libro 3

Ecco i punti chiave del testo fornito:

• Fillotassi: disposizione delle foglie lungo il fusto, può essere alternata, opposta o verticillata.

Disposizione delle foglie

• Fillotassi alternata: una singola foglia per ogni nodo del fusto (es. edera).
• Fillotassi opposta: due foglie per ogni nodo (es. viburno).
• Fillotassi verticillata: tre o più foglie per ogni nodo (es. oleandro).
• Fillotassi elicoidale: le foglie si dispongono a spirale attorno al fusto.

Morfologia fogliare e funzioni

• Funzioni principali delle foglie (nomofilli): fotosintesi e traspirazione.
• Fotosintesi: processo che sfrutta l'energia luminosa per convertire anidride carbonica e acqua in zuccheri e ossigeno.
• Traspirazione: perdita di acqua in forma di vapore, essenziale per il trasporto di acqua e nutrienti minerali.
• La regolazione precisa della traspirazione è cruciale per evitare la disidratazione.
• Forma laminare: vantaggiosa per la sua elevata superficie rispetto al volume, ottimizzando gli scambi gassosi e l'assorbimento della luce.
• Lamina o lembo fogliare: la parte espansa della foglia.
• Faccia adassiale: anche detta superiore o ventrale.
• Faccia abassiale: anche detta inferiore o dorsale.
• Picciolo: peduncolo che connette la lamina al fusto (foglie picciolate).
• Foglie sessili: prive di picciolo, tipiche delle monocotiledoni.
• Funzione del picciolo: favorire la mobilità della foglia per un orientamento ottimale alla luce solare.
• Le foglie picciolate sono più mobili e favoriscono il ricambio d'aria, riducendo concentrazioni eccessive di gas e ostacolando l'insediamento di agenti dannosi.
• Stipole: espansioni squamiformi alla base del picciolo, tipiche di molte dicotiledoni (es. Rosaceae e Fabaceae).

Tipi di foglie

• Foglie semplici: lamina intera.
• Foglie composte: lamina suddivisa in foglioline, ognuna con il proprio piccioletto.
• Assenza di gemme ascellari: distinguono le foglie composte dai rami.
• Foglie composte pennate: foglioline disposte ai lati di un asse centrale (rachide).
• Foglie composte palmate: foglioline inserite all'estremità del picciolo.

Variabilità e adattamenti

• Eterofillia: variazione della morfologia fogliare in funzione dell'età della pianta, adattamento a diversi microhabitat.
• Nervature: sistema conduttore della foglia.
• Nervature principali: attraversano la foglia lungo l'asse maggiore.
• Nervature secondarie: si originano dalle nervature principali.
• Nervatura reticolata: modello di nervature tipico delle dicotiledoni.
• Nervatura parallela: nervature parallele tra loro, tipico delle monocotiledoni.
• Terminologia specifica: usata per descrivere la morfologia fogliare.

Anatomia fogliare

• Tessuti principali: sistema tegumentale (epidermide), sistema fondamentale (parenchima clorofilliano), sistema conduttore (fasci conduttori).
• Mesofillo: tessuto compreso tra le due epidermidi, costituito principalmente da parenchima clorofilliano (clorenchima).

Epidermide

• Funzione: regolare gli scambi gassosi e consentire la penetrazione della luce.
• Cellule appiattite e incastrate, senza spazi intercellulari.
• Generalmente incolori (assenza di clorofilla), ad eccezione delle cellule di guardia degli stomi.
• Pigmenti antocianici nel vacuolo: possono colorare di rosso le foglie giovani.
• Pluristratificata: in piante adattate ad ambienti aridi (xerofite).
• Guaina fogliare: base della foglia che circonda il fusto (nelle graminacee, si estende per l'intera lunghezza dell'internodo).
• Rivestimento impermeabile: parete esterna delle cellule epidermiche.

Stomi

• Aperture stomatiche: permettono gli scambi gassosi.
• Stomi sparsi senza ordine: nelle dicotiledoni.
• Stomi disposti in file longitudinali: nelle monocotiledoni e conifere.
• Posizione prevalente sulla pagina inferiore: per evitare l'eccessiva traspirazione.
• Anfistomatiche: foglie con stomi su entrambe le pagine.
• Cripte: invaginazioni rivestite di peli, tipiche delle xerofite, per ridurre l'evaporazione.
• Peli (tricomi): funzioni di difesa, protezione dalla traspirazione e dall'irradiamento solare.

Parenchima clorofilliano

• Tipologie: parenchima a palizzata e parenchima spugnoso.
• Parenchima a palizzata: localizzato sul lato adassiale, cellule colonnari con spazi intercellulari ridotti, principale tessuto fotosintetico.
• Parenchima spugnoso: localizzato sul lato abassiale, cellule irregolari con ampi spazi intercellulari, stomi prevalentemente su questa pagina.
• Funzione: diffusione dell'anidride carbonica dalle camere sottostomatiche alle cellule del palizzata.
• Guaina del fascio: come l'endodermide della radice.
• Foglie dorsoventrali (o bifacciali): parenchima a palizzata verso la superficie adassiale e parenchima spugnoso verso la superficie abassiale (maggior parte delle dicotiledoni).
• Parenchima a palizzata: presente sia sotto l'epidermide della faccia adassiale sia sotto quella delle superfici (foglie isofacciali o isolaterali).
• Morfologia fogliare della superficie superiore: si incurva, i margini si saldano.
• Epidermide: inferiore all'esterno e quella superiore all'interno (foglie unifacciali).

Sistema conduttore

• Nervature: prosecuzione dei fasci conduttori del fusto nella foglia.
• Tracce fogliari: fasci del fusto che si diramano nelle foglie.
• Lacune fogliari: aree del fusto prive di tessuti conduttori in corrispondenza dei nodi fogliari.
• Tipo dei fasci: collaterali chiusi (accrescimento primario).
• Nervature maggiori: costituite da uno o più fasci, trasporto di acqua, nutrienti e fotosintati.
• Nervature minori: un singolo fascio, scambio di sostanze con le cellule parenchimatiche.
• Cellule della guaina del fascio: funzione analoga all'endodermide radicale nel trasporto delle sostanze.
• Estensione della guaina del fascio: connette la guaina alle epidermidi, funzione meccanica e trasporto di acqua.

Genesi e sviluppo

• Bozze (o primordi) fogliari: hanno origine dalla zona periferica del cono vegetativo.
• Modello tunica-corpus: applicabile nella maggior parte delle angiosperme.
• Epidermide fogliare: L1 della tunica.
• Mesofillo fogliare: deriva dal corpus o dallo strato L2 della tunica.
• Morfologia fogliare: variazioni a seconda delle sostanze rilasciate nell'ambiente.
• Cordoni procambiali: procambio delle tracce fogliari, trasporto polare dell'auxina.
• Meristema apicale: contribuisce all'accrescimento.
• Meristemi marginali: contribuiscono all'accrescimento in larghezza.
• Attività meristatica: si arresta in un determinato stadio dello sviluppo.
• Distensione cellulare
• Polarità della crescita

Abscissione

• Zona di abscissione: elimina la foglia.
• Strato di separazione: formato da cellule piccole con pareti sottili.
• Strato protettivo: cellule a pareti suberificate, forma la cicatrice fogliare.
• Ossidazione nella zona di abscissione

Tipi particolari

• Cotiledoni: prime foglie della plantula.
• Sclerofille: adattate ad ambienti aridi, rigide e coriacee.
• Tessuti di sostegno: abbondanti
• Foglie delle conifere: aghiformi o squamiformi.

Modificazioni

• Cirri: foglie trasformate per il sostegno (es. pisello).
• Spine fogliari: per la difesa (es. cactus).
• Foglie succulente: per l'accumulo di acqua (es. agave).
• Catafilli: con funzione di riserva di nutrienti (es. cipolla).
• Foglie insettivore: attirare insetti ed ottenere azoto.