L'Africa tra il XII e il XV secolo

L'Africa tra il XII e il XV secolo

• Nel XIII secolo, l'Africa era in gran parte sconosciuta agli europei, nonostante la ripresa dei commerci a lungo raggio.
• Gli arabi avevano già stabilito relazioni commerciali con diverse regioni africane.
• Nella regione del fiume Niger si svilupparono regni popolosi basati principalmente sull'agricoltura.
• La religione islamica si diffuse affiancandosi a culti animistici che vedevano ogni elemento naturale animato da un'anima benefica o malefica.
• L'impero del Ghana, ricco di giacimenti d'oro, fu disgregato nel 1076 dagli attacchi almoravidi.
• Nel 1230 si ricostituì sotto forma di impero del Mali, la cui stabilità diede un impulso al commercio transahariano.
• Nell'Africa centrale, lungo le vie commerciali e attorno alle città fortificate emersero regni governati da un'élite musulmana.
• In Nubia ed Etiopia si formarono regni cristiani che, con l'avvento dell'Egitto arabo, si separarono dal resto della cristianità sviluppando liturgie e riti ancora oggi praticati dai cristiani copti.

L'Impero Cinese dei Ming

• Nella seconda metà del Trecento, i rapporti tra Europa e Asia si raffreddarono a causa dell'instabilità politica in Anatolia e nelle zone orientali.
• In Cina, nel 1368, la dinastia Ming salì al potere in seguito a una rivolta contro la dinastia mongola degli Yuan.
• I Ming attuarono un rigido accentramento amministrativo e un governo autoritario, con l'imperatore come sovrano assoluto.
• La società cinese era basata sul confucianesimo, che promuoveva la difesa dei valori antichi, la sottomissione all'autorità e divenne il fondamento ideologico dell'impero.
• Riorganizzarono la struttura amministrativa, ricostruirono le vie di comunicazione, risanarono le campagne e ridistribuirono la terra ai contadini.
• Nel XV secolo, i progressi agricoli portarono a un'espansione demografica e a un aumento della produzione alimentare, favorendo lo sviluppo delle città.
• Il sistema economico cinese rimase un'autarchia, con commerci prevalentemente interni.
• Il confucianesimo disprezzava le attività mercantili, impedendo la nascita di una classe borghese in grado di imporre cambiamenti politici.
• Nel XV secolo fu iniziata la costruzione della muraglia cinese e la capitale fu spostata a Pechino per controllare la frontiera settentrionale e pacificare i rapporti con le popolazioni confinanti.
• Le figure di maggior prestigio erano i mandarini, funzionari pubblici selezionati in base alle loro capacità intellettuali.
• Essi costituivano l'unico ceto nobiliare oltre alla famiglia imperiale, e aspiravano a diventare modelli di virtù ispirati ai principi confuciani.

Il Giappone degli Shogun

• Il Giappone apprese dalla Cina tecniche agricole, pratiche militari e il sistema di scrittura.
• La monarchia giapponese adottò la concezione sacrale del sovrano come simbolo supremo della nazione e la struttura burocratica centralizzata.
• La società era divisa in clan, simile al sistema feudale europeo.
• I samurai, la casta dei guerrieri, e gli shōgun, generali dell'esercito, si opposero al centralismo imperiale.
• Gli shōgun divennero una dinastia nel XIII secolo, governando il paese per due secoli con metodi feudali.

L'India Islamica

• Durante il Medioevo, i contatti tra India ed Europa furono quasi inesistenti.
• Dopo la nascita dell'Islam nel VII secolo, gli arabi gradualmente conquistarono i territori indiani, esercitando un'influenza politica diretta.
• Nel XII secolo si assistette a un'islamizzazione del continente e fu proclamato il sultanato di Delhi, governato da dinastie turco-islamiche.
• In ambito religioso, i sudditi poterono scegliere la propria confessione.
• Nel nord si affermò una cultura indo-islamica, mentre il sud passò sotto vari sovrani musulmani e nell'estremo sud si formò un regno indù.

L'America prima di Colombo

• Prima dell'arrivo degli europei, l'America era scarsamente popolata, con circa 50-80 milioni di indigeni.
• Le popolazioni indigene erano diverse per lingua, cultura e organizzazione sociale, spesso in conflitto tra loro.
• Nel Nord America predominavano tribù di cacciatori nomadi, mentre nel Centro e Sud America si svilupparono civiltà complesse.
• Queste popolazioni avevano uno scarso livello tecnico, basavano l'agricoltura su mais e tuberi sconosciuti in Europa e praticavano poco l'allevamento.
• Le civiltà evolute si caratterizzavano per una vasta rete stradale, numerose città e imponenti edifici di culto.
• I Maya nello Yucatan svilupparono una civiltà complessa organizzata in città-stato con edifici di culto centrali, scrittura geroglifica, astronomia e aritmetica.
• Gli Aztechi costruirono un impero dal Messico, con un'organizzazione sofisticata, ma minacciato da lotte interne, e una religione basata su sacrifici umani.
• Gli Incas crearono un vasto impero sulle Ande con un esercito regolare e un sistema politico rigido governato da un sovrano considerato di origine divina.
• L'aristocrazia militare controllava le popolazioni agricole, amministrava la giustizia e distribuiva terre e prodotti, con un'amministrazione retta da rappresentanti imperiali che informavano costantemente il sovrano.

Le Esplorazioni e l'America: I Portoghesi e le Prime Esplorazioni

• Fino al Quattrocento, il mare era visto come un ambiente terrificante, imprevedibile e pieno di mostri, alimentato da leggende e superstizioni.
• La maggior parte della popolazione viveva nelle campagne e solo i marinai più esperti e coraggiosi intraprendevano viaggi per mare.
• Molti credevano che Europa, Asia e Africa fossero unite in un unico blocco circondato dall'Oceano, rendendo i viaggi oltremare rari e spesso senza ritorno.
• Il Portogallo fu il primo a tentare un'espansione, spinto dalla minaccia della Castiglia e dalla necessità di trovare nuove vie di espansione via mare.
• I portoghesi cercavano nuovi territori da colonizzare e ricchezze come oro, pietre preziose e spezie.
• Inizialmente tentarono di impadronirsi del Nord Africa, ma i continui attacchi musulmani li spinsero verso altre direzioni.
• Raggiunsero le isole Canarie, Madera e le Azzorre, e poi le coste occidentali dell'Africa.
• Nel 1434, Gil Eanes doppiò Capo Bojador, aprendo la strada verso Capo Verde nel 1455.
• Nel 1480 raggiunsero l'equatore e nel 1487 Bartolomeo Diaz doppiò il Capo di Buona Speranza, aprendo la via all'Oceano Indiano.
• Lo sviluppo di strumenti di navigazione come la bussola, il quadrante nautico e la balestriglia, insieme agli studi geografici, resero possibili queste imprese.
• Un'innovazione fondamentale fu la caravella, una nuova imbarcazione veloce, capiente e adatta ai bassi fondali.

Ragioni e Mezzi delle Esplorazioni

• Ricerca di fortuna e nuovi territori colonizzabili ricchi di risorse, soprattutto oro.
• Diffusione della fede cristiana.
• Ricerca di nuove vie per le Indie, fondamentali per il commercio delle spezie.
• Ragioni scientifiche e desiderio di esplorare nuovi territori.
• Le esplorazioni furono rese possibili dalle risorse finanziarie degli stati, dalle innovazioni tecnologiche come la caravella, la bussola e le carte nautiche.

L'Impresa di Colombo

• La conquista ottomana di Costantinopoli rese più costosi i traffici via terra, creando la necessità di un passaggio alternativo per l'Oriente.
• Cristoforo Colombo propose di raggiungere le Indie navigando verso ovest, convinto della sfericità della terra e della percorribilità dell'Oceano.
• Il sovrano portoghese rifiutò il progetto, mentre Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona accettarono di finanziare il viaggio nel 1492.
• Colombo salpò da Palos il 3 agosto 1492 con tre navi: la Niña, la Pinta e la Santa Maria.
• Il 12 ottobre 1492 sbarcò a San Salvador, poi a Cuba e Hispaniola.
• Rimase convinto di aver raggiunto le Indie, nonostante si fosse imbattuto in nuove popolazioni.
• Seguirono altre quattro spedizioni che toccarono Cuba, Trinidad, le foci dell'Orinoco, il Nicaragua e Panama, ma senza grandi ricchezze.
• Colombo non si rese conto di aver scoperto un nuovo continente.

Spagna contro Portogallo: Il Trattato di Tordesillas

• Per evitare conflitti, Ferdinando d'Aragona chiese a papa Alessandro VI di riconoscere le conquiste coloniali.
• Nel 1494 fu firmato il trattato di Tordesillas, che divideva l'Oceano Atlantico con una linea verticale (raya), assegnando alla Spagna le terre a ovest e al Portogallo quelle a est.
• Il Portogallo si focalizzò sulla conquista dell'Africa.

Due Potenze Coloniali

• Alla fine del Quattrocento, Spagna e Portogallo erano le principali potenze espansionistiche grazie al controllo dei mari, alla solidità finanziaria e alle abilità marinare.
• La conquista di nuove rotte attraverso l'Atlantico le rese i primi imperi coloniali della storia.

L'Espansione Portoghese verso le Indie

• Nel 1497, i portoghesi decisero di proseguire il percorso di Bartolomeo Diaz e Vasco de Gama raggiunse Calicut, in India.
• I portoghesi istituirono basi commerciali per controllare il commercio di spezie, scontrandosi con i mercanti arabi.
• La flotta portoghese si dotò di cannoni, dando inizio a un "commercio guerreggiato".
• Conquistarono tre punti strategici: Goa, lo stretto di Malacca e lo stretto di Hormuz, ampliando i loro orizzonti commerciali fino al Giappone.
• Le conquiste portoghesi ebbero un carattere prettamente commerciale, senza intenti di insediamento nei territori conquistati.
• Per gestire i territori, i portoghesi si avvalsero di vicerè, come a Goa, controllando il commercio delle spezie dalle coste africane a quelle asiatiche fino al XVII secolo.

Inghilterra e Francia: Più Viaggi e Più Rotte

• Inghilterra e Francia decisero di dirigersi a nord per non essere escluse dalle esplorazioni.
• L'Inghilterra con Giovanni Caboto scoprì le coste di Terranova, del Labrador e della Nuova Scozia.
• La Francia con Giovanni da Verrazzano esplorò la costa settentrionale, il fiume Hudson e le sponde di Terranova.

Un Mundus Novus

• Amerigo Vespucci fu il primo a capire che si trattava di un nuovo continente e concluse che dal Mar dei Caraibi sino a un punto imprecisato verso sud esisteva un'unica estensione di terre.
• Il cartografo tedesco Waldseemüller lo chiamò "America" nella sua opera del 1507.
• La prima circumnavigazione del globo fu realizzata da Magellano tra il 1519 e il 1522.

La Spagna e gli Indigeni: I Conquistadores

• L'arrivo degli spagnoli distrusse le popolazioni indigene che abitavano le zone: Maya, Aztechi, Incas.
• I conquistadores, mossi dalla voglia di sottomettere e non di conoscere, assicurarono alla Spagna un impero coloniale, incentivati dalla ricerca del leggendario regno di Eldorado.
• Hernan Cortés sottomise gli Aztechi catturando Montezuma II, e le terre conquistate presero il nome di Nuova Spagna.
• Francisco Pizarro si impadronì dell'impero Inca, in Perù, e diede le basi per la nuova Castiglia.

Motivi della Facile Sottomissione degli Aztechi

• Attacchi con armi da fuoco sconosciute agli indigeni.
• Fragilità dell'impero di Montezuma, tensioni interne, attacchi esterni e credenza in una profezia.
• Debolezza fisica degli indigeni, che si ammalarono delle malattie portate dagli occidentali e morirono perchè non avevano gli anticorpi.

Encomiendas e Sfruttamento

• Le terre conquistate furono oggetto di razzie e ribellioni.
• La corona spagnola inviò un viceré per evitare di perdere il controllo dei territori.
• Le proprietà terriere furono suddivise in encomiendas affidati ai coloni spagnoli che avevano il compito di amministrare e convertire gli indigeni in cambio di una parte dei guadagni.
• I culti indigeni furono cancellati e venne imposta la religione cristiana.
• Gli spagnoli soggiogarono le comunità locali con metodi brutali, istituendo un regime di schiavitù con ritmi di lavoro massacranti e senza retribuzione.

I Primi Rimedi e la Tratta degli Schiavi

• Nel 1512 furono emanate le Leggi di Burgos, che definivano le relazioni economiche e politiche limitando però lo spietato sfruttamento degli indigeni, ma non attuate per motivi umanitari.
• La popolazione indigena subì un calo demografico del 70% a causa di malattie portate dagli europei contro cui non avevano gli anticorpi.
• Per rimediare a questa catastrofe, i conquistatori europei sfruttarono le popolazioni africane per le piantagioni americane.
• Il commercio degli schiavi era appannaggio di ricchi mercanti, giunti a destinazione dopo le disumane tratte, gli schiavi venivano venduti all'asta in cambio di materie prime destinate al mercato europeo.

La Disputa di Valladolid

• Nel 1550 Carlo V convocò una giunta a Valladolid per giustificare il dominio spagnolo in America.
• Juan Sepùlveda disprezzava e considerava gli indigeni come degli "omuncoli" inferiori, quindi adatti a essere schiavi dei popoli più civilizzati.
• Bartolomè de Las Casas li considerava gente mite, docile e ubbidiente, quindi sudditi ideali per la Corona di Spagna.

Visione di Juan Sepùlveda e di Bartolomeo de Las Casas

• Juan Sepùlveda poneva la distinzione tra spagnoli cristiani e indigeni considerati "omuncoli".
• Affermava che gli indigeni erano individui a metà tra uomini e bestie, senza cultura, illetterati e con istituzioni barbare.
• Considerava gli spagnoli superiori sugli indigeni e quindi giusto che li sottomettessero portando loro civilazione e cristianesimo.
• Bartolomè de Las Casas denunciava i comportamenti scorretti e le atrocità compiute dagli conquistadores, offrendo una visione apparentemente positiva degli indios, ma con uno spirito di superiorità.
• Gli indios sono creati da Dio come semplici e obbedienti, quindi sudditi perfetti per la Spagna, mossi solo dal desiserio di arricchirsi e che gli conquistodores non avevano alcun rispetto per loro.

Visone di Nathan Watchel e di TZVETAN TODOROV

• Afferma fin da subito che le società indigene erano società raffinate con una propria ed unica cultura.

• Secondo lui gli indios nei primi tempi ipotizzarono che i bianchi fossero degli dei venuti per distruggerli e per vendicarsi.

• Si basa sulla diversità etica etica e le diverse consuetudini belliche: gli indios non dimastron l'intento di distruggerli violentemente.

• TZVETAN TODOROV si interroga come la conoscenza “dell’altro” sia potuta sfociare in una tale crudeltà. Li conquistadores conoscevano talvolta le usanze degli indio, restano comuqnue un turista interessato ad arricchirsi e non si interessavano ai indios