Farmacologia Cardiovascolare e Antipertensivi

Il recettore per un neurotrasmettitore, situato sullo stesso neurone che rilascia il neurotrasmettitore. Funziona per regolare la sintesi e il rilascio del neurotrasmettitore, agendo come un sistema di feedback negativo.

Un enzima che scompone il neurotrasmettitore nello spazio intersinaptico, terminando la sua azione.

Proteine che riassorbono il neurotrasmettitore dallo spazio intersinaptico indietro nel neurone presinaptico, riducendo la sua concentrazione nello spazio intersinaptico.

Classe di neurotrasmettitori che comprende l'acetilcolina. Coinvolta nella trasmissione nervosa del sistema nervoso parasimpatico.

Classe di neurotrasmettitori che comprende noradrenalina, dopamina e adrenalina. Coinvolta nella trasmissione nervosa del sistema nervoso simpatico.

Farmaci che mimano l'azione di un neurotrasmettitore, attivando i suoi recettori.

Farmaci che bloccano l'azione di un neurotrasmettitore, impedendo la sua interazione con i recettori.

Sistema nervoso che controlla le funzioni involontarie del corpo, come la digestione, la frequenza cardiaca e la sudorazione.

Farmaci che imitano l'azione del sistema nervoso simpatico, causando vasocostrizione e aumento della pressione sanguigna.

Classe di simpaticomimetici che agiscono direttamente sui recettori alfa-1, causando vasocostrizione. Sono usati principalmente come decongestionanti nasali e per dilatare le pupille.

Classe di simpaticomimetici che agiscono sui recettori alfa-2, che sono situati sui neuroni del sistema nervoso simpatico. La loro azione principale è l'inibizione del rilascio di noradrenalina.

Farmaci che agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale, imitando l'azione del sistema nervoso simpatico. Sono usati principalmente per il trattamento dell'ipertensione.

La clonidina è un farmaco che agisce sui recettori alfa-2 e presenta un'azione anti-ipertensiva significativa. È disponibile anche in cerotto transdermico per un rilascio graduale.

Farmaci che bloccano il recettore AT1 dell'angiotensina II, causando vasodilatazione e riduzione della secrezione di aldosterone. Hanno un effetto ipotensivo più lieve e lento rispetto agli ACE-inibitori, e sono ben tollerati.

Farmaci che bloccano il passaggio di calcio attraverso i canali del calcio nei muscoli cardiaci e vascolari, causando vasodilatazione e riduzione della pressione sanguigna.

Farmaci che inibiscono l'enzima ACE (enzima di conversione dell'angiotensina), impedendo la conversione dell'angiotensina I in angiotensina II, un potente vasocostrittore.

Il tipo di ipertensione più comune, in cui la causa è sconosciuta.

L'aumento della pressione sanguigna che è causato da un'altra condizione medica, come problemi renali o malattie endocrine.

Sono farmaci che bloccano i recettori beta-adrenergici, causando effetti collaterali come vasocostrizione, broncocostrizione, ipoglicemia e sindrome delle estremità fredde.

Oltre all'effetto principale, possono avere anche un'azione bloccante sui recettori alfa.

Il loro meccanismo d'azione consiste nel bloccare i recettori alfa-adrenergici, causando vasodilatazione arteriosa e venosa.

Le loro principali funzioni nel SNC sono diverse: i neuroni colinergici del cervello anteriore sono importanti per i processi cognitivi, i nuclei colinergici del ponte e del mesencefalo regolano il ciclo sonno-veglia, gli interneuroni del nucleo caudato e putamen regolano il movimento e la memoria.

L'acetilcolina è il neurotrasmettitore coinvolto in diverse funzioni cruciali come la contrazione muscolare, la trasmissione negli organi interni e la funzione cerebrale.

Indicano una paralisi muscolare, perché causano una depolarizzazione persistente della membrana muscolare, bloccando il rilascio di ulteriori impulsi.

Sono tossine presinaptiche che bloccano il rilascio di acetilcolina, causando paralisi muscolare e rilassamento.

È un agonista dell'acetilcolina, con un'azione stimolante sul sistema nervoso centrale e periferico, ma può indurre effetti indesiderati.

Farmaci che bloccano la trasmissione nervosa a livello della giunzione neuromuscolare. Interferiscono con il rilascio di acetilcolina o con la sua interazione con i recettori sulla fibra muscolare.

Bloccanti neuromuscolari che agiscono legandosi ai recettori dell'acetilcolina sulla fibra muscolare, impedendo la sua normale depolarizzazione.

Farmaci che bloccano la trasmissione nervosa a livello dei gangli del sistema nervoso autonomo.

La diminuzione della pressione sanguigna dovuta a un'inibizione del sistema nervoso simpatico.

La pressione sanguigna è determinata dalla gittata cardiaca (quantità di sangue pompato dal cuore per minuto) e dalle resistenze vascolari periferiche totali (la resistenza al flusso sanguigno nei vasi sanguigni periferici).

Un disturbo caratterizzato da un aumento persistente della pressione arteriosa, che aumenta il rischio di danni agli organi bersaglio come il cervello, il cuore, i reni, la retina e i vasi grandi.

Il sistema nervoso autonomo (SNA), il sistema renina-angiotensina e i mediatori chimici a livello dell'endotelio vascolare sono i principali sistemi coinvolti nel controllo della pressione sanguigna.

Condizione in cui la temperatura corporea aumenta in modo anomalo e incontrollato, spesso associata a un'eccessiva attività muscolare. Può essere indotta dall'uso di alcuni farmaci, come la succinilcolina, in pazienti con una predisposizione genetica.

Un tipo di cefalea che non ha una causa identificata, è generalmente meno grave e può essere causata da stress o tensione muscolare.

Un tipo di cefalea caratterizzata da forti dolori, spesso unilaterali, che possono durare da 4 a 72 ore.

Un tipo di mal di testa che si presenta improvvisamente con un dolore intenso, come uno shock o un'esplosione.

Un tipo di cefalea che si presenta durante o dopo l'attività fisica intensa.

Un tipo di cefalea che si presenta in modo ricorrente, con forti dolori localizzati intorno all'occhio o alla tempia.

Un tipo di cefalea che ha una causa identificabile, come un'infezione, un trauma o un tumore.

Un dolore unilaterale della testa è uno dei sintomi che può indicare un'emicrania. Questo sintomo è importante per la diagnosi dell'emicrania, insieme ad altri sintomi come nausea, vomito e sensibilità alla luce o al rumore

Il dolore che si intensifica con il movimento è un sintomo che può indicare un'emicrania.