Economia Macroeconomica: Unità 1

Il tasso di partecipazione misura il numero di persone in età lavorativa che sono attivamente alla ricerca di lavoro, dividendolo per l'intera popolazione in età lavorativa.

Il tasso di disoccupazione rappresenta la proporzione di persone in età lavorativa che cercano lavoro ma non lo trovano. Si calcola dividendo il numero di disoccupati per la forza lavoro.

Il tasso di occupazione indica la percentuale di persone in età lavorativa che hanno un lavoro. Si calcola dividendo il numero di occupati per l'intera popolazione in età lavorativa.

Il salario nominale indica l'ammontare effettivo di denaro che un lavoratore riceve come retribuzione per il suo lavoro. È lo stipendio 'grezzo', prima delle tasse e altri contributi.

L'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) è un indicatore del costo medio di una cesta di beni e servizi di consumo frequentemente acquistati dalle famiglie. Riflette il costo della vita.

Il salario reale è la misura del potere d'acquisto del salario nominale, ovvero quanto un lavoratore può acquistare con il suo stipendio. Si calcola dividendo il salario nominale per il CPI.

La curva di fissazione dei salari (WS) rappresenta il salario minimo che i lavoratori sono disposti ad accettare in base a fattori come la produttività, la disoccupazione e il potere contrattuale.

La curva di fissazione dei prezzi (PS) rappresenta il livello di prezzo che le imprese sono disposte a praticare in base al costo di produzione e al margine di profitto desiderato.

In assenza di disoccupazione, il costo di perdere il lavoro sarebbe nullo perché un lavoratore potrebbe immediatamente trovare un altro lavoro allo stesso salario.

Senza disoccupazione le aziende non avrebbero bisogno di offrire salari elevati per attirare lavoratori, poiché la concorrenza per i posti di lavoro sarebbe molto bassa.

In assenza di disoccupazione, i lavoratori non avrebbero paura di essere licenziati e potrebbero essere meno produttivi, poiché sanno che troverebbero facilmente un altro lavoro.

Senza disoccupazione le aziende potrebbero essere meno motivate a investire in efficienza o ricerca e sviluppo, poiché non c'è pressione a competere per i lavoratori.

L'assenza di disoccupazione potrebbe portare a un aumento dei prezzi, poiché le aziende non sarebbero costrette a competere per i clienti.

L'assenza di disoccupazione potrebbe portare a una situazione di rigidità nel mercato del lavoro, dove i lavoratori potrebbero essere meno disposti ad accettare nuovi lavori o a trasferirsi in altre regioni.

Il modello del lato dell’offerta studia le interazioni tra famiglie e imprese in due mercati: il mercato del lavoro e il mercato dei prodotti.

Il punto in cui la curva di fissazione dei salari (WS) interseca la curva di fissazione dei prezzi (PS) rappresenta l’equilibrio del mercato del lavoro. Questo punto determina il salario reale e il livello di occupazione.

Disoccupazione involontaria si verifica quando ci sono lavoratori disposti a lavorare al salario reale di equilibrio, ma non riescono a trovare lavoro.

La disoccupazione involontaria in un mercato del lavoro in equilibrio potrebbe essere dovuta a fattori come rigidi salari minimi, sindacati forti, salari di efficienza, asimmetrie informative, costi di assunzione e licenziamento, e sussidi di disoccupazione.

La produttività del lavoro è il prodotto medio del lavoro, ossia la quantità di prodotto prodotta per lavoratore.

Il modello WS-PS considera due mercati: il mercato del lavoro e il mercato dei prodotti. Le aziende fissano i salari per attirare dipendenti e il prezzo per massimizzare i profitti. Solo una combinazione di salario reale e tasso di disoccupazione porta all'equilibrio economico previsto dalle aziende.

Il salario di riserva è il salario minimo che un lavoratore accetterebbe per lavorare. Se il datore di lavoro offre un salario inferiore, il lavoratore preferirebbe non lavorare.

Il datore di lavoro fissa il salario leggermente al di sopra del salario di riserva per motivare i lavoratori e garantirne la disponibilità. Questo crea un incentivo per i lavoratori a impegnarsi.

In equilibrio, il tasso di disoccupazione involontario è sempre presente. Ciò significa che alcuni lavoratori sono disoccupati anche se sono disposti a lavorare al salario in vigore. La disoccupazione involontaria è una conseguenza del modello WS-PS.

La curva di fissazione dei salari (WS) rappresenta il salario minimo che i lavoratori accettano, tenendo conto di fattori come la produttività, la disoccupazione e il potere contrattuale. La curva WS indica il trade-off tra salario e disoccupazione.

La curva di fissazione dei prezzi (PS) rappresenta il prezzo che le imprese sono disposte a praticare, in base al costo di produzione e al margine di profitto desiderato. La curva PS indica il rapporto tra prezzo e produzione.

Nell'equilibrio del modello WS-PS, il salario reale e il tasso di disoccupazione sono stabili, ma il tasso di disoccupazione involontario è sempre presente. Questo equilibrio rappresenta la situazione economica dove le aziende e i lavoratori si trovano in un punto di equilibrio.

Il modello WS-PS, quando applicato rispetto ad un mercato specifico o ad un settore, assume che tutti i lavoratori e le aziende all'interno di quel mercato sono uguali, ovvero che le loro condizioni di lavoro e di produzione sono identiche. In realtà, non è così. I dipendenti e le aziende operano in contesti diversi, con conseguente variazione di salari e profitti.