Gabriele D'Annunzio: Storia e Opere

Gabriele D'Annunzio

Prosa, poesia, teatro drammatico, opera, romanzo, novella, discorso e articolo giornalistico

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<p>Primo Vere</p> Signup and view all the answers

<p>Intermezzo di rime e Isaotta Gottadauro</p> Signup and view all the answers

<p>Primo Vere = Raccolta di poesie Piacere = Romanzo Elegie Romane = Raccolta di poesie Poema Paradisiaco = Raccolta di poesie Le Novella della Pesca = Raccolta di novelle Il Regno d'Italia = Saggio storico</p> Signup and view all the answers

<p>Nel 1861</p> Signup and view all the answers

<p>1870</p> Signup and view all the answers

<p>Giovanni Episcopo e L'Innocente</p> Signup and view all the answers

<p>Nel 1881</p> Signup and view all the answers

<p>Eleonora Duse</p> Signup and view all the answers

<p>Nel 1904</p> Signup and view all the answers

<p>Sul lago di Garda</p> Signup and view all the answers

<p>Il Vittoriale degli Italiani</p> Signup and view all the answers

<p>Elegie romane e Poema paradisiaco</p> Signup and view all the answers

Gabriele D'Annunzio è stato uno scrittore italiano che ha vissuto a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, noto per la sua poliedricità e la sua esplosiva personalità.

D'Annunzio era un artista che si lasciava ispirare da varie correnti letterarie, sperimentando diversi generi e forme di scrittura.

D'Annunzio è noto per il suo carattere eccessivo e passionale, per i suoi valori radicali e per la sua influenza sull'ideologia fascista, anche se la sua adesione non sempre è stata condivisa.

Le prime opere di D'Annunzio rivelano l'ampiezza dei suoi interessi e degli suoi studi, in particolare i suoi interessi in campo letterario e artistico.

La prima raccolta di poesie "Primo Vere", pubblicata all'età di 16 anni, rivela un giovane poeta che già coglie le tendenze letterarie del suo tempo.

D'Annunzio si distacca dal modello carducciano, esprimendo una sensualità e una fisicità più marcate nella sua seconda raccolta di poesie, "Canto Novo".

"Terra vergine", una raccolta di novelle, si distingue per il suo stile verista e naturalistico, ispirato alla letteratura francese.

Le raccolte successive di D'Annunzio, come "Intermezzo di rime" e "Isaotta Gottadàuro ed altre poesie", sono influenzate da correnti decadenti e parnassiane, con metri e forme tradizionali.

Nel 1889, D'Annunzio pubblica il suo primo romanzo, "Piacere": un'opera che descrive la vita dissoluta del protagonista, condannata solo in superficie.

La dimensione della 'bontà', della condanna della lussuria e del desiderio di purezza, ispirata dai grandi romanzieri russi, caratterizza anche i romanzi successivi di D'Annunzio, come "Giovanni Episcopo" e "L'innocente".

Le poesie di D'Annunzio del periodo tra il 1892 e il 1893 mostrano un'influenza del simbolismo decadente francese, con uno stile ricco di musicalità e liricità.

L'unificazione dell'Italia avvenne nel 1861, ma Roma, capitale dello Stato Pontificio, fu annessa solo nel 1870.

Il governo italiano occupò Roma nel 1870, segnando la fine del potere temporale dei papi.

Nel 1871 Roma divenne la capitale del Regno d'Italia, portando a importanti cambiamenti nella città, sia dal punto di vista urbanistico che sociale.

La trasformazione di Roma fu accompagnata dalla distruzione di vecchi quartieri medievali e dalla costruzione di nuovi edifici in stile neo-rinascimentale.

Uno dei simboli più iconici del nuovo paesaggio architettonico di Roma era l'Altare della Patria, un monumentale memoriale che oscurava i Fori Romani.

L'architettura neo-rinascimentale di Roma di fine Ottocento, pur essendo imponente, non sempre si integrava armoniosamente con il contesto urbano preesistente.

Alcuni quartieri di fine Ottocento a Roma avevano un equilibrio urbanistico che mancava agli edifici ministeriali della nuova capitale, spesso eccessivi nella loro decorazione e nelle loro dimensioni.

Gabriele D'Annunzio nacque in Abruzzo nel 1863 e si distinse per la sua precocità letteraria, pubblicando la sua prima raccolta di poesie, "Primo Vere", all'età di 16 anni.

Nel 1881 D'Annunzio si trasferì a Roma, dove continuò la sua attività letteraria, si immerse nella vita mondana e si dedicò al piacere delle avventure amorose.

Malgrado i suoi impegni familiari e lavorativi, D'Annunzio continuò una vita dissoluta e disordinata, alimentando il suo mito di poeta raffinato e sensuale.

Dopo aver lasciato Roma, D'Annunzio visse un periodo difficile in Abruzzo e a Napoli, afflitto dalla miseria e dai debiti, nonostante il successo delle sue opere in Italia e all'estero.

L'amore per l'attrice Eleonora Duse segnò un periodo di rinnovamento per D'Annunzio, che scrisse opere teatrali per lei e visse anni felici e sfarzosi.

Dopo aver lasciato Eleonora Duse, D'Annunzio si immerse nuovamente in una vita dispendiosa e dissoluta, che lo portò a un nuovo periodo di difficoltà economiche.

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale riportò D'Annunzio in Italia, dove, nonostante la sua età, si arruolò, incarnando l'ideale del poeta-vate e del superuomo.

Al termine della guerra, D'Annunzio si stabilì sul lago di Garda, nella villa detta "Il Vittoriale degli Italiani", dove visse fino alla sua morte nel 1938.

Con l'avvento del fascismo, D'Annunzio fu onorato ma anche emarginato dalla vita sociale: passò gli ultimi anni chiuso nella sua villa-museo, dedicandosi all'arte e alla letteratura.