Approcci scientifici al libero arbitrio

Approcci scientifici al libero arbitrio

• Le scienze coinvolte includono fisica (determinismo/indeterminismo macroscopico), biologia (influenza genetica ma non determinismo assoluto) e filosofia sperimentale (analisi di intuizioni pre-filosofiche con visioni libertarie e compatibilistiche).

Contributo delle neuroscienze

• Libet: Scoprì il "potenziale di prontezza" che anticipa l'azione di 250 millisecondi e la consapevolezza di 50 millisecondi. Concluse che le azioni sono causate da processi inconsci, lasciando una libertà residua nel "veto" (possibilità di bloccare un'azione). Critiche al suo metodo rilevano che gli esperimenti non rappresentano azioni libere autentiche.
• Soon e coll.: Utilizzando la risonanza magnetica funzionale, trovarono l'attività cerebrale che anticipava decisioni libere fino a 10 secondi prima, con una precisione del 60%. Critiche hanno evidenziato la non autenticità delle decisioni studiate (prive di preferenze significative) e la mancanza di prova dell'illusorietà del libero arbitrio.

Limitazioni degli esperimenti

• Gli esperimenti di Libet e Soon si concentrano su azioni semplici e irrilevanti, non rappresentative di decisioni complesse.
• Il compatibilismo sostiene che l'esistenza di determinazione non nega necessariamente il libero arbitrio.
• Esiste un margine di libertà, anche se la decisione è parzialmente determinata.

Prospettive future

• La scienza non ha risolto la questione del libero arbitrio.
• Le neuroscienze possono chiarire i meccanismi decisionali ma non definiscono la natura del libero arbitrio.
• L'integrazione interdisciplinare tra scienza, filosofia e fenomenologia è fondamentale per affrontare il problema del libero arbitrio.