Musica alla fine dell'evo antico - Capitolo 1

Capitolo 1 - La situazione della musica alla fine dell'evo antico

• La musica è sempre stata parte integrante della vita umana, quasi come una "colonna sonora" della quotidianità.
• Si pensa che le origini della musica derivino dall'uso della voce umana e dal mondo animale e naturale.
• Lo sviluppo del bipedismo nell'uomo ha contribuito alla coordinazione ritmica e alla posizione eretta che ha permesso la produzione di suoni.
• La stanzialità umana ha portato alla creazione di riti con componenti musicali, come rombi, raganelle e primi flauti.
• I musicologi studiano le culture musicali antiche attraverso fonti scritte, orali e iconografiche.
• Gli antropologi hanno analizzato il ruolo della musica nelle società antiche, approfondendo l'importanza delle sue diverse funzioni.
• Terpandro, un musicista antico, raccolse e classificò diverse melodie.
• La storia della musica può essere fatta risalire allo sviluppo della musica della Chiesa cristiana, che ha incorporato elementi della musica greca e romana.
• La musica greca e romana si trasmetteva oralmente e la Chiesa cristiana eliminò molte tracce di queste culture, ritenendole blasfeme o pagane.
• Esempi di testi musicali risalenti a quel periodo sono frammenti di opere teatrali.
• La musica greca era monodica, senza supporto armonico ma poteva comunque essere improvvisata.

La musica nella vita e nel pensiero dell'antica Grecia

• Per i Greci la musica proveniva dagli dei e possedeva poteri magici, utilizzati per controllare le forze naturali.
• Strumenti musicali come la lira e l'aulos erano associati a divinità come Apollo e Dioniso.
• La musica era utilizzata in contesti come cerimonie, feste e rituali.
• Pitagora stabilì una connessione tra musica e spirito umano, formulando la dottrina dell'ethos.
• La musica aveva diversi impieghi, come accompagnamento a canti, danze e riti.
• L'aulos era utilizzato in diversi contesti, tra cui i ditirambi, i simposi e le competizioni.

La musica nell'antica Roma

• Roma adottò elementi della cultura greca nella musica, ma non si sa se ebbe un'influenza sostanziale nella teoria e nella pratica musicale.
• Altri popoli influenzano la musica romana: Asia Minore, Nord Africa e Gallia.
• L'espansione romana contribuì alla diffusione e al mescolamento di diverse influenze culturali.

La musica nella prima Chiesa Cristiana

• La Chiese cristiana adottò elementi delle culture preesistenti, come la salmodia ebraica (responsoriale e antifonale).
• I documenti musicali più antichi della Chiesa cristiana risalgono al terzo secolo.
• La Chiesa di Roma ebbe un ruolo centrale nel regolare la musica occidentale dal IX al XVI secolo.
• Diverse liturgie, come quelle gallicana, mozarabica e ambrosiana ebbero influenze regionali e culturali.
• La musica ambrosiana a Milano rimase attiva fino all'età moderna e influenzò le altre liturgie occidentali conservandone elementi.
• Si citano figure come S.Ambrogio e S.Agostino.

Il canto gregoriano e il canto profano nel Medioevo

• Il canto gregoriano divenne una musica fondamentale nella liturgia cristiana.
• Il canto veniva associato alla liturgia romana, definendo quindi uno stile musicale specifico.