Introduzione alla Microbiologia: Microrganismi

Disciplina scientifica che si occupa dello studio dei microrganismi, esseri viventi di piccole dimensioni non visibili a occhio nudo, ma solo al microscopio.

Organismi viventi di piccole dimensioni, non visibili a occhio nudo, che possono essere cellulari o acellulari.

Entità non cellulari che non sono considerate organismi viventi perché non sono in grado di riprodursi autonomamente. Per replicarsi, necessitano di un altro organismo vivente.

Agente infettivo di natura proteica, che può causare malattie neurodegenerative come la Scrapie, il Kuru o il morbo di Creutzfeldt-Jakob.

Forma alterata di una proteina normale, responsabile dell'attività infettiva dei prioni.

Proteina cellulare non infettiva, che svolge diverse funzioni, tra cui il legame del rame.

Processo di replicazione dei prioni in cui la proteina mutata (PrPSc) induce un cambiamento conformazionale nella proteina normale (PrPc), trasformandola in una forma infettiva.

Insieme di fasi sperimentali che determinano se un microrganismo è la causa di una specifica malattia.

Batterio o virus che ha la capacità di causare malattia.

Processo di crescita e moltiplicazione di un agente patogeno all'interno di un organismo ospite.

Stato in cui un agente patogeno è presente sull'organismo senza causare malattia.

Capacità di un agente patogeno di causare malattia.

Microrganismi che vivono a spese di un altro organismo, causando danni.

Microrganismi che vivono in simbiosi con l'ospite, senza causare alcun danno o beneficio.

Insieme di specie microbiche che vivono in una specifica nicchia del nostro corpo.

Organismo o cellula che può essere infettato da un virus.

Cellula che presenta i recettori specifici per il legame con le proteine di membrana del virus, rendendola suscettibile all'infezione.

Cellula che, una volta infettata, permette la trascrizione e la sintesi virale.

Infezione che produce nuova progenie virale attiva.

Infezione in cui si produce solo una parte delle proteine virali, senza la produzione di nuova progenie virale infettiva.

Organismi unicellulari procarioti, visibili al microscopio.

Regione del citoplasma dei batteri in cui si trova il DNA cromosomale.

Piccoli anelli di DNA extracromosomale presenti nei batteri. Conferiscono ai batteri caratteristiche specifiche come la resistenza agli antibiotici.

Insieme di filamenti che costituiscono il corpo delle muffe.

Struttura a forma di uovo, prodotta da alcuni batteri in condizioni sfavorevoli. Resiste alle condizioni avverse e permette al batterio di sopravvivere per lunghi periodi.

Organismi eucarioti unicellulari, che si riproducono per gemmazione o scissione. Possono causare infezioni opportunistiche.

Organismi eucarioti pluricellulari, caratterizzati da un micelio composto da ife. Possono causare malattie come le micosi.

Organismi eucarioti monocellulari, capaci di riproduzione sessuata e asessuata. Possono causare infezioni nell'uomo.

Vermi appartenenti al regno Animalia, che vivono a spese di un altro organismo. Possono causare infestazioni nell'uomo.

Forma metabolicamente attiva dei protozoi.

Fase di resistenza dei protozoi, caratterizzata da una struttura protettiva.

Insieme di microrganismi che colonizzano l'intestino, fornendo diversi benefici all'ospite. Ha un ruolo importante nella digestione, nella produzione di vitamine e nella protezione dall'infezione.

Squilibrio nel microbiota intestinale, caratterizzato da una riduzione dell'eterogeneità e da un'alterazione del rapporto tra batteri buoni e cattivi.

Processo di ingestione e distruzione di un agente patogeno da parte di cellule fagocitiche, come macrofagi e neutrofili.

Proteina di superficie espressa dalle cellule che presentano l'antigene (APC) che lega e presenta frammenti antigenici ai linfociti T.

Sostanza prodotta dalle cellule infettate da virus che segnala la presenza di un'infezione e innesca risposte antivirali nelle cellule vicine.