Datazione e Cronologia

Metodo di datazione che stabilisce l'ordine relativo degli eventi, ma non la loro età precisa.

Metodo di datazione che fornisce un'età numerica, in anni, per un reperto.

Principio per cui gli strati più profondi di un sito archeologico sono più antichi di quelli superficiali.

Analisi degli strati geologici e archeologici per determinare la sequenza temporale degli eventi.

Datazione basata sul decadimento radioattivo di elementi presenti in un reperto.

Utilizza il decadimento radioattivo del carbonio-14 per datare resti organici.

Utilizzata in archeologia per indicare le date prima del 1950.

Il grado di incertezza o errore associato a una datazione.

La determinazione della stagione in cui un animale è stato ucciso, basandosi sulla presenza di specie animali presenti solo in determinati periodi dell'anno.

Il processo in cui l'uomo modifica le abitudini riproduttive degli animali, portando a differenze fisiche rispetto agli animali selvatici.

Gli oggetti derivanti dall'ambiente utilizzati per il sostentamento di una popolazione.

Resti di cibi e bevande consumati in un preciso momento.

Insieme di alimenti consumati su un periodo di tempo più lungo, studiabile attraverso analisi ossee.

Studio dell'uso degli animali nel passato, basato sull'analisi dei resti.

Studio dell'uso delle piante nel passato, utilizzando resti vegetali.

Analisi dello scheletro per ottenere informazioni sulla dieta di un individuo nel corso della sua vita.

La datazione relativa tramite associazione chiusa si basa sul principio che gli oggetti sepolti nello stesso deposito archeologico contemporaneamente hanno la stessa età. Se uno degli oggetti può essere datato con un metodo assoluto, la data può essere attribuita anche agli altri oggetti.

La sequenza stratigrafica, ovvero l'ordine degli strati di terra in un sito archeologico, può essere utilizzata per datare relativamente gli artefatti. Gli strati più bassi sono generalmente più antichi dei più alti.

La datazione relativa tramite tipologia si basa sul fatto che i manufatti di una stessa società riflettono uno stile specifico del periodo e del luogo in cui sono stati prodotti.

Lo stile dei manufatti cambia gradualmente nel tempo, permettendo di collegare oggetti simili a periodi vicini e differenziarli da quelli di epoche più lontane.

La seriazione è una tecnica archeologica che ordina gruppi di oggetti o associazioni di reperti in una sequenza temporale basata su somiglianze o frequenze.

La curva di diffusione descrive il percorso di un manufatto: inizialmente raro, raggiunge un picco di frequenza e poi declina. Questo aiuta a datare gli oggetti confrontare le associazioni di manufatti.

Le sequenze ambientali si basano sui cambiamenti del clima terrestre, come le variazioni del livello del mare, le glaciazioni e i cambiamenti nella vegetazione.

Attraverso il confronto degli artefatti con oggetti già catalogati in sequenze tipologiche consolidate, come le ceramiche, si può ottenere una datazione relativa.

La transizione da una pianta selvatica a una domestica può richiedere da 20 a 200 anni e non sempre comporta cambiamenti visibili nella struttura della pianta.

I resti animali rinvenuti nei siti archeologici possono fornire informazioni preziose sul clima e l'ambiente del passato.

Gli animali di piccole dimensioni sono più sensibili ai cambiamenti climatici e ambientali e offrono indicazioni più accurate rispetto alle specie di grandi dimensioni.

I resti di microfauna come molluschi terrestri e marini forniscono informazioni sul clima, la temperatura, la piovosità e l'ambiente costiero.

I resti di grandi animali sono utili per ricostruire la dieta degli antichi abitanti di un sito.

L'analisi dell'anatomia e della dentatura degli animali consente di ricostruire la loro dieta e quindi il tipo di vegetazione preferita.

Il conteggio dei resti animali può essere meno accurato se provengono da predatori o cacciatori, perché questi tendono a selezionare le prede.

I resti animali derivanti da eventi naturali come inondazioni o eruzioni vulcaniche offrono un'immagine più precisa della fauna presente in un sito.

L'ambiente e la dieta sono i due fattori principali che influenzano la vita umana. L'ambiente comprende elementi come latitudine, longitudine, forma del suolo e clima, che determinano dove e come le persone vivono. La dieta si riferisce al regime alimentare delle popolazioni, ricostruibile da resti vegetali e animali, manufatti e resti umani.

La sussistenza è l'attività principale che le persone svolgono per ottenere il cibo. È una necessità fondamentale per la sopravvivenza.

I resti vegetali e gli animali sono le principali fonti di informazioni sulle condizioni ambientali del passato. Analizzando la flora e la fauna di un determinato periodo e luogo, è possibile ricostruire l'ambiente regionale e locale.

Gli anelli di accrescimento degli alberi ci forniscono informazioni sul clima degli ultimi 10.000 anni. Lo spessore degli anelli varia a seconda delle condizioni climatiche, soprattutto dell'umidità. Questa tecnica, chiamata dendrocronologia, ci permette di datare il legno e ricostruire il clima passato.

Le carote di ghiaccio, prelevate dai ghiacciai, e le carote di mare profondo, prelevate dai fondali oceanici, contengono strati di sedimenti che ci forniscono informazioni sulle condizioni climatiche del passato. I microfossili presenti nei sedimenti marini, ad esempio, ci aiutano a ricostruire l'ambiente del passato.

Il metodo del radiocarbonio, il paleomagnetismo e il metodo uranio-piombo sono tecniche utilizzate per datare i diversi strati presenti nelle carote di ghiaccio e nelle carote di mare profondo.

L'analisi degli isotopi dell'ossigeno (O16 e O18) nelle precipitazioni ci informa sulle temperature, i venti e le precipitazioni delle epoche passate.

I resti organici, come gli anelli degli alberi e le carote di ghiaccio, sono considerati la fonte più ricca di informazioni sul clima passato, poiché permettono di ricostruire le variazioni climatiche con maggiore precisione rispetto ad altri metodi.

Un metodo di datazione che utilizza la fissione spontanea dell'uranio-238 in rocce e minerali per determinare l'età di formazione.

Un metodo di datazione che sfrutta la luminescenza emessa da materiali che sono stati riscaldati, come la ceramica o la pietra. La luminescenza indica il tempo trascorso dall'ultimo riscaldamento.

Un metodo di datazione che utilizza la luce solare per liberare energia intrappolata nei minerali. La luce emessa dopo l'esposizione al sole indica il tempo trascorso dall'ultimo esposizione.

Un metodo di datazione che sfrutta la risonanza di spin elettronico dei materiali per determinare la loro età. È utile soprattutto per datare lo smalto dentario.

Un metodo di datazione che utilizza l'orientamento del campo magnetico terrestre registrato nei materiali per determinare la loro età.

Un metodo di datazione che utilizza le mutazioni genetiche per studiare eventi demografici e la datazione della comparsa di nuove categorie genetiche.

Il periodo di tempo prima della scrittura, che inizia con i primi ominidi e arriva fino all'invenzione della scrittura (circa 3500 a.C.).

La storia umana è iniziata in Africa orientale con l'evoluzione dei primi ominidi.