Produzioni Animali: Alimenti Funzionali

Il latte contiene una serie di componenti che proteggono il neonato nel momento in cui il suo sistema immunitario è ancora immaturo.

La lattoferrina è una proteina che lega il ferro e svolge un'azione antibatterica.

La lattoferrina agisce destabilizzando le membrane cellulari dei batteri.

La lattoferrina è efficace contro diversi tipi di batteri.

La lattoferrina può essere usata per produrre nuovi farmaci antibatterici.

Studio che ha dimostrato l'attività antibatterica della lattoferrina contro Escherichia coli.

Studio che ha dimostrato l'attività antibatterica della lattoferrina contro Bacillus spp.

Studio che ha dimostrato l'attività antibatterica della lattoferrina contro Salmonella typhimurium, Shigella dysenteriae e Streptococcus mutans.

Lattoferrina, una proteina presente nel latte, mostra azione antibatterica nei confronti di ceppi di E. coli. In particolare, la lattoferrina suina ricombinante inibisce la crescita di E. coli isolati da suinetti con diarrea.

La lattoferrina agisce anche a livello della ghiandola mammaria proteggendo dalle endotossine che possono causare danni alle cellule.

L'effetto antimicrobico della lattoferrina è dovuto anche ai peptidi che si formano dalla digestione della proteina. La lattoferricina H (residui 1-47 della lattoferrina umana) e la lattoferricina B (residui 17-41 della lattoferrina bovina) sono esempi di tali peptidi.

La lattoferrampina, un peptide derivato dalla lattoferrina, inibisce la crescita di batteri come Bacillus subtilis, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa e possiede anche attività antifungina.

I peptidi derivati dalla lattoferrina sono significativamente più efficaci nel combattere i batteri rispetto alla proteina nativa.

Anche i lipidi (grassi) e i glucidi (zuccheri) del latte possono contribuire all'azione antimicrobica. Gli acidi grassi a catena lunga e media possono inattivare i virus con un involucro.

I batteri Gram-positivi e Gram-negativi mostrano sensibilità diverse agli acidi grassi a catena lunga e media. La lunghezza delle catene degli acidi grassi influisce sulla loro efficacia.

Gli acidi grassi coniugati (CLA) possono ridurre l'attività di batteri come Streptococcus pneumoniae ed E. coli.

Il peptide GMP (glicomacropeptide) è un componente del latte che promuove la sazietà nel ratto.

Lo studio con 50 soggetti sani ha dimostrato che una combinazione di sieroproteine e GMP causa una maggiore sensazione di sazietà rispetto a un gruppo di controllo.

Keogh e Clifton hanno dimostrato benefici per l'obesità e il rischio cardiovascolare in seguito all'assunzione di GMP nella dieta di 127 soggetti sovrappeso.

La caseina idrolizzata, un altro peptide del latte, induce il rilascio di colecistochinina (CCK) che favorisce la sazietà.

La β-casomorfina, un peptide del latte, ha attività oppioide-agonista, legandosi ai recettori gastrici degli oppioidi rallenta lo svuotamento gastrico e il transito intestinale, contribuendo alla sazietà.

Componenti del latte che favoriscono la crescita di batteri benefici come i bifidobatteri, contribuendo a un ambiente intestinale sano e a sopprimere i batteri nocivi.

La lattoferrina, una proteina del latte, stimola la crescita di batteri Lactobacillus e Bifidobacterium, contribuendo alla salute dell'intestino.

L'effetto prebiotico degli oligosaccaridi del latte sul microbiota intestinale varia in base al ceppo batterico, influenzando anche la digestione e riducendo l'infiammazione.

L'effetto benefico degli ingredienti bioattivi del latte sulla microflora intestinale è frutto della combinazione sinergica di componenti proteiche e non proteiche.

Le componenti bioattive del latte offrono un effetto protettivo e contribuiscono allo sviluppo del sistema immunitario del neonato nelle prime fasi della vita.

Peptidi prodotti dalla digestione delle proteine del latte hanno un ruolo nella regolazione del sistema immunitario del neonato.

Il latte materno contiene ingredienti bioattivi che promuovono la crescita dei batteri benefici e proteggono l'organismo dalle infezioni.

L'ambiente creato dalla colonizzazione dei batteri lattici nell'intestino inibisce la proliferazione dei batteri patogeni, proteggendo l'organismo dalle infezioni.

Un complesso di diverse glicoforme che contiene 64 aminoacidi al C terminale, rilasciato dalla caseina ad opera della chimosina.

Un'ormone peptidico che regola la fame e promuove il senso di sazietà.

Un enzima che converte l'angiotensina I in angiotensina II, un potente vasocostrittore.

La capacità di un cibo di indurre un senso di pienezza e soddisfazione, contribuendo a ridurre l'assunzione di cibo.

Il rilascio di aminoacidi dall'assunzione di proteine contribuisce al senso di sazietà.

L'inclusione di proteine nei pasti può contribuire a migliorare la sazietà.

Le caratteristiche fisiche della proteina, come viscosità e formazione di gel, influenzano la sazietà.

L'azione combinata del GMP, di altri peptidi bioattivi e del rilascio di aminoacidi contribuisce alla sazietà.

L'enzima che scinde la caseina, rilasciando il GMP.

La quantità di GMP consumata e la forma in cui è assunto (solido o liquido) influenzano la sazietà.

Gli alimenti funzionali sono alimenti che contengono componenti bioattive, come i peptidi, che hanno effetti benefici sulla salute.

I peptidi antilipemici sono peptidi che contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

La β-lattoglobulina è una proteina del latte che, durante la digestione, rilascia peptidi antilipemici con effetti benefici sul colesterolo.

La lactostatina è un peptide derivato dalla β-lattoglobulina che ha un effetto di riduzione del colesterolo sierico.

I peptidi bioattivi del latte svolgono un ruolo importante nella prevenzione e nel controllo della sindrome metabolica.

La sindrome metabolica è un gruppo di fattori di rischio che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Le componenti bioattive del latte lavorano in sinergia per creare un effetto benefico complessivo sulla salute.