.

Comunicazione nei Conflitti emotivi

• Definizione dei conflitti emotivi come i una divergenza degli interessi su risorse scarse riguardanti vari aspetti della vita.
• La gestione delle risorse viene in base alle decisioni e dalla gestione delle risorse se in gioco.
• Il problema nasce dalla incapacità di comunicare le incomprensioni degli stati emotivo: per gli stili comunicativi.
• A fianco delle strategie di convivenza occorre massimizzare i benefici comunicativi ed il confronto
• la comunicazione genera valore per le
• parti e porta ad una strategia per comunicare meglio di più e meglio
• e che le parti individuano