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Questions and Answers
Quale fu uno dei principali obiettivi della Conferenza di cui si parla nel testo?
Quale fu uno dei principali obiettivi della Conferenza di cui si parla nel testo?
- Promuovere il libero scambio commerciale tra le colonie.
- Dividere l'Africa tra le potenze mondiali.
- Regolare le pretese imperialiste tra le nazioni europee. (correct)
- Sterminare le popolazioni indigene delle colonie.
Leopoldo II, re del Belgio, considerò il Congo come una risorsa personale, instaurando una forma di dominio particolarmente brutale.
Leopoldo II, re del Belgio, considerò il Congo come una risorsa personale, instaurando una forma di dominio particolarmente brutale.
True (A)
Nelle colonie del Belgio e della Germania, quali atrocità furono compiute?
Nelle colonie del Belgio e della Germania, quali atrocità furono compiute?
Genocidi
Il comportamento dei ______ in Namibia fu considerato criminoso, portando allo sterminio del popolo Herero.
Il comportamento dei ______ in Namibia fu considerato criminoso, portando allo sterminio del popolo Herero.
Associa i seguenti elementi alle rispettive descrizioni:
Associa i seguenti elementi alle rispettive descrizioni:
Quale principio fu stabilito per permettere alle potenze di impadronirsi di nuove terre, secondo il testo?
Quale principio fu stabilito per permettere alle potenze di impadronirsi di nuove terre, secondo il testo?
I belgi dichiararono che non avrebbero provveduto al nutrimento dei forzati, costringendoli a cercare cibo mentre estraevano rame.
I belgi dichiararono che non avrebbero provveduto al nutrimento dei forzati, costringendoli a cercare cibo mentre estraevano rame.
Quale conseguenza ebbe la caccia all'avorio nelle colonie, secondo il testo?
Quale conseguenza ebbe la caccia all'avorio nelle colonie, secondo il testo?
Il primo tentativo italiano di conquistare una colonia si concluse con la battaglia di ______, causando uno shock nel Paese.
Il primo tentativo italiano di conquistare una colonia si concluse con la battaglia di ______, causando uno shock nel Paese.
Quale territorio riuscì infine a ritagliarsi l'Italia come colonia?
Quale territorio riuscì infine a ritagliarsi l'Italia come colonia?
Gli inglesi offrirono un esempio di cinismo sfruttando le popolazioni locali per il tè.
Gli inglesi offrirono un esempio di cinismo sfruttando le popolazioni locali per il tè.
Attorno a quale secolo il governo britannico cominciò a preoccuparsi del commercio con la Cina?
Attorno a quale secolo il governo britannico cominciò a preoccuparsi del commercio con la Cina?
Inizialmente, i cinesi accettavano prodotti inglesi in pagamento solo in ______, poiché non apprezzavano gli altri prodotti.
Inizialmente, i cinesi accettavano prodotti inglesi in pagamento solo in ______, poiché non apprezzavano gli altri prodotti.
Cosa scoprirono gli inglesi di poter offrire ai cinesi in cambio dei loro prodotti?
Cosa scoprirono gli inglesi di poter offrire ai cinesi in cambio dei loro prodotti?
L'oppio deriva dal succo dei semi del papavero bianco coltivato in India.
L'oppio deriva dal succo dei semi del papavero bianco coltivato in India.
Flashcards
Obiettivo della Conferenza
Obiettivo della Conferenza
Il primo obiettivo era risolvere le questioni europee per garantire decenni di pace.
Ruolo di Leopoldo II
Ruolo di Leopoldo II
La conferenza permise a Leopoldo II di creare un patrimonio personale nel Congo.
Il Congo Belga
Il Congo Belga
Il Congo era considerato una colonia di sfruttamento con una forma brutale di dominio.
Principio coloniale
Principio coloniale
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Genocidi coloniali
Genocidi coloniali
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Imposte in Congo
Imposte in Congo
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Caccia all'avorio
Caccia all'avorio
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Genocidio Herero
Genocidio Herero
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Adwa 1896
Adwa 1896
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Espansione coloniale italiana
Espansione coloniale italiana
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Sfruttamento inglese per il tè
Sfruttamento inglese per il tè
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Commercio anglo-cinese
Commercio anglo-cinese
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Commercio dell'oppio
Commercio dell'oppio
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Origine dell'oppio
Origine dell'oppio
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Study Notes
Definizione di Spazio Vettoriale
- Uno spazio vettoriale su un campo $\mathbb{K}$ (che può essere $\mathbb{R}$ o $\mathbb{C}$) è un insieme $E$ dotato di due operazioni: addizione vettoriale e moltiplicazione scalare.
- L'addizione vettoriale è definita come $E \times E \rightarrow E$, indicata con $(u, v) \mapsto u + v$.
- La moltiplicazione scalare è definita come $\mathbb{K} \times E \rightarrow E$, indicata con $(\lambda, u) \mapsto \lambda u$.
- Le operazioni devono soddisfare otto assiomi, inclusi associatività e commutatività dell'addizione, esistenza di un elemento neutro e di un inverso additivo.
- Gli assiomi includono anche la compatibilità della moltiplicazione scalare con la moltiplicazione del campo, e distributività.
Esempi di Spazi Vettoriali
- $\mathbb{R}^n$ e $\mathbb{C}^n$ sono spazi vettoriali rispettivamente su $\mathbb{R}$ e $\mathbb{C}$.
- L'insieme delle matrici $m \times n$ con coefficienti in $\mathbb{K}$, indicato come $M_{m,n}(\mathbb{K})$, è uno spazio vettoriale su $\mathbb{K}$.
- L'insieme delle funzioni continue da $\mathbb{R}$ a $\mathbb{R}$, indicato come $C(\mathbb{R}, \mathbb{R})$, è uno spazio vettoriale su $\mathbb{R}$.
- L'insieme dei polinomi con coefficienti in $\mathbb{K}$, indicato come $\mathbb{K}[X]$, è uno spazio vettoriale su $\mathbb{K}$.
Sottospazi Vettoriali
- Un sottoinsieme $F$ di uno spazio vettoriale $E$ è un sottospazio vettoriale se è esso stesso uno spazio vettoriale con le operazioni indotte da $E$.
- $F$ è un sottospazio vettoriale di $E$ se: è non vuoto, chiuso rispetto all'addizione vettoriale, e chiuso rispetto alla moltiplicazione scalare.
Combinazione Lineare
- Una combinazione lineare di vettori $v_1, v_2, \dots, v_n$ in uno spazio vettoriale $E$ è un vettore della forma $\lambda_1 v_1 + \lambda_2 v_2 + \dots + \lambda_n v_n$.
- $\lambda_1, \lambda_2, \dots, \lambda_n$ sono elementi del campo $\mathbb{K}$.
Spazio Generato
- Lo spazio generato da un insieme di vettori $S = {v_1, v_2, \dots, v_n}$ in uno spazio vettoriale $E$, indicato con $\text{span}(S)$, è l'insieme di tutte le combinazioni lineari possibili dei vettori di $S$.
- $\text{span}(S)$ è un sottospazio vettoriale di $E$.
Indipendenza Lineare
- Un insieme di vettori $S = {v_1, v_2, \dots, v_n}$ in uno spazio vettoriale $E$ è linearmente indipendente se l'unica combinazione lineare di questi vettori che dà il vettore nullo è quella in cui tutti i coefficienti sono nulli.
- Formalmente, $\lambda_1 v_1 + \lambda_2 v_2 + \dots + \lambda_n v_n = 0 \implies \lambda_1 = \lambda_2 = \dots = \lambda_n = 0$.
- Se $S$ non è linearmente indipendente, allora $S$ è linearmente dipendente.
Base e Dimensione
- Una base di uno spazio vettoriale $E$ è un insieme di vettori $B = {v_1, v_2, \dots, v_n}$ che è linearmente indipendente e che genera $E$, ovvero $\text{span}(B) = E$.
- La dimensione di uno spazio vettoriale $E$, indicata con $\dim(E)$, è il numero di vettori in una base di $E$.
- Se $E$ ha una base finita, allora $E$ è di dimensione finita; altrimenti, è di dimensione infinita.
Applicazioni Lineari
- Un'applicazione lineare (o trasformazione lineare) è una funzione $T: E \rightarrow F$ tra due spazi vettoriali $E$ e $F$ sullo stesso campo $\mathbb{K}$.
- Deve soddisfare due condizioni: $T(u + v) = T(u) + T(v)$ e $T(\lambda u) = \lambda T(u)$.
Nucleo e Immagine
- Il nucleo (o nullspace) di un'applicazione lineare $T: E \rightarrow F$, indicato con $\text{ker}(T)$, è l'insieme dei vettori di $E$ che vengono mappati nel vettore nullo di $F$.
- Formalmente, $\text{ker}(T) = {u \in E \mid T(u) = 0}$. Il nucleo di $T$ è un sottospazio vettoriale di $E$.
- L'immagine (o range) di un'applicazione lineare $T: E \rightarrow F$, indicata con $\text{im}(T)$, è l'insieme di tutti i vettori di $F$ che sono l'immagine di almeno un vettore di $E$.
- Formalmente, $\text{im}(T) = {T(u) \mid u \in E}$. L'immagine di $T$ è un sottospazio vettoriale di $F$.
Teorema del Rango
- Per un'applicazione lineare $T: E \rightarrow F$ tra spazi vettoriali di dimensione finita, il teorema del rango afferma che: $\dim(E) = \dim(\text{ker}(T)) + \dim(\text{im}(T))$.
- $\dim(\text{ker}(T))$ è la nullità di $T$ e $\dim(\text{im}(T))$ è il rango di $T$.
Matrici
- Una matrice è una tabella rettangolare di numeri con $m$ righe e $n$ colonne per una matrice $m \times n$.
- Le matrici sono usate per rappresentare applicazioni lineari, risolvere sistemi di equazioni lineari e effettuare trasformazioni lineari.
Operazioni sulle Matrici
- Addizione di matrici: La somma $A + B$ di due matrici $m \times n$ è una matrice $m \times n$ dove ogni elemento è la somma degli elementi corrispondenti di $A$ e $B$.
- Moltiplicazione scalare: Il prodotto scalare $\lambda A$ di una matrice $m \times n$ e uno scalare $\lambda$ è una matrice $m \times n$ dove ogni elemento è il prodotto dell'elemento corrispondente di $A$ e $\lambda$.
- Moltiplicazione di matrici: Il prodotto $AB$ di una matrice $m \times n$ e una matrice $n \times p$ è una matrice $m \times p$. L'elemento $(i, j)$ di $AB$ è il prodotto scalare della $i$-esima riga di $A$ e della $j$-esima colonna di $B$.
- Trasposizione di matrici: La trasposta $A^T$ di una matrice $m \times n$ è una matrice $n \times m$ dove le righe di $A$ diventano le colonne di $A^T$ e viceversa.
Matrice Inversa
- Una matrice quadrata $A$ è invertibile se esiste una matrice $A^{-1}$ tale che $AA^{-1} = A^{-1}A = I$, dove $I$ è la matrice identità.
- $A^{-1}$ è chiamata l'inversa di $A$.
Determinante
- Il determinante di una matrice quadrata è uno scalare, indicato come $\det(A)$ o $|A|$.
Autovalori e Autovettori
- Un autovettore di una matrice quadrata $A$ è un vettore non nullo $v$ tale che $Av = \lambda v$ per un certo scalare $\lambda$.
- $\lambda$ è chiamato autovalore di $A$ associato a $v$.
Diagonalizzazione
- Una matrice quadrata $A$ è diagonalizzabile se esiste una matrice invertibile $P$ e una matrice diagonale $D$ tali che $A = PDP^{-1}$.
- La diagonalizzazione è usata per semplificare i calcoli.
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