Leggi e DIRITTI in Quebec e Bill C-31

La giustizia distributiva è rappresentata da un angelo a sinistra che premia i cittadini virtuosi con una corona d'alloro e punisce quelli malvagi con una spada.

La giustizia commutativa è rappresentata da un angelo a destra che regola i rapporti tra cittadini, soprattutto nel mercato.

La Concordia, rappresentata da una donna al centro, è la ricerca di una soluzione ai conflitti. Simboleggia unità e armonia.

Il Consiglio dei 24 rappresenta il Consilium, ovvero l'organo decisionale della città, incaricato di governare per il bene comune.

Il Buon Governo, come dipinto da Lorenzetti, comprende effetti positivi in città e in campagna, promuovendo la pace, prosperità e progresso sociale.

La Pace è una delle Virtù Teologali, strettamente legata alla Giustizia e alla Fortezza, rappresentata da un'aureola splendente.

La Fortezza è una delle Virtù Teologali, in cui si amalgamano l'animo forte (animositas) e la generosità (generositas).

La rimozione forzata di cultura, tradizioni e identità di un gruppo di persone.

Un trauma che emerge durante la fase sessuale della vita di un individuo, dovuto a esperienze di abusi subiti in precedenza.

Responsabilità di proteggere, un'iniziativa globale adottata nel 2005 per intervenire quando i governi non sono in grado di proteggere i loro cittadini.

Una strada in Canada nota per l'alto numero di rapimenti di ragazze indigene.

Sterilizzazione forzata di donne indigene in Canada, imposta dalle Province canadesi.

Il primo aborigeno eletto al parlamento canadese negli anni '60, simbolo di un cambiamento per il Canada.

Un termine che emerge negli anni '60, rappresentando un movimento politico che promuove l'inclusione di diverse culture.

Leader del Canada che ha introdotto la Carta dei diritti e delle libertà nel 1982.

La rimozione di esperienze traumatiche dalla memoria come meccanismo di difesa.

Il concetto di supremazia di uno stato e dei suoi confini.

La Carta canadese dei diritti e delle libertà garantisce i diritti e le libertà in Canada ma consente delle limitazioni quando queste sono "ragionevoli" e "giustificabili" in una società libera e democratica.

La libertà personale è protetta dalla Carta canadese, ma può essere limitata in situazioni specifiche, come la detenzione, purché la restrizione sia giustificata dalla legge.

Questo articolo della Carta canadese garantisce il diritto alla libertà di coscienza, religione, opinione ed espressione, riunione pacifica e associazione.

La Carta canadese afferma il principio di uguaglianza e non discriminazione, ma consente la "discriminazione positiva" per garantire l'equità.

La legge canadese riconosce i diritti e le culture dei popoli indigeni, inclusi i diritti derivanti da trattati e dalla loro storia.

La legge canadese definisce chi è considerato un "Aborigeno del Canada".

Gli accordi sui territori tra il governo canadese e i popoli indigeni sono regolamentati dalla legge.

L'Indian Act, una legge canadese, è stata contestata per le sue clausole discriminatorie nei confronti delle donne indigene, come quella che le faceva perdere lo "status di indiana" sposando un non indigeno.

Mary Two Ax, una donna indigena canadese, ha sfidato l'Indian Act in tribunale, mostrando le conseguenze discriminatorie della legge.

La Carta canadese dei diritti e delle libertà, introduce principi che riconoscono la supremazia di Dio e dello Stato di diritto.

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) sono un insieme di 17 obiettivi definiti dalle Nazioni Unite per migliorare la vita delle persone e del pianeta entro il 2030.

L'UNESCO si focalizza sull'Obiettivo 16 degli SDG: "Pace, giustizia e istituzioni solide", promuovendo il dialogo interculturale, media pluralistici, sicurezza dei giornalisti, protezione culturale e governance.

Gandhi sostiene che nessuna cultura può prosperare se esclude le altre. Le culture si evolvono attraverso lo scambio e l'interazione con l'alterità, anche se questo può portare a conflitti.

Secondo Rawls, ogni paese ha il diritto di decidere chi entra e chi no. Tuttavia, questo diritto di autodeterminazione può entrare in conflitto con i diritti umani universali.

La spinta universalistica aspira all'uguaglianza tra tutti gli individui, mentre la spinta particolaristica difende la diversità e l'identità di ogni gruppo.

La cittadinanza è un diritto politico fondamentale perché permette agli individui di essere tutelati dalle istituzioni. Senza la cittadinanza, la protezione dei diritti umani è compromessa.

La cittadinanza dovrebbe essere una porta aperta alla comunità politica, dove ognuno contribuisce. Tuttavia, in molti paesi, la cittadinanza diventa un club esclusivo.

Il diritto di voto, ad esempio, è legato alla cittadinanza e non solo all'individuo. Solo i cittadini possono esercitare il diritto di voto.

All'inizio del XX secolo, il modello americano si basava sul 'melting pot', un'idea di integrazione e unificazione culturale. L'America attirò molti immigrati per il mito americano e per il bisogno di manodopera.

Legge canadese del 1985 che modificò l'Indian Act per conformarsi al diritto all'uguaglianza garantito dalla Carta dei diritti e delle libertà. Questo emendamento ripristinava lo status di indiano alle donne che in precedenza lo avevano perso e ai loro figli, e stabiliva che il matrimonio non influiva più sullo status indigeno.

Clausola costituzionale che consente alle province canadesi di derogare a determinate disposizioni della Carta dei diritti e delle libertà in casi specifici. Questa clausola è utilizzata principalmente dalle province per proteggere le proprie politiche culturali e linguistiche.

Legge del Québec del 1977 che impone l'uso del francese in certi ambiti della vita pubblica, come l'istruzione e il commercio. Questa legge è stata contestata perché limitava il diritto di espressione in altre lingue.

La capacità delle province canadesi di adottare leggi che possono entrare in conflitto con alcuni diritti fondamentali garantiti dalla Carta dei diritti e delle libertà. Questa clausola sollevanta questioni di interpretazione costituzionale relative al bilanciamento dei diritti e dell'autonomia provinciale.

Movimento politico che mira a riconoscere il Québec come una società distinta all'interno del Canada, con un'identità culturale e linguistica unica. Questo movimento si è espresso attraverso referendum e proposte di emendamento costituzionale.