Biologia Cellulare: Affermazioni e Teorie

L'unità base della materia vivente.

Un'aggregazione di cellule coordinate per svolgere funzioni specifiche, con i loro prodotti extracellulari.

Un insieme di tessuti che formano una struttura con una funzione specifica.

Cellula priva di nucleo e organelli membranosi interni.

Cellula con nucleo e organelli membranosi interni, consentendo attività multiple contemporaneamente.

La cellula è l'unità di base della materia vivente, autonoma e in grado di riprodursi.

Importanza del rapporto tra area superficiale e volume cellulare per l'efficienza delle funzioni cellulari.

Organismi formati da una sola cellula.

Forma più compatta di cromatina, tendenzialmente inattiva trascrizionalmente.

Forma meno compatta di cromatina, trascrizionalmente attiva.

Zona di eterocromatina sempre inattiva, localizzata in regioni specifiche dei cromosomi, come i telomeri e i centromeri.

Forma di eterocromatina che può cambiare stato di attività in base ad un meccanismo epigenetico.

Struttura all'interno del nucleo che organizza la cromatina e contribuisce al funzionamento del genoma.

Struttura sferica all'interno del nucleo coinvolta nella sintesi proteica.

Grado di impacchettamento del DNA nel nucleo; maggiore compattazione, minore attività trascrizionale.

Modificazioni della struttura della cromatina che non alterano la sequenza del DNA, ma influenzano l'espressione genica.

Prolungamenti apicali presenti sulle cellule epiteliali con funzione assorbente, come nell'epididimo, o sensoriale, come nell'orecchio interno. Sono simili ai microvilli, ma più lunghi e rigidi. Sono immobili.

Specializzazioni della superficie laterale delle cellule epiteliali che le uniscono tra loro, formando lamine compatte e sigillando gli spazi intercellulari. Ciò garantisce l'integrità meccanica del rivestimento e impedisce il passaggio di sostanze tra il lume e il connettivo.

Giunzioni cellulari con sede apicale che sigillano le cellule tra loro, impedendo il passaggio di molecole tra gli spazi intercellulari e assicurando la polarità di membrana. Sono formate dall'interazione tra le proteine transmembrana claudina e occludina.

Giunzioni cellulari che si trovano tra la superficie apicale e quella laterobasale, subito dopo le giunzioni occludenti. Sono giunzioni meccaniche robuste che mantengono le cellule adiacenti strettamente unite.

Tipo di giunzione aderente che si trova subito sotto la giunzione occludente e contribuisce alla resistenza meccanica dell'epitelio.

Giunzioni cellulari che permettono la comunicazione diretta tra le cellule adiacenti attraverso canali proteici, consentendo il passaggio di piccole molecole e segnali elettrici.

Uno strato sottile di tessuto connettivo che separa l'epitelio dal tessuto connettivo sottostante, fungendo da filtro semipermeabile per i nutrienti e gli scarti.

Parte della membrana basale prodotta dalle cellule epiteliali, composta dalla lamina lucida e dalla lamina densa.

Lo strato più superficiale della lamina basale, ricco di molecole glicoproteiche come la laminina e le integrine.

Lo strato più profondo della lamina basale, costituito principalmente da collagene IV e proteoglicani.

Parte della membrana basale prodotta dal tessuto connettivo, composta da collagene di tipo I e III (fibre reticolari).

Tessuti formati da uno o più strati di cellule che rivestono superfici interne ed esterne del corpo, creando una barriera protettiva.

Gli epiteli di rivestimento possono essere classificati in base al numero di strati cellulari, alla forma delle cellule e alla presenza di strutturazioni particolari sulle cellule.

La membrana basale fornisce supporto strutturale alle cellule epiteliali, facilita la diffusione di nutrienti e scarti, filtra le macromolecole, induce la polarizzazione delle cellule e favorisce la rigenerazione cellulare.

La parte cellulare e secernente di una ghiandola.

La parte di sostegno di una ghiandola, formata da tessuto connettivo, vasi e nervi.

Ghiandole a forma di piramide posizionate sopra i reni, composte da una corticale e una midollare.

La parte esterna delle ghiandole surrenali, produce ormoni steroidei.

La parte interna delle ghiandole surrenali, produce amino biogene.

Ghiandola a struttura follicolare posizionata nella parte anteriore della trachea. Produce T3 e T4.

Ghiandola posizionata alla base del cervello, formata da adenoipofisi e neuroipofisi. Controlla molte altre ghiandole.

Parte anteriore dell'ipofisi, composta da tessuto epiteliale secernente.

Epitelio formato da un solo strato di cellule, tutte con la stessa polarità e nuclei allineati. È sottile e fragile, ideale per l'assorbimento e la secrezione.

Epitelio composto da più strati di cellule. La forma dello strato più superficiale definisce il tipo di epitelio (squamoso, cubico, cilindrico).

Epitelio composto da cellule che poggiano tutte sulla membrana basale, ma non tutte raggiungono la superficie. Sembra stratificato, ma è un solo strato.

Epitelio che riveste le vie urinarie. Ha la capacità di cambiare il numero di strati e la forma delle cellule in base alla distensione dell'organo.

Cellule presenti nello strato intermedio dell'epitelio di transizione. Hanno una forma particolare, simile ad un clava.

Cellule dello strato superficiale dell'epitelio di transizione. Hanno forma sferica o ad ombrello e proteggono dagli effetti dannosi dell'urina.

Epitelio formato da cellule piatte e sottili, come delle piastrelle.

Epitelio formato da cellule a forma di cubo.