Neuroscienze: rTMS e Lettura Braille

Misura la dimensione minima che può essere distinta tra i diversi componenti di un organo o tessuto.

Misura la distanza minima nel tempo necessaria per distinguerlo eventi neurali discreti.

Tecniche che consentono di misurare l'attività elettrica e magnetica del cervello.

Tecniche che utilizzano la stimolazione diretta del cervello per valutare i cambiamenti nelle sue funzioni.

Studiano il cervello cercando di capire come la zona lesa sia collegata al disturbo cognitivo.

Tecniche che consentono di ottenere immagini del cervello in 3D.

Misurano i cambiamenti nel flusso sanguigno cerebrale per studiare l'attività cerebrale.

Tipo di studio che correla l'attività fisiologica del cervello a compiti sottoposti al soggetto.

Le tecniche di visualizzazione strutturale studiano l'anatomia del cervello, la quantità di sostanza grigia e bianca e la presenza di patologie. Possono essere usate per studiare l'effetto della lesione sul cervello.

La tomografia computerizzata (CT) utilizza i raggi X per creare immagini dettagliate del cervello. È utile per identificare lesioni o tumori.

La risonanza magnetica per immagini (MRI) utilizza un campo magnetico per creare immagini molto dettagliate del cervello. Offre un'immagine più completa rispetto alla CT.

L'imaging con tensore di diffusione (DTI) misura il movimento delle molecole d'acqua nel cervello, fornendo informazioni dettagliate sui fasci di nervi.

Le tecniche di visualizzazione funzionale studiano l'attività cerebrale durante compiti o a riposo. Sono utili per comprendere come diverse aree del cervello collaborano.

La diaschisi di connettività è il cambiamento nella forza o direzione delle connessioni neurali in un circuito. Questo processo è legato alla neuroplasticità.

La neuroplasticità è la capacità del cervello di riorganizzarsi e adattarsi in risposta alle esperienze. Questo processo è alla base dell'apprendimento.

La PET è una tecnica di neuroimmagine funzionale che utilizza isotopi radioattivi per misurare l'attività metabolica del cervello.

La risoluzione temporale della PET è inferiore a quella della fMRI. Dipende dall'emivita del radioisotopo utilizzato.

La risoluzione spaziale della PET è inferiore a quella della fMRI.

La PET non fornisce dati anatomici. Per ottenere immagini strutturali, deve essere combinata con la TC o la RM.

La PET utilizza composti radioattivi. Questo comporta rischi per la salute, soprattutto per le donne in gravidanza.

La TMS è una tecnica di neurostimolazione non invasiva che utilizza un campo magnetico per stimolare aree specifiche del cervello.

La TMS si basa sul principio di induzione elettromagnetica di Faraday.

La TMS provoca la depolarizzazione neuronale, ovvero l'attivazione dei neuroni.

La capacità del cervello di adattarsi a nuove esperienze e riorganizzare le proprie strutture per svolgere funzioni diverse.

Una tecnica di stimolazione magnetica transcranica che permette di modificare l'attività di specifiche aree cerebrali.

Un metodo per studiare il ruolo delle diverse aree cerebrali nel comportamento umano mediante la stimolazione magnetica.

L'applicazione della rTMS durante l'esecuzione di un compito, per interrompere l'attività di una specifica regione cerebrale.

L'applicazione della rTMS prima dell'esecuzione di un compito, per modificare l'attività di una specifica regione cerebrale.

Effetto della stimolazione magnetica sulla corteccia sensorimotoria e sulla corteccia visiva primaria nei non vedenti.

L'idea che un livello ottimale di 'rumore neurale' sia necessario per un buon funzionamento del cervello.

La corteccia sensorimotoria è importante per la detezione e il riconoscimento del Braille in modo molto rapido.

Aggiungere rumore neurale può migliorare la prestazione in compiti con stimoli deboli. Un livello ottimale di rumore aumenta la performance, ma troppo rumore può essere controproducente.

Tecnica che usa impulsi magnetici per stimolare o inibire l'attività cerebrale, producendo effetti a breve e lungo termine.

Protocollo TMS ripetitivo che induce cambiamenti duraturi nell'attività cerebrale, potenzialmente migliorando la funzione o il trattamento di condizioni neurologiche o psichiatriche.

Un metodo per influenzare l'attività del sistema nervoso centrale e periferico utilizzando stimoli o farmaci, spesso per innescare la plasticità cerebrale.

Tecniche che utilizzano la stimolazione diretta del cervello per valutare i cambiamenti nelle sue funzioni. Esempi: TMS, tES

Tecniche che misurano l'attività elettrica e magnetica del cervello. Esempi: EEG, MEG.

Utilizzata per studiare la relazione tra l'attivazione cerebrale e il comportamento. Questa tecnica utilizza un tracciante radioattivo per misurare l'attività metabolica del cervello, fornendo un'immagine di quali regioni sono coinvolte in un determinato compito.

La tempistica precisa con cui un'area cerebrale è attiva durante un processo cognitivo. Ad esempio, alcune aree potrebbero essere essenziali solo in determinati momenti durante l'elaborazione di uno stimolo.

Se un'area cerebrale è coinvolta in un processo cognitivo X, ma non in un processo Y, allora l'interferenza con quella specifica area dovrebbe portare a una prestazione alterata in compiti che si basano su X, ma non su Y.

La capacità di leggere il braille da parte di persone non vedenti coinvolge non solo le aree tattili, ma anche le aree visive del cervello, suggerendo che il cervello si adatta per utilizzare le aree che sarebbero normalmente associate alla vista per la lettura.

Un'area cerebrale specifica può essere essenziale per un determinato processo cognitivo, ma solo in un determinato momento durante la sequenza di eventi. Questo può essere scoperto misurando le variazioni di performance in compiti che richiedono l'attività di quell'area, mentre viene stimolata o inibita tramite TMS.