CDEF

La quantità di produzione e vendita che consente all'azienda di coprire tutti i costi fissi e variabili, senza realizzare profitto né perdita.

L'entità dei ricavi di vendita necessaria per raggiungere il punto di pareggio economico, ovvero l'equilibrio tra costi e ricavi.

La quantità minima che deve essere venduta per recuperare tutti i costi fissi e variabili dell'azienda.

Il prezzo minimo che l'azienda deve fissare per un prodotto o servizio per coprire tutti i costi fissi e variabili e raggiungere il punto di pareggio, a un determinato volume di vendita.

La parte del prezzo di vendita che rimane dopo aver sottratto il costo variabile unitario.

Il costo fisso totale diviso per la quantità di prodotto venduta.

Il costo totale diviso per la quantità di prodotto venduta.

Il rapporto tra il margine di contribuzione unitario e il prezzo di vendita. Indica la percentuale del prezzo di vendita che viene utilizzata per recuperare i costi fissi.

I costi accessori d'acquisto sono costi aggiuntivi sostenuti oltre al prezzo di acquisto di un fattore produttivo, come ad esempio costi di trasporto, assicurazione e installazione.

I minori costi d'acquisto sono sconti o ribassi applicati al prezzo di acquisto, come ad esempio sconti per pagamenti anticipati o per acquisti in grande quantità.

I costi accessori d'acquisto diretti sono direttamente attribuibili a un solo fattore produttivo.

I costi accessori d'acquisto indiretti sono costi comuni a più fattori produttivi.

La configurazione di costo diretto d'acquisto include solo i costi diretti d'acquisto dei fattori produttivi.

L'attribuzione dei costi accessori indiretti ai fattori produttivi avviene utilizzando criteri di riparto, come ad esempio il peso o il valore dei fattori acquistati.

L'uso di una singola base di riparto presuppone che tutti i costi accessori indiretti siano trattati allo stesso modo.

L'utilizzo di basi di riparto multiple raggruppa i costi comuni in categorie omogenee e utilizza basi specifiche per ciascuna categoria.

I sistemi di contabilità a costi pieni attribuiscono ai prodotti tutti i costi sostenuti dall'azienda, inclusi quelli fissi.

In questo sistema, i costi fissi sono associati alla produzione effettivamente realizzata. Il costo unitario varia in base alla quantità prodotta.

I costi fissi sono attribuiti al prodotto in base al volume di produzione previsto o normale. Questo metodo evita la variabilizzazione dei costi fissi.

I sistemi di direct costing considerano solo i costi variabili per il calcolo del costo di prodotto e del margine di contribuzione.

Questo sistema contabile combina elementi sia del direct costing che del full costing.

Tutti i costi sostenuti dall'azienda, compresi quelli fissi, sono considerati di produzione, poiché contribuiscono ai ricavi futuri.

Il costo della produzione invenduta è attribuito al magazzino e viene considerato costo del venduto quando il prodotto viene venduto in futuro.

I sistemi di contabilità analitica a costi pieni richiedono processi di imputazione dei costi più complessi rispetto ai sistemi a costo variabile.

I costi e ricavi straordinari sono eventi insoliti che non rientrano nelle attività ordinarie di un'azienda, come la vendita di un bene o la rettifica di un costo passato.

I componenti di reddito straordinari non possono essere utilizzati per calcolare costi, ricavi o risultati economici normali.

Le motivazioni per escludere i componenti di reddito straordinari dal risultato economico ordinario sono chiare: non sono legati all'attività tipica dell'azienda.

I costi e ricavi straordinari derivano da eventi casuali, operazioni occasionali, cessioni di beni o rettifiche di costi passati.

Le caratteristiche chiave dei costi e ricavi straordinari sono l'eccezionalità e l'infrequenza.

I costi e ricavi straordinari non sono confrontabili con quelli normali, rendendo difficile una comparazione.

I componenti di reddito straordinari non possono essere utilizzati per prendere decisioni strategiche generali o specifiche.

L'individuazione dei componenti di reddito straordinari è un processo difficile a causa della varietà di interpretazioni e regolamenti.

Le rettifiche di costi e ricavi di esercizi precedenti si riferiscono a produzioni attuate in periodi passati e vengono imputate al risultato economico dell'esercizio in corso solo se in precedenza non era possibile farlo per mancanza di informazioni sufficienti.

Le rettifiche di costi e ricavi di esercizi precedenti vengono considerate di competenza dell'esercizio in cui la loro esistenza viene appurata, anche se le produzioni cui si riferiscono sono già state completate.

I componenti di reddito straordinari legati a mutamenti nei criteri di valutazione degli elementi patrimoniali sono eccezioni temporanee ad una regola di comportamento generalmente valida.

Il reddito straordinario è separato dal reddito ordinario per preservare la comparabilità dei risultati economici e permettere adeguamenti ai valori degli elementi patrimoniali.

L'isolamento del reddito straordinario garantisce la comparabilità dei risultati economici, rendendo possibile l'adattamento dei valori precedentemente assegnati agli elementi patrimoniali.

La relazione algebrica che rappresenta il risultato economico operativo (REoper). Viene calcolato sommando i ricavi connessi ad incrementi nelle liquidità o variazioni nel net working capital (RL+NWC) e i proventi finanziari (PF) e sottraendo i costi connessi a decrementi nelle liquidità o variazioni negli elementi patrimoniali costituenti il net working capital (CL+NWC) e gli ammortamenti e accantonamenti a fondi rischi (A&A).

Il primo flusso reddituale del REoper, dato dalla differenza tra i ricavi e i costi connessi a variazioni lorde (incrementi e decrementi) nella cassa o negli elementi patrimoniali che costituiscono il "net working capital".

Questo flusso reddituale è importante per analizzare l'equilibrio aziendale perché determina il livello per cui si attiva il processo di trasformazione del capitale fisso in capitale circolante.

Il Margine Operativo Lordo (MOL) rappresenta la differenza tra i ricavi e i costi connessi a variazioni lorde (incrementi e decrementi) nella cassa o negli elementi patrimoniali che costituiscono il "net working capital".

La configurazione di reddito che rappresenta la variazione complessiva dell'investimento operativo netto non riguardante i capitali fissi.

I componenti di reddito collocati al di sopra del MOL di solito sono associati a movimentazioni di elementi patrimoniali compresi tra le liquidità o il capitale circolante netto.

RL+NWC + CL+NWC = ΔL + ΔNWC (variazione delle liquidità + variazione del net working capital)

La configurazione di reddito può essere rappresentata anche come: RL+NWC + CL+NWC = ΔL + (ΔCO + ΔS – ΔDO).