La Bibbia e la Storia di Israele

Interpretazione e attualizzazione dei dati storici reali in vista del messaggio biblico, non necessariamente identica alla storia reale.

Verità di ordine salvifico, scritta per la salvezza umana.

Scrittori dei testi biblici, che interpretano e riformulano la storia in base al messaggio che vogliono trasmettere.

Strumento per comprendere meglio il messaggio della Bibbia, analizzando lo scarto tra racconto biblico e storia reale.

Educare e formare il lettore alla parola di Dio, non solo informare.

Interpretazione che accetta come vero tutto ciò che narra il testo biblico, senza considerare differenze con la storia reale.

Relazione tra il contenuto della Bibbia e i fatti realmente accaduti, che non sempre è perfetta e che può causare disorientamento nel lettore.

Il nucleo spirituale che gli autori biblici intendono trasmettere, spesso attraverso la rielaborazione dei dati storici reali.

Un libro basilare per avvicinarsi alla storia di Israele, ideale per chi si avvicina all'argomento per la prima volta senza conoscenze specifiche.

Il libro si rivolge a persone che vogliono approfondire la Bibbia, ma hanno bisogno di un punto di partenza semplice.

Il libro evita dettagli complessi, privilegiando la comprensione di concetti chiave.

Il libro utilizza ampiamente citazioni dal testo biblico per approfondire gli argomenti storici.

Un'ampia trattazione dell'epoca romana è inclusa, poiché è fondamentale per comprendere i testi evangelici.

Il libro offre un panorama completo degli eventi principali e dei temi importanti della storia di Israele, pur mantenendo un approccio chiaro e accessibile.

Il libro affronta la complessa questione delle origini di Israele in modo ponderato e aperto al dibattito.

Il lavoro include una breve bibliografia per approfondimenti successivi e per consultazioni più specifiche.

Regione del Medio Oriente che comprende Iraq, Siria, Libano, Giordania, Israele e Palestina.

Parte meridionale della Mezzaluna Fertile, con posizione strategica per collegarsi all'Egitto.

Nome antico della regione, citato in testi cuneiformi del III millennio a.C.

Nome dato alla regione dai romani dopo la rivolta giudaica del 135 d.C.

Popolo antico che abitava la regione

Piccola regione con distanze limitate, delimitata da monti, deserto e mare. Superficie simile a quella del Belgio.

La regione è divisa in quattro fasce: costa, zone montuose, fossa del Giordano e altopiano della Transgiordania.

Importante via commerciale che collegava Egitto e Damasco, anche nota come Via Maris.

Figure bibliche che veneravano un Dio chiamato El, identificato successivamente con YHWH (o Jahvè).

Parte della Genesi che racconta la storia delle famiglie patriarcali (Abramo, Isacco, Giacobbe).

Il testo biblico rielabora la storia dei patriarchi per dare un messaggio agli ebrei esuli a Babilonia.

Parte della Genesi che introduce la narrazione dell'Esodo raccontando la discesa degli ebrei in Egitto.

La storia di Giuseppe appare ben informata sull'Egitto antico, usando parole e nomi egiziani comuni.

Giuseppe raggiunge una posizione di potere (gran vizir) in Egitto, cosa possibile in quel periodo storico.

Pochi dati storici attendibili, con semplificazioni e rielaborazioni successive nel testo biblico.

Oltre al significato storico, la storia ha significati simbolici e pedagogici per le generazioni successive.

Gerusalemme è situata a metà strada tra il nord e il sud, rendendola una posizione di compromesso strategica.

Gerusalemme era molto piccola, limitata alla parte meridionale della collina dell'Ofel.

Tensioni e conflitti interni, perfino ribellioni locali, caratterizzarono il regno, come documentato nella "storia della successione".

Esistenza di un contrasto tra le tribù del nord e quelle del sud, che ebbe conseguenze dopo Salomone.

L'espansione del regno di Davide fu probabilmente limitata alle frontiere, non un'espansione generalizzata con conquista a spese di altri regni.

L'espansione portò alla creazione di una struttura amministrativa centralizzata, in contrasto con la precedente organizzazione tribale.

Davide condusse campagne militari per consolidare il suo regno e le sue posizioni sui regni vicini.

Il regno di Davide non fu immune a tensioni e conflitti legati alla successione tra i suoi figli.

Figure bibliche che liberarono il popolo d'Israele dai nemici, guidati dallo Spirito del Signore. Non sempre figure storiche, ma più concetti teologici che si riferiscono alla salvezza divina.

Culti della fertilità praticati nelle popolazioni circostanti gli Israeliti. Include divinità come Baal e Ashera, e luoghi di culto come i pali sacri e le colline sacre.

La narrazione dei Giudici non è solo una cronaca storica, ma un'interpretazione teologica dell'azione di Dio che salva Israele dai nemici e dai culti pagani.

Struttura familiare allargata, composta da nonni, figli, nipoti, altri parenti e servi, che formò la base della società.

Gruppo di famiglie imparentate fra loro, spesso corrispondente a un intero villaggio.

Gruppo di tribù, in un periodo storico segnato da scontri con popolazioni circostanti, descritti nel libro dei Giudici.

Azioni del popolo israelitico che, secondo il libro dei Giudici, erano in contrasto con la volontà divina e portarono a periodi di oppressione.

Il libro dei Giudici presenta un approccio narrativo e simbolico per spiegare le azioni divine di salvezza del popolo e le relazioni con i popoli circostanti