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Questions and Answers
Le bande di dominanza oculare sono composte esclusivamente da neuroni monoculari.
Le bande di dominanza oculare sono composte esclusivamente da neuroni monoculari.
False (B)
I blob presenti nella corteccia visiva hanno una risoluzione spaziale alta, facilitando la discriminazione cromatica.
I blob presenti nella corteccia visiva hanno una risoluzione spaziale alta, facilitando la discriminazione cromatica.
False (B)
Ogni ipercolonna nella corteccia visiva comprende colonne per la percezione dell'orientamento e delle bande di dominanza oculare.
Ogni ipercolonna nella corteccia visiva comprende colonne per la percezione dell'orientamento e delle bande di dominanza oculare.
True (A)
Le connessioni orizzontali tra le ipercolonne respingono le informazioni esterne al campo recettivo di una cellula.
Le connessioni orizzontali tra le ipercolonne respingono le informazioni esterne al campo recettivo di una cellula.
Il potenziamento del segnale tra colonne di orientamento avviene solo se il bordo degli stimoli è ben definito.
Il potenziamento del segnale tra colonne di orientamento avviene solo se il bordo degli stimoli è ben definito.
Le cellule piramidali si trovano esclusivamente nello strato VI della corteccia visiva.
Le cellule piramidali si trovano esclusivamente nello strato VI della corteccia visiva.
L'area V5 è coinvolta nella percezione del movimento.
L'area V5 è coinvolta nella percezione del movimento.
Il corpo genicolato laterale è coinvolto nel controllo dei movimenti oculari.
Il corpo genicolato laterale è coinvolto nel controllo dei movimenti oculari.
Gli stimoli a barretta non influenzano la risposta dei neuroni corticali in base all'orientamento.
Gli stimoli a barretta non influenzano la risposta dei neuroni corticali in base all'orientamento.
Le efferenze dell'Area V1 proiettano principalmente verso il lobo occipitale.
Le efferenze dell'Area V1 proiettano principalmente verso il lobo occipitale.
Gli interneuroni stellati possono essere sia eccitatori che inibitori.
Gli interneuroni stellati possono essere sia eccitatori che inibitori.
I campi recettivi dei neuroni sono definiti come la regione del campo visivo alla quale il neurone non risponde.
I campi recettivi dei neuroni sono definiti come la regione del campo visivo alla quale il neurone non risponde.
Le cellule gangliari proiettano direttamente alla cellula corticale complessa.
Le cellule gangliari proiettano direttamente alla cellula corticale complessa.
Le cellule corticali semplici rispondono meglio a stimoli che non colpiscono i centri dei campi recettivi.
Le cellule corticali semplici rispondono meglio a stimoli che non colpiscono i centri dei campi recettivi.
La risoluzione angolare delle cellule semplici è tipicamente di circa 20°.
La risoluzione angolare delle cellule semplici è tipicamente di circa 20°.
Le cellule corticali complesse rispondono a stimoli indipendentemente dalla loro orientazione.
Le cellule corticali complesse rispondono a stimoli indipendentemente dalla loro orientazione.
Un'inibizione avviene quando una macchia di luce colpisce il centro del campo recettivo.
Un'inibizione avviene quando una macchia di luce colpisce il centro del campo recettivo.
Ogni cellula semplice è associata a una posizione specifica sulla retina, creando una retinotopia.
Ogni cellula semplice è associata a una posizione specifica sulla retina, creando una retinotopia.
L'illuminazione uniforme produce una risposta massima da parte delle cellule corticali semplici.
L'illuminazione uniforme produce una risposta massima da parte delle cellule corticali semplici.
Le cellule semplici e complesse nella corteccia visiva primaria (V1) hanno stesso orientamento.
Le cellule semplici e complesse nella corteccia visiva primaria (V1) hanno stesso orientamento.
La sensibilità all'orientamento è trattata nello strato IV della corteccia visiva primaria.
La sensibilità all'orientamento è trattata nello strato IV della corteccia visiva primaria.
Le cellule corticali semplici hanno campi recettivi più ampi rispetto alle cellule corticale complesse.
Le cellule corticali semplici hanno campi recettivi più ampi rispetto alle cellule corticale complesse.
Le mappe di orientamento rappresentano la disposizione delle cellule corticali in base alla tensione.
Le mappe di orientamento rappresentano la disposizione delle cellule corticali in base alla tensione.
La risposta delle cellule corticali semplici diventa massima quando si crea una discontinuità spaziale.
La risposta delle cellule corticali semplici diventa massima quando si crea una discontinuità spaziale.
Le colonne adiacenti in V1 sono sensibili a orientamenti con differenza di circa 20°.
Le colonne adiacenti in V1 sono sensibili a orientamenti con differenza di circa 20°.
Nel principio di Estrazione Gerarchica, ogni livello di elaborazione estrae caratteristiche più semplici.
Nel principio di Estrazione Gerarchica, ogni livello di elaborazione estrae caratteristiche più semplici.
Le aree sensibili al colore nella corteccia visiva vengono definite come Blob.
Le aree sensibili al colore nella corteccia visiva vengono definite come Blob.
Il principio gerarchico non si applica all'organizzazione motoria.
Il principio gerarchico non si applica all'organizzazione motoria.
I campi recettivi concentrici sono la base per l'individuazione dei bordi nelle cellule corticali.
I campi recettivi concentrici sono la base per l'individuazione dei bordi nelle cellule corticali.
Il talamo proietta nello strato IV della corteccia visiva cellule semplici e complesse.
Il talamo proietta nello strato IV della corteccia visiva cellule semplici e complesse.
Il principio di Estrazione Gerarchica riguarda solo le caratteristiche visive e non le motrici.
Il principio di Estrazione Gerarchica riguarda solo le caratteristiche visive e non le motrici.
L'effetto pavimento si verifica quando le cellule sono attive anche senza stimoli.
L'effetto pavimento si verifica quando le cellule sono attive anche senza stimoli.
Le cellule della corteccia V1 sono organizzate in colonne orizzontali.
Le cellule della corteccia V1 sono organizzate in colonne orizzontali.
Le cellule complesse hanno una soglia di attivazione più bassa rispetto alle cellule semplici.
Le cellule complesse hanno una soglia di attivazione più bassa rispetto alle cellule semplici.
Le cellule semplici rispondono efficacemente al movimento degli oggetti nei loro campi visivi.
Le cellule semplici rispondono efficacemente al movimento degli oggetti nei loro campi visivi.
Il sistema visivo utilizza il movimento oculare per stimolare le cellule semplici.
Il sistema visivo utilizza il movimento oculare per stimolare le cellule semplici.
Le cellule corticali semplici hanno zone on/off definite.
Le cellule corticali semplici hanno zone on/off definite.
Sia le cellule semplici che quelle complesse sono sensibili all'orientamento.
Sia le cellule semplici che quelle complesse sono sensibili all'orientamento.
Il ritardo assonico è causato dalla stessa lunghezza degli assoni delle cellule semplici.
Il ritardo assonico è causato dalla stessa lunghezza degli assoni delle cellule semplici.
Le cellule complesse possono identificare forme e margini come le cellule semplici.
Le cellule complesse possono identificare forme e margini come le cellule semplici.
Le cellule complesse sono ininfluenti da luce diffusa.
Le cellule complesse sono ininfluenti da luce diffusa.
Flashcards
Lateralizzazione del Campo Visivo
Lateralizzazione del Campo Visivo
Ogni emisfero cerebrale elabora le informazioni visive provenienti dalla metà opposta del campo visivo rispetto alla linea di fissazione.
Efferenze dell'Area V1
Efferenze dell'Area V1
Le proiezioni in uscita dall'Area V1 della corteccia visiva. Strati II e III proiettano ad altre aree corticali, strato IVB al lobo mediotemporale (percezione del movimento), strato V al collicolo superiore (movimenti oculari e risposte rapide), strato VI al corpo genicolato laterale e al claustro.
Cellule Piramidali
Cellule Piramidali
Cellule che proiettano informazioni ad altre aree del cervello, situate negli strati II e III, V e VI della corteccia visiva.
Interneuroni Stellati
Interneuroni Stellati
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Impalamento dei Neuroni
Impalamento dei Neuroni
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Campo Recettivo
Campo Recettivo
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Sensibilità all'Orientamento
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Cellule corticali semplici: risposta ottimale
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Cellule corticali semplici: orientamento
Cellule corticali semplici: orientamento
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Cellule corticali semplici: riconoscimento dei bordi
Cellule corticali semplici: riconoscimento dei bordi
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Cellule corticali semplici: risoluzione angolare
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Cellule corticali semplici: retinotopia
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Cellule corticali complesse: input dalle cellule semplici
Cellule corticali complesse: input dalle cellule semplici
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Cellule corticali complesse: campi recettivi
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Cellule corticali complesse: indipendenza dalla posizione
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Risposta delle cellule corticali all'illuminazione uniforme
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Blob
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Ipercolonne
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Connessioni Orizzontali in V1
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Effetto del Contesto in V1
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Interazione tra Colonne di Orientamento in V1
Interazione tra Colonne di Orientamento in V1
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Principio di Estrazione Gerarchica
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Cellule Semplici
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Cellule Complesse
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Sensibilità al Movimento
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Organizzazione Colonnare
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Colonne di Orientamento
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Dominanza Oculare
Dominanza Oculare
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Ruolo dello Strato IV
Ruolo dello Strato IV
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Mappe di Orientamento
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Effetto Pavimento
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Organizzazione Colonnare della Corteccia V1
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Cellule Complesse Sensibili al Movimento
Cellule Complesse Sensibili al Movimento
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Necessità di Sommazione
Necessità di Sommazione
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Ritardo Assonico
Ritardo Assonico
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Risposta al Movimento
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Differenze tra Cellule Semplici e Complesse
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Funzioni delle Cellule Semplici e Complesse
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Importanza del Movimento Oculare
Importanza del Movimento Oculare
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Study Notes
La Corteccia Visiva: Organizzazione e Funzioni
- La corteccia visiva, in particolare l'area primaria (V1), è essenziale per elaborare le informazioni visive, scomponendole in segmenti e analizzandone l'orientamento per ricostruire forme, movimento e colore.
- Integra le informazioni provenienti dai due occhi per creare la percezione della profondità .
Struttura e Afferenze dell'Area V1
- La corteccia visiva è composta da sei strati distinti, ciascuno con un ruolo particolare.
- Lo strato molecolare è il primo strato.
- Lo strato granulare esterno, strato piramidale esterno e granulare interno (suddiviso in IVA, IVB, IVCa e IVCβ) ricevono afferenze dal talamo, in particolare IVB riceve la maggior parte delle afferenze.
- Lo strato piramidale interno ed il strato delle cellule fusiformi sono gli altri strati.
- Il talamo invia informazioni alla corteccia visiva attraverso tre canali principali: magnocellulare (M), parvicellulare (P) e interlaminare.
Elaborazione delle Informazioni negli Strati Corticali
- Le informazioni dalla sottolamina IVCβ passano agli interneuroni stellati negli strati II e III (in particolare nella zona "interblob").
- Le cellule M della IVCa proiettano alla sottolamina IVB.
- IVB invia proiezioni ad altre aree corticali e all'interblob degli strati II e III.
- Gli strati V e VI proiettano verso strutture sottocorticali e comunicano con gli strati II e III, influenzando le informazioni elaborate negli strati II e III, arrivando alle informazioni talamiche.
Efferenze dell'Area V1
- Gli strati II e III proiettano alle aree V2, V3 e V4.
- Lo strato IVB (magnocellulare) proietta al lobo mediotemporale (area V5) per il movimento.
- Lo strato V proietta al collicolo superiore per i movimenti oculari e risposte rapide.
- Lo strato VI proietta al corpo genicolato laterale e al claustro.
Tipi Cellulari dell'Area V1
- Le cellule piramidali, situate negli strati II, III, V e VI, sono cellule di proiezione che inviano informazioni ad altre aree del cervello.
- Gli interneuroni stellati, eccitatori o inibitori, modulano le informazioni ricevute dal talamo.
Metodi di Indagine e Campi Recettivi
- Un metodo di indagine chiave è l'impalamento dei neuroni per identificare i campi recettivi, ovvero le aree del campo visivo cui i neuroni reagiscono in modo ottimale.
- Si utilizzano stimoli puntiformi e a barretta per studiare la reattività dei neuroni all'orientamento.
Sensibilità delle Cellule Corticali all'Orientamento
- I neuroni corticali rispondono in modo selettivo all'orientamento degli stimoli, con una risposta massima per l'orientamento preferito e minore per orientamenti diversi.
Convergenza e Codifica dell'Informazione
- La corteccia visiva non aggiunge "punti" ma analizza le matrici di punti secondo criteri specifici.
Analogie con le Reti Neurali
- L'elaborazione visiva nella corteccia visiva può essere confrontata con il funzionamento delle reti neurali artificiali.
Cellule Corticali Semplici e Complesse: Elaborazione delle Informazioni Visive
- L'input visivo, una matrice di punti, viene interpretato estraendo caratteristiche.
- La corteccia visiva opera una trasformazione complessa delle informazioni: dall'input iniziale a pixel, procede estraendo caratteristiche sempre più complesse.
Cellule Corticali Semplici: Rilevamento dell'Orientamento
- Le cellule corticali semplici rispondono a stimoli con un orientamento specifico, ignorando la posizione. L'input arriva attraverso il corpo genicolato laterale, che convoglia segnali che poi saranno elaborati.
Cellule Corticali Complesse: Indipendenza dalla Posizione
- Le cellule corticali complesse ricevono input da più semplici con lo stesso orientamento ma posizioni diverse, per cui hanno un campo recettivo più grande. La risposta è indipendente dalla posizione dello stimolo all'interno del campo recettivo.
Risposte delle Cellule Corticali agli Stimoli
- Risposta a macchie di luce e aree illuminate in modo uniforme.
- L'effetto pavimento (floor effect) indica che la risposta è silente a stimoli deboli e che ci vuole una scarica costante per valutare la reazione a stimoli inibitori.
Organizzazione Colonare della Corteccia V1
- Le cellule adiacenti con sensibilità all'orientamento sono organizzate in colonne verticali.
- Le colonne vicine condividono orientamenti simili.
- Le colonne di orientamento hanno bande di Dominanza oculare: cellule rispondono in modo diverso ai due occhi.
- I Blob all'interno delle colonne di orientamento sono cellule sensibili al colore.
Risposta degli Strati Corticali
- Lo strato IV riceve afferenze dal talamo con cellule monoculari (per un occhio), mentre altri strati hanno cellule binoculari.
Ipercolonne
- Le ipercolonne sono gruppi complessi di unità cellulari (circa 1 mm² di corteccia) contenenti:
- Colonne per la percezione dei colori (blob).
- Colonne per la percezione binoculare.
- Colonne per la percezione dell'orientamento.
Connessioni Orizzontali e Contesto Visivo
- Le informazioni non restano isolate ma si collegano con connessioni orizzontali ad altre aree.
- L'interazione tra colonne di orientamento e blob permette di integrare informazioni su orientamento e colore.
- L'effetto del contesto mostra come una cellula può essere influenzata da elementi fuori dal suo campo recettivo.
Vie Corticali Superiori
- L'elaborazione visiva si sviluppa attraverso due vie principali:
- Stream dorsale ("come"): analisi del movimento e della posizione degli oggetti, proiettando poi alla corteccia frontale.
- Stream ventrale ("cosa"): identificazione degli oggetti, proiettando alla corteccia inferotemporale.
- Le vie iniziano già nella retina (cellule magnocellulari e parvocellulari).
Percorsi Specifici delle Vie Corticali
- Via del "come": informazioni sul movimento elaborato in strato 4B, poi nelle strisce di V2 e a V5, passando alla corteccia frontale.
- Via del "cosa": informazioni sul colore negli strati II e III dell'interblob, poi in V2 and V4 .
Disparità Retinica e Percezione della ProfonditÃ
- La disparità retinica, la diversa posizione di uno stesso oggetto nelle due retine, consente di percepire la profondità .
Cellule di V2 e Bordi Illusori
- Le strisce spesse di V2 contribuiscono all'analisi della profondità e al riconoscimento dei bordi illusori, evidenziando la capacità del cervello di interpretare informazioni visive complesse, anche in assenza di dati completi.
Percezione della Profondità e Disparità Retinica
- La disparità retinica è la differenza nella posizione di uno stesso oggetto nelle due retine, consentendo di percepire la profondità .
- Disparità zero per oggetti in posizione omologa sulle due retine.
- Disparità di vicinanza per oggetti che cadono davanti all'oroptero
- Disparità di lontananza per oggetti dietro l'oroptero
Altri Fattori che Contribuiscono alla Percezione della ProfonditÃ
- Parallasse cinetica (spostamento degli oggetti a causa del movimento della testa).
- Ombre
- Prospettiva
- Sovrapposizione di oggetti
Riconoscimento degli Oggetti
- Il riconoscimento avviene attraverso una gerarchia di elaborazioni:
- Analisi del primo livello (contrasto dell'immagine).
- Analisi di livello intermedio (individuazione di elementi visivi primari).
- Integrazione degli elementi visivi.
- Associazioni tra diverse immagini dello stesso oggetto.
Ruolo di Diverse Aree Corticali nel Riconoscimento degli Oggetti
- V1 e V2 contribuiscono ai livelli iniziali del riconoscimento.
- Altre connessioni coinvolgono categorie di oggetti, associazioni con eventi, emozioni e memoria operativa.
Corteccia Inferotemporale e Temporo-Occipitale
- La corteccia inferotemporale mostra una mappa semantica delle immagini (riconoscimento dei volti e oggetti complessi).
- Le lesioni in queste aree possono compromettere il riconoscimento degli oggetti.
Studying That Suits You
Use AI to generate personalized quizzes and flashcards to suit your learning preferences.
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Description
Questo quiz esplora la corteccia visiva, in particolare l'area primaria V1, e la sua importanza nell'elaborazione delle informazioni visive. Imparerai come la corteccia organizzi le informazioni provenienti dai due occhi e la sua complessa struttura a strati. Approfondiremo anche i canali attraverso i quali il talamo invia segnali visivi.