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Procedura sperimentale per valutare la qualità dell'attaccamento in un bambino, osservando il suo comportamento in situazioni di stress.

Gli otto stadi della Strange Situation Procedure, progettati per osservare la risposta del bambino a diverse separazioni e riunioni con il caregiver.

Concetto che descrive la figura di attaccamento in quanto fonte di sicurezza e conforto per il bambino, che lo permette di esplorare l'ambiente.

Studiare il comportamento di un bambino verso la sua figura di attaccamento.

Un'ambiente in cui il bambino non è familiare, e che può provocare stress o ansia.

La persona che si prende cura del bambino e con la quale si forma un legame di attaccamento.

Il grado di sicurezza e protezione che viene percepito dal bambino in relazione alla figura di attaccamento.

Condizioni che mettono il bambino in uno stato emotivo teso.

Processo di sviluppo del bambino, influenzato dalla percezione e dall'azione, che porta a una maggiore comprensione del mondo.

Sinergia e interazione tra sviluppo della percezione e dello sviluppo motorio, essenziali per lo sviluppo cognitivo.

Processo di acquisizione di informazioni sensoriali dall'ambiente, che guida l'azione.

Processo di acquisizione di abilità motorie, che dipende dallo sviluppo percettivo.

Risposta sociale del bambino, che compare in un determinato periodo di sviluppo.

Capacità del bambino di guardare negli occhi.

Capacità del bambino di rispondere al proprio nome.

Eventuali difficoltà nello sviluppo del bambino che richiedono valutazione e interventi specifici.

Impressioni complesse e organizzate della realtà ambientale, non un semplice riflesso della realtà esterna.

Capacità del sistema percettivo di attribuire una certa invarianza a stimolazioni che variano notevolmente.

Meccanismi che trasformano le informazioni parcellari e frammentarie in unità dotate di senso.

Strumenti nei nostri organi di senso tarati per ricevere una certa gamma di stimoli.

Capacità di determinare la posizione di un oggetto o persona rispetto al proprio corpo e all'ambiente.

Identificare oggetti e persone, attribuendo loro specifiche caratteristiche.

Segnali trasmessi dal cervello che permettono la percezione.

Il primo stadio di sviluppo cognitivo secondo Piaget, che va dalla nascita ai 2 anni circa, in cui il bambino impara a conoscere il mondo attraverso i sensi e l'azione.

Le quattro categorie fondamentali che il bambino acquisisce durante lo stadio senso-motorio, che gli permettono di comprendere il mondo circostante.

La consapevolezza che gli oggetti continuano a esistere anche quando non sono visibili, una delle pietre miliari dello sviluppo cognitivo.

Rappresentazione mentale che il bambino costruisce dell'oggetto, inizialmente basata su esperienze sensoriali e azioni pratiche.

Le informazioni che il bambino riceve dai suoi sensi, come il colore, la forma, il suono di un oggetto, che contribuiscono alla sua esperienza di quel oggetto.

La comprensione che il bambino sviluppa che lo spazio che lo circonda è un'entità unitaria, non solo il suo campo visivo diretto.

Il processo attraverso il quale il bambino crea una rappresentazione interna del mondo esterno, distinguendo sé stesso dagli oggetti e dagli eventi.

La comprensione che lo spazio è un'entità che contiene gli oggetti, permettendo al bambino di immaginare e ricordare la posizione delle cose.

Il bambino può imparare già nella prima infanzia, osservando la relazione tra le sue azioni e le risposte della madre. Ad esempio, può capire che sorridere elicita una reazione positiva dalla madre.

La regolarità con cui le azioni del bambino ottengono una risposta dalla madre contribuisce allo sviluppo dell'apprendimento nel bambino.

Queste strutture si sviluppano nel bambino e permettono di comprendere il mondo in modo sempre più oggettivo. Sono necessarie per lo sviluppo socio-cognitivo e la formazione di legami stabili.

Attraverso lo sviluppo di strutture mentali, la conoscenza del bambino diventa sempre più precisa e basata su informazioni verificabili.

La conoscenza è un processo in cui il bambino confronta le nuove esperienze con le informazioni già immagazzinate nella memoria.

Le esperienze passate influenzano il modo in cui il bambino percepisce il mondo, creando delle aspettative sul comportamento delle persone e degli eventi.

Le strutture cognitive preesistenti influenzano il modo in cui il bambino memorizza le nuove informazioni, influenzando il processo di apprendimento.

Recuperare le informazioni dalla memoria non è un semplice processo di estrazione, ma implica una rielaborazione e ristrutturazione delle informazioni in base alle nuove esperienze.

I diversi tipi di pianto del bambino, come il pianto di fame, di dolore o per altre cause, hanno sequenze ritmiche diverse e distinguibili tramite analisi spettrografiche.

Capacità del caregiver di riconoscere e rispondere in modo tempestivo ai segnali del bambino, sia fisici che emotivi.

La rapidità con cui il caregiver risponde ai bisogni del bambino è fondamentale per costruire un legame sicuro.

Un atteggiamento eccessivo nel proteggere il bambino, che può limitare la sua autonomia e capacità di esplorare.

Capacità del bambino di esplorare l'ambiente e di gestire autonomamente le proprie emozioni.

Capacità del bambino di accettare regole e imposizioni, favorita dalla sensibilità del caregiver.

La modalità di cura influenza lo sviluppo emotivo del bambino. Un caregiver sensibile promuove l'autonomia e la sicurezza, mentre un caregiver poco sensibile può portare a ansia e insicurezza.

L'atteggiamento sensibile del caregiver non solo riconosce il bisogno del bambino, ma lo interpreta in modo empatico, fornendo la risposta adeguata.