Organizzazione e gestione dell'impresa cinematografica e audiovisiva

Il prodotto cinematografico è un bene commerciale che viene distribuito e venduto sul mercato, come qualsiasi altro prodotto.

La domanda di film dipende dal pubblico che decide di vederlo, mentre l'offerta è gestita da chi crea e distribuisce il film.

I prodotti audiovisivi, come i film e le serie TV, sono 'beni esperienza' perché il loro valore reale può essere valutato solo dopo averli visti.

I prodotti le cui caratteristiche possono essere valutate prima dell'acquisto, come un telefono cellulare.

I prodotti le cui caratteristiche non possono essere valutate prima dell'acquisto, come un film o una serie TV, perché il loro valore si scopre solo dopo averli visti.

I beni che rispondono all'esigenza di migliorare la propria posizione sociale in un gruppo.

I beni che soddisfano il nostro bisogno di entrare in contatto con gli altri e di creare legami significativi.

Il film può essere considerato un bene relazionale perché permette alle persone di condividere esperienze e di creare connessioni.

La fase in cui si definisce il progetto di film e si inizia a dare forma al prodotto audiovisivo. In questa fase, il produttore, insieme allo sceneggiatore e al regista (se coinvolto), elabora il soggetto del film.

L'idea iniziale di una narrazione audiovisiva, da cui si sviluppa il progetto del film. Può essere ispirata da un'opera già esistente, da un evento reale, da un'emozione personale o da una domanda.

Un racconto breve che descrive la trama del film, i personaggi principali, il luogo e il periodo in cui si svolge la storia. Deve essere chiaro e conciso, non superare le dieci cartelle.

Un soggetto originale che si distingue per il suo valore culturale o sociale e non è un adattamento di un'altra opera.

Un soggetto che è stato adattato da un'altra opera letteraria, come un libro o un racconto.

Un documento che descrive in dettaglio come si svolgerà la narrazione del film, con i flashback, i flashforward e i salti temporali. È la prima impostazione del film con l'elenco degli eventi principali organizzati per scena.

Uno strumento che si colloca a metà tra la scaletta e il trattamento, fornendo una descrizione più dettagliata del film. Può essere utilizzato come sostituto di queste due fasi.

I costi relativi alla produzione fisica del film, compresi il noleggio delle attrezzature, la post-produzione, i costi di cast e le spese per le professionalità coinvolte.

Un documento dettagliato che elenca le risorse (attoriali, professionali e tecniche) necessarie per ogni scena del film, organizzando il lavoro di produzione.

Un programma che stabilisce la sequenza delle riprese, indicando giorni e settimane di lavorazione, location e attività principali in un diagramma.

Un documento che indica le attività da svolgere in un determinato giorno di ripresa, specificando orari, location, attori e scene.

Il produttore esecutivo è responsabile della pianificazione e della gestione delle risorse per la produzione di un film.

Il coordinamento tra i diversi reparti di produzione (regia, fotografia, scenografia, ecc.) è essenziale per un'efficace gestione delle risorse.

Un diagramma grafico che rappresenta le attività su un asse orizzontale (tempo) e le risorse sull'asse verticale.

La disponibilità degli attori, delle location e delle attrezzature influisce sulla pianificazione delle riprese.

I ritardi nella produzione possono essere causati da fattori interni (come problemi di casting) o esterni (come condizioni meteorologiche).

La persona responsabile per la registrazione del suono durante le riprese, includendo dialoghi e rumori effetti speciali.

Il processo di registrazione di ciò che accade in ogni inquadratura durante le riprese per garantire la continuità e facilitare il montaggio.

La prima delle tre eresie economiche del cinema, che descrive la discrepanza tra i costi di produzione di un film e le risorse finanziarie della società di produzione.

I bollettini di edizione sono documenti compilati al termine di ogni inquadratura che indicano se l'inquadratura è "buona", "riserva" o "scarto", il numero dell'inquadratura, il numero del rullo, il metraggio iniziale e finale, e l'obiettivo utilizzato.

Il compito della segretaria di edizione, che include la registrazione degli eventi di ogni inquadratura e la creazione dei bollettini di edizione.

Il processo di creazione e mantenimento di etichette accurate per videocassette che includono informazioni quali titolo del film, numero del girato, data di ripresa.

Un documento che registra dettagli specifici di ogni girato, inclusi titolo del film, numero del girato, numero dell'inquadratura, time-code iniziale e finale, descrizione della scena e note aggiuntive.

La necessità di avere un piano finanziario che raccolga partecipanti esterni alla produzione per colmare il gap tra il capitale sociale e i costi totali di un film.

Grandi aziende che investono e distribuiscono film a budget elevato (oltre 100 milioni di USD).

Società indipendenti che si dedicano alla realizzazione di film, spesso a basso budget, per circuiti festivalieri o per presentarsi sul mercato.

Il capitale umano, costituito dalle capacità dei suoi gestori in termini organizzativi, gestionali e relazionali, si riferisce alle competenze e all'esperienza del team che gestisce l'azienda.

Produzioni a basso budget, pensate principalmente per i festival o come sperimentazione da parte di nuove società.

Produzioni a medio-basso budget, pensate per il mercato, con un cast di attori conosciuti.

Produzioni ad alto budget, frutto della collaborazione tra grandi studios e società indipendenti.

Il capitale sociale è l'insieme dei beni che costituiscono il patrimonio di una società, inclusi macchinari, impianti e fabbricati.

I beni intangibili come la reputazione, il marchio e i diritti di proprietà intellettuale sono importanti per le aziende perché contribuiscono al loro valore e alla loro capacità di attrarre investimenti.

Un accordo in cui il distributore paga ogni settimana un importo fisso all'esercente, prendendo in affitto la sala e ottenendo il 100% degli incassi.

Un accordo in cui il distributore e l'esercente si accordano ex ante sulle percentuali da spartire, considerando l'incasso totale del box office (solitamente il 50%).

Un accordo in cui il distributore e l'esercente si accordano ex post, dopo la fine della programmazione del film, sulle percentuali da dividere.

Un accordo in cui l'esercente paga al distributore il 90% degli incassi oltre i costi di gestione della sala.

Il distributore è obbligato a noleggiare un pacchetto di film, di diversa attrattiva per il pubblico, senza poterli visionare in anticipo.

Il distributore costringe l'esercente a noleggiare uno stock di film senza poterli visionare in anticipo e senza conoscerne la qualità.

I ricavi dell'esercente derivanti dalla vendita dei biglietti, ma anche dai servizi aggiuntivi come il bar, gli spazi pubblicitari, gli affitti della sala fuori orario per eventi.

I costi dell'esercente includono il personale, le spese dell'immobile, le utenze, i diritti Siae, tasse, imposte e la quota da girare al distributore in base all'accordo.