Dinamicità dei Gruppi e dei Media

Un insieme di persone che interagiscono tra loro in modo continuo e secondo schemi relativamente stabili.

Categorie sociali (giovani, immigrati) e classi sociali (borghesi, operai) non sono gruppi, anche se possono essere la base per la sua formazione.

Più il gruppo è grande, meno è possibile la comunicazione diretta e più è presente la comunicazione indiretta, più formale e precisa, ma anche più lenta e rigida.

Un gruppo di due persone in cui la relazione scompare se uno dei membri decide di uscire.

Un gruppo di tre persone in cui il terzo può essere un mediatore, un tertium gaudens o un divisore.

I gruppi con un numero pari di componenti tendono a creare sottogruppi in conflitto, mentre quelli con un numero dispari sono più stabili.

Il gruppo con 5 componenti è considerato ideale perché oltre questa soglia il gruppo diventa più dispersivo e si formano due sottogruppi.

Il conflitto tra gruppi può consolidare l'identità interna e creare una maggiore coesione, anche se il gruppo potrebbe diventare totalitario o cercare un capro espiatorio.

Il conflitto può portare a rancori persistenti e profonde divisioni.

Il conflitto con altri gruppi può portare alla creazione di nuove forme di interazione e regole, potenzialmente più collaborative.

I gruppi che tollerano il conflitto interno sono più adattabili e resistenti.

I gruppi rigidi che non accettano il conflitto interno sono più fragili.

Un insieme di individui che reagiscono a uno stimolo comune senza ruoli definiti o stabili.

Reazione collettiva spontanea a un pericolo reale o immaginario, spesso caratterizzata da fuga o paralisi.

Insieme di persone riunite in un luogo che reagiscono a uno stimolo comune, sviluppando umori e attitudini condivisi.

Un insieme di persone che discutono su un problema comune, sviluppando opinioni diverse.

Un gruppo di lavoro formato da persone con competenze specifiche che lavorano in modo autonomo e senza una struttura gerarchica rigida.

Orientamenti che guidano le azioni umane e rappresentano i fini ultimi.

I valori sono considerati "fatti sociali" in quanto vengono scelti dagli individui e influenzano il loro comportamento.

I valori dominanti di una società sono quelli della classe dominante (Marx e Gramsci).

Nonostante le diverse interpretazioni, esistono valori universali, come la pace, la vita, il rispetto e la libertà.

La società contemporanea presenta una pluralità di valori, che può portare a conflitti tra gruppi e dilemmi etici individuali.

La situazione in cui un individuo deve scegliere tra due o più valori in conflitto.

La capacità di adattarsi a diverse situazioni, come l'adhocrazia, dimostra l'adattabilità e la flessibilità delle organizzazioni.

"One best way" è un concetto obsoleto in quanto non esiste un modo migliore per progettare un'organizzazione.

Le organizzazioni efficienti sono essenziali per il progresso economico e culturale della società.

Il linguaggio privato è spesso diverso da quello pubblico e le differenze sono più marcate nel parlato (ad esempio, chi ha più status sociale parla di più) rispetto allo scritto.

Il silenzio può avere un significato specifico a seconda del contesto sociale.

La comunicazione di massa non è unidirezionale, ma il messaggio viene elaborato in modo diverso da ogni individuo a causa dei diversi contesti di relazione.

Il modello a due stadi della comunicazione indica che spesso tra l'emittente e il ricevente c'è un opinion leader che influenza l'interpretazione del messaggio.

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) offrono un'ampia gamma di informazioni in tempo reale, con la possibilità di scelta, interattività, multimedialità e virtualità.

Il processo di interiorizzazione delle norme sociali e dello sviluppo dell'identità personale. Coinvolge l'apprendimento di valori, comportamenti e ruoli sociali.

L'influenza di altri significativi, come i genitori o gli insegnanti, sulla crescita e lo sviluppo del bambino.

L'insieme delle norme e dei valori che un individuo interiorizza e che influenzano il suo comportamento.

La capacità di distinguere tra il proprio punto di vista e quello degli altri, fondamentale per lo sviluppo dell'intelligenza e della moralità.

La percezione del bambino di sé come individuo, distinta dagli altri, con proprie caratteristiche e identità.

Un processo complesso di adattamento e cambiamento, dove l'individuo si confronta con nuove esperienze e ridefinisce la propria identità.

Il processo di identificazione con un gruppo sociale, sentendosi simile ai suoi membri e condividendo i suoi valori.

Il processo di consapevolezza della propria unicità, delle caratteristiche che ci distinguono dagli altri.

I diversi ruoli sociali che un individuo ricopre nella società, a seconda del contesto sociale, familiare, lavorativo, etc.

Il processo di socializzazione che si svolge nell'ambito dei ruoli sociali e delle istituzioni sociali, al di fuori della famiglia.