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Study Notes

Nerone: un imperatore controverso

Dopo l'ascesa al trono, Nerone è stato paragonato ad Augusto durante il suo "cinquennio felice" (5 anni).
Nerone ha cercato di assassinare sua madre, Agrippina, in più di 600 modi.
Agrippina è stata assassinata dai sicari di Nerone.
Non è chiaro se Seneca e Burro siano stati complici nell'uccisione di Agrippina.
La successione di Burro con Tigellino ha segnato un cambiamento significativo nel governo di Nerone, con il governo che è diventato sempre più distopico.
Nerone, appassionato di musica, passava gran parte dell'anno in tour.
Nel 62 d.C. Seneca scrisse il "Secessus" dichiarando il suo distacco da Nerone.
Nel 64 d.C. Roma fu devastata da un incendio. Gli storici hanno ipotizzato che Nerone abbia assistito all'incendio cantando Troiae Halosis.
Nel 65 d.C. la congiura di Pisoni fu scoperta da Tigellino, portando all'esecuzione di Seneca e Lucano.
Nel 68 d.C. Nerone si suicidò dopo le rivolte dei pretoriani e dell'esercito.
68 d.C. segna la fine della dinastia Giulio-Claudia.
Tacito e Svetonio, due storici del II secolo d.C., offrono un ritratto dettagliato, seppur negativo, della dinastia Giulio-Claudia
Tacito e Svetonio erano membri della nobiltà senatoria, la classe sociale che aveva subito una perdita di potere con l'ascesa di Augusto.
Il principato adottivo ha portato al ripristino di potere del senato.
Velleio Patercolo, uno storiografo della classe sociale inferiore, ha espresso una visione positiva del suo imperatore, Tiberio.
Il fatto che Nerone abbia ricostruito Roma dopo l'incendio, imponendo persino la misura delle strade, suggerisce che potrebbe avere avuto un piano premeditato per la distruzione e la ricostruzione della città.
Nerone ha introdotto una riforma monetaria, cambiando il rapporto tra aureus e denarius da 1:13 a 1:10.
La riforma monetaria ha portato a una rivalutazione del denarius, a vantaggio della classe media e favorendo la circolazione del denaro.
Il ruolo dei liberti nell'amministrazione dell'impero è stato significativo, con alcuni liberti che hanno raggiunto ricchezze e potere superiori ai loro ex padroni.
I liberti erano spesso visti con sospetto dai nobili.
Claudio, in particolare, era noto per la sua amicizia con i liberti.
La nobiltà senatoria tende a presentare una visione negativa degli imperatori Giulio-Claudi, come dimostra il "cinquennio felice", un periodo generalmente percepito come positiva.