Il Sangue e i Globuli Rossi

Queste cellule bianche del sangue non sono completamente sviluppate e non riescono a svolgere le loro normali funzioni di difesa dell'organismo.

L'organismo diventa vulnerabile a infezioni batteriche e virali, si verificano problemi di anemia ed emorragie.

Leucociti con granuli nel citoplasma, coinvolti nella risposta immunitaria.

Il tipo di granulociti più abbondante, specializzati nella difesa contro i batteri.

Processo attraverso il quale i leucociti attraversano i vasi sanguigni per raggiungere i tessuti infetti.

Il movimento dei neutrofili verso il sito di infezione, attratti da segnali chimici.

I neutrofili usano radicali ossidanti, mieloperossidosi, lisozima e lattoferrina per uccidere i batteri.

Una raccolta viscosa di neutrofili apoptotici, batteri e materiale semidigestio.

I globuli rossi hanno una forma di disco biconcavo. Questa forma aumenta la superficie rispetto al volume, facilitando gli scambi gassosi.

L'anemia è una condizione che riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Può essere causata da un numero ridotto di eritrociti o da un'emoglobina difettosa.

L'anemia falciforme è una malattia genetica in cui l'emoglobina è difettosa. Questo porta i globuli rossi a deformarsi in forma di falce, rendendoli fragili e predisponendoli a ostruire i vasi sanguigni.

La policitemia è una condizione che si verifica quando ci sono troppi globuli rossi nel sangue. Può essere causata da neoplasie o da un'adattamento fisiologico all'alta quota.

I leucociti, o globuli bianchi, sono cellule del sangue importanti per il sistema immunitario. Sono meno numerosi degli eritrociti, ma sono essenziali per combattere le infezioni.

La leucocitosi è un aumento del numero di leucociti nel sangue. È spesso un segno di infezione batterica o virale.

Sono un tipo di globulo bianco agranulocita, originato dal midollo osseo, con un diametro di 12-20 μm. Hanno un nucleo meno denso dei linfociti e un citoplasma che contiene piccoli granuli e lisosomi.

Cellule fagocitiche che derivano dai monociti, e svolgono un ruolo importante nella difesa immunitaria, fagocitando patogeni e detriti cellulari.

Frammenti cellulari che provengono dai megacariociti del midollo osseo. Sono fondamentali per la coagulazione del sangue.

Processo che arresta il sanguinamento in seguito a lesioni vascolari.

Fase dell'emostasi che comporta la contrazione dei vasi sanguigni danneggiati, riducendo il flusso sanguigno.

Aggregazione di piastrine che si forma sulla lesione vascolare, impedendole il sanguinamento.

Processo che comporta la formazione di un coagulo di fibrina, intrecciando cellule sanguigne e sigillando il sito della lesione.

Proteina presente nel plasma che, attivata da enzimi, si trasforma in fibrina, creando una rete che intrappola le cellule sanguigne formando il coagulo.

Cellula del midollo osseo che può dare origine a tutti gli elementi del sangue.

Ormone che stimola la produzione di eritrociti.

Eritrociti immaturi, contenenti ancora un po' di reticolo endoplasmatico.

Proteina contenuta negli eritrociti, che trasporta l'ossigeno.

Famiglia di proteine che regolano la produzione e l'attività dei leucociti.

Classificazione del sangue in base alla presenza di antigeni sulla superficie degli eritrociti.

Molecole presenti sulla superficie degli eritrociti che possono indurre una risposta immunitaria.

Sostanza rilasciata dai tessuti danneggiati che attiva il processo di coagulazione sanguigna.

Enzima chiave nella coagulazione che converte il fibrinogeno in fibrina, creando la rete che intrappola le cellule sanguigne per formare il coagulo.

Procedura medica che consiste nell'infondere sangue intero o suoi componenti per reintegrare le perdite di sangue o trattare condizioni come l'anemia grave o la trombocitopenia.