Lezione 36 (La responsabilità genitoriale) - Slide

Un nuovo termine che sostituisce la potestà genitoriale per la cura e l'attenzione dei figli, mettendoli al centro della famiglia. Non è più un potere, ma un obbligo dei genitori.

Legge che ha introdotto la responsabilità genitoriale, cambiando la prospettiva dalla potestà al nuovo approccio incentrato sulla cura dei figli.

Legge che ha rivisto gli strumenti per le controversie familiari e ha razionalizzato la materia esecutiva, ed è importante per l'efficienza del processo civile.

Decreto che ha contribuito a rinnovare la materia familiare, assieme alla Legge 206/2021.

I genitori devono esercitare la responsabilità in comune, considerando le capacità e le aspirazioni del figlio.

I genitori stabiliscono di comune accordo la residenza abituale del minore, tenendo conto delle necessità del figlio.

I genitori decidono insieme sull'istruzione e l'educazione del figlio, valutando le inclinazioni naturali e le aspirazioni del minore.

Elementi chiave da considerare quando si esercita la responsabilità genitoriale, per tutelare il benessere e il futuro del minore.

Il genitore a cui i figli sono affidati ha la responsabilità principale dei figli, salvo diverse disposizioni del giudice.

Scelte importanti per i figli, come istruzione, educazione, salute e residenza, che i genitori devono prendere d'accordo.

Il genitore che non ha l'affidamento esclusivo dei figli ha il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione.

Quando i genitori non sono d'accordo su scelte importanti per i figli, possono rivolgersi al giudice per una soluzione.

Il bene e il benessere del minore è il criterio fondamentale per prendere decisioni riguardo ai figli.

Le scelte importanti, come istruzione e salute, devono essere prese dai genitori insieme.

Assegnazione della responsabilità genitoriale a un solo genitore, stabilito dal giudice.

Luogo dove il minore vive normalmente.

Le scelte relative alla formazione del minore, come la scuola e i percorsi educativi, da fare di comune accordo tra i genitori.

Disaccordi tra i genitori su questioni di particolare importanza, come la residenza o l'istruzione del figlio.

Il giudice può intervenire in caso di disaccordo tra i genitori, non per imporre una decisione, ma per aiutare a trovare una soluzione che tuteli il figlio.

Principio che guida le decisioni riguardo al figlio in caso di conflitto tra genitori o in caso di decisioni non conformi al bene del minore e della collettività.

Il giudice o i genitori possono adattare l'applicazione del principio di preminenza dell'interesse del minore in base alle situazioni concrete.

Disaccordi frequenti riguardano la religione da far seguire al figlio o la scuola da frequentare.

Le decisioni riguardanti la salute dei figli, come regimi alimentari, vaccinazioni o trattamenti medici, sono complesse e spesso fonte di conflitti tra genitori e tra genitori e medici.

Quando un genitore rifiuta un trattamento medico per il proprio figlio, il medico deve segnalare il caso al pubblico ministero per valutare l'attivazione di un procedimento legale.

Le decisioni relative alle vaccinazioni dei figli sono spesso fonte di conflitto tra genitori e possono implicare l'intervento del giudice.

In caso di disaccordo tra genitori riguardo alle vaccinazioni, il giudice deve decidere in base all'interesse del minore, privilegiando l'opinione scientifica.

Il giudice, in caso di conflitto genitori, deve decidere nel migliore interesse del minore, anche se questo significa andare contro la volontà dei genitori.

Il giudice, in caso di controversie sulle decisioni relative ai figli, privilegia l'opinione scientifica prevalente, soprattutto in materia di salute.

I genitori sono responsabili delle decisioni relative ai figli, ma il giudice può intervenire per tutelare l'interesse del minore.

Il giudice può valutare se autorizzare i trattamenti sanitari per un minore contro la volontà dei genitori.

Quando genitori con diverse religioni discutono su come educare i figli religiosamente.

Il criterio principale per prendere decisioni riguardo ai figli, che deve essere sempre prioritario, anche se limita i diritti dei genitori.

Il giudice può limitare la libertà religiosa dei genitori se la scelta religiosa del genitore danneggia il bambino.

Il diritto di un genitore di seguire la propria religione, ma questo diritto non può danneggiare il bambino.

È possibile vietare ad un genitore di portare il figlio in un gruppo religioso se ciò danneggia il suo benessere psico-fisico o lo sviluppo.

Il tribunale può limitare la responsabilità genitoriale se i genitori prendono decisioni dannose per il figlio, come rifiutare cure mediche o vaccinazioni, sottoporre il figlio a diete pericolose, impedire il rapporto con l'altro genitore o i nonni.

Un tribunale può proibire a un genitore di esporre il figlio alla sua religione se ciò danneggia il bambino.

I tribunali possono limitare la libertà di un genitore, come impedire di portare il figlio a eventi religiosi, se è necessario per tutelare il bambino.

Sorge quando i genitori non sono d'accordo su come educare il figlio alla religione.

Entrambi i genitori sono responsabili del bambino e hanno il diritto di vederlo e di essere informati su di lui.

Misure che limitano la libertà di un genitore per proteggere il minore, come ad esempio impedirgli di portare il bambino a determinati eventi.

Il benessere del bambino è più importante di qualsiasi altro diritto o interesse.