Clistene e la Democrazia Ateniese

Clistene e l'Alba della Democrazia

• Pisistrato, tiranno di Atene, affrontò l'opposizione degli Alcmeonidi.
• Nel 510 a.C., Clistene, un Alcmeonese, finanziò la ricostruzione del tempio di Apollo a Delfi e ottenne un oracolo che invitò gli Spartani a liberare Atene, portando alla fuga di Ippia, il tiranno.
• Dopo la caduta del regime tirannico, Clistene affrontò lotte di potere tra le fazioni nobiliari.
• Tra il 508 e il 507 a.C., alleandosi con il popolo, Clistene riuscì a rovesciare la situazione a suo favore, attuando riforme che aumentarono il potere del popolo a danno degli aristocratici, diventando considerato il fondatore della democrazia ateniese.

Riforme di Clistene

• Nuova organizzazione del corpo civico: l'Attica suddivisa in 10 tribù, ognuna composta da una parte della città, una della costa e una dell'entroterra, per una rappresentanza più equa, riflettendo l'urbanizzazione e l'emergere di nuovi ceti sociali.
• I demi, unità territoriali e amministrative, gestivano le liste dei cittadini, le finanze e i culti locali. Circa 140 demi furono creati, aumentando la partecipazione popolare e riducendo il potere delle aristocrazie.

Riforma delle Tribù

• Clistene riorganizzò l'Attica in 10 tribù, integrando territori e attività economiche diverse.
• Questo sistema ridusse il potere degli aristocratici, poiché la maggioranza delle tribù era composta da ceti popolari (contadini, pescatori, artigiani).
• La distanza geografica tra le trittie rese più difficile la formazione di gruppi di pressione locali.

Funzioni delle Tribù

• Le tribù formarono la base del sistema istituzionale ateniese.
• Ogni tribù forniva membri per il Consiglio dei Cinquecento (Boulè), composto da 500 cittadini di età superiore ai 30 anni, estratti a sorte.
• La Boulè preparava l'ordine del giorno per l'Ecclesia (assemblea popolare), che aveva il potere decisionale finale.
• La Boulè rimpiazzò l'importanza dell'arcontato e dell'Areopago, che mantenne solo funzioni giudiziarie.

Organizzazione Militare

• Elezione annuale di 10 strateghi, uno per tribù, a capo di unità di opliti.

Continuazione della ripartizione in classi

• Sebbene le riforme non alterarono la divisione in classi di censo di Solone, portarono a una redistribuzione del potere.
• Organismi come il Consiglio dei Cinquecento e l'assemblea popolare rappresentarono gli interessi dei ceti più poveri.

L'Ostracismo

• Introduzione dell'ostracismo ad Atene, per esiliare un cittadino sospettato di ambire alla tirannide tramite votazione.
• Il termine deriva da "ostrakon", il coccio su cui veniva scritto il nome del cittadino.
• L'ostracismo fu applicato dal 487 a.C. al 417 a.C., con implicazioni politiche.

Reazione alle Riforme

• Le riforme furono sostenute dalla popolazione urbana, portando a conflitti con l'aristocrazia.
• Isagora, un nobile, chiese aiuto a Sparta, che inviò un esercito guidato da Cleomene nel 507 a.C.
• Cleomene sciolse il Consiglio dei Cinquecento e propose un governo a 300 uomini.
• Il popolo (dèmos) si oppose, assediando Cleomene e Isagora sull'Acropoli, costringendoli a ritirarsi.

L'istituzione della Democrazia

• Clistene è considerato il fondatore della democrazia ateniese, garantendo ruolo ai ceti popolari nella politica.
• La democrazia non si realizzò con le sole riforme, ma fu frutto di un lungo processo evolutivo, con lotte e trasformazioni, incluso il pagamento ai cittadini per partecipare all'assemblea.

Conclusione

• Le riforme di Clistene rappresentano una svolta nella storia di Atene, creando le basi di un sistema democratico che si evolse nel tempo, coinvolgendo sempre più i cittadini nella politica.