Crisi delle pólis e Ellenismo

La situazione di instabilità e decadenza delle città-stato greche (póleis) che caratterizza il periodo successivo alla guerra del Peloponneso.

Termine che indica l'abbandono del sistema politico basato sulle città-stato a favore di Stati di grandi dimensioni.

La politica di espansione territoriale e di dominio che si basa sulla creazione di grandi imperi e sulla conquista di vaste aree geografiche.

La pace di Antalcida (386 a.C.) segna la fine della guerra del Peloponneso e il ridimensionamento del potere delle città-stato greche, imponendo un divieto di coalizione.

Regola che impedisce alle città-stato greche di unirsi in alleanze per combattere contro la Persia, stabilizzata dal trattato di Antalcida del 386 a.C.

Un periodo storico caratterizzato dalla diffusione della cultura greca in tutto il mondo mediterraneo, a seguito delle conquiste di Alessandro Magno, dando vita a nuove influenze culturali, artistiche e politiche.

Un periodo della storia greca che inizia con la vittoria dei Greci sui Persiani nel 479 a.C. e vede fiorire la cultura, la filosofia e l'arte.

Il re macedone che conquistò la Grecia, unificando le città-stato sotto il suo dominio.

Un re macedone, figlio di Filippo II, famoso per le sue conquiste e l'espansione dell'impero greco fino all'India.

Il figlio di Alessandro Magno, che ereditò il suo impero ma non riuscì a mantenerlo unito.

Una formazione militare macedone caratterizzata da una falange di guerrieri pesantemente armati e strettamente disposti, che fu molto efficiente nell'attacco.

Il re persiano sconfitto da Alessandro Magno nella battaglia di Gaugamela, che segnò la fine dell'impero persiano.

La battaglia decisiva tra Alessandro Magno e l'esercito persiano, combattuta nel 331 a.C. e vinta da Alessandro.

Un cerimoniale di corte persiano che consisteva in una prostrazione profonda davanti al re, adottato da Alessandro Magno.

Una città fondata da Alessandro Magno sulla sponda del fiume Jaxartes in Asia centrale, come punto di riferimento per i suoi domini.

Le civiltà che si svilupparono lungo i grandi fiumi sono note per diverse caratteristiche, come l'agricoltura, l'organizzazione sociale e l'architettura.

Una delle più antiche civiltà fluviali, sviluppatasi nella valle dell'Indo, nota per le sue città pianificate come Mohenjo-Daro e Harappa.

La scrittura utilizzata dalla civiltà dell'Indo, ancora non completamente decifrata.

Il cotone veniva coltivato e lavorato dalla civiltà dell'Indo, un segno della loro avanzata tecnologia tessile.

Il periodo storico in cui le popolazioni nomadi degli Arii si diffusero nell'India, influenzando la cultura e la società.

Il sistema di caste, una gerarchia sociale rigida basata sulla nascita, fu fortemente influenzato dall'arrivo degli Arii.

Un regno potente che si sviluppò nella valle del Gange, noto per la sua grandezza e il suo impero.

L'impero Maurya, fondato da Chandragupta Maurya, fu uno dei più grandi imperi indiani, dominando gran parte del subcontinente.

Le città-stato greche (póleis) subirono un progressivo impoverimento a causa dell'imposizione di guarnigioni macedoni.

Il dominio macedone causò un'ondata migratoria verso i territori orientali, dando vita alla terza colonizzazione.

Il dominio macedone portò alla fine delle guerre tra le città-stato greche, ma anche all'eliminazione della loro autonomia politica.

Il periodo ellenistico vide la diffusione della lingua greca come lingua internazionale, influenzando il commercio e la comunicazione.

Il periodo ellenistico vide la nascita di centri commerciali chiave che collegavano diverse aree geografiche e favorirono la diffusione della cultura.

L'ellenizzazione spontanea si verificò attraverso l'adozione di costumi, idee e pratiche culturali greche da parte di altri popoli.

L'adozione del modello urbanistico di Ippodamo, caratterizzato da una pianificazione razionale, si diffuse durante il periodo ellenistico.

Il sincretismo religioso, che combina elementi religiosi diversi, fu una caratteristica importante del periodo ellenistico

La morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. ha generato una crisi di successione, con la nobiltà macedone che sospettava una congiura. Le tensioni interne al regno hanno contribuito alla creazione del mito di Alessandro, che per alcuni divenne esempio negativo.

La morte di Alessandro Magno diede inizio a una lotta per il potere tra i suoi generali, i diadochi, che desideravano appropriarsi dei territori conquistati. La maggior parte dei generali sosteneva Filippo III Arrideo, fratellastro di Alessandro, o aspettava la nascita di un erede.

I diadochi, i generali di Alessandro Magno, perseguivano una politica di spartizione dei territori conquistati, con l'obiettivo di trasmettere in eredità i loro possedimenti alle loro famiglie (epigoni). Questa politica portò a una serie di delitti e all'estinzione della dinastia macedone.

Il regno di Macedonia, sotto il dominio degli Antigonidi, mantenne un controllo indiretto sulla Grecia. Altri regni, come quello del Ponto, persero la loro indipendenza solo in seguito all'avanzata romana nel I secolo d.C.

La morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. ha generato un periodo di instabilità e di successione ereditaria tra i suoi generali. Il regno è stato diviso in aree di influenza e dominio dei diadochi, aprendo un nuovo panorama politico.

Dopo la morte di Alessandro, i suoi generali hanno combattuto tra loro per il potere, creando un sistema di coalizioni e rivalità. Un nuovo ordine mondiale, basato su regni e imperi, è emerso. Gli Antigonidi, ad esempio, hanno mantenuto un controllo indiretto sulla Grecia dal regno di Macedonia.

La morte di Alessandro ha portato ad una situazione di instabilità politica e di lotte per il potere. I diadochi, i generali di Alessandro, si sono contesi i territori conquistati dall'imperatore e hanno cercato di costruire nuovi regni. Questo processo era caratterizzato da violenza e dalle lotte per il potere.

L'eredità di Alessandro Magno è stata contrassegnata da una profonda crisi di successione e dal conflitto tra i suoi generali per il controllo del suo vasto impero. La morte di Alessandro ha segnato la fine dell'unità del suo impero. L'impero si è diviso in diverse aree di influenza, dando vita a nuovi regni ed imperi.