Eventi cruciali in America (2010-2015)

Il sistema elettorale americano prevede che il presidente non venga eletto direttamente dal voto popolare, ma da un gruppo di elettori chiamati "collegio elettorale". Ogni stato riceve un numero di elettori proporzionale alla sua popolazione.

Un candidato può vincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti pur perdendo il voto popolare complessivo. Ciò accade perché il sistema del collegio elettorale concede più peso agli stati meno popolosi.

Il sistema del Collegio Elettorale è stato originariamente progettato per bilanciare il potere tra gli stati grandi e piccoli, prevenendo il dominio delle grandi città nelle elezioni presidenziali.

Il sistema elettorale americano è stato criticato perché potrebbe portare a risultati in cui il presidente non rappresenta la maggioranza del popolo. Questo è successo nel 2016 e altre quattro volte nella storia.

Nel 2016, Trump ha vinto le elezioni presidenziali grazie al suo messaggio populista di cambiamento, rivolto alle aree rurali e industriali colpite dalla globalizzazione. Ha promesso di riportare posti di lavoro, proteggere i confini e rafforzare l'identità nazionale

L'uso da parte di Donald Trump dei social media, in particolare Twitter, per bypassare i media tradizionali e comunicare direttamente con gli elettori. Questa strategia ha contribuito a costruire un legame diretto con la sua base politica e ad aggirare le critiche dei media tradizionali.

Hillary Clinton era vista da molti come un simbolo dell'establishment politico e finanziario, con un'immagine percepita come poco autentica.

La gestione da parte di Hillary Clinton della sua posta elettronica durante il periodo come Segretario di Stato (il cosiddetto "Emailgate") e l'indagine dell'FBI pochi giorni prima delle elezioni hanno danneggiato ulteriormente la sua candidatura.

La Russia ha cercato di influenzare le elezioni attraverso campagne di disinformazione online e hackeraggi, destabilizzando il panorama politico.

Joe Biden ha ottenuto 306 voti elettorali, superando i 270 necessari, contro i 232 di Trump. Nel voto popolare, Biden ha vinto con circa 81 milioni di voti (51,3%), rispetto ai 74 milioni di Trump (46,8%), il più alto margine mai registrato in termini di voti assoluti.

L'esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico, nel 2010, ha causato il più grande sversamento di petrolio nella storia americana. Questo evento ha sollevato preoccupazioni ambientali e ha messo in discussione la sicurezza delle operazioni petrolifere.

Nel 2011 le forze speciali americane hanno eliminato Osama bin Laden in Pakistan. Questo evento ha segnato un momento cruciale nella lotta al terrorismo, simbolizzando la vittoria nella guerra al terrore.

Nel 2012, Barack Obama è stato rieletto presidente. Nel 2014, l'uccisione di Michael Brown a Ferguson, Missouri, ha scatenato proteste contro la brutalità della polizia e le disparità razziali. Questi eventi hanno riacceso il dibattito sulla questione della giustizia sociale e razziale negli Stati Uniti.

Nel 2015, la Corte Suprema americana ha legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Questa sentenza ha rappresentato un importante passo avanti verso l'uguaglianza dei diritti civili, riconoscendo il diritto al matrimonio e alla libertà individuale.

Nel 2015, Donald Trump ha annunciato la sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti. Il suo discorso ha subito diviso l'opinione pubblica, concentrandosi su temi come l'immigrazione, l'economia e la sicurezza nazionale.

Un accordo commerciale tra Stati Uniti, Messico e Canada, criticato da Trump per aver favorito la delocalizzazione delle industrie in Messico e la perdita di posti di lavoro americani.

La politica di Trump che si opponeva alle élite politiche di Washington, accusate di inefficienza e corruzione.

L'immigrazione illegale negli Stati Uniti, un tema chiave della campagna di Trump, che si batteva per politiche più severe, come la costruzione di un muro al confine con il Messico.

Il sistema elettorale americano, in cui il presidente viene eletto non direttamente dal popolo, ma dal Collegio Elettorale, che attribuisce voti a ciascun stato in base alla sua popolazione.

Il numero di voti elettorali necessari per vincere le elezioni presidenziali americane. Occorrono almeno 270 voti su 538 totali.