30 Questions
Qual è il compito dei biomarcatori di tipo prognostico?
Predire il futuro della storia naturale di un evento morboso
Per quale motivo i biomarcatori predittivi sono utili?
Forniscono informazioni riguardo l’effetto di un intervento terapeutico
Cosa caratterizza un biomarcatore ideale in termini di concentrazione nel tessuto/organo bersaglio?
Deve essere specifico per l'organo bersaglio e presente in elevate concentrazioni
Cosa fanno i biomarcatori di screening?
Vengono utilizzati per l’accertamento di una patologia
A cosa sono associati i biomarcatori farmaco-dinamici?
All'effetto dei farmaci
Qual è la definizione corretta di sensibilità di un test diagnostico?
La proporzione dei malati che vengono classificati in maniera corretta
Quale effetto ha l'aumento del valore del cut off su un test diagnostico?
Aumenta la specificità e diminuisce la sensibilità
Cosa indica il valore predittivo positivo di un test diagnostico?
La probabilità che un paziente con marcatore positivo sia effettivamente malato
Cosa rappresenta la specificità di un test diagnostico?
La probabilità che un individuo sano risulti negativo al test
Cosa rappresenta la curva di ROC (Receiver Operating Characteristic)?
Metodo per valutare l'accuratezza di un test diagnostico
Qual è uno dei requisiti principali affinché un biomarcatore possa essere utilizzato con successo in ambito clinico?
Rapido rilascio in circolo e durata sufficiente per la misura
Cosa indica un aumento della procalcitonina come biomarcatore in ambito clinico?
Un'infezione più grave
Quali sono le principali informazioni valutate per l'utilizzo dei biomarcatori in ambito clinico?
Sensibilità, specificità diagnostica e valore predittivo
Cosa determina la precisione di un test basato su biomarcatori?
Percentuale di diagnosi corrette
Cosa rappresenta il cut off in relazione ai biomarcatori?
Soglia discriminante tra valori al di sopra e al di sotto
Qual è il compito dei biomarcatori di tipo prognostico?
Prevedere il futuro della storia naturale di un evento morboso
Cosa rappresenta la specificità di un test diagnostico?
La capacità di identificare correttamente le persone che non hanno la malattia
Cosa rappresenta il cut off in relazione ai biomarcatori?
Il valore che divide i pazienti tra quelli affetti e non affetti da una determinata condizione
Cosa rappresenta la curva di ROC (Receiver Operating Characteristic)?
Un grafico che mostra la relazione tra sensibilità e specificità di un test diagnostico
Cosa indica il valore predittivo positivo di un test diagnostico?
La probabilità che una persona con un risultato positivo abbia effettivamente la malattia
Cosa rappresenta il termine 'cut off' in relazione ai biomarcatori?
Il valore limite che distingue i pazienti sani dai pazienti malati
Qual è il principale compito dei biomarcatori di screening?
Rilevare precocemente la presenza di una malattia nelle persone asintomatiche
Cosa indica il valore predittivo positivo di un test diagnostico basato su biomarcatori?
La percentuale di pazienti malati che risultano positivi al test
Cosa fanno i biomarcatori farmaco-dinamici?
Misurano la risposta farmacologica e l'effetto di un farmaco sul tessuto/organo bersaglio
Cosa rappresenta la specificità di un test diagnostico basato su biomarcatori?
La capacità del test di identificare correttamente i pazienti senza la malattia
Quale affermazione indica la corretta interpretazione della specificità di un test diagnostico?
La specificità è la proporzione dei sani classificati correttamente come tali, espressa in percentuale.
Quale affermazione corrisponde alla corretta interpretazione del valore predittivo positivo di un test diagnostico?
È la percentuale dei veri positivi su tutta la popolazione studiata positiva.
Quale affermazione rappresenta una corretta interpretazione della sensibilità di un test diagnostico?
La sensibilità è la proporzione dei malati che vengono classificati in maniera corretta, espressa in percentuale.
Quale affermazione corrisponde alla corretta interpretazione del valore predittivo negativo di un test diagnostico?
È la percentuale dei veri negativi su tutti i risultati considerati negativi.
Quale affermazione indica correttamente l'effetto dell'aumento del valore del cut off su un test diagnostico?
Aumentando il valore del cut off si riducono i falsi positivi e aumenta la specificità del test.
Study Notes
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Il biomarcatore deve essere presente nelle persone con danni organici e assente in quelle sane.
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Rapido rilascio in circolo e durata a sufficienza per la misura: si preleva il paziente e il biomarcatore deve essere presente almeno fino alla consegna in laboratorio.
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Esiste una correlazione tra l'entità dell'aumento, la gravità del danno e la prognosi di una patologia: ad esempio, un aumento della procalcitonina indica una infezione più grave.
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L'aumento di un biomarcatore può essere determinato da diverse cause: ad esempio, la sideropenia (carenza di ferro) fa diminuire la ferritina.
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Utilizzo dei biomarcatori nella pratica clinica: si valutano le prestazioni degli esami, quali sensibilità, specificità diagnostica e valore predittivo, e la possibilità di modificare un esito clinico.
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Si effettuano studi statistici per verificare se un test è affidabile, conoscendo alla base la corretta classificazione dei pazienti.
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La precisione misura la percentuale di diagnosi corrette.
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Il determinare i risultati negativi e positivi richiede la definizione di una soglia discriminante.
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Il cut off indica i veri negativi (sani) e i veri positivi (malati), quindi i valori al di sotto e sopra.
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Il cut off può essere modificato per catturare più malati a discapito di falsi positivi o falsi negativi.
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Nel caso in cui sia necessario un test molto sensibile, è preferibile utilizzare una soglia bassa.
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Il biomarcatore deve essere presente nelle persone con danni organici e assente in quelle sane.
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Rapido rilascio in circolo e durata a sufficienza per la misura: si preleva il paziente e il biomarcatore deve essere presente almeno fino alla consegna in laboratorio.
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Esiste una correlazione tra l'entità dell'aumento, la gravità del danno e la prognosi di una patologia: ad esempio, un aumento della procalcitonina indica una infezione più grave.
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L'aumento di un biomarcatore può essere determinato da diverse cause: ad esempio, la sideropenia (carenza di ferro) fa diminuire la ferritina.
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Utilizzo dei biomarcatori nella pratica clinica: si valutano le prestazioni degli esami, quali sensibilità, specificità diagnostica e valore predittivo, e la possibilità di modificare un esito clinico.
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Si effettuano studi statistici per verificare se un test è affidabile, conoscendo alla base la corretta classificazione dei pazienti.
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La precisione misura la percentuale di diagnosi corrette.
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Il determinare i risultati negativi e positivi richiede la definizione di una soglia discriminante.
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Il cut off indica i veri negativi (sani) e i veri positivi (malati), quindi i valori al di sotto e sopra.
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Il cut off può essere modificato per catturare più malati a discapito di falsi positivi o falsi negativi.
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Nel caso in cui sia necessario un test molto sensibile, è preferibile utilizzare una soglia bassa.
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