Analisi di laboratorio su campioni biologici

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Questions and Answers

Quale tra le seguenti affermazioni descrive meglio la ragione per cui i metodi di analisi del plasma sanguigno potrebbero non essere adatti ad altri fluidi biologici?

  • Gli analizzatori automatizzati non sono calibrati per analizzare fluidi diversi dal plasma sanguigno.
  • La concentrazione di analiti nel plasma sanguigno è sempre troppo alta per essere misurata direttamente in altri fluidi.
  • Il plasma sanguigno contiene un numero maggiore di analiti biologici rispetto ad altri fluidi.
  • I fluidi biologici diversi dal plasma hanno proprietà chimiche e/o fisiche differenti, definite differenze di matrici. (correct)

Quale volume medio di sangue viene solitamente prelevato per un'analisi di laboratorio?

  • 1 ml
  • 10 ml
  • 2-100 µL
  • 5 ml (correct)

Quale caratteristica principale distingue i metodi immunochimici da altri metodi analitici?

  • Sono applicabili solo all'analisi del plasma sanguigno.
  • Richiedono volumi di campione maggiori per l'analisi.
  • Sono meno sensibili alla presenza di interferenti.
  • Utilizzano anticorpi per identificare e quantificare l'analita di interesse. (correct)

Cosa implica la necessità di 'verificare che il metodo sia idoneo' quando si analizza un fluido biologico diverso dal plasma sanguigno?

<p>Confermare che il metodo fornisca risultati accurati e affidabili per quella specifica matrice. (C)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti fattori influenza maggiormente la precisione delle misure nefelometriche?

<p>La presenza di interferenti nel mezzo o l'adsorbimento di sostanze sulle particelle colloidali. (C)</p> Signup and view all the answers

Se un laboratorio clinico desidera misurare il glucosio sia nel sangue che nel liquido cefalorachidiano, quale considerazione è più importante?

<p>Adattare o validare il metodo per tenere conto delle differenze di matrice tra sangue e liquido cefalorachidiano. (C)</p> Signup and view all the answers

Nella spettroscopia di riflettanza applicata alla chimica secca, quale principio fisico è alla base della determinazione dell'analita?

<p>La variazione dell'intensità luminosa della luce riflessa a una specifica lunghezza d'onda. (A)</p> Signup and view all the answers

In un saggio immunochimico, se l'analita di interesse è considerato l'antigene (Ag), cosa rappresenta l'Ab?

<p>Un anticorpo specifico per l'antigene. (D)</p> Signup and view all the answers

Qual è il significato del termine 'Ligand Assay' nel contesto dell'immunochimica?

<p>Un'analisi basata sull'interazione tra un ligando (come un antigene) e il suo recettore (come un anticorpo). (D)</p> Signup and view all the answers

Quale vantaggio offre la stratificazione dei reattivi nella spettroscopia di riflettanza su supporti solidi?

<p>Consente di separare i reattivi, evitando reazioni premature fino al momento dell'analisi. (A)</p> Signup and view all the answers

In che modo la spettroscopia di riflettanza contribuisce all'analisi quantitativa in chimica secca?

<p>Quantificando l'intensità della colorazione sviluppata in funzione della concentrazione dell'analita. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti analiti non è comunemente misurato tramite spettroscopia di riflettanza?

<p>Potassio. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente un vantaggio dei traccianti che emettono un segnale diretto?

<p>L'emissione del segnale è indipendente dall'ambiente. (B)</p> Signup and view all the answers

Nei metodi immunoenzimatici, cosa permette di valutare la quantità di marcato libero o legato nell' immunocomplesso?

<p>La misura dell’attività enzimatica. (D)</p> Signup and view all the answers

Cosa innesta la reazione enzimatica nella quantificazione tramite traccianti enzimatici?

<p>L'aggiunta del substrato appropriato. (C)</p> Signup and view all the answers

Da cosa dipende il segnale analitico emesso dai traccianti enzimatici?

<p>Dal tipo di trasformazione indotta sul substrato da parte dell’enzima. (A)</p> Signup and view all the answers

Nei metodi immunochimici competitivi, quale relazione esiste tra la concentrazione dell'analita e il segnale analitico?

<p>Il segnale analitico è inversamente proporzionale alla concentrazione dell'analita. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale dei seguenti è un componente fondamentale di un dosaggio immunochimico?

<p>Analita (Ag) (C)</p> Signup and view all the answers

In un saggio con traccianti enzimatici, quale metodo permette di ottenere un segnale di assorbimento di radiazioni luminose?

<p>Utilizzo di un substrato cromogeno. (D)</p> Signup and view all the answers

Cos'è un cromogeno in un contesto di traccianti enzimatici?

<p>Una molecola la cui trasformazione chimica, catalizzata da un enzima, ne modifica lo spettro di assorbimento. (D)</p> Signup and view all the answers

Cosa distingue un aptene da un immunogeno?

<p>Un aptene può essere riconosciuto da un anticorpo, ma non induce una risposta immunitaria da solo. (C)</p> Signup and view all the answers

Nella reazione catalizzata dalla perossidasi di rafano con o-fenildiammina e H2O2, quale prodotto assorbe a 492 nm?

<p>o-nitro-anilina (B)</p> Signup and view all the answers

In un metodo immunochimico non competitivo, quale relazione esiste tra la concentrazione dell'analita e il segnale analitico?

<p>Il segnale è direttamente proporzionale alla concentrazione dell'analita. (C)</p> Signup and view all the answers

Qual è lo scopo principale della separazione dei complessi Ag-Ab dalle molecole non reagite in un test immunochimico?

<p>Ridurre il rumore di fondo e migliorare l'accuratezza della misurazione del segnale analitico. (B)</p> Signup and view all the answers

Qual è il ruolo della perossidasi nella reazione con o-fenildiammina e H2O2?

<p>Catalizza l'ossidazione del cromogeno e trasferisce gli elettroni all'H2O2. (B)</p> Signup and view all the answers

Cos'è un tracciante in un dosaggio immunochimico e qual è la sua funzione?

<p>Una molecola che emette un segnale rilevabile in funzione del legame tra antigene e anticorpo. (B)</p> Signup and view all the answers

Se in un esperimento immunoenzimatico si osserva una bassa attività enzimatica, cosa potrebbe indicare?

<p>Una quantità insufficiente di enzima coniugato all'analita. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale caratteristica distingue l'utilizzo di traccianti enzimatici rispetto ai traccianti radioattivi nelle analisi?

<p>Gli enzimi richiedono l'aggiunta di un substrato per generare un segnale misurabile. (A)</p> Signup and view all the answers

Se un saggio immunochimico produce un'eccessiva quantità di rumore di fondo, quale fase del saggio dovrebbe essere esaminata per prima?

<p>La fase di lavaggio per separare i complessi Ag-Ab dalle molecole non legate (C)</p> Signup and view all the answers

Perché gli apteni devono essere legati a un carrier per produrre anticorpi contro di essi?

<p>Per aumentare il loro peso molecolare e renderli immunogeni. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale delle seguenti macromolecole è generalmente riconosciuta come un antigene (Ag) nei test immunochimici?

<p>Una proteina (C)</p> Signup and view all the answers

Quale caratteristica è fondamentale per il legame chimico tra un tracciante e una molecola di antigene (Ag) o anticorpo (Ab)?

<p>Deve avere la minore interferenza possibile con la formazione del complesso Ag-Ab. (D)</p> Signup and view all the answers

Quale proprietà di un tracciante è direttamente correlata al limite di rilevabilità di un metodo immunochimico?

<p>L'intensità del segnale analitico emesso per unità di massa. (B)</p> Signup and view all the answers

Perché è importante che un tracciante emetta un segnale specifico e con basso rumore di fondo?

<p>Per migliorare la rilevabilità del segnale e ridurre le interferenze. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale caratteristica di un tracciante è cruciale per garantire la sua applicabilità in diverse condizioni sperimentali?

<p>La sua capacità di essere rilevato in una vasta gamma di concentrazioni. (B)</p> Signup and view all the answers

In che modo la natura del segnale emesso da un tracciante influenza la scelta dello strumento di misurazione?

<p>La natura del segnale determina direttamente il tipo di rivelatore necessario. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale tra le seguenti categorie di traccianti fornisce un segnale che richiede un passaggio aggiuntivo per la misura?

<p>Fluorescenti. (B)</p> Signup and view all the answers

Quale caratteristica rendeva i traccianti radioattivi particolarmente utili nelle prime determinazioni immunochimiche?

<p>Erano gli unici traccianti disponibili per lo sviluppo e l'esecuzione di tali determinazioni. (A)</p> Signup and view all the answers

Quale radioisotopo emette radiazione beta ($\beta$)?

<p>$^3H$ (A)</p> Signup and view all the answers

Se un saggio immunochimico richiede alta sensibilità, quale tipo di tracciante, tra quelli elencati, sarebbe meno appropriato?

<p>Un enzima con assorbimento di radiazioni luminose. (C)</p> Signup and view all the answers

Un ricercatore sta sviluppando un nuovo saggio immunochimico e ha bisogno di un tracciante che fornisca un segnale esplicito. Quale delle seguenti opzioni sarebbe più adatta?

<p>Una molecola radioattiva che emette radiazioni gamma ($\gamma$). (D)</p> Signup and view all the answers

Flashcards

Cos'è il sangue?

Fluido biologico prelevato da una vena del braccio.

Cosa sono i Vacutainer?

Contenitori sottovuoto utilizzati per la raccolta del sangue.

Esempi di matrici biologiche?

Plasma, urine, liquido cerebrospinale.

Cosa sono le differenze di matrice?

Le proprietà chimiche e/o fisiche che differenziano i fluidi biologici.

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Cos'è l'immunochimica?

Metodi analitici che usano anticorpi per identificare una molecola specifica.

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Cos'è un Ligand Assay?

Un tipo di saggio che utilizza un ligando (spesso un anticorpo) per identificare e quantificare una sostanza (antigene).

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Cos'è un antigene (Ag)?

Molecola riconosciuta da un anticorpo (Ab) in un test immunochimico.

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Analita (Ag)

Sostanza misurata in un test immunochimico.

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Molecola legante (Ab)

Molecola (tipicamente un anticorpo) che si lega specificamente all'analita.

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Tracciante

Sistema che produce un segnale misurabile in base al legame Ag-Ab.

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Antigeni (Ag)

Macromolecole (proteine, polisaccaridi) con molti epitopi.

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Epitopo

Regione specifica di un antigene riconosciuta da un anticorpo.

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Immunogeni

Antigeni che provocano una risposta immunitaria.

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Apteni

Molecole piccole che sono antigeniche ma non immunogene da sole.

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Carrier

Proteina a cui viene legato un aptene per renderlo immunogeno.

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Dosaggio immunochimico

Misurazione dell'analita basata sul legame antigene-anticorpo e un tracciante che genera un segnale proporzionale alla concentrazione dell'analita.

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Misure nefelometriche

Tecnica di misurazione basata sulla luce diffusa da particelle in sospensione.

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Spettroscopia di riflettanza

Tecnica che misura la variazione dell'intensità della luce riflessa da una superficie reattiva.

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Chimica secca (Dry Chemistry)

Chimica su supporti solidi, zone dove avviene una reazione cromogena.

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Assorbimento nella spettroscopia di riflettanza

La luce riflessa diminuisce a causa dell'assorbimento di alcune lunghezze d'onda da parte del campione.

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Applicazioni della spettroscopia di riflettanza

Analisi quantitativa di sostanze nel sangue o nelle urine tramite misura della luce riflessa da strisce reattive.

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Marcato (Immunochimica)

Porzione di Ag o Ab coniugata con il tracciante in un metodo immuno-chimico.

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Interferenza minima (Tracciante)

Il legame del tracciante non deve disturbare la formazione del complesso Ag-Ab.

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Alta intensità del segnale (Tracciante)

Il tracciante deve emettere un segnale di elevata intensità per essere facilmente rilevabile.

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Specificità del segnale (Tracciante)

Il segnale del tracciante deve essere specifico per ridurre il rumore di fondo.

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Stabilità del segnale (Tracciante)

Il segnale del tracciante non deve essere alterato dall'ambiente circostante (matrice).

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Tipi di traccianti

Radioattivi, enzimatici, fluorescenti, chemiluminescenti.

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Segnale di radioisotopi

Radiazioni gamma (𝛾) o beta (𝛽).

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Segnale di fluoroformi

Emissione di radiazioni luminose.

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Segnale di enzimi

Assorbimento o emissione di radiazioni luminose.

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Segnali espliciti vs. impliciti (Traccianti)

Forniscono un segnale misurabile direttamente (es. radioattività, luminescenza) o richiedono un passaggio ulteriore (es. attività enzimatica, fluorescenza).

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Vantaggi dei traccianti

Un segnale diretto emesso dal marcatore, positivo e spontaneo, molto specifico.

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Traccianti enzimatici

Tecniche in cui l'antigene o l'anticorpo è legato ad un enzima.

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Misura nei traccianti enzimatici

Misura l'attività enzimatica per quantificare il marcatore libero o legato.

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Quantificazione con traccianti enzimatici

Aggiunta del substrato appropriato, che innesca la reazione dell'enzima.

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Segnale nei traccianti enzimatici

Il segnale è proporzionale all'attività catalitica dell'enzima.

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Tipi di segnale da traccianti enzimatici

Dipende dalla trasformazione indotta sul substrato dall'enzima: assorbanza o emissione di luce.

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Substrato cromogeno

Utilizzo di una molecola la cui trasformazione cambia il suo spettro di assorbimento.

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Perossidasi di rafano

Enzima che catalizza l'ossidazione di un cromogeno, trasferendo elettroni all'H2O2.

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Reazione della perossidasi

O-fenildiammina si trasforma in o-nitro-anilina.

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Lunghezza d'onda di assorbimento

Il picco di assorbimento della o-nitro-anilina è a 492 nm.

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Study Notes

Campioni Biologici

  • Il sangue è un fluido biologico comune per le analisi, prelevato da una vena del braccio.
  • Il volume medio di sangue prelevato è di 5 ml.
  • Viene raccolto in provette sottovuoto (vacutainer).
  • Gli analizzatori automatizzati richiedono volumi di 2-100 μL per singola analisi.
  • Altri fluidi biologici utilizzati includono urina, liquido cerebrospinale (CSF), liquido amniotico e saliva.
  • Altri fluidi biologici utilizzati includono il liquido sinoviale (dalle cavità delle giunture), il liquido pleurico (dal sacco che circonda i polmoni) e il liquido pericardico (dal sacco che circonda il cuore).
  • Il liquido peritoneale (ascitico) è utilizzato per l'analisi dall'addome.
  • Diversi fluidi condividono analiti di interesse come glucosio e proteine, ma differiscono nelle proprietà chimiche/fisiche.
  • Le differenze nelle caratteristiche dei fluidi definiscono le differenze delle matrici.
  • I metodi per il plasma sanguigno potrebbero non essere idonei per altri fluidi.
  • Verificare l'idoneità del metodo per il tipo di campione fluido.

Immunochimica

  • Identifica metodi analitici sensibili e specifici per rilevare molecole di interesse.
  • I Ligand Assay sono spesso basati sull'uso di un anticorpo (Ab) per identificare l'analita (antigene, Ag).
  • La quantificazione dell'analita coinvolge un tracciante che, in determinate condizioni, rivela un segnale proporzionale ai complessi Ag-Ab formati.
  • Le fasi nell'immunochimica includono l'incubazione per la formazione di complessi Ag-Ab.
  • La separazione dei complessi Ag-Ab dalle molecole di Ab e Ag non reagite è una fase fondamentale.
  • Si deve procedere con il rilevazione del segnale analitico.
  • L'elaborazione dei dati e l'estrapolazione delle concentrazioni dell'analita sono l'ultima fase.
  • Nei metodi competitivi, si usa un singolo Ab per identificare l'Ag in difetto di Ab/eccesso di Ag.
  • Il segnale analitico è inversamente proporzionale alla concentrazione nel metodo competitivo.
  • I metodi non competitivi prevedono l'uso di due Ab in eccesso di Ab/difetto di Ag.
  • Il segnale è direttamente proporzionale alla concentrazione di Ag nel metodo non competitivo.
  • Il dosaggio immunochimico ha tre componenti fondamentali. Essi sono: analita (Ag), molecola legante (Ab) e un tracciante.
  • Il tracciante emette il segnale analitico in base al legame tra Ag e Ab.
  • Gli Ag sono generalmente macromolecole (proteine, glicoproteine, polisaccaridi) con epitopi diversi.
  • L'epitopo è la regione dell'Ag riconosciuta specificamente dall'Ab.
  • Gli Ag che suscitano una risposta immunitaria sono chiamati immunogeni.
  • Le molecole a basso peso molecolare (< 2 kDa) possono essere antigeniche ma non immunogene (apteni).
  • Gli apteni devono essere legati a un carrier per indurre la produzione di Ab.
  • I metodi immunochimici possono misurare qualsiasi analita riconoscibile e legato da un'altra molecola, inclusi Ab legati da Ab anti-Ab.
  • La molecola legante è perlopiù un Ab.
  • La specificità è la capacità di riconoscere l'analita tra molecole di struttura simile.
  • L'affinità è un'altra caratteristica dell' Ab (Keq Ag-Ab)
  • Gli Ab più comuni nei saggi immunochimici sono le IgG, che possono essere monoclonali o policlonali.
  • Gli Ab monoclonali riconoscono un solo epitopo, mentre i policlonali riconoscono zone diverse.
  • La specificità della misura immunochimica dipende dagli Ab usati come leganti.
  • Gli Ab policlonali usati come leganti sono meno specifici rispetto agli Ab monoclonali.
  • Gli Ab monoclonali hanno caratteristiche di affinità e specificità note e costanti.
  • Piccole quantità di antigene sono sufficienti per la produzione di anticorpi monoclonali.
  • È possibile selezionare gli anticorpi monoclonali con la specificità desiderata.
  • Gli anticorpi monoclonali possono essere prodotti illimitatamente in quantità limitate.
  • La purificazione degli anticorpi monoclonali è semplice.
  • Gli anticorpi monoclonali sono caratterizzati da un'alta specificità.
  • Gli anticorpi monoclonali possono avere una specificità eccessiva.
  • Gli anticorpi monoclonali richiedono tecnologie più sofisticate per la produzione.
  • Gli anticorpi monoclonali non reagiscono sempre con la proteina A (rilevazione indiretta supporti solidi-lega IgG).
  • Gli anticorpi monoclonali non formano un precipitato in seguito a legame con l'antigene.
  • Gli anticorpi monoclonali sono spesso caratterizzati da una bassa affinità.
  • La rilevazione del segnale analitico nell'immunochimica è importante per la sensibilità (ordine nmoli e pmoli).
  • Il tracciante indica la reazione analitica e la sostanza da misurare viene resa rilevabile con un marcatore che non altera il sistema.
  • La porzione di Ag o Ab coniugata con il tracciante è definita marcata.
  • In passato, si usavano solo traccianti radioattivi.
  • Il legame chimico del tracciante con Ag o Ab deve avere la minima interferenza con la formazione del complesso Ag-Ab.
  • Il segnale analitico emesso dovrebbe avere un'elevata intensità per unità di massa, dipendente dal limite di rilevabilità del tipo di tracciante.
  • La specificità del segnale deve essere la più alta possibile per ridurre il rumore di fondo e migliorare la rilevabilità.
  • Il segnale non dovrebbe essere modificato dalle caratteristiche della matrice circostante.
  • La misurazione dovrebbe essere ripetuta, se possibile.
  • Il tracciante deve essere rilevabile in un'ampia gamma di concentrazioni.
  • Le caratteristiche del segnale analitico dipendono dalla natura del segnale stesso e dalla strumentazione usata.
  • I traccianti possono essere raggruppati in categorie come radioattivi, enzimatici, fluorescenti e chemiluminescenti.
  • Ogni categoria di tracciante ha una tipologia di segnale emesso diversa e richiede un tipo di rivelatore specifico per la misurazione.
  • I radioisotopi emettono radiazioni γ o β e richiedono un contatore di radiazioni per la misurazione, con una massa (moli/tubo) di 0.1*10^-15.
  • I fluoro fori emettono luce e richiedono un fluorimetro, con una massa (moli/tubo) di 10^-15 - 10^-18.
  • Gli enzimi possono avere assorbimento luminoso, che richiede un fotometro, con una massa (moli/tubo) di 10^-15 - 10^-16.
  • Gli enzimi possono avere emissioni luminose, che richiede un luminometro, con una massa (moli/tubo) di 10^-16 - 10^-18.
  • Gli enzimi impiegano l'amplificazione ciclica, che richiede un luminometro, con una massa (moli/tubo) di 10^-20 - 10^-21.
  • Le molecole luminogene possiedono emissioni luminose, che richiede un luminometro, con una massa (moli/tubo) di 10^-16 - 10^-18.
  • Alcuni traccianti forniscono un segnale esplicito (radioattività, luminescenza), misurabile con strumenti idonei.
  • Altri traccianti portano un segnale implicito (attività enzimatica, fluorescenza) che richiede un passaggio ulteriore per la misura.
  • I traccianti radioattivi sono stati gli unici usati a lungo nello sviluppo e nell'esecuzione delle determinazioni di immunochimica.
  • I due radio elementi principali usati come marcatori sono lo 125I (emette radiazioni γ) e il 3H (emette radiazioni β).
  • I vantaggi dell'uso di traccianti radioattivi includono un segnale diretto, positivo, spontaneo e molto specifico.
  • L'emissione del segnale è indipendente dall'ambiente e l'attività è proporzionale solo al numero di molecole marcate.
  • Il segnale è contato numericamente e facilmente correggibile per il rumore di fondo.
  • Nelle determinazioni immunoenzimatiche, la molecola marcata é un antigene o un anticorpo associato ad un enzima.
  • La misura dell'attività enzimatica serve a valutare la quantità di marcato libero o legato nell'immunocomplesso.
  • La quantificazione tramite l'aggiunta del giusto substrato, che innesta la reazione enzimatica.
  • I marcatori enzimatici non emettono un segnale diretto, ma il segnale quantitativamente misurabile è proporzionale all'attività catalitica degli enzimi.
  • La misura del segnale analitico dipende dal tipo di trasformazione sul substrato da parte dell'enzima può essere assorbanza o emissione di radiazioni luminose.
  • Il segnale di radiazioni luminose di una reazione enzimatica si ottiene con diverse metodologie: uso di substrato cromogeno.
  • Un cromogeno è una molecola la cui trasformazione catalizzata un enzima porta ad una modifica dello spettro di assorbimento.
  • Un esempio é la reazione con perossidasi di rafano, con la formula: H2O2 + o-fenildiammina --> o-nitro-anilina + 2H2O.
  • La perossidasi catalizza l'ossidazione del cromogeno e trasferisce gli e all'H2O2 che viene ridotto ad H2O.
  • Il picco di assorbimento della o-Nitro-anilina è a 492 nm.
  • L'utilizzo di un substrato cromogeno é un altro dei segnali di assorbimento tramite fosfatasi alcalina, con la formula: p-Nitro-fenilfosfato --> p-Nitrofenolo + Pi.
  • Quest'ultimo, il p-nitrofenolo, ha un picco di assorbimento a 405 nm.
  • Il segnale di emissione di radiazioni luminose di una reazione enzimatica può essere ottenuto con diverse molecole.
  • L'utilizzo di un substrato fluorogeno come il B-D-galattosidasi: 4- Me-umbelliferil-ß-galacto-piranoside --> 4-Me-umbrelliferone, é una di queste.
  • É presente fluorescenza nel 4-me-umbrelliferone.
  • L'emissione di luce avviene anche tramite l'unione di due substrati, di cui uno luminogeno, reagendo con chemiluminescenza.
  • Un luminogeno è una molecola la cui trasformazione produce un'emissione di luce reazione di chemiluminescenza.
  • Vi é la perossidasi di rafano H2O2 + o-fenildiammina --> ione ammino ftalato + 2H2O, dove la reazione é: 2 H2O2 --> O2 + 2H2O.
  • Il prodotto dell'emissione avviene a circa 425 nm.
  • I traccianti fluorescenti (fluorofori) emettono onde elettromagnetiche a lunghezze d'onda maggiori rispetto a quelle ricevute tramite eccitazione con radiazioni nell'ultravioletto o nel visibile.
  • I traccianti fluorescenti devono possibilmente emettere un segnale intenso e specifico.
  • I fluorofori convenzionali come la fluoresceina emettono un segnale intenso ma poco specifico.
  • Tanti fenomeni interferenti concorrono nell'aumentare il rumore di fondo ottico.
  • Nelle determinazioni immunochimiche, un adeguato limite di rilevazione richiede un rapporto elevato tra il segnale e il rumore di fondo, che si ottiene con fluorofori che emettono un segnale intenso e misurabile.
  • I traccianti chemiluminescenti sono molecole la cui eccitazione e la successiva emissione di radiazioni luminose derivano dall'ossidazione della molecola tramite apporto di energia chimica.
  • I composti chemiluminescenti per l'immunochimica devo avere capacità di formare legami covalenti con le molecole da marcare.
  • La reazione chimica che porta al legame non deve alterare l'immunoreattività del complesso.
  • La chemiluminescenza non deve diminuire eccessivamente dopo il legame.
  • Gli ftalizaridi (come il luminolo, l'isoluminolo ed i derivati) sostituiscono l'isoluminolosono.
  • Esempio: Perossidasi, OH- / H2O2 + luminolo ione ammino ftalato + 2H2O +hv.
  • Nella chemiluminescenza diretta, il tracciante é il substrato e si aggiugne al termine con perossidasi e perossido d'idrogeno.
  • Nella formula indiretta, il tracciante é costituito con perossidasi, e substrato luminogeno viene insieme al perossido d'idrogeno in seguito.

Formazione Del Complesso Ag-Ab E Reazione Di Equilibrio

  • Gli Ab sono proteine del gruppo delle Immunoglobuline. Gli Ab sono classificabili in 5 classi: IgG, IgA, IgM, IgE e IgD.
  • Le IgG sono le più semplici a livello strutturale, ed hanno 4 catene polipeptidiche con 2 leggere e 2 pesanti.
  • Il legame tra un Ag ed il corrispondente Ab porta alla formazione dell' immunocomplesso.
  • L'unione é altamente specifica regolata da legami non covalente che agiscono tra i determinati dell'Ag e dell'Ab.
  • I metodi immunochimici, sfruttando le proprietà selettive e di avidità dei legami Ag e Ab realizzano metodi specifici per quantificare l'analita in matrici complesse.
  • L'avidità del legame Ag-Ab si misura con la cosatante di affinità Kaff, che é una una costante termodinamica di equilibrio Keq.
  • Un Ab è idoneo per lo sviluppo di metodi immunochimici se ha un valore di Keq di 10^9-10^12 M^-1.
  • Le Ka è la costante di velocità d'associazioni e Kd la costante di dissociazione.
  • L'affinità dell'Ab con l'analita si determina con il diagramma di Scatchard, che si ottiene sperimentalmente con una quantità costante di Ab.
  • La conc totale di Ab, Ab₁ = [Ab]eq + [AgAb]eq.
  • Il diagramma di Scatchard riporta in ascisse la concentrazione di AgAb, e il rapporto fra Ag legato e libero.
  • Le caratteristiche di un saggio immunochimico sono determinanti per valutare la sensibilità del metodo, e quindi l'intervallo analitico della concentrazione di Ag.
  • Un Ab con una costante maggiore di affinità rispetto ad un altro, andrà a registrare un segnale piú intenso alla medesima concentrazione di Ag.
  • I metodi immunochimici senza tracciente si usano per la formazione di complessi AgAb viene evidenziata direttamente, senza dover separare le forme di Ag e Ab non legate.
  • I metodi Emoagglutinazione e Agglutinazione al lattice si basano sul principio dell'Agglutinazione.
  • Metodi Come Rocket immunoelettroforesi, Immunoturbidimetria e Nefelometria si basano sul rincipio della Precipitazione.
  • Metodi Come Resonant mirror biosensor eSurface plasmon resonance si basano sugli Immunosensori.
  • In questi metodi, le concentrazioni dei complessi sonao evidenziabili anche ad occhio nudo.
  • Per concentrazioni inferiori si va a sfruttare la deviazione della luce dovuta al legame, che può essere riflessa, rifratta e diffusa.
  • Oltre all'assorbimento della radiazione, la luce ha la potenzialità di venire riflessa, rifratta e diffusa.
  • La RIFLESSIONE è il fenomeno per cui un'onda, quando colpisce l'interfaccia tra differenti mezzi, cambia direzione e torna nel mezzo di provenienza.
  • La RIFRAZIONE è la deviazione subita da un'onda quando passa da un mezzo ad un altro.
  • La DIFFUSIONE (o scattering) è un fenomeno in cui le particelle vengono deflesse (cambiano traiettoria) a causa della collisione con altre particelle.
  • La DIFFRAZIONE avviene quando un'onda incontra un ostacolo o una fenditura, che abbia dimensioni simili alla sua lunghezza d'onda.
  • La luce può essere riemessa da una sostanza che la assorbe. Ciò avviene nella fluorescenza.
  • L'assorbimento di sostanze disciolte avviene nella soluzione, come nell'assorbanza.

Turbidimetria E Nefelometria

  • La maggiore concentrazione dell'analita comporta luce meno riflessa nella turbidimetria e più luce dispersa nella nefelometria.
  • Turbidimetria e nefelometria sono le tecniche immunochimiche più utilizzate.
  • Non richiedono l'uso di tracciante, ma valutano la luce diffusa da un sistema eterogeneo quale soln / sospensioni.
  • Sono applicate a immunoprecipitazione in fase liquida.
  • La luce cala drasticamente in intensità perché assorbita nella turbidimetria,
  • La luce diffusa prevale nella nefelometria, e c'è opalescenza.
  • Il fascio di luce colpisce le particelle nei colloidi.
  • Le particelle sono grandi da disperdere radiazione da un raggio d luce, e osservatori laterali possono osservare.
  • L'assorbimento della radiazione prevale sulla diffusione, e si usano colorimentri UV-VIS per l'intensità della luce trasmessa.
  • La luce rilevata diminuisce all'aumentare delle particelle di analita.
  • Il fenomeno della diffusione è molto più intenso per fasi disperse e si valuta la luce diffusa a novanta gradi rispetto alla radiazione incidente facendo misurazioni nefelometriche.
  • Le misure sono condizionate da fattori come pH e presenza di interferenti, e si è più sensibile.

Spettroscopia Di Riflettanza

  • Con la spettroscopia di riflettanza si misura la variazione d'intensità della luce riflessa in una reazione chimica.
  • La riflettanza studia la luce in funzione alla lungezza d'onda diffusa e riflessa.
  • La zona reattiva delimitata assorbe l'analita dal fluido tramite reazioni cromogene sui supporti in dry chemistry.
  • L'intensità e la concentrazione si misurano quantitativamente alla fine.
  • I vantaggi sono l'applicazione di reagenti su zone diverse del supporto, e reagenti nell stato secco.
  • I reagenti possono essere stratificati e separati, risolvendo le loro componenti al momento degli analisi delle urine.
  • Le zone reattive assorbono quantità standard di test.
  • Molte applicazioni sono per glucosio, colestrerolo totale, colesterolo HDL, trigliceridi.
  • Altre applicazioni sono per creatinina, enzimi come GOT (AST) e GPT (ALT), emoglobina, ed anaboliti e cataboliti nelle urine (ACIDO URICO).
  • Il dosaggio qualitativo avviene per malaria, su sangue per determinazioni nei studi medici e veterinari.
  • Tramite la dry chemistry (Kodak) si testano al letto del paziente tramite strisce.
  • Per la teoria sulla spettrofotometria dry Kodak Ektachem (1986) é un apparecchio su vetrino a tecnologia secca su piccoli volumi di campione.
  • Serve per la misurazione su elettroliti enzimi ed altri marcatori biochimici.
  • Uno strato di diffusione distribuisce il campione uniformemente su la superficie della piastra, trattenendo molecole come lipidi pigmenti proteine.
  • Uno strato di reagenti comprende tutti i reagenti specifici dove avviene la reazione (completa o parziale).
  • Una membrana semipermeabile permette solo il passaggio del prodotto.
  • uno strato indicatore contiene il reattivo finale.
  • il supporto transparente viene letto con la fotometria (per riflessione)
  • la determinazione delle urine avviene con l'applicazione semi-quantitativa in dry chemistry, dove un supporto imbevuto di un reattivo reagisce su una goccia di urina.
  • Con fibre ottiche, la colorazione si rifletterà proporzionalmente.
  • Il sistema agevole per l' eliminazione e rapido, vantaggiosa per la chimica secca.
  • Monopolio, callibrazione rigido e sistema chiuso sono gli svantaggi.

Metodi tecnici di chimuca biochimica

  • Il corso ha come obiettivo è fornire le conoscenze base sui metodi analitici di tipo chimico e biochimico impiegati nei laboratori biomedici.
  • Il testo consigliato è il CIACCIO con edizione del 2021.
  • L'esame è fatto con un testo scritto parziale.
  • Il codice del team è f8b88tp.
  • I file PowerPoint caricati nel canale Teams saranno il materiale di studio.
  • I laboratori possono essere pluridisciplinari o specializzati, su una certa matrice biologica.
  • Le aree sui quali le analisi e test posso essere effettuati sono siero, plasma, ematologia, coagulazione, accettazione campioni.
  • Altre discipline includono chimica clinica, immunochimica e tossicologia.
  • Il laboratorio aiuta il medico nella diagnosi, prognosi e screening di patologie.
  • Il tecnico deve esser competente sulle variaibli in una misurazione ed I principi di funzionameto.
  • È il laborista é in grado di valutare se una misurazione é veritiera.
  • La misurazione é un processo dove si descrive una proprietà ed un fenomeno
  • La misura é un insieme di un valore dell'unità con grado incerto.
  • É importante sapere la grandezza.
  • L' incertezza di misura caratteriza la zona di valori entro il quale un fenomeno può stare.
  • Il processo di misuarazione deve essere eseguite correttamente con tutte le parti: individuazione, motivo, metodo.
  • il metodo di misura può essere diretto o indiretto.
  • Quelli diretti valutano uno ione tramite potenziometria.
  • Quelli diretti misurano il criogenico tramite osmolalità.
  • Quelli diretti possono ottenere i risultati meglio rapportoati con meno margine.
  • Quelli indiretti richiedono il passaggio ed hanno un grado di incertezza e sono meno precisi.
  • Bisonga sempre calibarare.
  • É importante l'utilizzo di reagenti specifici e avere una calibrazione.
  • Esiste la legge di Lambert Beer, dove l' intensitá della radiazone aumenta all'aumentare della profonditá.
  • Esistono delle deviazioni dei fattori chimici e fisici dei test come la temperatura.
  • I test devono usanze radiazioni monocromatiche.
  • I test devono esser facili da ripetere e veloci.
  • Per effettuare cio, é fondamentale sapere lunghezza d'onda, pH, e saper mascherare gli interferenti.
  • I calibratori vanno usati tramite kit con curve.
  • E IMPORTANTE CHE LA COMPOSIZIONE SI VICINA A QUELLA DI ESEMPIO.
  • Le analisi misurano la concentrazione delle sostanze nel corpo umano e le confrontano con valori di riferimento.

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