Friedrich Nietzsche: Crisi del Razionalismo

Friedrich Nietzsche: Crisi del Razionalismo

• Alla fine del XIX secolo, Friedrich Nietzsche e Sigmund Freud hanno rivoluzionato il pensiero filosofico, la cultura e la concezione dell'essere umano.
• Nietzsche, filologo e musicista, si interessò alla scienza, mentre Freud, medico e scienziato, conosceva la letteratura e l'arte.
• Nietzsche introdusse il concetto di nichilismo, credendo che i valori occidentali siano costrutti artificiali che negano la vita.
• Nietzsche sosteneva che la ragione contribuisce alla repressione delle forze vitali, non potendo superare il nichilismo.
• Freud, pur non rinnegando la razionalità, evidenziò l'importanza di elementi censurati come la sessualità e il desiderio di morte.
• Entrambi furono scrittori straordinari, Freud con saggi scientifici e Nietzsche con poesia e aforismi come "Così parlò Zarathustra".
• Nietzsche e Freud misero in crisi la fiducia nella ragione, pilastro della filosofia occidentale.
• La loro critica si distingue da quella di Agostino, Pascal o Kierkegaard, che opponevano sentimento o fede religiosa alla ragione.
• Nietzsche e Freud mostrarono la fragilità della ragione dall'interno, influenzati da Schopenhauer.
• Entrambi svelarono la subordinazione della coscienza alla volontà, una costruzione per mascherare desideri o giustificare il potere.
• Paul Ricoeur li accomunò a Karl Marx come "maestri del sospetto".
• Le loro opere furono interpretate come preludio al XX secolo, influenzando le avanguardie artistiche, le ideologie totalitarie.
• Nietzsche fu accusato di anticipare il nazismo, ma questa tesi è imprecisa.
• I totalitarismi non favorirono la filosofia, e il nazismo manipolò le idee di Nietzsche.
• Nietzsche detestava nazionalismo e antisemitismo, ma si discute se la sua critica della ragione abbia legami con derive ideologiche del XX secolo.
• Freud si oppose al nazismo, analizzando le origini psicologiche delle pulsioni distruttive.
• Freud credeva che coscienza e razionalità individuale dovessero trasformare le forze violente emerse nello studio della psiche e nella storia del Novecento.

Friedrich Nietzsche: Biografia

• Friedrich Wilhelm Nietzsche nacque il 15 ottobre 1844 a Röcken, in Prussia meridionale.
• Suo padre, Karl Ludwig Nietzsche, era un pastore protestante, e sua madre, Franziska Oehler, proveniva da una famiglia di pastori.
• Dopo la morte del padre e del fratello, la madre si trasferì con Friedrich ed Elisabeth a Naumburg.
• Nietzsche intraprese studi classici e religiosi, mostrando interesse per musica, poesia e letteratura, amando autori come Goethe, Hölderlin e Byron.
• Nel 1858 fu ammesso al collegio di Pforta, ricevendo una rigorosa preparazione in lingue antiche e storia.
• Nel 1864 accedette all'Università di Bonn, studiando teologia e poi filologia classica con Friedrich Ritschl.
• Nel 1869, a venticinque anni, ottenne la cattedra di filologia classica all'Università di Basilea.
• Stringe amicizia con lo storico Jacob Burckhardt e con il compositore Richard Wagner, che lo influenzò profondamente.
• Il legame con Wagner si tradusse nell'opera "La nascita della tragedia" (1872), che intrecciava filosofia con musica e cultura greca.
• L'opera ricevette critiche feroci dal mondo accademico, portando Nietzsche a distaccarsi dalla filologia.
• Nietzsche si orientò verso la filosofia, influenzato dal pessimismo di Schopenhauer e dagli studi di Friedrich Lange sul materialismo.
• Tra il 1873 e il 1876 scrisse le "Considerazioni inattuali", dedicate a David Strauss, alla funzione della storia, ad Arthur Schopenhauer e a Richard Wagner.
• "Umano, troppo umano" (1878) segnò il distacco da Wagner.
• Le sue condizioni di salute, da sempre precarie, si aggravarono: emicranie, problemi alla vista e disturbi nervosi lo portarono ad abbandonare l'insegnamento nel 1879.
• Con una piccola pensione assegnatagli dall'Università di Basilea, Nietzsche intraprese un decennio di viaggi attraverso l'Europa.
• Soggiornò in località con climi favorevoli come la Riviera francese e italiana, e l'Engadina in Svizzera.
• A Roma incontrò Lou Salomé, con cui visse in una sorta di convivenza a tre, ma Salomé preferì sposare un suo discepolo.
• Nonostante la fragilità fisica, pubblicò opere fondamentali come "Aurora", "La gaia scienza", "Così parlò Zarathustra", "Al di là del bene e del male", "Genealogia della morale", "II crepuscolo degli idoli", "L'Anticristo" ed "Ecce homo".
• In questi scritti sviluppò teorie sull'oltreuomo, sulla volontà di potenza e sulla morte di Dio, criticando la morale tradizionale e la civiltà occidentale.
• Nel 1888 si trasferì a Torino, dove trascorse gli ultimi mesi di lucidità.
• Nel gennaio 1889, ebbe un crollo nervoso e iniziò a scrivere lettere deliranti, firmandosi "Dioniso", "II Crocifisso" e "L'Anticristo".
• Ricoverato in una casa di cura, prima a Basilea e poi a Weimar, morì nel 1900.

La sua eredità

• Il pensiero di Nietzsche ha subito un forte discredito a causa della sua follia, ma successivamente si è verificato un eccesso opposto: la malattia è stata vista come una condizione privilegiata.
• La sorella Elisabeth Förster-Nietzsche si appropriò dei suoi manoscritti e dell'Archivio Nietzsche, manipolandoli e alterandone il contenuto.
• Fu responsabile della diffusione di una versione distorta del suo pensiero, avvicinandolo al militarismo tedesco e al nazionalsocialismo.
• Solo grazie al lavoro successivo di studiosi come Karl Schlechta, Giorgio Colli, Pietro Chiodi e Mazzino Montinari, gli scritti di Nietzsche furono ricostruiti nella loro forma originale.
• Paul Ricoeur inserì Nietzsche, insieme a Marx e Freud, tra i "maestri del sospetto".

Nietzsche, Marx e Freud

• Marx ha individuato l'aspetto economico come fondamento delle dinamiche sociali.
• Ha scoperto che il capitalismo non è l'unico modello economico possibile, mettendo in luce il concetto di plusvalore.
• Qualsiasi tentativo ideologico sottintende la volontà di preservare gli interessi della classe dominante (materialismo storico).
• Nietzsche ha criticato ferocemente la civiltà occidentale, ritenendola decadente.
• Ha proposto un individuo capace di superare i valori tradizionali e creare nuovi orizzonti morali chiamato Übermensch (Oltreuomo).
• Freud, attraverso il sospetto, ha analizzato la dimensione della coscienza e ha scoperto l'esistenza dell'inconscio.
• Freud mettendo in discussione l'idea di un io pienamente padrone di sé stesso.

Periodizzazione delle opere di Nietzsche

• Bisogna distinguere i diversi periodi della produzione filosofica di Nietzsche
• Scrisse molto, ma solo "La nascita della tragedia" può essere considerata un'opera organica.
• I suoi altri scritti hanno uno stile prevalentemente aforistico, necessitando di essere "ruminata" e meditata a fondo.
• Gli scritti nietzschiani si suddividono in quattro periodi:
  • Giovanile (1871-1878): include "La nascita della tragedia" e "Considerazioni inattuali".
  • Mattino (1878-1882): "Umano, troppo umano"; "Aurora"; "La Gaia Scienza" e "Idilli di Messina".
  • Meriggio (1883-1886): coincide con "Così parlò Zarathustra" e "Al di là del bene e del male".
  • Tramonto (1887-1888): include "La genealogia della morale", "L'Anticristo", "Crepuscolo degli idoli" e "Ecce homo".
• Nella prima fase, Nietzsche si distingue per un'esposizione più organica.
• Risiede nella sua polemica contro la civiltà occidentale, che considerava in decadenza.
• Per Nietzsche, la decadenza è sinonimo di impoverimento culturale.
• La sua critica è rivolta in particolare alla cultura tedesca.
• Le sue affermazioni non furono accolte positivamente nel mondo accademico e filosofico.
• Nel 1871, era appena nata la nazione tedesca, unificata sotto la guida di Bismarck, e i tedeschi erano orgogliosi della loro realizzazione.

Nascita della tragedia: Apollineo e dionisiaco

• La prima opera di Nietzsche con un forte impianto filosofico è La nascita della tragedia, scritta subito dopo il suo trasferimento a Basilea.
• Questo saggio riflette la molteplicità degli interessi del giovane pensatore: la cultura e l'arte greca.
• Subì l’influenza della filosofia di Schopenhauer e il progetto di rinnovamento artistico promosso da Wagner.
• Nietzsche propone una tesi radicale: ribaltare l'immagine della Grecia trasmessa dalla lettura neoclassica.
• La civiltà greca era attraversata da una tensione tra due impulsi fondamentali, due forze dicotomiche, secondo Nietzsche.
• La tragedia attica, con i suoi massimi esponenti Eschilo e Sofocle, rappresenta il "miracolo metafisico della volontà ellenica”.

Apollineo e dionisiaco

• L'apollineo e il dionisiaco sono due forze fondamentali: l'apollineo e il dionisiaco.
• Questi due impulsi primordiali, radicati nella natura e nell'arte, influenzano profondamente sia la cultura greca arcaica che la produzione artistica.
• Apollo, dio del sogno e della bellezza, rappresenta ciò che si intende comunemente con "razionalità".
• Le immagini di Apollo restano illusorie, poiché sottoposte al principium individuationis, un concetto caro a Schopenhauer che descrive il mondo delle forme e delle apparenze.
• L'arte apollinea, tipica delle arti figurative e della poesia, dona equilibrio e serenità.
• Dioniso è il dio dell'ebbrezza, capace di squarciare il velo di Maya e di ricongiungere l'individuo con l'unità primordiale della natura.
• Questa dimensione originaria è caratterizzata da una volontà potente e irrazionale.
• L'arte dionisiaca è la musica, in quanto esprime la più profonda essenza del reale.
• Questa istintualità porta con sé anche sofferenza, violenza e morte.

Cultura e arte greca

• Nietzsche evidenzia come i culti dionisiaci fossero caratterizzati da rituali sfrenati.
• Tra cui l'estasi sessuale e il sacrificio cruento di animali.
• Chi vi prendeva parte provava, accanto all'orrore, un piacere intenso: attraverso l'ebbrezza e l'estasi si annullavano i confini dell'individuo.
• Il mondo, fortemente pessimistica e vicina a quella di Schopenhauer, vede l'esistenza individuale come una fonte di dolore.
• Da questa prospettiva nasce sia il cosiddetto “pessimismo tragico” sia la saggezza popolare greca.
• Tale per cui “la cosa migliore è non essere mai nati, ma, una volta nati, è preferibile morire il prima possibile".
• L'ebbrezza dionisiaca non è solo dolore: essa è anche gioia esaltante.
• Si manifesta quando l'uomo si ricongiunge con il principio universale della vita.
• L'impulso dionisiaco trova il suo equilibrio nell'ordine e nella misura dello spirito apollineo.
• Nietzsche sottolinea che la grazia e la leggerezza della cultura greca non sono innate.
• Bensì il frutto di una lunga conquista dello spirito apollineo.
• Esso riesce a trasfigurare la visione caotica del mondo dionisiaco in una forma artistica armoniosa.

La nascita della tragedia: la crisi dell'arte tragica

• Nel corso della storia dell'arte greca, si sono alternati momenti in cui ha prevalso l'elemento dionisiaco e altri in cui ha prevalso quello apollineo.
• Un esempio di questa dominanza apollinea è l'architettura dorica, espressione dello spirito razionale e ordinato.
• Nella tragedia attica, i due impulsi sono giunti a una sintesi perfetta.
• L'aspetto apollineo è rappresentato dalla chiarezza della parola e delle immagini.
• Quello dionisiaco è incarnato dalla potenza della musica del coro.
• Il termine tragedia deriva dal greco tragos (capro) e odé (canto), e rimanda ai riti dionisiaci.
• In cui si accompagnava un montone con un inno, il ditirambo, accompagnato da tamburi e danze.
• Gli antichi seguaci di Dioniso, con le loro celebrazioni rituali, sono i veri antenati del coro tragico.
• Essi mescolavano orrore e giubilo, riflettendo i miti di morte e rinascita del dio, simbolo dell'unità naturale.
• Nel tempo, a queste cerimonie si aggiunsero parti recitate, fino a raggiungere la forma più alta della tragedia attica.
• Nel V secolo a.C., l'eroe tragico, come Edipo e Prometeo, diventa una maschera di Dioniso, che attraverso la sofferenza estrema acquisisce una sapienza profonda.
• Nonostante l'elemento apollineo domini formalmente il dionisiaco, quest'ultimo prevale nell'economia generale del dramma.

Apollineo e dionisiaco, e la tragedia sacra

• Nietzsche simboleggia il rapporto tra i due elementi attraverso la fratellanza di Apollo e Dioniso.
• La speranza di spezzare il dominio dell'individuazione e restaurare l'unità ne caratterizza l'arte.
• Questa fusione tra apollineo e dionisiaco svanisce con Euripide, influenzato dal razionalismo socratico.
• Il drammaturgo introduce il deus ex machina e il prologo: elementi che rappresentano una razionalizzazione della tragedia.
• Nietzsche attribuisce questa trasformazione all'influenza di Socrate, che ritiene responsabile della predominanza della razionalità sulla dimensione dionisiaca.
• Con Socrate, infatti, il pessimismo e la tragicità dell'esistenza sono negati.
• Nietzsche non predica nessun annullamento di questa volontà, a differenza di Schopenhauer.
• In questo contesto, il dionisiaco non si contrappone più a un apollineo artistico, ma a un apollineo filosofico e razionale.
• Euripide, secondo Nietzsche, ha abbandonato Dioniso e, per questo motivo, è stato abbandonato da Apollo.
• Nietzsche vede il socratico-euripideo, come un segno di decadenza dell'arte e della cultura occidentale.
• Platone, a suo avviso, radicalizzò ulteriormente questo processo, privilegiando la dimensione ultraterrena a discapito di quella umana.
• Il cristianesimo, erede della filosofia platonica, portò avanti questa svalutazione della vita terrena.
• Nella modernità, invece, il predominio della razionalità è diventato assoluto.
• Nietzsche ritiene che l'Occidente sia entrato in una fase di decadenza irreversibile.
• Solo Wagner riesce a creare una nuova cultura tragica in cui apollineo e dionisiaco possono finalmente congiungersi, è l'«opera d'arte totale».

Il distaccamento da Schopenhauer: il pessimismo affermativo

• La Nascita della tragedia offre diversi spunti di riflessione, per la forte influenza del Mondo come volontà e rappresentazione che ebbe su Nietzsche.
• Non predica l'annullamento della volontà.
• Nietzsche afferma che bisogna sempre dire "sì" alla vita, anche nelle sue forme più dolorose e crudeli.
• Negare la sostanza tragica dell'esistenza per rifugiarsi in idealità astratte porta a una perdita del senso profondo della realtà.
• Nella Nascita della tragedia, Nietzsche indica ai suoi contemporanei una nuova via per avvicinarsi all'antichità classica.
• Quella del neoclassicismo europeo e alimenta una nostalgia malinconica e antivitale.

La storia e la vita in Nietzsche

• In Considerazioni inattuali, Nietzsche sostiene che vi sia un eccesso di storia.
• Si riferisce a quattro considerazioni, di cui tratteremo solo una: la seconda.
• Per quanto riguarda la seconda considerazione, essa è inattuale poiché l'ambiente contemporaneo è intriso di idealismo e di un ossequioso rispetto per la storia.
• La polemica si estende anche alla filosofia hegeliana della storia.
• Nietzsche critica che essa spinga a una passiva accettazione del presente e delle sue problematiche.
• Nel XIX secolo, infatti, fu un periodo in cui si guardava con interesse al passato.
• La seconda considerazione ha il titolo "Sull'utilità e il danno della storia per la vita", in cui il filosofo accusa l'Ottocento di essere affetto da una malattia storica che produce paralisi.
• La storia tende a saturare la vita, e quando siamo gravati dal peso del passato, non riusciamo a fare nulla.
• Nietzsche vuole rendere la storia al servizio della vita, ma come?
• Con una certa dose di oblio, dimenticando quando necessario.
• Tre atteggiamenti che bisogna assumere nei confronti della storia, ognuno con i suoi benefici e danni: storia monumentale, antiquaria, e critica.
  • La storia monumentale alimenta il desiderio di emulare questi grandi personaggi, ispirando l'individuo a compiere azioni grandiose.
  • La storia antiquaria: Questo tipo di storia è caratteristico di chi preserva e venera il passato come se fosse una reliquia sacra da conservare gelosamente.
  • La storia critica: Lo storico critico è colui che, insoddisfatto del presente, cerca nel passato la causa delle sue sofferenze.
  • Qual è la soluzione proposta da Nietzsche? Non esistono fatti oggettivi, ma solo interpretazioni.

La Gaia Scienza: "Dio è morto"

• L'aforisma 125 di quest'opera recita: "Dio è morto"
• Con questa affermazione, Nietzsche non si riferisce soltanto all'entità metafisica suprema.
• Vedere morto Dio (ovvero l'insieme delle verità e dei valori creduti assoluti dall'umanità per numerosi secoli) è sconvolgente.
• Nietzsche si fa portavoce della morte di Dio, esortando gli esseri umani a essere liberi e a vivere senza più vincoli.
• Nietzsche inizia a mettere in discussione i valori stessi che hanno dominato la tradizione occidentale.
• Secondo Nietzsche, i valori morali tradizionali, come la solidarietà, non sono eterni e trascendentali.
• Nel Medioevo esisteva una morale cavalleresca che esaltava la forza e la tavola di valori "rovesciata".

Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno.

• E' la più grande e sconcertante riflessione di Nietzsche
• Nel 1896, il celebre musicista Richard Strauss compose un poema sinfonico dallo stesso titolo, influenzato dall'opera nietzscheana.
• Nell'opera, Zarathustra è un profeta che mira a spezzare il dominio dell'individuazione e ripristinare l'unità
• La cui speranza rappresenta uno dei segni distintivi dell’arte.
• Si fa riferimento a lui poiché è stato il primo a formulare una morale legata al sapere.
• Nietzsche costruisce un discorso in netta opposizione alla Bibbia.
• Innegabile è una lettura in opposizione alla Bibbia dei richiami alla cultura grecoromana, dei filosofi presocratici (Eraclito) e di Platone.
• "Così parlò Zarathustra" contiene i principali temi del pensiero nietzscheano, molti dei quali sono già stati accennati nelle pagine precedenti.
• L'opera si apre con Zarathustra che, dopo dieci anni di solitudine in una caverna sulle montagne, saluta il sole e decide di scendere tra gli uomini per condividere la sua saggezza.
• II sottotitolo dell'opera evidenzia questa intenzione. "Zarathustra" è un libro rivolto a ogni uomo.

Super uomo

• Nel suo primo discorso alla folla, Zarathustra annuncia l'arrivo del superuomo (super uomo):
• Per delineare il concetto di superuomo, Nietzsche si affida, come spesso accade nel suo stile, a una potente metafora: il superuomo è il senso della terra.
• Non è un ideale ascetico di uomo che rinuncia al mondo terreno in nome di un principio superiore.
• Il superuomo è l'opposto di questa visione: egli reagisce al nichilismo.
• Smonta il loro carattere fittizio e repressivo, per affermare un ideale di uomo pienamente realizzato in questa vita, senza aspettative ultraterrene.
• Al superuomo si contrappone l'ultimo uomo, la figura che incarna l'apatia e la mediocrità: un essere privo di slanci creativi, il cui unico scopo è la ricerca del benessere.
• L'evoluzione verso il superuomo è associata da Nietzsche a immagini che richiamano il gioco, la danza e la fanciullezza: una condizione di innocenza e libertà, svincolata dall'oppressione.
• II cammello rappresenta la prima fase dello spirito umano.
• Questo stato di sottomissione si trasforma con un ruggito poderoso.
• La fase successiva è rappresentata dal fanciullo: ridente, spensierato, curioso ed egoista.

L'eterno ritorno dell'uguale e la volontà di potenza

• Nietzsche introduce anche il concetto dell'eterno ritorno dell'uguale, che viene presentato in due versioni: una nella Gaia scienza, l'altra in Zarathustra.
• Se questa idea genera angoscia, timore, terrore, si rimane immobili per l'eternità
• Al concetto di superuomo si lega un altro tema centrale della filosofia di Nietzsche: la volontà di potenza.
• Nietzsche rovescia l'istinto di autoconservazione della vita: la volontà di potenza è una forza creatrice ed espansiva.
• La volontà di potenza non è solo impulso vitale, ma anche la capacità di creare valori.
• Essa rappresenta un principio fondamentale della natura e della cultura umana, mostrando affinità con le teorie evoluzionistiche dell'epoca.
• Essi sono tra i concetti più controversi del pensiero nietzscheano.
• Essi erano diretti verso la critica a cinque "idoli" della tradizione occidentale.
  • Platone crea il primo idolo cioè il riferimento a una realtà ultraterrena.
  • II cristianesimo, che altro non è che “platonismo per il popolo”.
  • II kantismo, che reinterpreta il concetto di mondo vero.
  • II positivismo, che considera la scienza come l'unico strumento valido di conoscenza.
  • L'ultimo idolo, ovvero la critica nietzschiana stessa: il mondo vero non è conoscibile e non esiste affatto.

Sigmund Freud: Biografia

• Sigmund Freud nasce nel 1856 e muore nel 1939.
• Freud rappresenta un caso particolare nella filosofia, poiché la sua formazione è medico-scientifica.
• Qui entra in contatto con Jean-Martin Charcot, medico specializzato in ipnosi, con cui studia la cura delle malattie nervose.
• Freud apprende il metodo dell'ipnosi e decide di aprire un proprio studio, in collaborazione con un altro medico, il suo amico Josef Breuer.
• Spesso i pazienti di Freud appartengono a famiglie benestanti.
• Con il tempo, Freud si distacca da Breuer e sviluppa un proprio metodo, basato sulle libere associazioni.
• In questo contesto, introduce il setting analitico con l'uso del lettino.

L’interpretazione dei sogni e la diffusione della psicoanalisi

• Alle libere associazioni si aggiunge l'analisi dei sogni del paziente.
• Nel 1900 Freud pubblica la sua prima opera fondamentale: L'interpretazione dei sogni
• La psicoanalisi freudiana incontra inizialmente una forte ostilità da parte dell'ambiente medico, che la rifiuta.

L'inconscio e la nascita della psicoanalisi

• Freud ha elaborato il suo pensiero in seguito alla cura di pazienti affetti da disturbi nervosi e psichici, cioè disturbi che riguardano la psiche.
• Anna O. diventerà il caso esemplare della sua teoria. Soffriva di tosse nervosa, disturbi della vista e incapacità di deambulazione.

La prima topica freudiana e la libido

• Freud dice che la psiche non è unica, ma divisa in tre, e queste tre parti sono note come prima topica freudiana: inconscio, preconscio e conscio
  • L'inconscio è governato dal principio di piacere.
  • Il conscio segue anche il principio di realtà.
  • II preconscio funge da archivio della memoria.
• L'iceberg ha una parte emersa, che rappresenta il conscio.
• Viene chiamata prima topica perché è paragonata ad un luogo metaforico.

La coscienza

• A differenza dei contenuti preconsci, quelli inconsci sono inaccessibili direttamente.
• Freud si chiese perché la coscienza rimuovesse determinati contenuti.
• Individuò come causa principale il carattere disturbante di alcuni desideri legati agli istinti vitali, come il sesso.
• All’ opera della coscienza, Freud la definì, censura.
• Freud sviluppa un'ipotesi dinamica per spiegare la vita psichica.
• Sostenendo che essa sia regolata da un'energia interna che spinge alla soddisfazione degli istinti fondamentali, come la fame e la riproduzione.
• Nel Progetto di psicologia (1894), Freud ipotizzò che la coscienza e l'inconscio fossero collegati a specifiche aree cerebrali, tra cui scorreva questa energia.
• Freud paragona il funzionamento della psiche a quanto potrebbe accadere in una sala conferenze.

L'interpretazione dei sogni

• A questo punto, il campo d'indagine di Freud si amplia e si estende anche allo studio del sogno.
• Freud attribuisce importanza fondamentale: per lui, il sogno rappresenta l'appagamento di un desiderio rimosso.
• Nella sua opera L'interpretazione dei sogni, il sogno è l'argomento centrale e viene considerato un fenomeno di grande rilevanza.
• Egli lo definisce la via d'accesso all'inconscio.
• Freud si serve di di un lavoro di psicoanalisi volto a ricercare analogie

I contenuti

• “Il contenuto manifesto”, ovvero la scena onirica così come appare nella visione notturna.
• Simbolizzazione , un processo che agisce attraverso :
• Simbolizzazione – Un contenuto rimosso, come una persona, un atto sessuale o la morte, viene rappresentato indirettamente attraverso un'immagine simbolica.
• Drammatizzazione – Il desiderio o il conflitto inconscio viene espresso in forma di immagini dinamiche, spesso organizzate in una sequenza narrativa simile a un dramma teatrale o a un film.
• Spostamento – L'intensità emotiva di un elemento significativo viene trasferita su un elemento secondario per eludere la censura della coscienza.
• Condensazione – Più pensieri inconsci si fondono in un'unica immagine o simbolo che incorpora aspetti di ciascuno essi.
• Il contenuto latente, ovvero il significato più intimo e nascosto del sogno, il desiderio che si cela dietro di tutti questi meccanismi.

La psiche nei microfenomeni quotidiani

• Questo percorso, che l'analista intraprende insieme al paziente, riguarda ovviamente coloro che soffrono di disturbi psichici.
• L'interesse di Freud non si limita ai sogni. Anche i microfenomeni della vita quotidiana, come atti mancati sono oggetto delle sue ricerche.
• Ad esempio, in un lapsus può tradire la vera intenzione di un individuo.
• Per questo Freud definisce questi fenomeni psicopatologie della vita quotidiana.
• La loro intensità e frequenza determinano se possano essere considerate semplici abitudini o veri e propri disturbi psichici.

Sessualità e pulsione nello sviluppo dell'individuo

• Freud, riferendosi alla sessualità infantile, se ne interessa perché è convinto che l'origine dei sintomi nevrotici sia legata alla sfera sessuale.
• Quando nasce la sessualità? Freud sostiene che essa non sia un fenomeno esclusivo dell'età adulta
• Ogni essere umano, sin dalla nascita, è caratterizzato da questa pulsione, che si può definire come una spinta verso il piacere.
  • Naturalmente, nell'età infantile, tale spinta non ha a che fare con la genitalità.
  • La pulsione sessuale varia a seconda della fase: orale\anale e fallica
• Fase anale (dai 2 ai 4 anni circa): Il piacere si sposta verso il controllo degli sfinteri.
• Freud si concentra sul maschio.

Il mancato superamento del concetto di Edipo e oltre

• Per quanto riguarda la bambina, Freud introduce il concetto di invidia del pene.
• Dopo la fase fallica, la pulsione sessuale scompare temporaneamente, poiché il bambino si concentra sulla socializzazione e sull'apprendimento.Questo periodo dura fino ai 12-13 anni, quando con la pubertà si assiste allo sviluppo della sessualità in senso genitale.
• Un collaboratore di Freud, Carl Gustav Jung, elaborò un concetto simile al concetto di Edipo per le bambine, definendolo complesso di Elettra.

La seconda topica

• Freud abbandona la prima topica, costituita da luoghi metaforici.
• Formula questa concezione nel saggio "L'Io e l'Es” del 1923.La seconda topica è costituita da tre istanze fondamentali: Es, Super-io e Io.
• Es: “L'lo e l'Es”.
• Super-io: rappresenta l'istanza morale e critica.
• Io: svolge una funzione di mediatore tra le pulsioni dell'Es e i divieti del Super-io.

Totem e Tabù

• Il totem è un elemento vegetale o animale che funge da simbolo di identificazione per un gruppo umano. Freud riprende questi concetti e li applica alla sua teoria psicoanalitica.
• Complesso di Edipo, in cui il figlio prova desiderio per la madre, e inibizia dal padre.

L'Avvenire di un'Illusione

• Freud si interroga sull'origine del sentimento religioso.

II Disagio della Civiltà

• Freud approfondisce il rapporto tra civiltà e sofferenza individuale.
• La società chiede un prezzo elevato per garantire sicurezza: la repressione delle pulsioni individuali.

Eros e Thanatos

• Nell'ultima fase del suo pensiero, Freud, profondamente segnato dall'esperienza della Grande Guerra, si concentrò sull'analisi dell'aggressività e delle tendenze distruttive dell'uomo.
• Già in Al di là del principio di piacere (1920)
  • Eros, che tende a unire e creare.
  • Thanatos, che porta alla separazione e alla distruzione. L'aggressività e l'impulso di morte, invece, trovano una diversa canalizzazione.