Psicologia della Comunicazione

Lo studio dei meccanismi del cervello che ci permettono di produrre e comprendere il linguaggio.

Un sistema di simboli combinabili secondo regole specifiche per generare un numero infinito di messaggi.

Il significato delle parole e delle frasi.

I suoni associati a lettere, parole e frasi e come questi suoni si combinano per formare il parlato.

Le regole che governano la combinazione delle parole per creare frasi grammaticalmente corrette.

Le relazioni tra il linguaggio e il contesto in cui viene usato, come il linguaggio serve a raggiungere specifici obiettivi comunicativi.

La disciplina che studia l'influenza del cervello e della mente sul comportamento e sul linguaggio.

Il processo di comprensione del linguaggio implica l'elaborazione del linguaggio da parte del cervello, la sua interpretazione e la sua integrazione con le nostre conoscenze e il contesto.

Questa teoria suggerisce che gli esseri umani nascono con una capacità innata di apprendere il linguaggio, come la grammatica universale, che li aiuta a comprendere qualsiasi lingua.

Queste teorie enfatizzano l'importanza dell'ambiente linguistico circostante per l'apprendimento del linguaggio. I bambini apprendono osservando e ascoltando il linguaggio dei loro genitori e altri parlanti.

Proposta da Noam Chomsky, mira a spiegare come i parlanti possono generare un numero infinito di frasi corrette a partire da un insieme finito di regole.

Rappresenta il significato concettuale di una frase, come il pensiero o l'idea che si vuole esprimere.

È l'espressione sintattica di una frase, ovvero la disposizione delle parole e le regole grammaticali che le legano.

Sono le regole che permettono di costruire frasi a partire da elementi più semplici, come le parole.

Sono regole che modificano la struttura sintattica di una frase mantenendo lo stesso significato, come il passaggio da frasi attive a passive.

Questa teoria ha influenzato non solo la linguistica, ma anche la psicologia cognitiva e l'intelligenza artificiale.

Un tipo di ambiguità che si verifica quando una frase può essere interpretata in più modi a causa della sua struttura grammaticale.

Si verifica quando la pronuncia delle parole in una frase crea confusione sul punto in cui una parola finisce e l'altra inizia, portando a possibili interpretazioni diverse.

Processo di elaborazione attiva del linguaggio che tiene conto del contesto per comprendere il significato di una frase.

Un esempio di ambiguità sintattica in cui l'uso improprio di un avverbio temporale crea un'incongruenza con il verbo, rendendo la frase difficile da comprendere.

Tecniche utilizzate per risolvere i problemi di ambiguità nella struttura grammaticale di una frase.

Un verbo che può avere più interpretazioni grammaticali, ad esempio, può essere un passato remoto o un participio passato.

Un tipo di struttura in cui il verbo è al passato remoto e descrive un'azione conclusa nel passato.

Un tipo di struttura in cui il verbo è al participio passato e introduce una frase subordinata.

Il processo di attivazione di un concetto in una rete neurale semantica, che influenza l'attivazione dei concetti adiacenti.

La capacità di recuperare informazioni semanticamente correlate a un concetto attivato.

Diminuzione dell'attivazione con il passare del tempo o con l'aumento della distanza tra i concetti nella rete.

Il recupero di informazioni più rapido per i concetti strettamente correlati rispetto a quelli distanti.

Un fenomeno psicologico in cui l'esposizione a uno stimolo (prime) facilita il riconoscimento o l'elaborazione di uno stimolo correlato (target).

L'influenza esercitata da uno stimolo (prime) sul riconoscimento o l'elaborazione di uno stimolo correlato (target).

Lo stimolo iniziale che attiva la rete semantica.

Lo stimolo successivo che viene riconosciuto o elaborato più velocemente grazie all'effetto priming.

Le immagini, anche quelle realistiche, mostrano solo una parte della realtà, dipendente dal punto di vista del fotografo.

Un segno è efficace quando la sua forma richiama direttamente l'oggetto che rappresenta. Quando questa relazione è debole, il significato è meno immediato e più soggetto a interpretazioni errate.

I pittogrammi, disegni semplici usati per indicare qualcosa, richiedono apprendimento e non sono sempre universali.

Un simbolo come il crisantemo può avere significati diversi a seconda della cultura. Attenzione all'uso dei simboli nella comunicazione internazionale.

La psicologia della Gestalt spiega come il cervello organizza le informazioni visive in modo automatico, distinguendo forme e sfondi.

Le regole di configurazione spaziale influenzano la struttura e l'interpretazione delle immagini, fondendosi con fattori percettivi e cognitivi.

Il codice visivo, come un linguaggio, è regolato da regole che permettono di dare un senso alle immagini. La psicologia della Gestalt spiega come il cervello organizza le informazioni visive.

In linguistica, la struttura profonda si riferisce al significato di una frase, indipendente dalla sua forma superficiale. La struttura superficiale, invece, è la forma grammaticale visibile della frase.

Le frasi attive e passive esprimono lo stesso significato di base, anche se hanno forme superficiali diverse. Ad esempio: 'Il gatto insegue il topo' (attiva) e 'Il topo è inseguito dal gatto' (passiva).

Le frasi negative negano il contenuto delle frasi affermative, ma mantengono lo stesso significato di base. Ad esempio: 'La porta è aperta' (affermativa) e 'La porta non è aperta' (negativa).

L'effetto delle insinuazioni (Innuendo Effect) dimostra come la formulazione di un'informazione, anche se non esplicitamente affermata, può influenzare negativamente la percezione di un soggetto. Ad esempio: 'Il candidato X è stato visto con un famoso delinquente' (insinuazione) può creare un'opinione negativa sul candidato X.

L'effetto delle insinuazioni può essere osservato in diverse forme linguistiche: affermazioni, domande, negazioni. Ad esempio, in un titolo: 'Candidato X legato alla mafia?' (domanda), 'Candidato X non è legato alla mafia' (negazione) possono influenzare l'opinione pubblica.

Lo studio di Wegner, Wenzlaff, Kerker e Beattie (1981) ha dimostrato che l'esposizione a informazioni insinuanti può influenzare negativamente il giudizio delle persone, anche quando l'informazione non è esplicitamente confermata. Le persone tendono a sviluppare un'opinione negativa sulla base di insinuazioni.

La ricerca di Wegner et al. (1981) ha studiato l'influenza dell'effetto delle insinuazioni sull'opinione pubblica utilizzando un ipotetico candidato politico, Bob Talbert, e titoli di giornale con insinuazioni relative al suo collegamento con la mafia.

I partecipanti allo studio di Wegner et al. (1981) hanno espresso un giudizio su Bob Talbert utilizzando una scala da 1 a 7, dove un punteggio più alto indicava un'opinione più negativa. I risultati hanno dimostrato che l'esposizione a insinuazioni negative ha influenzato significativamente il giudizio dei partecipanti su Bob Talbert.