MCV and Blood Transfusion Quiz

Study Notes

Il nome e il risultato relativo a un determinato momento di un paziente vengono forniti, insieme all'indicazione se i valori sono "alto" (H) o " basso" (L) rispetto al rango di riferimento a destra della scheda, con le unità di misura indicato.
I valori di riferimento possono variare leggermente da laboratorio a laboratorio, ma il rango di riferimento rimane sempre lo stesso. Possono variare in base al sesso del paziente (per esempio, l'emoglobina ha un range maggiore negli uomini).
I valori di riferimento sono importanti per orientarsi per capire se un dato può presentare un fattore patologico o meno, ed è un aspetto importante per la diagnosi successiva.
Il valore analitico ha senso solo se confrontato con i ranged di riferimento. Il problema è che il dato che si fornisce al medico, spesso senza che il suo rango di riferimento sia stato calcolato in modo appropriato, può avere alterazioni dovute a variabilità della misura o a errori operativi o biologici.
Questa variabilità biologica si divide in due sottogruppi: intraindividuale (fluttuazione causale di un dato costituente dell'organismo misurato in tempi diversi nello stesso individuo intorno al suo punto omoeostatico) e interindividuale (differenza dei risultati dello stesso costituente ottenuti in individui diversi nelle stesse condizioni fisiologiche, dovuta alle diversità dei loro punti omoeostatici).
Il campione assume importanza non solo in laboratorio, ma anche prima che il dato venga prodotto. Ciò che precede la fase di laboratorio rientra nella fase preanalitica e analitica. In particolare, si riferisce al prelievo, al trasporto e alla conservazione del campione.
La fase preanalitica è un punto importante di tutto il processo, influisce sia sulla variabilità della misura che sulla variabilità totale del dato prodotto, quindi è fondamentale che il campione viene prelevato correttamente.
Il campione può essere classificato in tre fasi: preanalitica, analitica e postanalitica.
La fase preanalitica comprende tutti gli eventi e le condizioni che si determinano prima della fase chimica, fisica e biologica del campione. È una fase operatoria, e comprende il 60-70% degli errori.
Gli errori che si possono verificare durante questa fase possono essere relativi alla modalità di raccolta (come viene eseguito il prelievo), al trattamento, alla conservazione del campione, in laboratorio a causa di problematiche incontrate o durante o dopo la raccolta del campione.
I campioni possono presentare diversi tipi di problemi: campione emolizzato, campione insufficiente, campione coagulato, campione lipemico, campione itterico.
È importante seguire un ordine quando si svolgono i prelievi per evitare effetti indesiderati dovuti all'ordine errato delle provette.
I test influenzati dalla contaminazione con EDTA nelle provette contenenti sodio citrato possono essere influenzati.
La contaminazione da via di infusione, come il prelievo di campioni di sangue da cateteri periferici, può essere una pratica comune ma può essere causa di emolisi.
Se la via di infusione viene utilizzata per infondere soluzioni fisiologiche glucosate o altri liquidi, il prelievo può risultare diluito o contaminato dalle sostanze infuse.
La diluzione lieve e la contaminazione spuria rimane un potenziale errore, a volte difficile da riconoscere in laboratorio.