Educazione nella Grecia arcaica

Study Notes

L'obiettivo principale dell'educazione nell'antica Grecia era l'arete, la virtù.
L'arete era intesa come la capacità di auto-realizzarsi e di essere qualcosa di superiore alla semplice animalità.
Nell'età arcaica, l'arete era definita in termini pratici, legati all'abilità e alla forza, non etici.
L'arete era una prerogativa dell'aristocrazia, ritenuta non accessibile alle classi inferiori.
Perdere la propria condizione nobiliare significava perdere metà della propria arete.
L'arete del nobile si manifestava in guerra e nel suo ruolo di leader.
Nell'educazione arcaica, si evidenziava la stretta connessione tra l'educazione dell'uomo e la vita associata.
L'educazione era pensata come un processo continuo per tutta la vita, volto al miglioramento individuale.

Nel V secolo a.C., la cultura greca, caratterizzata dall'ageronia ateniese, subì una profonda trasformazione.
L'ascesa di nuove classi sociali con ricchezze e poteri nuovi portò a una richiesta di cultura più critica rispetto al sapere religioso.
I Sofisti interpretavano questa nuova richiesta di cultura, impartendo lezioni a pagamento di grammatica e retorica.
I Sofisti inauguravano una sorta di "Illuminismo greco", ponendo la ragione al centro, contro la tradizione e il pregiudizio.
Il loro contributo principale era il riconoscimento del valore formativo del sapere e la definizione di un nuovo concetto di cultura.
Questa nuova cultura era intesa come una formazione globale dell'individuo all'interno della società e della civiltà.

I Sofisti ridefinirono il concetto di paideia, da tecnica di preparazione alla vita a ideale di formazione umana.
La nuova paideia segnava il passaggio dall'educazione alla pedagogia, da una dimensione pragmatica a una teoretica.
I Sofisti erano i primi "tecnicizzatori" dell'educazione, rendendo la virtù accessibile a tutti attraverso l'insegnamento.
Il loro obiettivo era non solo l'aumento delle conoscenze, ma anche la loro diffusione a gruppi sempre più vasti della popolazione.

Dialettica: capacità di far prevalere la propria tesi, vera o falsa che sia, in qualsiasi situazione.
Retorica: capacità di persuadere attraverso un modo di esprimersi efficace ed elegante.
Cultura generale: un sapere enciclopedico comprendente grammatica, aritmetica, geometria, musica e astronomia.
Queste discipline avrebbero poi costituito il trivio e il quadrivio delle arti liberali.