Diritto e Sociologia: Concetti Fondamentali

Quando un individuo si identifica completamente con un gruppo e abbandona tutte le altre relazioni sociali.

Un tipo di gruppo in cui è difficile entrare e che può imporre regole e comportamenti rigidi.

Un tipo di gruppo in cui è facile entrare e che generalmente non impone regole e comportamenti rigidi.

Differenze di potere, ricchezza e status tra gruppi di persone in una società.

Sistema di divisione sociale basato su caste, con appartenenza determinata alla nascita e immutabile.

Sistema sociale medievale basato su relazioni di potere e doveri tra diverse classi sociali.

Movimento di individui da una classe sociale all'altra.

Situazione in cui la posizione sociale di un individuo è determinata dalla nascita e non può essere modificata.

La tendenza ad adottare una prospettiva ampia che considera l'interazione e l'interdipendenza tra tutti gli elementi di un sistema.

Un modo statico di osservare un sistema, come se fosse un'istantanea.

Un modo dinamico di osservare un sistema, che ne analizza il movimento nel tempo.

La differenza tra le variabili di un sistema che influenzano altre variabili (indipendenti) e le variabili che sono influenzate (dipendenti).

L'idea di una società senza disuguaglianze, in cui tutti sono uguali.

L'idea che la società sia in continuo movimento e cambiamento.

La società come un processo di continuo associarsi e interagire tra individui e sistemi.

Il diritto è un potente mezzo di orientamento sociale perché suggerisce una visione positiva dell'azione e si associa all'ideale di giustizia.

La legge è un prodotto della decisione di un organo politico sovrano che esprime la volontà generale del popolo in forma di precetti vincolanti per tutti.

Il processo legislativo coinvolge una moltitudine di attori, come le lobby, che cercano di influenzare l'emanazione o la non emanazione di una legge in base ai propri interessi.

Le lobby sono gruppi che cercano di influenzare l'emanazione o la non emanazione di una legge in base ai propri interessi.

L'annuncio pubblico di una legge in fase di elaborazione può creare l'impressione che essa esista già, influenzando l'opinione pubblica.

Il processo legislativo può iniziare ma non arrivare mai al termine, anche se l'annuncio pubblico di una legge può creare l'impressione che esista già.

Il dominio sullo strumento giuridico può legittimare ingiustizie, mostrando come il diritto possa essere utilizzato per scopi non sempre etici.

L'azione giuridica generica si riferisce a norme generali ed astratte, elaborate attraverso leggi e regolamenti che si applicano a tutti.

Il concetto di pluralismo giuridico si riferisce alla coesistenza di più sistemi giuridici all'interno di un determinato contesto sociale. Descrive la realtà sociologica, ma non necessariamente la supremazia di un sistema specifico.

Il monismo giuridico afferma che un solo sistema giuridico deve regolare un conflitto, con esclusione di altri sistemi, a meno che non siano subordinati a quello principale. Questo concetto si applica al diritto prescrittivo e si applica sia ai sistemi transnazionali che nazionali.

La lex mercatoria rappresenta un insieme di regole e consuetudini commerciali internazionali non codificate, ma riconosciute e applicate dai trader a livello globale.

L'approccio monistico-statalistico al diritto è incentrato sul principio di sovranità dello stato e sull'esistenza di un ordine giuridico nazionale unico e dominante.

Il sistema giuridico, come ogni altro sistema, presenta un ordine interattivo. I singoli elementi operano in modo interdipendente, influenzando l'uno l'altro secondo modalità ricorrenti.

L'entropia in un sistema giuridico si riferisce alla tendenza all'aumento della complessità e della disorganizzazione delle norme. Questo processo, che dipende da diversi fattori interni ed esterni, può portare a incertezza e instabilità

L'interazione tra sistema giuridico e processo di comunicazione è complessa. Le norme, come atti comunicativi, influenzano la quantità e la qualità delle informazioni in circolazione.

Il sistema giuridico, come qualsiasi sistema, è influenzato da altri sistemi naturali e sociali, in un processo di costante interazione. I confini tra natura e cultura sono labili.

Nell'Italia del 1943-45, due regimi con pretese universali si contrapponevano: il regime monarchico riconosciuto dagli alleati e quello fascista-repubblicano riconosciuto dai tedeschi. Il regime monarchico e gli alleati consideravano il CLNAI (Comitato di liberazione nazionale per l'Alta Italia) come il governo legittimo del nord, mentre i fascisti-repubblicani lo definivano come una banda di criminali.

Tra il 1943 e il 1945, l'Italia si trovava sotto il controllo di due regimi, ognuno con il suo sistema giuridico. In questo contesto, ogni cittadino doveva decidere quale regime e quale legge seguire, in base al territorio in cui si trovava.

La situazione nell'Italia del 1943-45 non si limitava solo ai due regimi principali: entravano in gioco anche i sistemi giuridici delle forze occupanti (alleati e tedeschi), il movimento partigiano e la Chiesa cattolica. Questo creava un quadro giuridico complesso e frammentato.

La vendetta barbaricina era un sistema consuetudinario che regolava le comunità pastorali della Barbagia in Sardegna, in contrasto con il sistema giuridico italiano. I pastori barbaricini erano obbligati a vendicare ogni torto subito, e il codice orale prescriveva l'isolamento dalla giustizia statale.

La vendetta barbaricina, pur essendo un sistema giuridico indipendente, non escludeva necessariamente l'identificazione con lo Stato italiano. I pastori barbaricini vivevano in una complessa relazione con lo stato, cercando di mantenere una propria autonomia pur essendo parte dello stato italiano.

Nel 1943-45, l'Italia sperimentava una pluralità di sistemi giuridici, a causa delle diverse entità che esercitavano il potere su diversi territori. Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, il sistema giuridico italiano si consolida, ma il caso della vendetta barbaricina ci ricorda che le comunità tradizionali possono avere sistemi giuridici propri, anche se formalmente integrate nella struttura dello Stato.

La possibilità di coesistere di sistemi giuridici distinti all'interno di un unico territorio. Questo concetto è importante per comprendere la complessità del diritto nelle società moderne, soprattutto in contesti multi-culturali.

Anche se una legge non viene applicata, può avere effetti sociali rilevanti. Questo perché la sua emanazione può essere utilizzata come strumento di propaganda dai suoi sostenitori, mentre gli oppositori possono criticarla pubblicamente.

La legge, in quanto norma che regola i rapporti futuri, ha una forte capacità di influenzare la società. Tuttavia, negli ultimi decenni, l'eccessiva produzione legislativa ha portato a una crisi della fonte legislativa statale.

Le autorità indipendenti sono state create per rispondere alla crisi della fonte legislativa statale. Intervengono in settori delicati, cercando di regolamentare ambiti come le telecomunicazioni, la privacy e l'antitrust, ma la loro legittimazione democratica è stata messa in discussione.

Il glocalismo è un termine che descrive la combinazione di tendenze globalistiche e localistiche. In questo contesto, diversi modelli di azione giuridica coesistono, influenzandosi a vicenda.

Le fonti statuali includono normative locali o settoriali, mentre le fonti giurisdizionali comprendono i precedenti giudiziari e arbitrali, influenti anche se non vincolanti.

Le fonti negoziali si riferiscono alle regole create privatamente per regolare rapporti economici, mentre le fonti autoritative emanano norme generali con procedure più flessibili, come la regolamentazione degli organi dell'Unione Europea.

La consuetudine, fonte di diritto tradizionale, è stata ripresa in considerazione in un contesto di crisi delle fonti statali. Molte norme, anche se emanate da autorità, derivano in realtà dalla consolidazione di consuetudini già esistenti.

L'azione giuridica oggi si presenta in diverse forme: dalla legge statale alle consuetudini, dalle decisioni dei giudici alle regole create da privati, dimostrando la complessità del panorama giuridico contemporaneo.