La società delle reti: interconnessione globale

La società delle reti: un processo di interconnessione globale

• Le reti sociali e mediatiche sono diventate centrali nell'organizzazione sociale, creando un sistema di interconnessione sempre più ampio.
• Jan Van Dijk, sociologo olandese, definisce la "network society" come una società in cui le relazioni sono organizzate a traverso reti di media che si integrano con le reti sociali tradizionali.
• Nonostante la centralità delle reti, la società è ancora composta da individui, corpi e organizzazioni. Le interazioni fisiche, mentali e le risorse continuano ad avere un ruolo fondamentale.
• Le "leggi del web" di J. Van Dijk mettono in evidenza le caratteristiche e gli effetti della rete:
  • Articolazione della rete: l'interconnessione annulla l'indipendenza.
  • Esternalità della rete: effetti sulle persone e sulle cose esterne alla rete stessa.
  • Estensione della rete: necessità di mediatori come i motori di ricerca per navigare nella rete.
  • Small worlds: vicinanza virtuale e ampliamento delle tensioni esistenti.
  • Limiti dell'attenzione: proliferazione di subculture e "filtered bubbles" (bolle filtrate) ed "echo chambers" (camere dell'eco).
  • Legge di potenza: concentrazione e disuguaglianza tra le fonti di informazioni.
  • Web 2.0: collaborazione tra utenti che contribuiscono alla creazione di conoscenza e cultura.

Il web collaborativo: tra opportunità e criticità

• Il web 2.0 ha introdotto nuove forme di produzione partecipativa in cui gli utenti valutano contenuti e servizi.
• I sistemi di valutazione (rating e feedback) influenzano la percezione di qualità e credibilità online.
• La democratizzazione della valutazione presenta criticità: sovraccarico di opinioni non esperte e rischio di impoverimento qualitativo dei contenuti.
• Andrew Keen critica il web collaborativo come una piattaforma dominata da "dilettanti allo sbaraglio".
• Tiziana Terranova evidenzia il fenomeno del "free labor", ovvero il lavoro non retribuito degli utenti che, contribuendo con contenuti, recensioni e valutazioni, forniscono valore economico alle piattaforme online.

Relazione tra società e tecnologia digitale: un processo di modellamento reciproco

• Il processo di "mutual shaping" descrive l'influenza reciproca tra tecnologia e società.
• La tecnologia non è neutra ma si interseca con dinamiche culturali, economiche e politiche, influenzando le regole sociali e gli individui.
• Il digital divide si evolve in modo complesso e non lineare.
• La teoria della "normalizzazione" sostiene che l'accesso alla tecnologia si estenderà a tutte le fasce sociali, riducendo le disuguaglianze.
• La teoria della "stratificazione" ritiene che le tecnologie possano perpetrare le disuguaglianze sociali, aumentando il gap tra chi ha risorse e chi ne è privo.
• Il fenomeno dell' "effetto San Matteo" (o "rich get richer") conferma che chi è già avvantaggiato tende ad accumulare maggiori benefici.

Il digital divide: un continuum di disuguaglianze

• Il digital divide non si limita all'accesso alla tecnologia ma include anche le competenze per utilizzarla.
• La digital literacy è un insieme complesso di competenze e conoscenze "informative" e "strategiche" per usare la tecnologia in modo efficace.
• La computer literacy è fondamentale per l'uso pratico dei dispositivi digitali.

La mediatizzazione della politica: nuove sfide e cambiamenti di paradigma

• La politica, influenzata dai media, si trasforma in uno "spettacolo" in cui la dimensione visiva e emotiva prevalgono sul dibattito informativo.
• La personalizzazione della politica enfatizza le figure individuali dei politici, spostando l'attenzione dai contenuti politici alla vita privata e ai tratti personali.
• La vetrinizzazione comporta la trasformazione dei media in una "vetrina" dove si esibiscono aspetti della propria vita privata o dei propri prodotti.
• Il processo di mediatizzazione delle relazioni sociali ha trasformato la sfera pubblica, influenzando il modo in cui le persone formano opinioni e partecipano alla vita collettiva.

Il pluralismo e la sfida della "cyber-balcanizzazione"

• La diffusione dei media digitali ha ampliato le possibilità di partecipazione diretta alla produzione e alla circolazione di informazioni.
• La democratizzazione dell'informazione presenta la "cyber-balcanizzazione", ovvero la polarizzazione delle opinioni in "echo chambers" dove il confronto critico è limitato.
• Le istituzioni politiche devono adattarsi alle dinamiche partecipative della rete e saper coinvolgere i cittadini.

Internet e la partecipazione politica: nuove forme di espressione e engagement civico

• I nuovi media rappresentano strumenti potenti per ampliare gli spazi di discussione pubblica e offrire nuove modalità di espressione alla società civile.
• Le giovani generazioni si confrontano con le istituzioni attraverso forme di partecipazione alternative ai canali tradizionali.
• L'aumento della sfiducia nelle istituzioni e il declino delle identità collettive spingono l'individuo verso l'autoaffermazione e l'attenzione ai propri progetti personali.