Comunicazione Multimodale e Influenza Sociale

Si basa sulla credenza sul potere di un oggetto, un evento o una persona nel raggiungimento di uno scopo.

L'insieme delle credenze valutative e non che un sistema ha su un altro.

L'insieme delle credenze valutative e non che un sistema ha su se stesso.

L'insieme delle credenze valutative e non che abbiamo su noi stessi. Serve per conoscersi meglio e raggiungere i propri obiettivi in modo efficace.

Le persone con più potere sono generalmente più ammirate e ricercate, entrando in gerarchie di potere.

Un atto comunicativo è l'azione compiuta con il linguaggio o il corpo per trasmettere una credenza, semplice o complessa. Include un performativo, lo scopo del mittente (es. chiedere, avvisare), e un contenuto proposizionale, l'oggetto della comunicazione.

Il performativo identifica lo scopo preciso che il mittente vuole ottenere con la comunicazione. Esempi: informare, chiedere, promettere.

Il contenuto proposizionale è l'informazione specifica che il mittente vuole comunicare attraverso il performativo. Esempio: "Chiudi la porta" (performativo: richiesta; contenuto proposizionale: chiudere la porta).

La comunicazione indiretta si verifica quando una frase o un segnale possiede uno scopo nascosto, diverso da quello letterale. Ad esempio, una domanda può essere utilizzata per fare una richiesta o una valutazione per esprimere un rimprovero.

Il sovrascopo è lo scopo nascosto di una frase o segnale, diverso da quello letterale. Può essere una richiesta, un rimprovero o un'espressione di opinione.

In molti casi, un segnale o una frase può avere diversi sovrascopi a seconda del contesto. Il destinatario deve interpretare il messaggio in base alle informazioni esplicite e al contesto.

Un testo scritto o un discorso si compone di una serie di atti comunicativi ognuno con un suo scopo e un sovrascopo specifico, tutti coordinati per raggiungere un obiettivo finale.

Un tipo di situazione comunicativa dove persone diverse si alternano a parlare di fronte a un pubblico, condividendo informazioni o opinioni.

Un tipo di dibattito dove si cerca di persuadere il pubblico con informazioni fattuali o opinioni, coinvolgendo diversi partecipanti.

La capacità di convincere il pubblico con argomenti logici e prove convincenti.

L'immagine che una persona proietta al pubblico e che contribuisce alla sua credibilità.

La capacità di suscitare emozioni nel pubblico per influenzare le sue opinioni.

La capacità di dominare e prendere il controllo della situazione comunicativa, trasmettendo sicurezza e autorevolezza.

Il potere che una persona ha su un'altra, basato su una posizione o su un ruolo.

Il prestigio sociale di un individuo, basato sul suo status e sui suoi riconoscimenti.

Confronto tra la quantità di "Potere-Di" di due persone. Chi è più sicuro di sé?

La capacità di influenzare le azioni degli altri. Controllare il comportamento degli altri.

La rappresentazione mentale dei rapporti di potere. Come percepiamo la nostra forza e quella degli altri.

Un modo di usare le parole che enfatizza il positivo, creando un'aura di bellezza e valore.

L'uso di parole che creano un senso di potenza e dominio, spesso usando esagerazioni e termini intensi.

Utilizza parole che evocano emozioni positive e creano un senso di desiderabilità negli scopi che propone.

Usa parole che evocano emozioni positive per creare un legame emotivo con l'uditorio.

Attraverso l'uso di parole che proiettano un'immagine di forza e sicurezza, crea un senso di dominanza e certezza.

Mussolini utilizza parole che generano l'impressione che il suo potere sia assoluto e inoppugnabile.

Un'espressione che invita l'uditorio a compiere un'azione, enfatizzandone l'importanza e il valore.

Un modo per convincere gli altri che la tua idea è giusta, anche se inizialmente non sono d'accordo.

L'azione di rovinare l'immagine di una persona o di un gruppo. Si verifica quando un evento, reale o inventato, fa sì che gli altri abbiano un'opinione negativa della vittima.

Un atto comunicativo che punta a far percepire una persona o un gruppo in modo negativo. Può includere accuse, critiche, insulti o anche azioni non verbali come uno sguardo sprezzante.

Un evento o un'azione che si verifica in maniera non intenzionale, ma che contribuisce a rovinare l'immagine di una persona.

Un'affermazione che presenta un comportamento o una caratteristica di una persona come sbagliata, immorale o insensata. È uno dei tre atti di discredito deliberati.

Un'accusa che afferma che una persona ha commesso un'azione sbagliata o riprovevole. È uno dei tre atti di discredito deliberati.

Un'affermazione che categorizza una persona come appartenente a un gruppo degradante. Cerca di offendere la vittima e danneggiarne l'immagine. È uno dei tre atti di discredito deliberati.

Un atto comunicativo non verbale che può essere utilizzato per screditare una persona. Ad esempio, uno sguardo sprezzante, un risolino ironico o un'ammissione (il non salutare qualcuno)

L'obiettivo finale di un atto di discredito è danneggiare l'immagine della vittima agli occhi di un pubblico. Chi sta attuando l'atto di discredito vuole che gli altri lo valutino negativamente.