Prospettiva della Resistenza

Elogio dello SCARTO e della RESISTENZA

• Il testo tratta di pensieri ed emozioni in filosofia dell'educazione, elaborati da Mariagrazia Contini nel 2009.
• L'idea pedagogica deve essere "inattuale" per non confondersi con il costume, le prassi o le ideologie del tempo presente.
• L'inattualità evidenzia incongruenze, parzialità e unilateralità delle credenze presenti, mettendo in luce istanze alternative spesso ignorate.

Inattuale

• L'idea pedagogica deve essere inattuale, altrimenti non è un'idea ma un costume, prassi o ideologia.
• Non coincide con le tendenze prevalenti, i problemi più urgenti e manifesti del presente.
• Evidenzia incongruenze, parzialità e unilateralità delle credenze attuali.
• Propone alternative misconosciute, conculcate o mistificate dall'attualità.

Inattuale (cont.)

• Colorare di utopico l'inattuale per orientare l'educazione verso il superare l'individualismo dominante, integrando valori di solidarietà, empatia in relazioni intersoggettive, interetniche e interculturali.
• La scarsa visibilità come risorsa: valorizzazione dello scarto, introducendo le epistemologie della complessità, smantellando gerarchie e contrapposizioni; tra centrale e periferico, superiore e inferiore.
• Il problematicismo è uno scarto insuperabile ma propulsivo e dinamizzante, che lega la realizzazione alle esperienze concrete e all'orizzonte del possibile, aprendo a nuove vie e obiettivi.

Scarto

• La progettualità nell'educazione si sposta oltre l'ideale pedagogico, verso la pazienza dell'attesa per la maturazione del soggetto.
• Ciò implica affrontare le fatiche, le difficoltà, le sofferenze, le disperazioni, le delusioni e l'abbandono.
• Scarto come distanza fra la strada indicata e quella percorsa dai propri interlocutori; capacità di scegliere i propri progetti in autonomia.

Scarto (cont.)

• Distanza fra la strada indicata e quella scelta dai propri interlocutori.
• L'educatore è in grado di scegliere senza imporre le proprie scelte, ma valorizzando la capacità degli interlocutori di scegliere per sé.
• Scarto come condizione di marginalità e/o minoranza che può rappresentare una via per la giustizia, la pace, il rispetto.

Scarto (cont.)

• La marginalità gruppale di chi è spesso perdente, indica la via verso giustizia, rispetto e solidarietà con messaggi di pace.
• L'utopismo è un contributo prezioso per la coscienza pedagogica, anticipando obiettivi educativi anche non immediatamente realizzabili.

Scarto (cont.)

• Progettualità, come l'impegno a individuare e produrre senso nella vita, e responsabilità nelle nostre scelte. Contrasta con la passività, il conformismo e l'arrivismo
• Educare alla progettualità implica riflessione, studio e elaborazione di nuovi repertori di conoscenza

Scarto (cont.)

• Modalità di esistere sempre in ricerca, interrogandosi sui significati delle parole quotidiane, per comprendere meglio il significato del nostro esistere (questo è il fine della ricerca).
• Educare ad osare la felicità, per costruire orizzonti di senso per ogni individuo nella vita solidale ed ecologica.

Resistenza

• Imparare a esprimere e realizzare l'impegno con modalità non violente, ampliando lo spettro del possibile; contrastare le competitività, il conformismo per l'impegno sostenuto della quotidianità.
• Coerenza e continuità nell'impegno quotidiano, esercizio critico, moltiplicazione dei punti di vista, divergenza, opposizione e conflitto.

Resistenza (cont.)

• Riscattare il logorio delle parole, denunciando ambiguità e falsificazioni, restituendo un significato autentico e profondo
• Educare alla riflessione, allo studio e all'elaborazione per dissociarsi dalla chiacchiera superficiale in favore di una profondità di confronto e conoscenza

Resistenza (cont.)

• Intercettare domande, interrogativi e istanze divergenti per far emergere bisogni e necessità, per trovare strade per generare un modello di umanità consapevole.
• Investire in pensieri e pratiche di cura, rivolgendosi a "capitoli" esistenziali inattuali, per arricchire le relazioni con valori, senso e possibilità.

Il problematicismo razionalista

• Proposta teorica della ragione critica e antidogmatica, con una apertura del sapere e della cultura.
• Riconoscimento di un umanesimo libero e profondo, con l'indipendenza dei soggetti dai motivi superetici.
• Prospetta una coscienza morale universale ed è posto per l'umanità, che deve essere risolta nell'umanità.

Ambivalenza e antinomia

• L'incontro con l'ambivalenza delle emozioni, per guardare in faccia le emozioni e saperle nominare, in modo consapevole.
• Conflitto con l'altro, con la sofferenza, per riconoscere i bisogni e aspettative di entrambi.

Conoscere la conoscenza

• Superare le cristallizzazioni e le fissità di convinzioni per evitare pregiudizi.
• Imparare a conoscere la propria esperienza per approssimarsi all'altro, per comprendere le insufficienze e i dissidi.

Ragione e impegno

• Superare la problematicità, tendendo alla massima integrazione, in direzione di ragione.
• Investire in percorsi di ricerca, sperimentazione di modalità relazionali, aperture al cambiamento.

La ragione problematica

• La ragione è un'istanza, un'esigenza che deve essere scelta dal soggetto umano, rivolto a risolvere forme unilaterali, indeterminate e incongrue.
• Acquisizione e chiarimento di criteri opportuni per ciascuna operazione.

La ragione problematica (cont.)

• Si definisce forte perché tende a fare del momento di problematicità il principio del proprio sviluppo e dell'arricchimento creativo.
• Muovere verso la ragione significa affrontare zone d'ombra, conflitti e violenze.
• La problematicità contamina la ragione e la porta a superarsi.

La fenomenologia del razionale

• L'esperienza è illimitata grazie ai diversi piani ed ai sistemi categoriali di riferimento.
• Ragione nella costruzione della personalità, per superare le problematicità di aspetti sociali, affettivi e religiosi.
• Tendere all'integrazione di direzioni antinomiche (ad es., egocentrica/eterocentrica) attraverso un profondo processo di comprensione della storia.

Educazione alla ragione

• Problematizzazione, analisi e decifrazione di concetti, categorie e paradigmi.
• Riconoscimento della problematicità in tutte le sue forme, come elementi di alienazione.
• Individuazione di vie per superare la problematicità, permettendo l'arricchimento e la realizzazione di possibilità.
• Educare all'alfabetizzazione emotiva, collegata ai processi cognitivo, per non separarli.

Il processo di formazione della personalità

• Indagare l'esperienza educativa nella sua complessità. Identificare il processo di formazione della personalità e le sue risposte concrete nella storia, in nome di valori, norme e principi.
• Il processo di formazione della personalità si trasforma e si modifica attraverso le differenti soluzioni sperimentate nel corso dei secoli.

Modelli pedagogici – Finalità differenti

• Processo che prevede l'incontro, scontro di due esigenze potenzialmente antitetiche: egocentrica e eterocentrica.
• Individua le contraddizioni nella spontaneità e autodominio individuale e nella collettività in termini di società democratica/stato totalitario.
• Progetta l'incontro, lo scontro tra i due principi.

Confronto/scontro

• Spostare la formazione della personalità in uno spazio congiunto e complesso, per raggiungere la possibilità massima e la problematicità.
• Tendenza all'integrazione di istanze egocentriche ed eterocentriche, per una costruttiva antinomicità, senza negarle, tradirle o eliminarli.
• Riconoscimento dei vari aspetti della personalità umano che tendono a confliggersi ma che è necessario esplorare e accettare.

Possibilità e problematicità

• Una personalità impegnata nei confronti con il mondo bi-psichico, naturale, sociale, culturale.
• Superamento dei condizionamenti, delle sopraffazioni e delle violenze.
• Integrazione con la tensione antinomica, come idea trascendentale.

Personalità razionale

• Modello esistenziale da proporre attraverso tappe intermedie e obiettivi per differenti piani della vita personale.
• Metodologie adeguate al modello pedagogico per l'educazione alla ragione.

Il modello pedagogico dell'educazione alla ragione

• Antidogmaticità.
• Analisi critica delle idee e degli avvenimenti (contestualizzazione storico-culturale).
• Valorizzazione del pluralismo, capacità di decentrarsi e disponibilità al cambiamento.

Il modello pedagogico dell'educazione alla ragione (cont.)

• Promuove la multilateralità dell'esperienza, rifiutando le contrapposizioni e le gerarchie.
• Definisce strade metodologiche, opposte alle didattiche normative, basate su progettualità aperte, flessibili, e impreviste.

Educatore

• Consapevolezza critica sull'esperienza educativa.
• Ricerca e riflessione sulle fenomenologie dei modelli pedagogici, contrastando le prospettive in conflitto tra loro.
• Impegno decostruttivo dei paradigmi assoluti e unilateralità.

Educatore (cont.)

• Impegno costruttivo-propositivo di un modello pedagogico, rivolto alla ragione storica, sociale e culturale.
• Proposta di una pedagogia che è continua e consapevole della realtà che intercorre tra gli esseri umani nel mondo.

Progettualità esistenziale

• Obiettivo fondamentale della progettualità esistenziale è la differenza, riconoscendo il diritto del soggetto a non essere considerato un elemento indistinto di un pluralismo informe.
• Essere un potenziale portatore di trascendenza esistenziale, con una volontà lucida e speranza verso il possibile.

Diversità e differenza

• Diversità come dato di fatto (bio-psicologica e sociale) che determina classi e appartenenze.
• Superare le discriminazioni e i ghettizzamenti, affermando il diritto di uguaglianza delle opportunità in base alla differenza.
• Necessità di liberarsi dai condizionamenti impliciti, riconoscendo la diversità come possibilità di superamento della realtà.

Differenza/Differenze

• Riconoscere la differenza da sé e dagli altri.
• Superare i vincoli ai propri modelli, le suggestioni e il dominio.
• Progettare una società più pacifica e con una convivenza più equa.

Utopico e trascendentale

• Impegno etico-razionale per superare i blocchi del tempo.
• Volontà creatrice, con la libertà della volontà di donare e la lievità della volontà.
• Relativismo etico e trascendenza.

Utopico e trascendentale (cont.)

• La progettualità si oppone alla paura e all'ignorato, con la spinta verso la differenza.
• Progettazione esistenziale rivolta verso la differenza.

Duplice valenza

• La differenza possiede una valenza utopica e trascendentale, proiettata verso il mondo possibile.
• Necessità di dislocazione e decentramento da schemi e procedure attuali.
• Diventa capace di pensare e prefigurare scenari possibili.

"Realizza te stesso realizzando l'altro"

• Coniuga l'esigenza etica e razionale reciprocamente, sostenute dall'impegno.
• Progettualità che mira alla differenza e trascende l'individualismo, per un'intersoggettività diffusa. (identità terrestre).

Si vince tutti o si perde tutti!

• Educazione è impegnarsi per la costruzione condivisa di progettualità, consapevoli che la loro realizzazione dipenda da condizioni generali e possibilità degli altri.
• Necessità di un'alleanza educativa.

Pratica autoriflessiva

• Entra in rapporto profondo con sé attraverso l'autoriflessività e il confronto con gli altri.
• Riconoscere e comprendere stereotipi, impedimenti all'apertura e al cambiamento.
• Pratica metacognitiva per colore le emozioni.

Personalità razionale

• Consapevolezza nel divenire, che conduce a un impegno per una comunicazione autentica, con ascolto e empatia per gli altri, anche nelle loro opacità.
• Costruzione verso una coscienza e riflessività.

Impegno etico-professionale e ragione

• L'istanza, l'esigenza e la scelta sono possibili, non meramente necessità (distinguere il razionale dal reale).
• Carattere trascendentale, con funzione critico-regolatrice, che porta a ricercare sviluppi inediti.
• Ragione permeabile con complessità, ambiguità e contraddizioni, che sfruttano il problematicismo come forza motrice.

Compito dell'educazione

• Dovere di creare possibilità per chi è in difficoltà emarginato (chi è preda di situazioni dure), contrastando condizionamenti che limitano possibilità.
• Educazione in termini di impegno etico, consapevolezza critica su diverse competenze.

L'incontro con gli altri

• Prospettiva problematica che promuove una formazione pluridimensionale, nel rapporto con gli altri.
• Necessità di scelta e progetto quando la scelta riguarda il richiamo etico del realizzarsi di sé attraverso l'altro.
• Importanza di essere inattuali per incidere sul proprio tempo, con resistenza, ma utopica (non violenta).

Antropocentrismo

• Uomo al centro del mondo, in una gerarchia che contrappone le specie umane al resto della natura.
• Uomo considera la natura come strumento da sfruttare, abusare e utilizzarla/trattarla come macchine per uso proprio.

Soggetto fragile

• Consapevolezza della dipendenza dai mondi socionaturali e simbolici: precarietà e incertezza.
• Limiti quotidiani ed esistenziali.
• Costruzione di una vita che contempla le opacità.

Lievità

• Contrapposta all'onnipotenza.
• Trascendere i condizionamenti e le minacce aprendosi alla possibilità di dare e ricevere.
• Valorizzazione e condivisione di una progettualità coraggiosa.

Educazione alla Resistenza

• Pratica di autoriflessione e metariflessività.
• Essere consapevole del mondo della mente, selezionando le informazioni, i messaggi e testimonianze.
• Individuare, denunciare e respingere messaggi e testimonianze.

Educare alla Resistenza (cont.)

• Problematizzazione e critica rigorosa e radicale, per identificare i vuoti della chiacchiera e violenza pregiudiziale.
• Costrue un modello di soggetto lucido nella decostruzione, flessibile e con pensiero divergente.

Educare alla Resistenza (cont.)

• Educare a modalità di rapporto diverse (eccentriche) in termini di gentilezza, compassione, affettuosità e rispetto, fino alla solidarietà.
• Orientare la progettualità verso un mondo e un'esistenza al di là di tutto ciò che è presente.

Educare alla libertà

• Educazione alla libertà come insieme di pratiche, relazioni e interventi per generare al maggior numero di possibilità.
• Promuovere la trascendenza.

L'orizzonte del possibile

• Possibilità disgiunta dal fine (non limitata alla realizzazione di un obiettivo).
• Libertà significa avere l'orizzonte del possibile come scelta individuale.

Libertà è possibilità di scelta

• Possibilità è scegliere tra differenti opzione.
• Promuovere altre possibilità di scelta, così da superare la prospettiva dell'unicità.

Pluralismo

• Pluralità delle strade come conseguenza del pluralismo.
• Rifiuto del dogmatismo, a favore di un'apertura e una critica verso i valori.
• Intraprendere percorsi (e/o scelte) che portano alla realizzazione.

Libertà e rischio

• Realizzazione verso la vastità, profondità, e poli-dimensionalità.
• Ogni scelta ha il proprio rischio di errore, ma è il presupposto per la libertà stessa.
• Essere consapevoli dei limiti significa trovare la via.

Impegno, progettualità, differenza

• L'azione educativa ha lo scopo di promuovere la capacità di progettare la propria esistenza, senza delegare a qualcun altro.
• Il soggetto deve prefigurare il suo futuro (percorsi e obiettivi); non in maniera isolata, ma in relazione agli altri.
• Scelta è una possibilità che deve essere presa oppure essere una scelta di non scelta (delegare).

La testa ben fatta

• Educare alla libertà significa promuovere la possibilità di costruirsi una testa ben fatta (capacità di conoscere).
• Importanza del conoscere se stessi e le proprie possibilità.
• Promuovere la riflessività e la capacità di ricomporre la realtà, liberandosi da forme di trasparenza, ideologie, e pregiudizi.

L'educazione emozionale

• Alfabetizzazione emozionale: riconoscere e comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri.
• Trasformazione e condivisione delle emozioni in parole.
• Importanza del lavoro sulle proprie "prigioni interiori" per costruire empatia.

La resistenza solidale con gli altri

• Importanza della singolarità e della differenza dei soggetti, ma con l'interconnessione sociale.
• La mente è una rete di connessioni.
• Interazione e comprensione con persone che sono molto distanti da noi nella prospettiva.