Introduzione alla Sovranità Popolare

Il concetto che il potere politico dovrebbe essere basato sul consenso dei governati.

La polis greca, in particolare Atene, ha sperimentato le prime forme di democrazia diretta, dove i cittadini partecipavano attivamente alle decisioni politiche.

La partecipazione politica a Roma era limitata a una ristretta cerchia di uomini liberi, escludendo donne, schiavi e stranieri.

Roma si è evoluta da una monarchia a una repubblica, con il Senato, i consoli e le assemblee popolari che condividevano il potere.

Il concetto di 'res publica', il bene comune di tutti i cittadini, sottolineava l'importanza della partecipazione politica nell'antica Roma.

Teoria che affermava la separazione del potere spirituale (della Chiesa) da quello temporale (dei sovrani).

L'idea che governi e governati siano legati da un accordo in cui i governanti devono proteggere i diritti dei governati.

Epoca caratterizzata dalla frammentazione del potere e dall'assenza di un'idea unitaria di sovranità, con sovrani locali e feudatari.

Opera di Marsilio da Padova che sostenne il popolo come fonte di ogni potere legittimo.

Marsilio da Padova sosteneva che il popolo è la fonte del potere politico, rompendo con la concezione medievale.

Secondo Marsilio da Padova, la legittimazione del potere politico deriva dal consenso popolare espresso attraverso le leggi.

Lo Statuto Albertino era caratterizzato da una sovranità limitata, potere concentrato nelle mani del re e una rappresentanza politica ristretta.

La Costituzione Italiana afferma la sovranità popolare come principio fondamentale, tutela i diritti dei cittadini e garantisce un sistema rappresentativo.

Il passaggio da una concezione limitata della sovranità a una concezione piena e partecipativa.

Il periodo in cui i papi risiedettero ad Avignone, in Francia, sotto l'influenza dei re di Francia.

Teorie che assegnarono al concilio ecumenico, ossia a un'assemblea di tutti i vescovi della Chiesa, un potere superiore a quello del papa.

Marsilio da Padova considerava il potere civile superiore al potere spirituale, attribuendo al popolo la fonte di ogni potere legittimo.

Marsilio da Padova riconosceva al popolo il diritto di eleggere i rappresentanti ecclesiastici e di stabilire le leggi della Chiesa.

Marsilio da Padova considerava la pace sociale come il fine ultimo della politica.

Marsilio da Padova propose una netta separazione tra potere spirituale e potere temporale.

La Rivoluzione francese proclamò la definitiva affermazione della sovranità popolare, l'uguaglianza dei cittadini e la divisione dei poteri.

La globalizzazione ha sollevato nuove sfide al concetto di sovranità popolare, in quanto le interdipendenze internazionali limitano l'autonomia degli Stati.

Gli accordi internazionali, i trattati commerciali e le organizzazioni sovranazionali limitano la capacità degli Stati di agire in modo indipendente.

Democrazia diretta: tutti partecipano alle decisioni. Democrazia rappresentativa: gli elettori delegano dei rappresentanti.

Il referendum permette ai cittadini di partecipare direttamente al processo decisionale.

Il referendum del 1974 sull'abrogazione della legge sul divorzio in Italia rappresentò un punto di svolta nella storia politica del paese.