Comunicazione e Linguistica

Le prime parole vengono prodotte a partire dai 9-10 mesi di vita. Questo periodo è caratterizzato dalla lallazione (produzione di suoni) e dal sorriso (smiling response).

Durante la fase prenatale, il feto è in grado di percepire i suoni, anche se non è ancora in grado di emettere alcun suono.

L'acquisizione del linguaggio è un processo che dipende da un periodo critico, che si estende dall'infanzia all'adolescenza. Dopo questo periodo, l'apprendimento linguistico diventa molto più difficile.

Tutte le lingue, indipendentemente dalla loro origine, hanno la capacità di distinguere categorie grammaticali come nomi, verbi, persone (prima/seconda) e negazioni.

Un segno è un indicatore di qualcosa, e può essere classificato in base all'intenzionalità e alla motivazione. Un indice è non intenzionale e motivato naturalmente (causa effetto).

Un simbolo è un segno intenzionale e motivato culturalmente. Il suo significato è stabilito per convenzione in una certa comunità.

Ogni segno linguistico è composto da due parti: significante (la forma sonora o scritta) e significato (il concetto che rappresenta).

Parole usate in una specifica area geografica, come "anguria" e "cocomero" in diverse regioni d'Italia.

Termini tecnici legati a settori specifici, come "software" nell'informatica.

Parole nate in contesti specifici, spesso giovanili, come "bella" come saluto informale.

Parole prese da altre lingue, come "computer" dall'inglese.

Traduzioni di parole straniere adattate alla struttura italiana, come "grattacielo" da "skyscraper".

Il significato oggettivo e stabile di una parola, condiviso da tutti i parlanti. (es. "gatto" = felino domestico)

Il significato soggettivo di una parola, legato alle associazioni personali o emotive. (es. "gatto" può evocare dolcezza o paura.)

Il significato di una parola legato al contesto d'uso, come il saluto formale "buongiorno" che indica rispetto.

Ciò che la parola rappresenta nel mondo reale. (es. "fiore" rappresenta un'entità vegetale.)

Il ruolo grammaticale che una parola ha in una frase. (es. "di" come preposizione.)

Due parole con significati simili.

Una parola ha più significati collegati, spesso con un'origine comune.

Due parole con significati diversi ma con la stessa forma.

Un termine specifico è legato a un termine più generale.

Indica una parte di un tutto.

Combinazioni di parole che vengono spesso utilizzate insieme.

Un predicato è un verbo che esprime un'azione, uno stato o un evento.

Una frase con un solo predicato, indipendente da altre.

Frasi che contengono pià predicati legati tra loro.

Il modo in cui il verbo è usato indica chi compie l'azione.

I gesti autonomi sono gesti che possono essere usati per sostituire le parole. Ad esempio, salutare con la mano o indicare un oggetto. Alcune sono universali (come il saluto), altre dipendono dalla cultura.

I gesti accompagnatori, detti anche coverbali, sono quelli che aiutano a chiarire ciò che si dice, ma non possono essere usati in modo indipendente. Ad esempio, muovere le mani per enfatizzare un punto.

La voce è un elemento paralinguistico che aiuta a comunicare. Attraverso il tono, l'intensità, l'inflessione, trasportiamo informazioni oltre le parole stesse. Ci aiuta a capire lo stato d'animo di chi parla.

La Comunicazione Non Verbale è importante anche quando ci sono difficoltà di comprensione, come ad esempio in un ambiente rumoroso. Può aiutare a decifrare meglio i messaggi.

Ad esempio, la pubblicità utilizza la CNV per messaggi più immediati, la medicina per migliorare il rapporto medico-paziente, la politica per persuadere, e la didattica per facilitare l'interazione docente-studente.

Le lingue dei segni sono sistemi linguistici completi basati su gesti e espressioni facciali. Ogni comunità sorda ha sviluppato una propria lingua, con regole specifiche e grammaticali.

Il lessico di una lingua è l'insieme di tutte le parole di quella lingua. Include parole semplici (come 'mela') e parole complesse create usando regole (come 'lavastoviglie').

Le parole piene o lessicali hanno un significato autonomo, come i nomi ('cane'), verbi ('correre'), aggettivi ('bello') e avverbi ('velocemente').

Le parole grammaticali o funzioni, note anche come 'funzioni grammaticali', non hanno un significato autonomo, ma aiutano a costruire le frasi. Esempi di queste parole sono articoli ('il', 'la'), preposizioni ('di', 'a'), congiunzioni ('e', 'ma') e pronomi ('io', 'tu').

Il modo in cui le parole si combinano in una frase per creare un significato. Coinvolge la struttura, le funzioni e le regole grammaticali.

Tipi di frasi che mettono in evidenza un elemento della frase usando un ordine diverso.

La struttura delle frasi basata sugli argomenti del verbo.

Elementi che accompagnano il verbo e forniscono dettagli aggiuntivi, ma non sono obbligatori.

Un gruppo di parole che si legano tra loro per formare una unità di senso.