Malnutrizione: Un Quadro Completo (Fisiologia 67)

La malnutrizione è un problema complesso che include sia la carenza di nutrienti (difetto) che il loro eccesso (eccesso), o un loro squilibrio.

La malnutrizione primaria è causata direttamente da un'alimentazione inadeguata, sia per difetto che per eccesso.

La malnutrizione secondaria è causata da patologie che interferiscono con il processo di digestione, assorbimento o utilizzo dei nutrienti.

La malnutrizione può colpire in ogni fase della vita, a partire dalla vita intrauterina.

La malnutrizione per difetto è caratterizzata da una carenza di nutrienti. Esistono diverse tipologie di malnutrizione per difetto.

La malnutrizione energetica (forma atrofica o marasma) è caratterizzata da un deficit calorico che porta a una riduzione della massa muscolare e del tessuto adiposo.

La malnutrizione proteica (forma umida o kwashiorkor) è causata da una carenza di proteine e si manifesta con edemi e addome gonfio.

La sensazione di pienezza nel lungo termine che determina l'intervallo tra un pasto e l'altro.

Un'area del cervello che regola diverse funzioni come l'equilibrio, la temperatura, la pressione, il ritmo sonno-veglia e l'appetito.

Si diagnostica con un peso inferiore alla norma per l'altezza. Può derivare da periodi di digiuno o malattie.

Il nucleo arcuato dell'ipotalamo è la principale area coinvolta nel controllo dell'assunzione di cibo.

Si definisce con una bassa altezza per l'età. Una carenza di nutrimento prolungata può bloccare la crescita.

Il desiderio di mangiare un determinato alimento, legato alla palatabilità del cibo o a fattori emotivi, e non a un bisogno fisiologico.

Z-score tra -1.1 e -2.0; BMI tra 17.8 e 18.4.

La sensazione di pienezza che interrompe il pasto.

Sensazione fisiologica di vuoto, accompagnata da contrazioni gastriche, che indica il bisogno biologico di assumere energia.

BMI tra 16 e 17.8.

Z-score inferiore a -4; BMI inferiore a 16. Si può diagnosticare anche con una circonferenza del braccio medio superiore inferiore a 115 mm ed edemi bilaterali.

I neuroni dell'ipotalamo che inibiscono l'assunzione di cibo.

I neuroni che hanno il compito di aumentare l'assunzione di cibo.

Perdita di peso involontaria a causa di un apporto calorico inadeguato.

La sensazione di sazietà legata a un determinato alimento o tipo di alimento.

Perdita involontaria di massa cellulare in seguito a stress metabolico (ipercatabolismo e ipermetabolismo), spesso associata a situazioni infiammatorie, infezioni croniche o neoplasie.

Un sistema complesso di segnali che informa il cervello sullo stato nutrizionale e delle riserve dell'organismo.

Perdita di massa muscolare scheletrica, forza e performance muscolare, legata direttamente all'invecchiamento.

Riduzione della massa ossea, un processo naturale che va gestito con un adeguato apporto di calcio e vitamina D e attività fisica sin dalla giovane età, in modo da raggiungere un picco di massa ossea adeguato.

BMI superiore o uguale a 25 e inferiore a 30.

BMI uguale o superiore a 30.

L'insieme di sensazioni di piacere legate a segnali olfattivi, visivi e gustativi che spingono a mangiare anche senza un reale bisogno fisiologico.

Le esperienze passate con il cibo, sia positive che negative, influenzano le nostre preferenze e le abitudini alimentari.

L'ormone che stimola la fame.

Misura la velocità con cui aumenta la glicemia dopo l'assunzione di 50g di carboidrati di un determinato alimento, rispetto al glucosio.

Alimenti ricchi di zuccheri semplici, vengono assorbiti rapidamente, causando picchi di glicemia e insulina, seguiti da un rapido calo della glicemia e dal ritorno della fame.

L'obesità è una condizione in cui c'è un eccesso di grasso corporeo che può portare a vari problemi di salute.

Si utilizza il punteggio Z per il peso in base all'altezza per determinare se un bambino è in sovrappeso o obeso. Un punteggio Z superiore a 2 indica sovrappeso e superiore a 3 indica obesità.

L'obesità è una malattia complessa che deriva da una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici.

L'obesità primaria deriva da uno squilibrio tra l'assunzione di calorie e il dispendio energetico. Si mangia troppo o ci si muove troppo poco.

L'obesità secondaria è causata da altre condizioni mediche o farmaci che portano ad un aumento di peso.

L'obesità androide è caratterizzata dall'accumulo di grasso nell'addome (a mela). È associata a un rischio maggiore per la salute perché il grasso viscerale circonda gli organi interni.

L'obesità genoide è caratterizzata dall'accumulo di grasso su glutei e fianchi (a pera). È meno rischiosa perché il grasso è sottocutaneo.

Il grasso viscerale è dannoso perché è situato nell'addome, vicino agli organi interni. Produce acido grassi e citochine infiammatorie che causano problemi di salute.

L'espansione del tessuto adiposo può avvenire tramite l'iperplasia (nuovi adipociti) o l'ipertrofia (adipociti esistenti che ingrossano). L'ipertrofia porta a problemi metabolici.

L'iperplasia, in cui si formano nuovi adipociti, è un meccanismo sano. L'ipertrofia, in cui gli adipociti già esistenti aumentano di volume, può portare a problemi di salute come l'ipossia (scarsa ossigenazione) e la necrosi cellulare.