Lezione 24 (Il Parlamento europeo) - Slide

Il Parlamento europeo (PE) è l'organo rappresentativo del popolo europeo nell'Unione Europea. I suoi membri sono eletti dai cittadini europei tramite suffragio universale diretto.

I membri del Parlamento Europeo sono eletti ogni cinque anni. Il loro mandato non è soggetto a vincoli da parte delle istituzioni né a mandati imperativi da parte degli stati di appartenenza.

Il Parlamento Europeo ha tre sedi principali: Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo.

Il numero di deputati per ogni stato membro varia in base alla popolazione dello stato stesso, con un minimo di sei deputati per gli stati più piccoli e un massimo di 96 per gli stati più grandi.

Il numero di deputati per ogni stato membro è stabilito da una decisione del Consiglio Europeo, adottata all'unanimità su proposta del Parlamento stesso e con l'approvazione di quest'ultimo.

I deputati del Parlamento Europeo possono organizzarsi in gruppi politici a livello europeo, anziché in gruppi nazionali, contribuendo così a formare la coscienza comune e il senso di appartenenza all'Unione.

Attualmente ci sono otto gruppi politici riconosciuti nel Parlamento Europeo: PPE, S&D, ECR, ALDE, SVN, Verdi, EFD, ENF.

L'elezione dei membri del Parlamento Europeo a suffragio universale diretto avviene secondo una procedura uniforme in tutti gli stati membri o secondo principi comuni a tutti gli stati membri.

Il voto per alzata di mano è la procedura standard per le votazioni nel Parlamento Europeo.

È un voto più formale, dove ogni membro viene chiamato a votare nominalmente.

Il voto segreto viene utilizzato per le nomine, garantendo l'anonimato per i membri.

Utilissimo per velocizzare i lavori e ottimizzare le votazioni, ma è utilizzato anche per verificare la soglia richiesta per alcune decisioni.

Il Parlamento Europeo, insieme al Consiglio, ha il potere di creare leggi per l'UE.

Il Parlamento Europeo, insieme al Consiglio, controlla ed approva il bilancio annuale dell'UE.

Il Parlamento Europeo supervisiona le altre istituzioni dell'Unione Europea, in particolare la Commissione Europea.

Il Parlamento Europeo fornisce la propria opinione su temi specifici, aiutando altre istituzioni a prendere decisioni.

La carica di membro del parlamento europeo è incompatibile con quella di: deputato o senatore, membro del governo di uno stato membro, membro della commissione delle comunità europee, giudice, avvocato generale o cancelliere della corte di giustizia delle comunità europee o del tribunale di primo grado delle comunità europee, membro del comitato esecutivo della banca centrale europea, membro della corte dei conti delle comunità europee, mediatore delle comunità europee, membro del comitato economico e sociale della comunità economica europea e della comunità europea dell'energia atomica, membro del comitato delle regioni, membro dei comitati od organismi istituiti in virtù o in applicazione dei trattati che istituiscono la comunità economica europea e la comunità europea dell'energia atomica, per provvedere all'amministrazione di fondi delle comunità o all'espletamento di un compito permanente e diretto di gestione amministrativa, membro del consiglio d'amministrazione, del comitato direttivo ovvero impiegato della banca europea per gli investimenti, funzionario o agente, in attività di servizio, delle istituzioni delle comunità europee o degli organismi specializzati che vi si ricollegano o della banca centrale europea.

Il trattato di Maastricht ha introdotto il diritto di voto attivo e passivo per tutti i cittadini europei.

La direttiva 93/109 regola il diritto di voto attivo e passivo per i cittadini europei.

I cittadini europei che hanno compiuto 18 anni hanno il diritto di voto attivo.

I cittadini europei che hanno compiuto 25 anni hanno il diritto di voto passivo.

Gli italiani all'estero possono votare recandosi nei consolati italiani.

La legge 78/2004 ha recepito le ipotesi di incompatibilità per i membri del parlamento europeo.

La legge 483 del 1994 ha recepito la direttiva 93/109 sul diritto di voto attivo e passivo.

Il Parlamento Europeo esamina la relazione annuale della Commissione Europea sull'anno precedente e riceve informazioni dal Consiglio Europeo sui risultati dei vertici.

Se il Parlamento Europeo approva una mozione di censura, l'intera Commissione Europea deve dimettersi.

Il Parlamento Europeo viene informato dall'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulle scelte fondamentali della politica estera e di sicurezza comune.

Il Parlamento Europeo ha il potere di costituire commissioni d'inchiesta temporanee per indagare su presunte violazioni o cattive amministrazioni dei diritti dell'UE.

Il Parlamento Europeo elegge un mediatore europeo, un cittadino dell'Unione indipendente e con diritti civili e politici, per ricevere reclami sui casi di maladministration delle istituzioni dell'UE.

Oltre al controllo diretto sulle altre istituzioni, il Parlamento Europeo ha il compito di partecipare all'adozione degli atti dell'UE, in particolare quelli di natura legislativa.

Il Parlamento Europeo ha il compito di assicurare la corretta applicazione del diritto europeo.

Il Parlamento Europeo ha la possibilità di sollecitare la Commissione a fare delle proposte legislative, contribuendo così all'agenda politica dell'UE.

Il Parlamento Europeo ha il potere di approvare la nomina dell'intera Commissione Europea, il braccio esecutivo dell'UE.

Il Parlamento Europeo può censurare la Commissione Europea a maggioranza dei 2/3 dei suoi membri. Questa è una forma di controllo e responsabilità democratica.

Il Parlamento Europeo può istituire commissioni temporanee di inchiesta per indagare su specifici casi o violazioni delle leggi dell'Unione Europea.

Il Parlamento Europeo riceve e considera petizioni dei cittadini dell'Unione Europea, offrendo un canale di comunicazione diretta tra cittadini e l'UE.

Il Parlamento Europeo (PE), per tutelare le proprie prerogative limitate, ha dovuto ricorrere a un mezzo inusuale per una Assemblea elettiva: presentare ricorsi alla Corte di giustizia UE contro atti del Consiglio giudicati in violazione dei poteri parlamentari.

Il Parlamento Europeo è stato sottoposto a profonde trasformazioni con l'evolversi del processo di integrazione europea, in particolare dal 1979 e con il Trattato di Lisbona.

Il Parlamento Europeo era chiamato inizialmente «Assemblea» nel Trattato del 1957, poi «Assemblea parlamentare europea» nella prima riunione nel 1958. Successivamente, è stato denominato «Parlamento europeo», prima con una propria deliberazione nel 1962, poi in virtù dell'art. 3 AUE.

Inizialmente, il PE non era eletto direttamente. L'elezione a suffragio universale diretto è stata introdotta con una decisione del Consiglio del 20 settembre 1976. Le prime elezioni a suffragio universale diretto si sono svolte il 10 giugno 1979.

Il numero dei deputati del PE è aumentato nel tempo, parallelamente all'aumento degli Stati membri. Tuttavia, oggi si osserva una tendenza alla stabilizzazione.

Inizialmente, il PE era un'istituzione debole con scarsi poteri decisionali, limitandosi principalmente a esercitare un controllo politico sulla relazione annuale che il Consiglio presentava sulla sua attività. I pareri del PE erano obbligatori ma non vincolanti.

Inizialmente, il PE non aveva l'obbligo di motivare le sue decisioni in caso di scostamento dai pareri obbligatori. Questa situazione era diversa rispetto al diritto pubblico generale.

Il Parlamento Europeo ha svolto un ruolo di controllo politico sulla relazione annuale presentata dal Consiglio sulla attività della Commissione.