Finanza di debito post-Basilea 2 e 3

La strategia di aumentare l'utilizzo di debiti a medio-lungo termine rispetto a quelli a breve termine, migliorando la durata media del passivo e il posizionamento dell'azienda.

In particolare, utilizzare forme di finanziamento come mutui, leasing finanziario e renting per ottenere capitali a lungo termine.

L'emissione di titoli di debito da parte delle aziende per ottenere finanziamenti diretti dal mercato.

La differenza tra i capitali permanenti (debiti a medio-lungo termine + capitale proprio) e l'attivo immobilizzato.

Un margine di struttura globale negativo indica uno squilibrio tra le fonti di finanziamento e l'attivo immobilizzato, segnalando potenziali problemi finanziari.

Aumentare la quota di debito a medio-lungo termine (a parità di mezzi propri e attivo immobilizzato) può migliorare la situazione finanziaria di un'azienda.

Un mercato dove vengono scambiati titoli a reddito fisso con scadenza a medio-lungo termine.

Le obbligazioni ibride sono titolo di debito con caratteristiche peculiari che le differenziano dalle obbligazioni tradizionali. La clausola di partecipazione agli utili fa sì che il rendimento dell'obbligazione sia legato ai profitti della società emittente.

La clausola di subordinazione indica che il rimborso dell'obbligazione è subordinato al pagamento di altri debiti dell'azienda emittente. In caso di fallimento, i possessori di queste obbligazioni saranno pagati dopo i creditori principali.

Il mini-bond è un titolo di debito a media-lunga scadenza emesso da società non bancarie. Offre un'alternativa al finanziamento bancario per le piccole e medie imprese.

Le società che emettono mini-bond devono avere un fatturato superiore a 2 milioni di euro, due bilanci depositati e l'ultimo bilancio certificato.

La società emittente può emettere mini-bond per un importo superiore al doppio del suo patrimonio netto, ma solo se le obbligazioni sono quotate su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

Il segmento Extra-MOT Pro della Borsa Italiana è dedicato alla quotazione di mini-bond, tra gli altri titoli.

Queste operazioni sono comuni in molte aziende di diversi settori e sono ben consolidate dal punto di vista tecnico.

Il rischio maggiore è la distrazione dei fondi per scopi diversi da quelli dell'azienda che richiede il prestito.

Questo tipo di prestito è generalmente utilizzato per finanziare il capitale circolante, il quale rappresenta i fondi necessari per le attività operative quotidiane.

I prestiti a lungo termine sono progettati per finanziare investimenti in immobilizzazioni, come gli immobili, i macchinari e la tecnologia.

I prestiti a lungo termine hanno scadenze più lunghe e sono destinati a coprire i fabbisogni di investimenti in immobilizzazioni.

Tali operazioni hanno un rischio maggiore rispetto ai prestiti a breve termine, poiché le previsioni sulla capacità di rimborso del cliente sono più incerte a causa della durata del prestito.

Vengono richieste procedure di valutazione più complete e dettagliate e, in genere, il rilascio di garanzie, soprattutto reali.

I prestiti a lungo termine offrono una gamma di opzioni di finanziamento per diverse esigenze aziendali.

La curva dei rendimenti, basata esclusivamente sulle aspettative degli operatori sul futuro dei tassi di interesse, può essere utilizzata per estrapolare le stime dei tassi futuri impliciti.

Un investitore che desidera investire per due anni ha due opzioni: acquistare un titolo zero coupon a due anni o acquistare un titolo zero coupon a un anno e, al termine, reinvestire il capitale in un altro titolo zero coupon a un anno.

La teoria delle aspettative stabilisce che entrambe le strategie di investimento (investimento diretto a due anni o roll-over) devono generare lo stesso rendimento alla scadenza, ovvero lo stesso montante finale.

L'uguaglianza dei montanti per entrambe le strategie permette di determinare il tasso di interesse implicito per il secondo anno (f1,2) in base ai tassi di interesse correnti (r0,1 e r0,2).

La relazione (1+r0,2)2=(1+r0,1)x(1+f1,2) rappresenta l'equazione che lega il tasso implicito (f1,2) alle aspettative di mercato.

Un nuovo strumento di finanziamento per le PMI che permette di raggruppare le richieste di credito per ottenere finanziamenti a medio-lungo termine.

Un'organizzazione di imprese che si unisce per offrire garanzie e supportare il credito delle PMI all'interno di un distretto.

Un documento finanziario che rappresenta una promessa di rimborso del capitale e di pagamento degli interessi.

Il processo di trasferimento di un portafoglio di prestiti a un'entità separata.

Il processo di valutazione del rischio di un'impresa o di un investimento.

Un'entità creata appositamente per un'operazione finanziaria specifica.

Un'azione volta a migliorare la qualità dei crediti, ad esempio attraverso la fornitura di garanzie.

La capacità di una banca di concedere prestiti.

Il mutuo è un prestito erogato da un istituto finanziario ad un'azienda o un individuo per finanziare l'acquisto di un bene immobile o per esigenze di liquidità. L'importo totale viene erogato upfront sul conto corrente del beneficiario, al netto di spese e commissioni.

Il mutuo viene rimborsato attraverso una serie di rate periodiche che comprendono quote capitale e interessi. Le modalità di rimborso più comuni sono l'ammortamento francese (rate costanti con quote capitale crescenti e interessi decrescenti) e l'ammortamento italiano (rate decrescenti con quote capitale costanti e interessi decrescenti).

Il mutuo può essere garantito o non garantito. Se non c'è garanzia, il mutuo è definito 'chirografario'. Se c'è garanzia, questa è normalmente reale, spesso un'ipoteca sul bene immobile.

Il costo del mutuo è composto da interessi passivi (calcolati su base fissa o variabile), spese di istruttoria, rimborsi spese, spese perizia, eventuali premi assicurativi, eventuali spese notarili e imposte in caso di iscrizione ipotecaria.

Il costo del mutuo non è proporzionale all'effettivo utilizzo del prestito. Ad esempio, se si richiede un mutuo per 100.000 euro ma si utilizzano solo 50.000 euro, il costo del mutuo sarà comunque calcolato sull'intero importo.

Il leasing finanziario è un contratto con cui un soggetto ottiene la disponibilità di un bene in cambio del pagamento di canoni periodici. Alla scadenza del contratto, l'utilizzatore ha la possibilità di acquisire la proprietà del bene dietro pagamento di un prezzo di riscatto prestabilito.

Nel leasing finanziario, il beneficiario ottiene la disponibilità del bene direttamente dal fornitore. Il finanziamento è erogato direttamente al fornitore del bene.