Filosofia del Diritto - Lezione 2 (Slide)

Una regola che impone o vieta un certo comportamento, con una conseguenza prevista per chi non la rispetta.

Il comando presente nella norma, che indica il comportamento da seguire.

La conseguenza prevista per chi viola la norma.

Le norme giuridiche sono applicabili a tutti, indipendentemente da chi siano.

Le norme giuridiche sono formulate in modo generale e astratto, applicandosi a tutti i casi simili.

Le norme giuridiche sono create da organi autorizzati, secondo procedimenti stabiliti.

Le norme giuridiche devono rispondere a diversi bisogni della società.

Il diritto si basa su una relazione tra estranei, non solo persone che si conoscono.

La norma giuridica si rivolge ad un insieme indeterminato di destinatari, senza specificare singoli individui.

Le norme giuridiche prevedono un'ipotesi (fattispecie) astratta che si applica a una serie indeterminata di situazioni simili.

La norma giuridica è "coercibile" perché prevede una sanzione per chi non la rispetta, garantendo l'osservanza tramite la forza dello Stato.

Le norme giuridiche devono essere formulate con chiarezza e precisione, e raccolte in documenti ufficiali per renderle accessibili a tutti.

Le norme giuridiche vengono emanate da organi autorizzati in un determinato momento storico e per un determinato gruppo sociale.

Queste norme impongono un certo comportamento, come pagare le tasse.

Queste norme concedono la possibilità di tenere un certo comportamento, come la libertà personale.

Queste norme vietano un certo comportamento, come l'uccidere.

Le norme sociali non sono obbligatorie e variano a seconda del contesto. Le norme giuridiche invece sono obbligatorie, imposte dal legislatore e prevedono una sanzione per chi le viola.

La violazione di una norma morale non comporta una punizione giuridica, ma può avere ripercussioni personali o sociali.

Le religioni hanno le proprie norme, ma queste non sono applicabili a tutti e non comportano sanzioni giuridiche.

La norma giuridica è composta da una fattispecie astratta, un comando/divieto e una sanzione per la sua violazione.

Il precetto è il comando della norma, il comportamento che si deve tenere.

La sanzione è la conseguenza prevista per chi viola la norma. Può essere civile, penale o amministrativa.

Il precetto può essere espresso esplicitamente o implicito. Ad esempio, la norma “Non uccidere

La norma giuridica regola i comportamenti degli individui in un contesto sociale, creando un ordine e prevedendo delle conseguenze per chi lo infrange.

La validità di una norma giuridica è determinata dalla sua appartenenza ad un determinato ordinamento giuridico. Una norma è giuridica se è valida, e viceversa.

L'efficacia di una norma si riferisce al fatto che essa sia effettivamente osservata dai suoi destinatari. Una norma efficace è quella a cui ci si conforma.

La capacità di una norma di produrre i suoi effetti tipici, ovvero se è applicabile. Ad esempio, un contratto valido ed efficace è quello che produce i suoi effetti legali.

La capacità di una norma di realizzare lo scopo per cui è stata creata. Una norma efficace in questo senso è una 'norma felice', che raggiunge il suo obiettivo.

La giustizia di una norma si riferisce alla sua corrispondenza ai valori ultimi o finali che ispirano un determinato ordinamento giuridico. È un giudizio di valore sulla norma.

Il problema della validità di una norma è la questione della sua esistenza come regola, indipendentemente dal giudizio di valore sulla sua giustizia. Una norma valida esiste come regola giuridica.

Per giudicare la validità di una norma, si devono compiere ricerche empirico-razionali per stabilire l'entità e la portata del suo effetto. È un processo di analisi e verifica.

Per stabilire la validità di una norma, si deve verificare se l'autorità che l'ha emanata aveva il potere legittimo di farlo. Si tratta di un'analisi del processo di creazione della norma.

Si verifica quando una norma successiva nel tempo abroga esplicitamente una norma precedente. Ad esempio, una nuova legge può abolire una legge precedente.

Si verifica quando una norma successiva nel tempo, anche se non la menziona esplicitamente, regola la stessa materia in modo incompatibile con una norma precedente. La norma precedente perde la sua efficacia.

La regola secondo cui due norme incompatibili non possono essere entrambe valide. In un ordinamento giuridico, la norma più recente o quella gerarchicamente superiore prevale.

La dottrina giuridica che si concentra esclusivamente sul diritto positivo, cioè sulle norme emanate dagli organi competenti e sulla loro applicazione.

Un giurista austriaco noto per la sua dottrina pura del diritto, che separa il diritto dalla morale, dalla politica e da altre discipline.

Un giurista tedesco noto per le sue teorie sul diritto costituzionale e per i suoi studi sul diritto pubblico.

La tendenza a considerare il diritto come un sistema di regole formali, indipendenti da qualsiasi influenza politica, morale o sociale.

La Grundnorm è un concetto chiave nella teoria di Kelsen. Rappresenta la norma fondamentale su cui si basa l'intero ordinamento giuridico. Non è una norma posta, ma presupposta. È come la base di un edificio, non è una pietra vera e propria, ma rappresenta il fondamento.

La prospettiva positivista di Kelsen vede la legge come norma positiva, ovvero creata dagli uomini. Le norme giuridiche emanano dal potere sovrano, non da principi astratti o da una legge divina.

Kelsen fu un esponente di spicco della dottrina liberal-democratica del diritto. Ciò significa che sosteneva che il diritto dovesse essere fondato su principi di libertà e democrazia, garantendo i diritti individuali e un sistema di governo rappresentativo.

Carl Schmitt fu un critico di Kelsen. Le loro visioni si scontravano soprattutto sulla concezione della legge. Schmitt criticava il formalismo di Kelsen, sostenendo che la legge doveva essere interpretata non solo in modo formale, ma tenendo conto anche del contesto politico e sociale.

Il formalismo giuridico in senso stretto si concentra sulla forma del diritto piuttosto che sul suo contenuto. Il diritto non dice cosa si deve fare, ma come si deve agire per raggiungere i propri scopi. In sostanza, regola il modo in cui i rapporti vengono gestiti, non il loro contenuto.

Il formalismo etico afferma che la giustizia risiede nella conformità alla legge. Ciò significa che ciò che è giusto è ciò che la legge prescrive. Non si considera un criterio di giustizia superiore alla legge e non si mette in discussione il contenuto delle leggi.

Il formalismo giuridico, in varie forme, è una corrente importante nel pensiero giuridico. Si basa sulla razionalità e sulla logica per definire il diritto, concentrandosi sulla sua struttura e sul suo funzionamento.

La teoria kelseniana sostiene che ogni norma deriva la sua validità da una norma superiore. La validità di una norma dipende dalla sua provenienza e dalla sua conformità alle norme superiori. Il processo si ripete fino a raggiungere la norma fondamentale, la Grundnorm.