Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti

Study Notes

Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti

Il programma mira a sostenere la sostenibilità e la riduzione dei rifiuti.
Incoraggia l'uso di materiali ottenuti dai rifiuti nella produzione.
Definisce il compostaggio di comunità come un processo eseguito collettivamente da più utenze.
I rifiuti urbani sono classificati come rifiuti generati da famiglie e abitazioni.
Il compostaggio mira a produrre compost a partire da rifiuti organici.
I rifiuti pericolosi si distinguono per le loro caratteristiche di pericolosità.
Il programma incoraggia la progettazione di prodotti riutilizzabili.
L'obiettivo del programma riguardo ai rifiuti alimentari è ridurli del 50% entro il 2030.
La raccolta differenziata implica la separazione dei rifiuti in base al tipo.
Il programma promuove per le apparecchiature elettriche ed elettroniche la riparazione e il riutilizzo.
"Preparazione per il riutilizzo" è definita come la riparazione di prodotti diventati rifiuti.
Il programma mira a ridurre la produzione di rifiuti nell'industria, nell'estrazione e in altri settori produttivi.
Il programma mira a sostenere modelli di gestione dei rifiuti efficaci e ridurre la produzione di rifiuti nelle costruzioni.
Il recupero di materia è la preparazione di rifiuti per la loro funzione originaria.
Un prodotto desiderabile secondo il programma dovrebbe essere riparabile e riutilizzabile.
"Riutilizzo" implica il reimpiego di prodotti per la stessa finalità originale.
Il controllo e la valutazione delle misure di prevenzione dei rifiuti alimentari sono effettuati dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero delle Politiche Agricole.
Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è coinvolto nella comunicazione dei provvedimenti autorizzatori.
Un rifiuto cessa di essere tale quando soddisfa i requisiti in materia di riciclaggio o recupero.
Le amministrazioni devono utilizzare risorse umane, strumentali e finanziarie per le attività previste.
I materiali utilizzati per la prima volta dopo aver cessato di essere rifiuti devono soddisfare i requisiti delle normative ambientali.
La cessazione della qualifica di rifiuto su un materiale consente di considerarlo per il calcolo degli obiettivi di recupero.
Il decreto del Ministro dell'ambiente stabilisce le modalità di funzionamento e organizzazione del registro.
Un sottoprodotto deve soddisfare specifici criteri stabiliti nella legislazione per essere identificato come tale.
La principale distinzione tra rifiuti urbani e rifiuti speciali è l'origine: i rifiuti urbani derivano da attività domestiche e simili.
Il compostaggio di comunità ha l'obiettivo di favorire la gestione collettiva dei rifiuti organici.
Il compostaggio è considerato un trattamento biologico aerobico di degradazione.
I rifiuti sono classificati in base all'origine e alla pericolosità.
Le misure economiche per favorire il riutilizzo includono finanziamenti per centri di riutilizzo e incentivi fiscali per la riparazione.
Gli obiettivi da definire dalle pubbliche amministrazioni per il riutilizzo devono essere quantitativi.
La declassificazione di un rifiuto pericoloso non è possibile se il rifiuto è stato miscelato con rifiuti non pericolosi.
L'ulteriore utilizzo di un sottoprodotto deve essere legalmente permitido.
La soglia di concentrazioni iniziali di sostanze pericolose non deve essere superata per considerare un rifiuto non pericoloso.
Lo smaltimento è definito come il riempimento di aree escavate con rifiuti idonei.
Un combustibile solido secondario (CSS) deve rispettare le norme tecniche UNI CEN/TS 15359 per essere classificato come tale.
Il digestato da rifiuti deriva dalla digestione anaerobica di rifiuti organici raccolti separatamente.
Lo scopo principale del riempimento di aree escavate è ripristinare il terreno per scopi ingegneristici.
Lo stoccaggio dei rifiuti è il deposito temporaneo di rifiuti prima della raccolta.
Un rifiuto biostabilizzato deve essere trattato secondo specifiche normative tecniche.