Analisi Economica e Politica Economica

Un grafico che mostra le possibili combinazioni di due beni che un sistema economico può produrre, date le risorse disponibili e la tecnologia.

La situazione in cui un sistema economico produce il massimo possibile di un bene, data la quantità prodotta dell'altro bene e le risorse disponibili.

I punti sulla frontiera delle possibilità produttive rappresentano combinazioni di produzione efficiente. Questo significa che non è possibile aumentare la produzione di un bene senza ridurre la produzione dell'altro.

Combinazioni di produzione che si trovano all'interno della frontiera delle possibilità produttive. Queste combinazioni sono inefficienti, perché non si sfruttano al meglio le risorse disponibili.

Il sistema economico non sta utilizzando tutte le risorse disponibili o la tecnologia migliore. Ad esempio, potrebbe esserci disoccupazione o tecnologie obsolete.

Tutti i punti sulla frontiera delle possibilità produttive sono ugualmente efficienti dal punto di vista tecnico. La scelta di quale combinazione produrre dipende dalle preferenze della società.

L'analisi positiva descrive il sistema economico come è, mentre l'analisi normativa descrive come dovrebbe essere.

L'analisi statica guarda il sistema economico in un punto preciso nel tempo, come una fotografia.

L'analisi dinamica analizza come il sistema economico cambia nel tempo, come un video.

La specializzazione è il processo di concentrazione su una particolare attività o insieme di attività.

L'autosufficienza è la capacità di produrre tutto ciò di cui si ha bisogno senza dipendere da altri.

La specializzazione produce benefici in termini di efficienza e produttività, perché le persone concentrano i propri sforzi su ciò che fanno meglio.

La specializzazione porta all'interdipendenza tra le persone, perché si dipendono a vicenda per ottenere i beni e i servizi di cui hanno bisogno.

Lo scambio è il processo di scambio di beni e servizi tra le persone.

Il processo di assegnazione di risorse scarse (come lavoro, capitale e terra) a diversi usi possibili per soddisfare i bisogni umani.

Un sistema economico in cui le decisioni di produzione e consumo vengono prese principalmente dalle forze di mercato, ovvero dall'interazione tra domanda e offerta.

Il meccanismo attraverso il quale i consumatori comunicano la loro domanda di beni e servizi, influenzando i produttori che decidono cosa e quanto produrre.

Il meccanismo attraverso il quale i produttori offrono i loro beni e servizi al mercato, cercando di ottenere il miglior prezzo possibile.

Il punto in cui la domanda e l'offerta si incontrano, determinando il prezzo di equilibrio di un bene o servizio.

Il ruolo dei prezzi come segnale per produttori e consumatori, orientando le loro decisioni di produzione e consumo.

Il metodo scientifico utilizzato dagli economisti per studiare i fenomeni economici, basato sull'osservazione, l'analisi e la formulazione di teorie.

Il complesso di attività economiche, sociali e istituzionali che caratterizza l'organizzazione di una società per la produzione, distribuzione e consumo di beni e servizi.

L'area racchiusa tra la curva di offerta e il livello del prezzo rappresenta il surplus del produttore in un mercato. È la somma dei surplus di ciascun venditore.

Il surplus del produttore aumenta quando il prezzo di un bene aumenta. Questo perché i venditori ottengono un profitto maggiore per ogni unità venduta.

La curva di offerta è crescente, ovvero al crescere del prezzo aumenta la quantità offerta. Questo perché i produttori sono disposti a vendere di più a prezzi più alti.

L'allocazione delle risorse in un mercato libero è considerata efficiente perché soddisfa le preferenze dei consumatori e dei produttori.

Un individuo immaginario che sa tutto su un'economia e può prendere decisioni per massimizzare il benessere sociale.

Il beneficio aggiuntivo ottenuto dai venditori che entrano in un mercato a seguito di un aumento del prezzo.

Il beneficio aggiuntivo per le aziende già operanti in un mercato a seguito di un aumento del prezzo.

Il costo-opportunità di un'azione è il valore della migliore alternativa a cui si rinuncia. Se Robinson sceglie di pescare 1 pesce, rinuncia a raccogliere 10 noci di cocco. Il costo-opportunità di pescare 1 pesce per Robinson è quindi di 10 noci di cocco.

Il costo-opportunità di un'azione è il valore della migliore alternativa a cui si rinuncia. Se Venerdì sceglie di pescare 1 pesce, rinuncia a raccogliere 15 noci di cocco. Il costo-opportunità di pescare 1 pesce per Venerdì è quindi di 15 noci di cocco.

Il vantaggio assoluto si ha quando un individuo o un paese può produrre un bene o un servizio con meno risorse rispetto a un altro. In questo caso, Venerdì ha un vantaggio assoluto nella pesca, poiché riesce a pescare 2 pesci in un'ora, mentre Robinson ne pesca solo 1.

Il vantaggio comparato si ha quando un individuo o un paese ha un costo-opportunità inferiore nella produzione di un bene o servizio rispetto a un altro. In questo caso, Robinson ha un vantaggio comparato nella pesca, poiché il suo costo-opportunità di pescare un pesce è inferiore a quello di Venerdì (10 noci di cocco vs 15 noci di cocco).

L'offerta è la quantità di un bene che i produttori sono disposti a vendere a un determinato prezzo. La domanda è la quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare a un determinato prezzo.

L'interazione tra domanda e offerta determina il prezzo di equilibrio di un bene, ovvero il prezzo a cui la quantità di un bene offerta dai produttori è uguale alla quantità di un bene domandata dai consumatori.

La concorrenza perfetta è una situazione in cui vi sono molti produttori e consumatori, tutti con un'influenza minima sul prezzo del bene. Nessun produttore o consumatore è abbastanza grande da influenzare il prezzo. Ciò porta a prezzi bassi, qualità elevata ed efficienza nella produzione.

Il monopolio è una situazione in cui un unico produttore controlla l'intero mercato e può fissare il prezzo del bene. In questo caso, il produttore ha un potere di mercato significativo e può aumentare i prezzi o ridurre la qualità del prodotto.

Il prezzo minimo è un prezzo stabilito dal governo che impedisce ai venditori di vendere un bene a un prezzo più basso. In un mercato libero, il prezzo di equilibrio viene stabilito dall'interazione di domanda e offerta, ma il prezzo minimo impedisce al mercato di raggiungere questo equilibrio. Questo causa un'eccedenza di beni, poiché la quantità offerta supera la quantità domandata. I venditori non riescono a vendere tutti i loro prodotti al prezzo minimo, portando a perdite e potenzialmente a un mercato nero.

L'eccedenza, in economia, è una situazione in cui la quantità offerta di un bene supera la quantità domandata al prezzo corrente. Questo accade quando il prezzo di un bene è più alto del prezzo di equilibrio. Gli acquirenti si ritirano dal mercato perché il prezzo è troppo alto, mentre i venditori cercano di vendere di più perché il prezzo è elevato, portando a un'eccedenza di beni sul mercato. Questa situazione crea potenziali perdite per i venditori e può portare a una diminuzione dei prezzi per ridurre l'eccedenza.

Il salario minimo è un salario minimo legale che i datori di lavoro devono pagare ai propri dipendenti. Questo è un esempio di intervento pubblico nel mercato del lavoro. La teoria economica prevede che un salario minimo fisso superiore al livello di equilibrio porti a un'eccedenza di lavoratori (disoccupazione) perché i datori di lavoro assumono meno lavoratori quando i salari sono più alti. Sebbene questo possa ridurre la disoccupazione nel breve periodo, nel lungo periodo può portare a una minore crescita economica. Inoltre, il salario minimo può portare a discriminazioni, come la preferenza per i lavoratori più qualificati o per i lavoratori che hanno un lavoro già stabilito.

La disoccupazione è una situazione in cui persone desiderose di lavorare al salario corrente non riescono a trovare lavoro.

Il razionamento è un sistema di distribuzione di beni e servizi quando la domanda eccede l'offerta. In condizioni di scarsità, le risorse scarse vengono distribuite in modo che tutti possano averne un po'. Il razionamento può avvenire attraverso diversi metodi, come i prezzi, le code, i buoni o il sorteggio. Ogni metodo ha i suoi pro e i suoi contro, ma tutti cercano di distribuire equamente le risorse scarse.

La domanda di lavoro si riferisce alla quantità di lavoratori che i datori di lavoro sono disposti ad assumere a un determinato salario. La domanda di lavoro è inversamente proporzionale al salario: quando il salario aumenta, la domanda di lavoro diminuisce. Questo perché le imprese cercano di ridurre i costi quando i salari sono alti, e questo si traduce in una minore domanda di manodopera.

L'offerta di lavoro si riferisce alla quantità di lavoratori disposti a offrire i propri servizi a un determinato salario. L'offerta di lavoro è direttamente proporzionale al salario: quando il salario aumenta, l'offerta di lavoro aumenta. Questo perché i lavoratori sono disposti ad offrire più tempo e impegno quando vengono pagati di più.

La curva di offerta di lavoro è un grafico che mostra la relazione tra il salario e la quantità di lavoro che i lavoratori offrono sul mercato. La curva di offerta di lavoro è di solito inclinata positivamente, poiché il numero di persone che cercano lavoro aumenta quando il salario aumenta. Questo perché i lavoratori sono motivati a lavorare di più quando il salario è più elevato, e anche perché un salario più alto può attrarre più persone a cercare lavoro.