Luigi Vanvitelli e il Palazzo Reale di Caserta

Study Notes

Architetto italiano, nato a Napoli nel 1700 e morto a Caserta nel 1773.
Figlio di un pittore olandese, Vanvitelli studiò architettura a Roma sotto la guida di Filippo Juvarra.
Sviluppò uno stile neoclassico, schematico e privo di decorazioni eccessive, ma capace di creare effetti barocchi spettacolari.
La sua opera più importante è il Palazzo Reale di Caserta, un'enorme residenza reale commissionata da Carlo VII di Borbone, re di Napoli e Sicilia.
L'edificio rettangolare, con quattro cortili interni, è lungo quasi 250 metri e immerso in un grande giardino.
All'interno, una lunga galleria collega la Piazza Reale sul fronte principale all'ampio parco sul retro, creando un collegamento visivo.
Una magnifica scalinata si apre al centro della galleria, conducendo al vestibolo superiore, un ingresso ottagonale agli appartamenti reali (1200 stanze che includono sale, camere da letto, sale di ricevimento, la cappella privata e il teatro).
Il linguaggio classico è evidente sull'esterno: la facciata a cinque piani presenta un ritmo equilibrato tipico dell'architettura classica, interrotto solo da una sezione sporgente con colonne, archi e un frontone triangolare.

Luigi Vanvitelli, figlio di un pittore olandese (il cui vero cognome è Van Wittel, in seguito italianizzato in Vanvitelli), ha studiato architettura a Roma sotto la guida di Filippo Juvarra.
Rispetto al suo maestro, Luigi Vanvitelli ha sviluppato un linguaggio completamente neoclassico.
I suoi edifici sono schematici e privi di eccessiva ornamentazione, anche quando creano spettacolari effetti barocchi.
La sua opera più importante è il Palazzo Reale di Caserta, una vasta residenza reale commissionata da Carlo VII di Borbone, re di Napoli e Sicilia, per competere con gli altri palazzi imperiali che venivano costruiti in Europa in quel periodo.
L'edificio rettangolare, con quattro cortili interni, è lungo quasi 250 metri sul lato più lungo ed è immerso in un grande giardino.
All'interno, una lunga galleria collega la Piazza Reale sul fronte principale al vasto parco sul retro, fornendo un collegamento visivo.
Una magnifica scalinata si apre al centro della galleria, conducendo al vestibolo superiore, che è un ingresso ottagonale agli appartamenti reali (1200 stanze comprendenti sale, camere da letto e sale ricevimento, la cappella privata e il teatro).
Il linguaggio classico è evidente all'esterno: la facciata a cinque piani ha un ritmo equilibrato caratteristico dell'architettura classica, interrotto solo da una sezione sporgente con colonne, archi e un frontone triangolare.