Educazione Sociale e Processi di Apprendimento

L'educazione non è solo legata ad apprendimenti positivi, ma include qualsiasi processo di apprendimento, indipendentemente dalla sua valore sociale.
L'educazione informale, diffusa e sociale include esperienze formali, mezzi di comunicazione di massa, gruppi di pari, associazioni, aspetti urbanistici, migrazioni, ruoli di genere in trasformazione, lavoro, internet e comunicazione politica.
L'educazione ha una dimensione universale e particolare (tempo e luogo specifici). Include anche esperienze che producono apprendimenti non virtuosi.
L'educazione sociale è l'insieme dei processi educativi che coinvolgono individui, gruppi e collettività per tutta la loro vita, sia con intenzionalità forte e formale, sia meno esplicite e consapevoli.
L'educazione sociale si differenza dall'educazione scolastica e familiare, perché queste ultime sono solo una parte della formazione di un individuo.
L'educazione sociale fornisce competenze fondamentali che interagiscono con quelle formali. Queste competenze possono allinearsi o confliggere con le aspettative sociali.
L'educazione diffusa non è sempre subito riconoscibile come tale, ma produce piccoli e grandi cambiamenti individuali e collettivi. È democratica e accessibile a tutti.

Le esperienze educative intenzionali sono guidate da una volontà di produrre specifici apprendimenti auspicati.
La scuola è una delle principali esperienze intenzionali, che rielabora e trasforma le norme educative e sociali in progetti di apprendimento.
La scuola rielabora gli aspetti dell'educazione sociale diffusa attraverso l'azione quotidiana degli studenti e dei docenti.
L'immagine e le aspettative degli studenti sulla scuola potrebbero non coincidere sempre con il suo ruolo ufficiale.
L'educazione intenzionale extrascolastica è rappresentata da esempi come la Chiesa Cristiana o altri movimenti politici e religiosi di minoranza.

L'analisi delle esperienze educative può essere vista da diverse prospettive.
Lo sguardo pedagogico-sociale è ampio, cercando di comprendere le ricadute sui processi di vita individuale e collettivi in un ampio scenario territoriale.
Il territorio è fondamentale, poiché in esso si manifestano concretamente i processi di urbanizzazione, industrializzazione e globalizzazione.
Per analizzare l'educazione sociale contemporanea è necessario ricorrere a diverse fonti e approcci disciplinari (storia del costume, narrativa, sociologia, psicologia, pedagogia).
La ricostruzione delle fasi evolutive dell'educazione sociale non si basa su periodi nettamente separati, ma su processi e momenti di cambiamento all'interno della storia.
Hobsbawm divide il Novecento in un "secolo breve" diviso dall'opposizione tra capitalismo e comunismo, e un'epoca successiva alla dissoluzione dell'Unione Sovietica. Un'altra separazione è il "trentennio d'oro" di boom economico e benessere.
La scuola e l'accesso all'università hanno vissuto grandi cambiamenti, segnando punti di svolta negli assetti formativi.

La "mutazione antropologica" (Pasolini), un processo di cambiamento culturale radicale in varie sfere, influenza significativamente l'educazione.
Gli spostamenti di popolazione (migrazioni) influiscono sulla cultura locale, portando a contaminazione e omologazione.
Lo sviluppo industriale e l'economia dei consumi modificano le aspettative e le relazioni sociali, con effetti educativi.
L'acquisizione del diritto di voto alle donne rappresenta un cambiamento educativo chiave.

Il periodo post-bellico ha portato a significative trasformazioni in Italia (es. unificazione nazionale).
Si manifesta la necessità di una riforma educativa per formare i cittadini.
La Costituzione repubblicana è considerata un progetto politico ed educativo, per la promozione di valori e comportamenti democratici.
Sono presenti altri progetti educativi, come quello della Chiesa e di organizzazioni socialiste/comuniste.
Vi è un percorso di americanizzazione e modernizzazione, che genera resistenza e critiche.
Il periodo della grande trasformazione è caratterizzato da processi di mobilità, industrializzazione e sviluppo economico (migrazioni).

Il territorio, attraverso le sue configurazioni (politiche, economiche, sociali e culturali), rappresenta un'esperienza educativa.
Le trasformazioni territoriali (urbanizzazione, mobilità) influenzano i sistemi di relazioni, la percezione del bene comune e lo spazio pubblico.

Le migrazioni sono fenomeni complessi con effetti educativi che toccano diversi aspetti, come la convivenza multiculturale.
Si distinguono diverse prospettive: assimilazionista, multiculturale, interculturale.
I processi migratori determinano un ridimensionamento del concetto di cultura locale.

Il declino dell'interesse e del ruolo della politica influisce sull'educazione sociale.
I confitti e la formazione di gruppi e appartenenze all'esterno delle istituzioni ufficiali rappresentano importanti stimoli educativi.
Il tema del "nemico di turno" mostra come, e in quali modi, le differenze politiche influenzano l'educazione.

Il lavoro è un'esperienza formativa che va oltre il semplice guadagno.
Il lavoro educa alla costruzione dell'identità personale e sociale.
La grande trasformazione ha portato a nuove forme di lavoro (precario, parcellizzato).
Il concetto di merito e meritocrazia è importante per comprendere come viene valorizzato il lavoro.

I media (cinema, televisione, web) hanno un impatto significativo sull'educazione sociale.
Questi media modificano le forme di apprendimento e relazione.
La televisione ha giocato un ruolo fondamentale nella costruzione di immagini di famiglia e stili di vita.
I messaggi dei media sono influenzati dal contesto storico.

Le "buone maniere" sono espressioni di norme sociali, legate a fattori come classe, genere ed età.
Sono un indicatore dei processi di socializzazione.
Sono mutevoli e relative, riflettono le trasformazioni culturali.
I "galatei" sono manuali che indicano come comportarsi, e che possono manifestare i cambiamenti culturali.

La criminalità si intreccia con il resto della società e presenta diverse forme (sopravvivenza).
La malavita ha una propria educazione, e può assumere un fascino attraente, spesso in contrasto con gli ideali.
La mafia dimostra come la sua presenza si estenda al di là dell'azione criminale, con un'influenza e un'educazione proprie.