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La pratica di sacrificarsi per gli altri e di rinunciare ai propri interessi personali, spesso anche attraverso pratiche come il digiuno.

L'anima e la spiritualità sono considerate più importanti del corpo, che è visto come inferiore.

La facilità con cui il messaggio del Cristianesimo è accessibile a tutti, grazie a un testo sacro comprensibile e vicine alla vita delle persone. La Bibbia, con storie come le parabole, offre insegnamenti comprensibili.

Motivi come il rifiuto della schiavitù, la diserzione dall'esercito, la pratica della sepoltura, il rifiuto dei riti romani e la diffusione di disordini sociali.

L'editto che concede la libertà di culto all'interno dell'Impero Romano, permettendo a tutti di praticare la propria religione. Un cambiamento storico che segna l'inizio dell'era cristiana.

Il ragionamento che inizia dall'osservazione di dati reali e procede per inferenze fino a giungere a conclusioni più generali.

La dimostrazione dell'esistenza di Dio basata solo sul concetto di Dio stesso, senza ricorrere a prove empiriche.

Tommaso rifiuta la prova ontologica di Anselmo, sostenendo che l'esistenza di Dio può essere dimostrata solo a posteriori, ovvero attraverso l'osservazione di prove empiriche.

Cinque argomentazioni che Tommaso d'Aquino usa per dimostrare l'esistenza di Dio, tutte basate sul ragionamento a posteriori e sul principio di causalità.

Ogni evento ha una causa, e a sua volta questa causa ha un'altra causa, e così via fino a raggiungere una causa prima che non è causata da niente altro: Dio.

La società preferisce la distinzione di classe e si afferma una distanza sociale tra i nobili e il popolo. I nobili si arricchiscono sempre di più, non pagano le tasse, mentre il popolo vive in difficoltà e perde interesse per la cultura e la filosofia.

La filosofia ellenistica si concentra sulla cura e la pace interiore, intesa come medicina dell'anima. Cerca di fornire strumenti per affrontare le sofferenze e raggiungere la libertà interiore.

Nell'epoca ellenistica, l'amicizia diventa fondamentale per la società, poiché manca una dimensione politica attiva e si sente il bisogno di collaborazione e solidarietà in ambito privato.

Si affronta il tema di come accettare il destino con distacco e scetticismo, evitando di farsi coinvolgere troppo in situazioni pericolose.

La filosofia ellenistica cerca di identificare punti fermi e sicuri in un'epoca di grandi cambiamenti e tensioni.

La filosofia ellenistica si rivolge a un pubblico più ampio rispetto alla filosofia greca, che era elitaria e ristretta a pochi aristocratici.

La filosofia ellenistica integra diversi sistemi di pensiero, inclusi elementi orientali, creando una fusione di idee.

La filosofia ellenistica si concentra meno sulla politica e sul sociale rispetto alla filosofia greca, focalizzandosi invece su temi individuali e spirituali.

Il peccato originale è una dottrina teologica che afferma che tutti gli esseri umani nascono con una natura peccaminosa, ereditata dal peccato di Adamo ed Eva. Questa natura peccaminosa inclina gli esseri umani a commettere il male.

La libera volontà è la capacità dell'uomo di scegliere tra il bene e il male. È un dono di Dio, ma implica anche la responsabilità delle proprie azioni.

La salvezza è lo stato di grazia ottenuto tramite la fede in Dio e l'obbedienza ai suoi comandamenti. Si crede che permetta di accedere alla vita eterna in paradiso.

L'uomo vecchio rappresenta la natura peccaminosa e terrena dell'uomo, focalizzata sui piaceri carnali e materiali.

L'uomo nuovo è la persona trasformata dalla grazia di Dio, che vive secondo lo spirito e cerca la santità.

Il dualismo è il principio che contrappone due forze opposte: anima e corpo, bene e male, Dio e creature, uomo vecchio e uomo nuovo.

Un'idea teologica afferma che le calamità naturali sono dovute a un'imperfezione della creazione, data la natura imperfetta della terra.

Il male è la mancanza di bene, una deviazione dal piano originale di Dio. Non è una forza indipendente, ma un'assenza di ciò che è giusto.

Il processo attraverso cui Dio, l'Uno, manifesta la sua essenza nel mondo. L'emanazione è eterna, non si compie nel tempo, e produce una gerarchia di esseri, sempre meno perfetti quanto più lontani dall'Uno.

Plotino si differenzia dal dualismo di Platone e Aristotele, rifiutando l'idea di un Dio creatore esterno al mondo. Per Plotino, l'Uno non crea il mondo, ma lo emana, quindi è parte del mondo stesso.

Il creazionismo afferma che Dio crea il mondo con un atto di volontà. Plotino, invece, afferma che il mondo è una conseguenza necessaria dell'essenza sovrabbondante dell'Uno, non un atto di volontà.

Il panteismo sostiene che Dio è presente in ogni cosa. Plotino afferma che Dio è al di sopra del mondo, non al suo interno, è immateriale e infinito.

Il cristianesimo si diffuse inizialmente nei territori attorno alla Palestina, non a Roma. La diffusione avvenne attraverso l'opera di San Paolo, un ex pagano che si convertì al cristianesimo.

Scrivendo lettere che contenevano i principi chiave del cristianesimo, come la conoscenza di Dio attraverso le sue parole, la concezione del peccato originale e la possibilità di redenzione attraverso la fede.

Il cristianesimo, tramite San Paolo, cercò attivamente nuovi seguaci, mentre gli ebrei credevano che l'ebraismo si dovesse diffondere solo da madre a figlia.

La creazione implica un atto di volontà da parte di un Dio esterno al mondo, mentre l'emanazione è un processo necessario e continuo dell'essenza divina, che si manifesta nel mondo.

La felicità diventa un tema centrale della filosofia ellenistica, vista come una forma di cura per l'individuo. Epicuro, ad esempio, la considera come un obiettivo raggiungibile attraverso la ragione e la moderazione.

L'espansione dei mercati verso Oriente contribuisce all'aumento della schiavitù, in parte a causa dell'impoverimento della classe media ateniese e della crescente richiesta di manodopera per soddisfare il lusso delle corti e aristocrazie.

Durante l'Ellenismo, si nota un'estraniazione dell'individuo dalla vita pubblica e dalla collettività. La società diventa più frammentata e individualista, con una diminuzione del senso di appartenenza alla comunità.

Il greco comune (κοινή) è la lingua ufficiale imposta da Alessandro Magno per unificare i popoli conquistati. Questa lingua diventa un fattore di unificazione culturale ed è usata in diverse zone del mondo ellenistico.

L'Ellenismo è caratterizzato da una fusione tra la cultura greca e quella orientale. La filosofia greca, ad esempio, si arricchisce di elementi meditativi e mistici dell'Oriente.

L'individuo ellenistico si sente parte del mondo, senza una patria specifica. Questo concetto, definito come cosmopolitismo, porta alla caduta dei confini tra stati e civiltà.

Alessandria d'Egitto diventa un importante centro culturale durante l'Ellenismo. Qui nasce la più grande biblioteca del tempo, un centro di ricerca e di diffusione del sapere.

La biblioteca di Alessandria d'Egitto segna un cambiamento importante nel modo di trasmettere il sapere. Il libro, come strumento scritto, diventa il principale veicolo per la diffusione e la conservazione della conoscenza.