PROGRAMMAZIONE 1 -test.pdf
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DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 1: Problem solving 1. La fase di problem finding corrisponde a: A. Definire il problema B. Rendersi conto del disagio C. Passare all'azione D. Adottare un...
DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 1: Problem solving 1. La fase di problem finding corrisponde a: A. Definire il problema B. Rendersi conto del disagio C. Passare all'azione D. Adottare una soluzione Answer: B Section: Problem solving 2. La fase di decision making: A. Corrisponde alla fase di problem solving B. Precede la fase di problem finding C. Segue la fase di problem solving D. Segue la fase di decision taking Answer: C Section: Problem solving 3. Problem analysis corrisponde a: A. eliminare le cause e rispondere alle domande proste dal problema B. definire il problema C. scomporre il problema principalie in secondari D. passare all'azione Answer: C Section: Problem solving 4. Problem setting vuol dire: A. Decidere come risolvere il problema B. Suddividere il problema in sotto problemi C. Analizzare il problema per adottare una soluzione D. Decidere cosa fare per risolvere il problema Answer: A Section: Problem solving 5. La fase di decision taking: A. E' immediatamente successiva alla fase di problem analysis B. E' immediatamente successiva alla fase di decision making C. Vuol dire decidere come agire D. Vuol dire rendersi conto della situaizone problematica Answer: B Section: Problem solving 6. Quante sono le mosse per un corretto utilizzo delle tecniche di problem solving: A. 6 B. 8 C. 4 DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. 5 Answer: A Section: Tecniche di problem solving 7. L'approccio top-down indica: A. Una scomposizione di problemi semplici in sotto problemi più complessi B. Una unione di problemi piccoli in problemi più complessi C. un approccio in cui la scomposizione inizia dal livello più basso D. un approccio in cui la scomposizione inizia dal livello più alto e prosegue verso il basso Answer: D Section: Tecniche di problem solving 8. Un flowchart è: A. utilizzato per illustrare la struttura fisica del problema B. Utilizzato per illustrare la struttura logica deò problema C. utilizzato per rappresentare solo i cicli D. Utilizzato per rappresentare solo sequenze e cicli Answer: B Section: Tecniche di problem solving 9. Coding vuol dire: A. Scrivere il programma in pseudo codice B. scrivere il programma in un linguaggio formale C. Scrivere il programma in un linguaggio di programmazione D. Definire il flowchart del problema Answer: C Section: Tecniche di problem solving 10. Quali sono le tipologie di errori di programmazione: A. Sintattici, fisici, logici B. Sintattici, logici, semantici C. Logici, semantici, fisici D. Sintattici, run-time, logici Answer: D Section: Tecniche di problem solving DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 3: Algoritmi, Linguaggi e Programmi 1. Quando parliamo di: 'una descrizione delle operazioni che devono essere eseguite per risolvere una certa classe di problemi', stiamo definendo un...: A. programma B. algortimo C. diagramma D. flow chart Answer: A Section: Algoritmi e programmi 2. Quando parliamo di: 'una successione ordinata di istruzioni (o passi) che definiscono le operazioni da eseguire su dei dati per risolvere una classe di problemi' ci riferiamo alla definizione di: A. programma B. algortimo C. diagramma D. flow chart Answer: B Section: Algoritmi e programmi 3. Le proprietà degli algoritmi sono: A. infinitezza, generalità e ambiguità B. finitezza, generalità e non ambiguità C. finitezza, generalità e ambiguità D. finitezza, specificità e non ambiguità Answer: B Section: Algoritmi e programmi 4. Un flow chart è un: A. linguaggio informale di tipo grafico per rappresentare gli algoritmi B. linguaggio formale di tipo testuale per rappresentare gli algoritmi C. linguaggio informale di tipo testuale per rappresentare gli algoritmi D. linguaggio formale di tipo grafico per rappresentare gli algoritmi Answer: D Section: Rappresentazione degli Algoritmi 5. La scelta, in un diagramma di flusso, è rappresentata da un: A. rettangolo B. quadrato C. rombo D. cerchio Answer: C Section: Rappresentazione degli Algoritmi 6. Le fasi per descrivere un algortitmo con pseudocodifica sono: A. intestazione, dichiarativa, esecutiva DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO B. intestazione, dichiarativa, scrittura dei risultati C. intestazione,acquisizione dei dati, esecutiva D. assegnazione, dichiarativa, esecutiva Answer: A Section: Rappresentazione degli Algoritmi 7. Le caratteristiche di un linguaggio di programmazione sono: A. lessico, istruzioni, semantica B. alfabeto, sintassi, semantica C. lessico, sintassi, semantica D. alfabeto, simboli, semantica Answer: C Section: Linguaggi di programmazione 8. I linguaggi di programmazione sono classificati per: A. livello B. complessità C. ambiguità D. leggerezza Answer: A Section: Linguaggi di programmazione 9. L'Assembly è un linguaggio: A. di alto livello B. di basso livello C. vicino all'uomo D. macchina Answer: B Section: Linguaggi di programmazione 10. Per tradurre un linguaggio ad alto livello in linguaggio macchina si utilizza il: A. traduttore B. convertitore C. codice binario D. compilatore Answer: D Section: Linguaggi di programmazione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 4: Flowchart 1. In un flowchart il Terminal è rappresentato da: A. Rombo B. Rettangolo C. Rettangolo arrotondato D. Parallelogramma Answer: C Section: Flowchart: definizione 2. In un flowchart le operazioni di Input/Output sono rappresentate da: A. Rombo B. Rettangolo C. Rettangolo arrotondato D. Parallelogramma Answer: D Section: Flowchart: definizione 3. In un flowchart i processi sono rappresentati da: A. Rombo B. Rettangolo C. Rettangolo arrotondato D. Parallelogramma Answer: B Section: Flowchart: definizione 4. In un flowchart la struttura di tipo Decision rappresenta: A. Una serie di azioni eseguite in sequenza B. Una serie di azioni eseguite con un controllo decisionale (si/no) C. Una serie di azioni eseguite una o più volte D. Una serie di azioni eseguite due o tre volte Answer: B Section: Flowchart: struttura 5. In un flowchart la struttura di tipo Repetition rappresenta: A. Una serie di azioni eseguite in sequenza B. Una serie di azioni eseguite con un controllo decisionale (si/no) C. Una serie di azioni eseguite una o più volte D. Una serie di azioni eseguite due o tre volte Answer: C Section: Flowchart: struttura 6. L’azione eseguita da una struttura «repetition»: A. Non deve causare la terminazione del ciclo B. Deve sempre condurre ad un ciclo infinito C. Può condurre ad un ciclo infinito e, talvolta, è utile DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. Deve causare la terminazione del ciclo altrimenti si crea un ciclo infinito Answer: D Section: Flowchart: struttura DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 6: I linguaggi di programmazione 1. La definizione "l’insieme di regole formali per la scrittura di parole in un linguaggio" si riferisce a: A. Lessico B. Sintassi C. Semantica D. Linguaggio Answer: A Section: Linguaggi di programmazione 2. La definizione "l’insieme di regole formali per la scrittura di frasi in un linguaggio, che stabiliscono cioè la grammatica del linguaggio stesso" si riferisce a: A. Lessico B. Sintassi C. Semantica D. Linguaggio Answer: B Section: Linguaggi di programmazione 3. La definizione "ll’insieme dei significati da attribuire alle frasi (sintatticamente corrette) costruite nel linguaggio" si riferisce a: A. Lessico B. Sintassi C. Semantica D. Linguaggio Answer: C Section: Linguaggi di programmazione 4. Il calcolatore comprende solo: A. Linguaggi ad alto livello B. Lingua inglese C. Lingua italiana D. Linguaggio binario Answer: D Section: Linguaggi di programmazione 5. La programmazione a basso livello consente di sviluppare programmi molto efficienti su uno specifico sistema hardware/software, ed è: A. Semplice e comprensibile B. Ardua e poco intuitiva C. Semplice ma poco intuitiva D. Ardua ma facilmente comprensibile Answer: B Section: Linguaggi di programmazione 6. Consentono di trattare oggetti complessi senza doversi preoccupare dei dettagli della macchina sulla quale il DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO programma viene eseguito…: A. Linguaggi a basso livello B. Linguaggi ad alto livello C. Sia i linguaggi ad alto livello che quelli a basso livello D. Linguaggi assembly Answer: B Section: I linguaggi ad alto livello 7. "Facilità nell’effettuare modifiche di tipo correttivo, perfettivo, evolutivo e adattivo". Ci riferiamo a: A. Portabilità B. Leggibilità C. Manutenibilità D. Compilazione Answer: C Section: I linguaggi ad alto livello 8. "I programmi scritti per un calcolatore possono essere utilizzati su qualsiasi altro calcolatore, previa ricompilazione". Ci riferiamo a: A. Portabilità B. Leggibilità C. Manutenibilità D. Compilazione Answer: A Section: I linguaggi ad alto livello 9. "La relativa similitudine con i linguaggi naturali rende i programmi più semplici, non solo da scrivere, ma anche da leggere". Ci riferiamo a: A. Portabilità B. Leggibilità C. Manutenibilità D. Compilazione Answer: B Section: I linguaggi ad alto livello 10. Il modello computazionale è basato sul cambiamento di stato della memoria della macchina...: A. Nei linguaggi dichiarativi B. Sia nei linguaggi dichiarativi che imperativi C. Nei linguaggi imperativi D. Nei linguaggi dichiarativi o nei linguaggi imperativi, a seconda dei casi Answer: C Section: Tipi di linguaggi ad alto livello DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 7: Il linguaggio C 1. ANSI C nasce nel: A. 1978 B. 1980 C. 1989 D. 1990 Answer: C Section: Storia e versioni 2. Il linguaggio C: A. Ha solo caratteristiche di alto livello B. Ha solo caratteristiche di basso livello C. Ha sia caratteristiche di alto che di basso livello D. Non ha caratteristiche di alto e basso livello Answer: C Section: Storia e versioni 3. I tipi di errore Error e Warning…: A. Sono la stessa cosa B. Sono due cose diverse C. Non appartengono al linguaggio C D. Appartengono solo alle prime versioni del linguaggio C Answer: B Section: Fasi di compilazione 4. Nel linguaggio C, i caratteri maiuscoli e minuscoli: A. Sono la stessa cosa perché il linguaggio C è "case sensitive" B. Non si possono usare C. Sono uguali o diversi a seconda del blocco di istruzioni D. Sono considerati diversi perché il linguaggio C è "case sensitive" Answer: D Section: Fasi di compilazione 5. Quando una istruzione è costituita dal solo carattere ';': A. E' considerata istruzione nulla B. E' equivalente ad una inizializzazione C. E' un commento D. Viene segnalato un Error Answer: A Section: Sintassi 6. L'inizio di un commento è caratterizzato dalla coppia di caratteri: A. */ B. D. D. ( Answer: A Section: Struttura del Programma 4. Un blocco e' racchiuso da parentesi: A. graffe B. tonde C. quadrate D. angolari Answer: A Section: La funzione main 5. Il termine void, argomento della funzione main, e' racchiuso fra parentesi: A. graffe B. tonde C. quadrate D. angolari Answer: B Section: La funzione main 6. Il messaggio da stampare all'interno della funzione printf va racchiuso fra: A. " B. \ C. [ DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. [ Answer: A Section: La funzione printf 7. Ogni istruzione deve terminare con: A. punto B. virgola C. due punti D. punto e virgola Answer: D Section: La funzione printf 8. La sequenza di escape \n: A. posiziona il cursore alla riga successiva B. produce un suono o un allarme C. inserisce un carattere di backslash D. Inserisce un carattere di backslash seguito dalla lettera n Answer: A Section: La funzione printf 9. La sequenza di escape \a: A. posiziona il cursore alla riga successiva B. produce un suono o un allarme C. inserisce un carattere di backslash D. inserisce un carattere di backslash seguito dalla lettera a Answer: B Section: La funzione printf 10. Stdio.h contiene: A. l'istruzione main B. il linker C. l'eseguibile D. l'istruzione printf Answer: D Section: La funzione printf DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 10: Programmazione interattiva 1. Chiedere un numero all'utente è una operazione di: A. trial B. output C. elaborazione D. input e output Answer: A Section: Le iabili 2. Le variabili devono essere: A. definite con un nome e un tipo di dato B. definite con il solo nome C. definite in un punto qualsiasi del programma D. usate prima della definizione Answer: A Section: Le iabili 3. Il nome di una variabile: A. È a discrezione del compilatore B. deve includere trattini "_" C. È sensibile all'uso del carattere D. inizia con una cifra Answer: C Section: Le iabili 4. La funzione scanf: A. scrive sullo standard output B. include stringhe di controllo di formato C. puo' essere priva di argomenti D. stampa sullo schermo un messaggio Answer: B Section: Funzione di input: scanf 5. Nella funzione scanf, una variabile deve essere: A. preceduta da & B. seguita da & C. preceduta da % D. seguita da % Answer: A Section: Funzione di input: scanf 6. La stringa di controllo di formato per un integer include la lettera: A. f B. d C. i DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. p Answer: B Section: Funzione di input: scanf 7. L'operatore di assegnazione è: A. % B. " C. == D. = Answer: D Section: Funzione di input: scanf 8. In C, i calcoli possono essere eseguiti: A. nell'istruzione printf, all'esterno di virgolette " " B. a sinistra dell'operatore di assegnazione C. nell'istruzione scanf, all'interno di virgolette " " D. nell'istruzione printf, all'interno di virgolette " " Answer: A Section: Le iabili 9. È possibile assegnare un valore a una variabile: A. nella sua definizione B. prima delle istruzioni al preprocessore C. senza terminare l'istruzione con il punto e virgola D. solo se diverso da zero Answer: A Section: Le iabili 10. L'istruzione: int a1, a2; è: A. errata, non si possono definire due variabili nella stessa istruzione B. errata, non si possono dichiarare variabili con nome a1 e a2. C. corretta D. errata, non si possono separare due variabili con virgola Answer: C Section: Le iabili DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 11: Aritmetica in C 1. L'istruzione scanf( '%d', &var ); : A. sovrascrive la locazione di memoria di var B. legge la locazione di memoria di var C. scrive nella locazione di memoria di var solo se vuota D. stampa il contenuto della locazione di memoria Answer: A Section: Concetti relativi alla memoria 2. L'istruzione a = b; è: A. distruttiva per la variabile a B. non distruttiva per la variabile a C. distruttiva per la variabile b D. non distruttiva per le variabili a e b Answer: A Section: Concetti relativi alla memoria 3. Il segno di percentuale (%) indica l'operatore di: A. modulo B. esponente C. resto D. decimale Answer: C Section: Operatori aritmetici 4. La divisione intera 22 / 3 restituisce: A. 7 B. 1 C. 7,333 D. 3 Answer: A Section: Operatori aritmetici 5. Gli operatori del C sono calcolati: A. da sinistra a destra B. da destra a sinistra C. a seconda della loro associatività D. in ordine di definizione Answer: C Section: Operatori aritmetici 6. I calcoli sono normalmente eseguiti da istruzioni di: A. assegnazione B. definizione C. operandi DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. controllo Answer: A Section: Operatori aritmetici 7. Il valore dell'istruzione x = 33 - 3 * ( 3 + 3 * ( 3 ) / 3 - 3)); corrisponde a: A. 27 B. errore per parentesi ridondanti C. 24 D. 90 Answer: B Section: Espressioni algebriche 8. Le regole di precedenza indicano che: A. operatore di moltiplicazione ha la precedenza su operatore di resto B. operatore di resto ha la precedenza su operatore di moltiplicazione C. moltiplicazione ha la precedenza sulle operazioni all'interno di parentesi annidate D. l'operatore di resto ha la precedenza sull'uguale Answer: D Section: Espressioni algebriche 9. In caso di parentesi annidate: A. gli operatori nella coppia di parentesi più interne sono applicati per primi B. gli operatori nella coppia di parentesi più interne sono applicati per ultimi C. gli operatori di moltiplicazione sono applicati per primi D. gli operatori di somma sono applicati per primi Answer: A Section: Espressioni algebriche 10. Per scrivere su una stessa linea i valori 5 e 2 si usa: A. printf( '10/2, 2\n' ); B. scanf( '%d%d\n', 10/2, 2 ); C. x=10/5; printf('5, %d\n', &x); D. printf('%d,%d\n', 10/2, 10/5); Answer: D Section: Espressioni algebriche DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 13: Controlli condizionali: if 1. L'operatore diverso si indica in C con: A. != B. < > C. == D. not Answer: A Section: Operatori relazionali e di uguaglianza 2. L'operatore minore o uguale si indica in C con: A. < < B. < = C. = < D. ≤ Answer: B Section: Operatori relazionali e di uguaglianza 3. L'operatore di uguaglianza si indica in C con: A. = B. == C. := D. =: Answer: B Section: Operatori relazionali e di uguaglianza 4. Gli operatori relazionali: A. hanno un livello di precedenza più alto degli operatori di uguaglianza B. hanno un livello di precedenza più basso degli operatori di uguaglianza C. hanno un livello di precedenza uguale agli operatori di assegnazione D. hanno un livello di precedenza uguale agli operatori di uguaglianza Answer: A Section: Operatori relazionali e di uguaglianza 5. Migliora la leggibilità del programma: A. eliminare righe vuote sopra l'istruzione if B. eliminare righe vuote sotto l'istruzione if C. indentare la parentesi graffa di fine istruzione if D. indentare il corpo di ognuna delle istruzioni if Answer: D Section: Istruzione if 6. Nel corpo di un'istruzione if: A. è corretto spezzare gli identificatori B. si devono evitare le parentesi graffe se è inserita una sola istruzione C. si può inserire un numero qualsiasi di istruzioni DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. si può inserire una sola istruzione di assegnazione Answer: C Section: Istruzione if 7. L'associatività da destra a sinistra si ha per l'operatore: A. () B. * C. = D. := Answer: C Section: Istruzione if 8. L'istruzione puts: A. equivale a printf B. equivale a scanf C. stampa testo e determina un ritorno a capo D. migliora la sicurezza per istruzioni di output con argomenti multipli Answer: C Section: Istruzione if 9. L'istruzione printf( '%s', 'Welcome' ); è: A. stampa Welcome e non va a capo B. stampa Welcome e va a capo C. errata a causa dell'uso di %s D. errata a causa della mancanza di /n Answer: A Section: Istruzione if 10. Le parole chiave: A. sono usate per istruzioni di ricerca in locazioni di memoria B. non devono essere usate come nomi delle variabili C. includono printf e scanf D. non devono essere usate nei programmi C Answer: B Section: Istruzione if DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 14: Programmazione strutturata 1. Una procedura per risolvere un problema che consta in un insieme di azioni da eseguire e in un dato ordine in cui esse vanno eseguite è chiamata: A. programmazione strutturata B. algoritmo C. struttura sequenziale strutturata D. struttura di controllo Answer: B Section: Pseudocodice 2. Lo pseudocodice è costituito solamente da: A. istruzioni di decisione e azione B. istruzioni in linguaggio C C. azioni sequenziali D. da dichiarazioni di variabili Answer: A Section: Pseudocodice 3. I programmi in pseudocodice: A. sono eseguiti dal preprocessore B. sono eseguiti dal compilatore C. non sono eseguiti al computer D. sono compilati dal linker Answer: C Section: Pseudocodice 4. Un diagramma di flusso è: A. una rappresentazione in linguaggio formale di un algoritmo B. una rappresentazione grafica di un algoritmo C. una rappresentazione matematica di un algoritmo D. una rappresentazione in pseudocodice di un algoritmo Answer: B Section: Diagrammi di flusso 5. Nei diagrammi di flusso, porzioni omesse vengono rappresentate da: A. linee di flusso B. rettangoli arrotondati C. rettangoli D. cerchietti Answer: D Section: Diagrammi di flusso 6. Nei diagrammi di flusso, il simbolo di decisione è rappresentato da: A. un rombo con due linee di flusso che emergono da esso B. un rombo con una sola linea di flusso in uscita DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO C. un rettangolo con due linee di flusso che emergono da esso D. un rettangolo arrotondato con due linee di flusso che emergono da esso Answer: A Section: Diagrammi di flusso 7. Se l'istruzione successiva da eseguire può essere diversa dalla successiva in sequenza si parla di esecuzione con: A. trasferimento del controllo B. strutture di controllo sequenziale C. strutture di controllo iterative D. strutture di controllo di selezione Answer: A Section: Strutture di controllo 8. L'istruzione di selezione singola è: A. if B. if..else C. switch D. while Answer: A Section: Strutture di controllo 9. La struttura di iterazione consente di eseguire azioni finché: A. non si incontra una istruzione di selezione B. non si incontra una istruzione di sequenza C. non si incontra una istruzione di iterazione D. non si soddisfano determinate condizioni Answer: D Section: Strutture di controllo 10. Le decisioni nell'istruzione if: A. devono basarsi su espressioni che abbiano valore zero B. possono basarsi su qualsiasi espressione C. devono basarsi su condizioni contenenti il >= D. devono basarsi su condizioni contenenti == Answer: B Section: Strutture di controllo DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 15: Istruzione di selezione if... else 1. Nell'istruzione if...else, se la condizione nell'if è vera: A. vengono eseguite entrambe le azioni nell'if e nell'else B. viene eseguita solo l'azione nell'else C. non viene eseguita l'azione nell'else D. non viene eseguita alcuna azione Answer: C Section: Istruzione if...else 2. Il corpo di else: A. richiede sempre parentesi graffe B. richiede sempre parentesi tonde C. non richiede sempre parentesi graffe D. richiede sempre parentesi angolari Answer: C Section: Istruzione if...else 3. L'operatore condizionale si indica con: A. :? B. ? C. := D. ?: Answer: D Section: Operatore condizionale ?: 4. Nell'espressione condizionale, con operatore condizionale, il secondo operando è: A. l'espressione se la condizione è falsa B. l'espressione se la condizione è vera C. la condizione D. privo di significato Answer: B Section: Operatore condizionale ?: 5. In questa istruzione var > 10 ? puts( 'Lost' ) ?: puts( 'Win' ); sono presenti: A. 0 errori B. 1 errore C. 2 errori D. 3 errori Answer: B Section: Operatore condizionale ?: 6. In questa istruzione var > 10 ? puts( 'Lost' ); : puts( 'Win' ); sono presenti: A. 0 errori B. 1 errore C. 2 errori DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. 3 errori Answer: B Section: Operatore condizionale ?: 7. Nelle istruzioni annidate if...else: A. tutte le condizioni vere vengono eseguite B. solo l'ultima condizione vera viene eseguita C. solo la prima condizione vera viene eseguita D. nessuna condizione vera viene eseguita Answer: C Section: Istruzioni annidate if...else 8. La riga di codice else if ( x >= 24 ); {x++;} conteine: A. 0 errori B. 1 errore C. 2 errori D. 3 errori Answer: B Section: Istruzioni annidate if...else 9. Un errore di sintassi: A. è individuato dal compilatore B. all'esecuzione fa sì che il programma fallisca C. all'esecuzione fa sì che il programma termini prematuramente D. all'esecuzione produce risultati non corretti Answer: A Section: Istruzioni annidate if...else 10. L'istruzione vuota è rappresentata da: A. ; B. : C. () D. [] Answer: A Section: Istruzioni annidate if...else DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 16: Istruzione di iterazione while 1. L'istruzione while: A. è una istruzione di definizione B. è una istruzione di iterazione C. è una istruzione di dichiarazione D. è una istruzione di assegnamento Answer: B Section: Istruzione while 2. Il ciclo while termina: A. quando la condizione diventa falsa B. quando la condizione diventa vera C. mai D. solo in caso errore Answer: A Section: Istruzione while 3. Il corpo dell'istruzione while: A. deve essere un'istruzione singola B. deve essere un'istruzione composta C. non deve contenere istruzioni D. può essere un'istruzione singola o un'istruzione composta Answer: D Section: Istruzione while 4. Quando l'iterazione while termina: A. viene eseguita l'iterazione un'ultima volta B. viene eseguita la prima istruzione dopo la struttura di iterazione C. termina il programma D. viene eseguita l'ultima istruzione prima della struttura di iterazione Answer: B Section: Istruzione while 5. Il diagramma di flusso dell'iterazione while si compone di: A. un rombo e di un rettangolo sull'uscita vera B. un rettangolo seguito sequenzialmente da un rombo C. un rombo seguito sequenzialmente da un rettangolo D. un rombo e di un rettangolo sull'uscita falsa Answer: A Section: Istruzione while 6. Dato int n=1, il programma che stampa come ultimo numero il valore 9 è: A. while ( n < 9 ) { printf('%d ', n++); } B. while ( n < 9 ) { printf('%d ', n); } C. while ( n < 18 ) { printf('%d ', n--); } DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. while ( n =' Answer: A Section: Istruzione for: note e osservazioni 10. Se la condizione di continuazione del ciclo è inizialmente falsa: A. si genera un errore al linker B. si genera un errore di compilazione C. si genera un ciclo infinito D. il corpo del ciclo non viene eseguito Answer: D Section: Istruzione for: note e osservazioni DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 24: Input di caratteri 1. In while( (ch = getchar()) != EOF ) viene eseguita prima: A. while B. ch = getchar() C. EOF D. != Answer: B Section: La funzione getchar 2. La funzione getchar() : A. legge un carattere dalla tastiera e lo memorizza in un buffer B. scrive un carattere a video e lo memorizza in un buffer C. legge un carattere dalla tastiera e lo ristampa a video D. scrive un carattere a video ma non lo memorizza Answer: A Section: La funzione getchar 3. Quando viene chiamata getchar(): A. Il programma termina con errore B. Il programma rimane in attesa C. Il programma termina con successo D. Il programma continua eseguendo la prima istruzione dopo l'istruzione getchar() Answer: B Section: La funzione getchar 4. L'istruzione printf("%c\n", 'a') stampa: A. 97a B. 97 C. non stampa nulla D. a Answer: D Section: Caratteri ed EOF 5. L'ASCII è: A. un codice per la codifica numerica di caratteri B. una funzione C che associa caratteri a numeri C. uno specificatore di conversione D. il metodo di memorizzazione per la funzione getchar Answer: A Section: Caratteri ed EOF 6. EOF è: A. un carattere speciale che corrisponde a new line B. un carattere speciale che corrisponde a \t C. una costante intera simbolica DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. una variabile intera usata per terminare il programma Answer: C Section: Caratteri ed EOF 7. Ctrl d (in linux) o Ctrl z (in Windows) sono interpretati come: A. errore B. EOF C. Invio D. getchar() Answer: B Section: Caratteri ed EOF 8. I caratteri devono essere racchiusi entro virgolette singole per essere riconosciuti come: A. costanti di tipo carattere B. interi di tipo long int C. variabili di tipo carattere D. stringhe Answer: A Section: Caratteri ed EOF 9. Per gli int l'intervallo minimo va: A. da 0 a 65536 B. da -infinito a +infinito C. da 0 a infinito D. da -32767 a +32767 Answer: D Section: Note sui tipi interi 10. Il tipo di dati char può essere utilizzato per: A. memorizzare stringhe di caratteri B. rappresentare interi nell'intervallo da -32767 a +32767 C. eseguire operazioni in virgola mobile D. rappresentare interi nell'intervallo da -127 a +127 Answer: D Section: Note sui tipi interi DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 25: Istruzione di selezione multipla switch 1. L'istruzione switch realizza una selezione: A. singola B. doppia C. mulitpla D. nulla Answer: C Section: L’istruzione switch: esempio 2. L'istruzione switch include istruzioni per ciascuno dei: A. case B. default C. break D. if..else Answer: A Section: L’istruzione switch: esempio 3. Nei case dell'istruzione switch si esegue il codice specificato dopo: A. : B. = C. := D. { Answer: A Section: L’istruzione switch: esempio 4. La parola chiave switch è seguita dal nome della variabile tra parentesi: A. quadrate B. tonde C. graffe D. angolari Answer: B Section: L’istruzione switch: approfondimento 5. Il break nell'istruzione switch: A. È sempre opzionale sia nei case che neil default B. È opzionale solo nel default C. È sempre necessario D. È opzionale solo nei case Answer: A Section: L’istruzione switch: approfondimento 6. Il caso default si applica: A. Se non si verificano confronti positivi B. Se non si verificano confronti negativi C. sempre DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. mai Answer: A Section: L’istruzione switch: approfondimento 7. Nei case dell'istruzione switch: A. puo' essere inclusa una sola azione B. devono essere incluse almeno due azioni C. non possono essere incluse azioni D. puo' essere inclusa una o piu' azioni Answer: D Section: L’istruzione switch: approfondimento 8. Dimenticare un'istruzione break quando è necessaria in un'istruzione switch è un errore: A. di compilazione B. di sintassi C. di esecuzione D. di linker Answer: B Section: L’istruzione switch: approfondimento 9. La clausula di default: A. deve presentarsi per ultima dopo i case B. e' prassi posizionarla per ultima, dopo i case, ma non è un vincolo C. deve presentarsi per prima D. e' prassi posizionarla per prima, precedendo i case, ma non è un vincolo Answer: B Section: L’istruzione switch: diagramma di flusso 10. Ogni singolo case dell'istruzione switch può testare solamente un'espressione: A. variabile di tipo float B. costante di tipo carattere C. variabile di tipo carattere D. costante intera Answer: D Section: L’istruzione switch: diagramma di flusso DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 26: Istruzioni do...while, break e continue 1. L'istruzione di iterazione do..while: A. non verifica l'esecuzione del corpo del ciclo B. verifica la condizione di continuazione del ciclo prima dell'esecuzione del corpo del ciclo C. verifica la condizione di continuazione del ciclo nel corpo del ciclo D. verifica la condizione di continuazione del ciclo dopo l'esecuzione del corpo del ciclo Answer: D Section: L'istruzione do..while 2. Nell'istruzione di iterazione do..while, la condizione di continuazione deve essere seguita da: A. : B. ; C. := D. // Answer: B Section: L'istruzione do..while 3. Nell'istruzione di iterazione do..while, l'azione: A. viene eseguita almeno 1 volta B. viene eseguita almeno 2 volte C. viene eseguita almeno fino a EOF D. puo' non venire mai eseguita Answer: A Section: L'istruzione do..while 4. L'istruzione break si usa per: A. alterare il flusso di controllo B. terminare il programma C. mettere il programma in attesa D. eseguire una chiamata esterna a funzione Answer: A Section: L'istruzione break 5. Dopo l'istruzione break in un ciclo for, l'esecuzione del programma: A. termina B. continua con con l'istruzione successiva al ciclo for C. continua con con l'istruzione successiva al break D. continua con l'iterazione successiva Answer: B Section: L'istruzione break 6. Le istruzioni for (x = 1; x < = 4; ++x) { printf('%s', 'a'); break; printf('%s', 'a'); } stampano: A. a B. aa C. aaa DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. aaaa Answer: A Section: L'istruzione break 7. L'istruzione continue si usa per: A. alterare il flusso di controllo B. terminare il programma C. riprendere il programma che era stato posto in attesa D. eseguire una chiamata esterna a funzione Answer: A Section: L'istruzione continue 8. Dopo l'istruzione continue in un ciclo for, l'esecuzione del programma: A. termina B. continua con con l'istruzione successiva al ciclo for C. continua con con l'istruzione successiva al continue D. continua con l'iterazione successiva Answer: D Section: L'istruzione continue 9. Le istruzioni for (x = 1; x < = 4; ++x) { printf('%s', 'a'); continue; printf('%s', 'a');} stampano: A. a B. aa C. aaaaaaaa D. aaaa Answer: D Section: L'istruzione continue 10. All'interno di una iterazione while, la sequenza di istruzioni break; continue; determina: A. che l'istruzione continue non sia mai eseguita B. chel'istruzione break non sia mai eseguita C. che entrambe le istruzioni break e continue siano eseguite D. che il loro effetto si annulli, proseguendo con l'istruzione successiva Answer: A Section: L'istruzione continue DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 28: Operatori logici 1. Un operatore logico è: A. > B. ? C. = D. ! Answer: D Section: Operatore logico AND (&&) 2. L'istruzione if (x == 2 && y >= 120) è vera se: A. x è uguale a 2 e y uguale a 1000 B. x è uguale a 1 e y uguale a 120 C. x è uguale a 2 e y uguale a 102 D. x è uguale a -2 e y uguale a -3 Answer: A Section: Operatore logico AND (&&) 3. Se espressione1 vale 0 ed espressione2 vale 'nonzero', espressione1&&espressione2 vale: A. 0 B. 1 C. nonzero D. espressione1 * espressione2 Answer: A Section: Operatore logico AND (&&) 4. L'istruzione if (x == 2 || y>= 120) è falsa se: A. x è uguale a 2 e y uguale a 1000 B. x è uguale a 1 e y uguale a 120 C. x è uguale a 2 e y uguale a 102 D. x è uguale a -2 e y uguale a -3 Answer: D Section: Operatore logico OR (||) 5. Se espressione1 vale 0 ed espressione2 vale 'nonzero', espressione1||espressione2 vale: A. 0 B. 1 C. nonzero D. espressione1 * espressione2 Answer: B Section: Operatore logico OR (||) 6. L'operatore ||: A. ha una precedenza più alta di && B. ha una precedenza più bassa di && C. ha la stessa precedenza di && DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. non ha precedenze Answer: B Section: Operatore logico OR (||) 7. Gli operatori && e ||: A. || è associativo da destra a sinistra. && è associativo da sinistra a destra B. && è associativo da destra a sinistra. || è associativo da sinistra a destra C. sono entrambi associativi da sinistra a destra D. sono entrambi associativi da destra a sinistra Answer: C Section: Operatore logico OR (||) 8. L'istruzione if (x == 2 || y>= 120) viene eseguita piu' velocemente se: A. x=2 B. y=120 C. x=2 e y=120 D. x=20 e y=12 Answer: A Section: Operatore logico OR (||) 9. L'istruzione if(!(x >= 2)) : A. È vera se x=1 B. È vera se x=2 C. È vera se x=3 D. non è scritta correttamente Answer: A Section: Operatore logico NOT (!) 10. L'espressione !(condizione1 && condizione2) è equivalente a: A. (condizione1 && condizione2) B. (condizione1 || condizione2) C. !(condizione1 || condizione2) D. (!condizione1 || !condizione2) Answer: D Section: Precedenze e leggi di De Morgan DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 29: Riepilogo della programmazione strutturata 1. Il diagramma di flusso per istruzioni di sequenza è: A. una sequenza di cerchietti B. una sequenza di rettangoli C. una sequenza di rombi D. una sequenza di rettangoli arrotondati Answer: B Section: Riepilogo istruzioni di controllo 2. Il diagramma di flusso per istruzioni if è composto da: A. rombo e rettangolo B. rettangolo e rettangolo arrotondato C. rombo e due rettangoli D. sequenza di rombi e rettangoli Answer: A Section: Riepilogo istruzioni di controllo 3. Il diagramma di flusso per istruzioni if…else è composto da: A. rombo e rettangolo B. rettangolo e rettangolo arrotondato C. rombo e due rettangoli D. sequenza di rombi e rettangoli Answer: C Section: Riepilogo istruzioni di controllo 4. Il diagramma di flusso per istruzioni switch è composto da: A. rombo e rettangolo B. rettangolo e rettangolo arrotondato C. rombo e due rettangoli D. sequenza di rombi e rettangoli Answer: D Section: Riepilogo istruzioni di controllo 5. Il diagramma di flusso per istruzioni do…while è composto da: A. rettangolo e rombo B. rettangolo e rettangolo arrotondato C. rombo e due rettangoli D. sequenza di rombi e rettangoli Answer: A Section: Riepilogo istruzioni di controllo 6. Il diagramma di flusso per istruzioni while è composto da: A. rettangolo e rombo B. rettangolo e rettangolo arrotondato C. rombo e due rettangoli DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. sequenza di rombi e rettangoli Answer: A Section: Riepilogo istruzioni di controllo 7. Collegare istruzioni di controllo in sequenza per formare programmi strutturati è detto: A. annidamento B. accatastamento C. iterazione D. assemblaggio Answer: B Section: Regole per costruire programmi strutturati 8. Le regole per costruire programmi strutturati indicano che qualsiasi rettangolo (azione) può essere sostituito con: A. due rettangoli con ricircolo B. due rombi con ricircolo C. due rettangoli in sequenza D. due rombi in sequenza Answer: C Section: Regole per costruire programmi strutturati 9. La programmazione strutturata prevede l'uso solo di: A. accatastamento B. annidamento C. accatastamento, annidamento o sovrapposizione D. accatastamento o annidamento Answer: D Section: Regole per costruire programmi strutturati 10. Qualsiasi forma di controllo in C può essere espressa in termini di solo: A. sequenza, for, switch B. sequenza, while, if C. sequenza, do…while, if…else D. sequenza Answer: B Section: Programmazione con semplicità DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 30: Funzioni della libreria math 1. La libreria standard del C fornisce funzioni per eseguire: A. grafica avanzata B. comuni calcoli matematici, manipolazioni di stringhe, input/output, giochi tradizionali C. calcoli matematici di ogni tipo D. comuni calcoli matematici, manipolazioni di stringhe, input/output Answer: D Section: Modularizzazione dei programmi in C 2. Le funzioni definite dal programmatore: A. sono scritte una sola volta e sono nascoste alle altre funzioni B. sono scritte una sola volta e sono visibili alle altre funzioni C. sono scritte piu' di una volta e sono nascoste alle altre funzioni D. sono scritte piu' di una volta e sono visibili alle altre funzioni Answer: A Section: Modularizzazione dei programmi in C 3. La chiamata di funzione: A. specifica solo il nome della funzione B. fornisce solo gli argomenti C. specifica il nome della funzione e fornisce gli argomenti D. specifica l'invocazione gerarchica annidata dei parametri di funzione Answer: C Section: Modularizzazione dei programmi in C 4. Le variabili definite nelle definizioni di funzione: A. sono tutte locali B. possono essere sia locali che non locali C. sono modulari D. sono tutte non locali Answer: A Section: Introduzione alle funzioni 5. Far svolgere a ciascuna funzione un compito specifico si dice: A. modularizzazione B. astrazione C. scomposizione D. funzionalizzazione Answer: B Section: Introduzione alle funzioni 6. Spezzare una funzione in varie funzioni più piccole si dice: A. modularizzazione B. astrazione C. scomposizione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. funzionalizzazione Answer: C Section: Introduzione alle funzioni 7. Gli argomenti delle funzioni sono racchiusi tra parentesi: A. quadrate B. tonde C. graffe D. angolari Answer: B Section: Libreria math 8. Le funzioni nella libreria math che restituiscono valori in virgola mobile restituiscono il tipo di dati: A. float B. double C. int D. double o float Answer: B Section: Libreria math 9. Per usare le funzioni della libreria math, è necessario includere: A. #include < math.h > B. include < math.h > C. #include < math > D. include math.h Answer: A Section: Libreria math 10. Il valore assoluto di (y*y*y-3) si scrive: A. pow( fabs( y,-3 ) 3 ) B. pow( fabs( y,3 ) -3 ) C. fabs( pow( y,3 ) -3 ) D. fabs( pow( y,-3 ) 3 ) Answer: C Section: Libreria math DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 31: Funzioni definite dal programmatore 1. Il prototipo di una funzione va inserito: A. nel main o in altra funzione B. dopo la chiamata a funzione C. in qualunque punto del programma D. prima di usare la funzione Answer: D Section: Prototipo, chiamata e definizione 2. L'istruzione int funz(double y); indica che: A. funz si aspetta di ricevere un valore double B. funz restituisce un valore double C. funz si aspetta di ricevere un valore int D. funz restituisce un valore int Answer: A Section: Prototipo, chiamata e definizione 3. L'int alla sinistra del nome della funzione informa il compilatore che: A. la funzione restituisce un intero B. la funzione richiede un input intero C. la funzione opera esclusivamente con variabili intere D. la funzione non richiede un intero Answer: A Section: Prototipo, chiamata e definizione 4. Il compilatore utilizza il prototipo della funzione per accertarsi che: A. il tipo di ritorno sia coerente con il contesto nel quale è chiamata la funzione B. i tipi degli argomenti non siano inclusi C. i tipi degli argomenti non siano ordinati D. il numero di argomenti sia maggiore o uguale a quello della definizione Answer: A Section: Prototipo, chiamata e definizione 5. La chiamata di una funzione è invocata: A. in qualunque punto del programma B. prima del prototipo C. nel main o in altra funzione D. nella sua definizione Answer: C Section: Prototipo, chiamata e definizione 6. La definizione di una funzione è inserita: A. prima il prototipo B. dopo il prototipo C. all'interno del main DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. all'interno della sua dichiarazione Answer: B Section: Prototipo, chiamata e definizione 7. Il tipo di valore di ritorno void indica che una funzione: A. restituisce la stringa void B. non richiede alcuna variabile di input C. non restituisce alcun valore D. restituisce 0 se corretta, non zero se errata Answer: C Section: Formato e corpo 8. La lista di parametri da passare a una funzione è un elenco separato da: A. punto (. ) B. trattino ( - ) C. punto e virgola ( ; ) D. virgola ( , ) Answer: D Section: Formato e corpo 9. L'istruzione int funz(int x, y, double z); è: A. errata perché non si possono dichiarare int e double nella stessa lista argomenti B. corretta C. errata perché non si può omettere int per la variabile y D. errata perché non si possono indicare più di due argomenti Answer: C Section: Formato e corpo 10. Il main restituisce: A. 0 se return è omessa B. errore se return è omessa C. 1 se return è omessa D. non zero se return e' incluso Answer: A Section: Restituzione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 32: Prototipi e attributi di funzione 1. Il compilatore usa i prototipi di funzione per: A. definire le funzioni B. correggere errori di programmazione C. convalidare le chiamate delle funzioni D. chiamare le funzioni nel main Answer: C Section: Approfondimento su prototipi di funzioni 2. La riga del prototipo di funzione si conclude con: A. { B. ; C. } D. ) Answer: B Section: Approfondimento su prototipi di funzioni 3. La riga della definizione di funzione si conclude con: A. { B. ; C. } D. ) Answer: A Section: Approfondimento su prototipi di funzioni 4. Includere i nomi dei parametri nei prototipi: A. È necessario (se non presenti si generano errori di compilazione) B. È facoltativo ma consigliabile C. È facoltativo ma sconsigliabile D. È da evitare (se presenti si generano errori di compilazionee) Answer: B Section: Approfondimento su prototipi di funzioni 5. Il tipo void nel prototipo di funzione richiede: A. il tipo int nella corrispondente definizione di funzione B. nessun tipo specificato nella corrispondente definizione di funzione C. un tipo qualsiasi nella corrispondente definizione di funzione D. il tipo void nella corrispondente definizione di funzione Answer: D Section: Approfondimento su prototipi di funzioni 6. Per "coercizione degli argomenti" si intende: A. l'impossibilità di modificare il valore degli argomenti B. l'impossibilità di modificare il tipo degli argomenti C. la forzatura del valore degli argomenti DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. la forzatura del tipo degli argomenti Answer: D Section: Coercizione degli argomenti e conversioni 7. La conversione di un double in un int: A. avviene per troncamento B. avviene per approssimazione all'intero superiore C. avviene senza perdita di accuratezza D. non è gestibile dal compilatore (restiuisce errore) Answer: A Section: Coercizione degli argomenti e conversioni 8. In un'espressione con tipi misti, il compilatore: A. converte tutti i tipi presenti in int B. converte tutti i tipi presenti in double C. converte tutti i tipi presenti in long double D. esegue una copia temporanea dei valori da convertire Answer: D Section: Coercizione degli argomenti e conversioni 9. Un valore si può convertire in un tipo più basso usando: A. cast B. void C. return D. double Answer: A Section: Coercizione degli argomenti e conversioni 10. Se uno dei valori è long double, l'altro si converte in: A. long double B. double C. long int D. int Answer: A Section: Coercizione degli argomenti e conversioni DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 33: Stack e record di attivazione 1. Nel C la struttura dati è nota come: A. record di attivazione B. stack C. funzione D. automatica Answer: B Section: Stack 2. Nel C la struttura dati è di tipo LIFO: A. l'ultimo elemento inserito è l'ulitmo a essere rimosso B. l'ultimo elemento inserito è il primo a essere rimosso C. gli elementi inseriti sono rimossi in ordine random D. il primo elemento inserito è il primo a essere rimosso Answer: B Section: Stack 3. Le variabili automatiche sono: A. variabili locali delle funzioni B. variabili il cui tipo è convertito automaticamente C. variabili locali della sola funzione main D. variabili il cui valore è convertito automaticamente Answer: A Section: Stack 4. Ogni funzione alla fine deve restituire il controllo: A. al main B. alla funzione chiamata C. al sistema operativo D. alla funzione chiamante Answer: D Section: Stack 5. Il record di attivazione contiene: A. l'indirizzo di ritorno alla funzione chiamata B. l'indirizzo di ritorno alla funzione chiamante C. l'indirizzo di ritorno alla funzione chiamata e le variabili locali D. l'indirizzo di ritorno alla funzione chiamante e le variabili locali Answer: D Section: Record di attivazione 6. Se la funzione chiamata torna alla funzione chiamante: A. si esegue il push del record di attivazione della funzione chiamata B. si esegue il pop del record di attivazione della funzione chiamata C. si esegue il push del record di attivazione della funzione chiamante DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. si esegue il pop del record di attivazione della funzione chiamante Answer: B Section: Record di attivazione 7. Quando una funzione chiamata torna alla sua funzione chiamante: A. le variabili automatiche della funzione chiamata vengono rimosse B. le variabili automatiche della funzione chiamante vengono rimosse C. le variabili globali della funzione chiamata vengono rimosse D. le variabili globali della funzione chiamata vengono rimosse Answer: A Section: Record di attivazione 8. Si verifica uno stack overflow quando: A. sono stati rimossi tutti record di attivazione B. si verifica un errore irreverisbile di compilazione C. si esaurisce la memoria per i record di attivazione D. si utilizzano più record di attivazione di quante funzioni sono state create Answer: C Section: Esempio di uso dello stack 9. Quando si raggiunge la parentesi graffa destra di chiusura di main avviene: A. la sola rimozione del record dallo stack ma non si realizza il ritorno al sistema operativo B. il ritorno al sistema operativo ma il record dallo stack viene mantenuto C. prima la rimozione del record dallo stack e quindi il ritorno al sistema operativo D. la rimozione del sistema operativo Answer: C Section: Esempio di uso dello stack 10. A fine esecuzione, la memoria per le variabili automatiche di main: A. non è più accessibile B. rimane accessibile in sola lettura C. rimane accessibile in sola scrittura D. rimane accessibile in lettura e scrittura Answer: A Section: Esempio di uso dello stack DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 34: Libreria standard 1. Ogni file di intestazione della libreria standard include: A. prototipi, definizioni dei tipi di dati e delle costanti B. solo i prototipi C. solo le definizioni dei tipi di dati D. solo le definizioni delle costanti Answer: A Section: File di intestazione 2. Il file di intestazione limits.h contiene: A. i limiti per i valori interi del sistema B. i prototipi di funzioni per i calcoli matematici con i limiti C. i limiti di lunghezza delle stringhe nelle funzioni di input/output D. i limiti per le lunghezze delle funzioni e dei file Answer: A Section: File di intestazione 3. Il file di intestazione time.h contiene: A. Contiene data e tempo correnti B. contiene i prototipi di funzione per velocizzare la compilazione C. contiene le definizioni di funzioni da eseguire in tempi definiti D. Contiene i prototipi di funzione per utilizzare i parametri del tempo Answer: D Section: File di intestazione 4. I file di intestazione definiti dal programmatore devono avere estensione: A..prog B..gcc C..h D..c Answer: C Section: File di intestazione 5. I file di intestazione definiti dal programmatore devono essere inclusi fra: A. < > B. ' ' C. ( ) D. [ ] Answer: B Section: File di intestazione 6. Quando la copia del valore viene passata alla funzione chiamata, si dice che gli argomenti sono passati per: A. valore B. riferimento C. controllo DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. intestazione Answer: A Section: Passare gli argomenti per valore 7. Quando gli argomenti sono passati per riferimento, la funzione chiamante: A. non permette alla funzione chiamata di modificare il valore della variabile originaria B. permette alla funzione chiamata di modificare il vaolre della variabile originaria C. si ottiene un errore di sintassi D. si ottiene un errore di compilazione Answer: B Section: Passare gli argomenti per valore 8. Per utilizzare la funzione rand() è necessario inserire: A. #include < rand.h > B. #include < stdlib.h > C. #include < rand > D. #include < stdlib > Answer: B Section: Ottenere un valore intero pseudocasuale 9. La funzione rand() restituisce un numero casuale compreso fra: A. 1 e 6 B. 0 e almeno 2147483647 C. 1 e almeno 2147483647 D. 0 e 6 Answer: B Section: Ottenere un valore intero pseudocasuale 10. L'istruzione printf('%u', rand() % 2); restituisce: A. la stampa di 0 o 1 B. la stampa di 1 o 2 C. la stampa di 2 D. la stampa del valore massimo per rand() diviso 2 Answer: A Section: Ottenere un valore intero pseudocasuale DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 35: Enum 1. Le costanti nelle enumerazioni è buona norma indicarle: A. con almeno due cifre all'inizio del nome B. con lettere tutte minuscole C. con prima lettera maiuscola e successive minuscole D. con lettere tutte maiuscole Answer: D Section: Enumerazioni 2. I valori in un enum iniziano con: A. -1 B. 0 C. 1 D. EOF Answer: B Section: Enumerazioni 3. I valori in un enum: A. vengono incrementati di 1 B. vengono decrementati di 1 C. hanno tutti lo stesso valore (quello iniziale) D. hanno tutti lo stesso valore, pari a zero Answer: A Section: Enumerazioni 4. Le costanti nelle enumerazioni sono comprese fra parentesi: A. graffe B. tonde C. quadre D. angolari Answer: A Section: Enumerazioni 5. Le costanti nelle enumerazioni sono separate da: A. virgola ( , ) B. punto e virgola ( ; ) C. linea ( - ) D. and commerciale ( & ) Answer: A Section: Enumerazioni 6. I valori in un enum possono essere forzati a valori specifici usando: A. uguale seguito da due punti ( =: ) B. due punti seguito da uguale ( := ) C. due punti ( : ) DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. uguale ( = ) Answer: D Section: Enumerazioni 7. Gli identificatori in un'enumerazione : A. devono essere unici, e i valori non possono essere duplicati B. devono essere unici, e i valori possono essere duplicati C. possono essere duplicati, e i valori devono essere unici D. possono essere duplicati, e anche i valori possono essere duplicati Answer: B Section: Enumerazioni 8. L'istruzione printf( "%d", var); con var di tipo enum, stampa: A. un intero B. una stringa di testo C. nulla, genera un errore di compilazione D. nulla, ma non genera errori di compilazione Answer: A Section: Enumerazioni 9. L'istruzione if( MON == var) con var di tipo enum: A. È errata, non si può confrontare un enum con la costante MON B. È errata, il confronto nell'if si realizza utilizzando un solo uguale C. È corretta se MON è un identificatore dell'enum D. È errata, va invertito l'ordine fra MON e var Answer: C Section: Enumerazioni 10. L'istruzione enum Week day; nel main: A. È errata, va riportato Week day enum; B. È errata, va posta al di fuori del main C. È errata, va riportato enum Week = enum day; D. È corretta, dichiara la variabile day di tipo enum Week Answer: D Section: Enumerazioni DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 36: Classi di memoria 1. Il periodo durante il quale l'identificatore esiste nella memoria si dice: A. campo di azione B. permanenza C. collegamento D. regola di azione Answer: B Section: Permanenza in memoria automatica 2. La posizione in cui l'identificatore può essere menzionato in un programma si dice: A. campo di azione B. permanenza C. collegamento D. regola di azione Answer: A Section: Permanenza in memoria automatica 3. L'informazione se l'identificatore è conosciuto soltanto nel file sorgente corrente o in qualunque file sorgente è detta: A. campo di azione B. permanenza C. collegamento D. regola di azione Answer: C Section: Permanenza in memoria automatica 4. Quale dei seguenti NON è uno specificatore di classe di memoria: A. extern B. static C. intern D. auto Answer: C Section: Permanenza in memoria automatica 5. Le variabili con permanenza in memoria automatica sono create: A. all'inizio dell'esecuzione del programma B. quando il controllo del programma esce dal blocco nel quale sono definite C. quando il controllo del programma le utilizza la prima volta D. quando il controllo del programma entra nel blocco nel quale sono definite Answer: D Section: Permanenza in memoria automatica 6. Le variabili locali, per impostazione predefinita: A. hanno permanenza in memoria permamente e l'impiego della parola chiave auto è quindi opzionale B. hanno permanenza in memoria automatica e l'impiego della parola chiave auto è quindi opzionale DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO C. hanno permanenza in memoria permamente solo se è utilizzata la parola chiave auto D. hanno permanenza in memoria automatica solo se è utilizzata la parola chiave auto Answer: B Section: Permanenza in memoria automatica 7. Per le variabili static la memoria è allocata e inizializzata: A. soltanto una volta, prima che il programma inizi l'esecuzione B. ogni volta che il programma le utilizza C. soltanto una volta, quando il controllo del programma entra nel blocco che le utilizza D. tante volte quante il loro valore viene modificato, prima che il programma inizi l'esecuzione Answer: A Section: Classi di memoria statica 8. La classe di memoria extern, per impostazione predefinita,si utilizza per: A. variabili automatiche B. variabili globali C. costanti D. operandi Answer: B Section: Classi di memoria statica 9. Le variabili globali hanno il campo d'azione esteso: A. alla funzione B. al file C. al blocco D. al sistema operativo Answer: B Section: Regole per il campo d'azione 10. Le etichette sono identificatori con il campo d'azione esteso: A. alla funzione B. al file C. al blocco D. al sistema operativo Answer: A Section: Regole per il campo d'azione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 38: Ricorsione 1. Nel calcolo con ricorsione, il caso di base determina: A. un errore B. la chiamata all'ultima funzione ricorsiva C. la restituzione di un numero D. la chiamata alla prima funzione ricorsiva Answer: C Section: Calcolo ricorsivo 2. Nel calcolo con ricorsione, per restituire un valore, il passo di ricorsione include un'istruzione: A. return B. for C. printf D. if (o if..else) Answer: A Section: Calcolo ricorsivo 3. Nel calcolo con ricorsione, il passo di ricorsione viene eseguito mentre: A. la chiamata originaria alla funzione fallisce B. la chiamata originaria alla funzione si arresta definitivamente C. la chiamata originaria alla funzione si arresta, in attesa del risultato dal passo di ricorsione D. la chiamata originaria prosegue, simultaneamente ai passi di ricorsione Answer: C Section: Calcolo ricorsivo 4. La ricorsione termina quando la chiamata originaria della funzione: A. restituisce il risultato finale alla sua funzione chiamante B. restituisce zero C. restituisce il risultato finale alla sua funzione chiamata D. restituisce il valore 1 alla sua funzione chiamante Answer: A Section: Calcolo ricorsivo 5. Per ottenere interi grandi dalla funzione fattoriale, è opportuno utilizzare il tipo: A. long int B. unsigned long long int C. unsigned super int D. long long long Answer: B Section: Ricorsione rispetto all’iterazione 6. La ricosione infinta determina: A. l'accelerazione delle prestazioni nell'esecuzione delle funzioni ricorsive B. la restituizione del caso base C. la restituzione del risultato finale con valore infinito DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. l'esaurimento della memoria Answer: D Section: Ricorsione rispetto all’iterazione 7. Sia l'iterazione che la ricorsione si basano su : A. una struttura di controllo B. una struttura di selezione di tipo switch C. una struttura di iterazione con variabile sentinella D. una struttura di selezione e una di iterazione con variabile sentinella Answer: A Section: Ricorsione rispetto all’iterazione 8. Sia l'iterazione che la ricorsione richiedono ciascuna un test nel programma di: A. disponibilità di risorse di CPU B. disponibilità di risorse di memoria C. selezione D. terminazione Answer: D Section: Ricorsione rispetto all’iterazione 9. Il motivo principale per cui si preferisce la ricorsione all'iterazione è: A. la realizzazione di un programma più moderno B. la realizzazione di un programma più intuitivo C. la realizzazione di un programma dall'esecuzione più lenta D. nessun motivo Answer: B Section: Ricorsione rispetto all’iterazione 10. La ricorsione spesso richiede più memoria dell'iterazione per: A. la facilità con cui si ricade in ricorsioni infinite B. l'uso piu' frequente di chiamate a funzione C. l'impiego di variabili di tipo piu' ampio D. il tipo di memoria impiegata Answer: B Section: Ricorsione rispetto all’iterazione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 40: Array 1. Gli array sono: A. strutture di funzioni costituite da funzioni non correlate e di ogni tipo B. strutture di dati costituite da dati non correlati e di ogni tipo C. strutture di funzioni costituite da funzioni dello stesso tipo D. strutture di dati costituite da dati correlati e dello stesso tipo Answer: D Section: Array: definizione 2. Nel programma C, per fare riferimento a un particolare elemento dell'array, specifichiamo: A. il nome, il valore esadecimale della locazione di memoria, e il numero di posizione dell'elemento nell'array B. solo il numero di posizione dell'elemento nell'array C. solo il nome dell'array D. il nome dell'array e il numero di posizione dell'elemento nell'array Answer: D Section: Array: definizione 3. Il primo elemento in ogni array è l'elemento di posizione: A. 0 B. 1 C. -1 D. 100 Answer: A Section: Array: definizione 4. Il nome di un array NON può iniziare con: A. lettera minuscola B. cifra C. sottilineatura (underscore) D. le lettere 'arr' Answer: B Section: Array: definizione 5. In un array, il numero di posizione tra le parentesi quadre è chiamato: A. indice B. sommario C. codice D. argomento Answer: A Section: Array: definizione 6. L'istruzione c[a + b] += 4; con a=1 e b=2 interi: A. addiziona 2 all'elemento 12 dell'array c B. addiziona 4 all'elemento 12 dell'array c C. assegna 4 all'elemento 12 dell'array c DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. addiziona 4 all'elemento 3 dell'array c Answer: D Section: Array: definizione 7. Printf('%d', s + s); restituisce: A. errore, servono due specificatori di conversione %d B. errore, non si può effettuare la somma s + s C. la stampa della somma degli elementi 1 e 2 dell'array s D. errore, andava indicato 1[s] + 2[s] Answer: C Section: Array: definizione 8. Size_t rappresenta: A. un tipo intero senza segno raccomandato per gli indici di un array B. un tipo intero senza segno da evitare per gli indici di un array C. un tipo float raccomandato per gli indici di un array D. un tipo float da evitare per gli indici di un array Answer: A Section: Array: inizializzazione 9. Int c = {0}; determina: A. l'inizializzazione a 0 del valore alla posizione 100 B. l'inizializzazione a 100 del valore alla posizione 0 C. l'inizializzazione a 0 di tutti i valori dell'array c D. errore, per inizializzare serve il valore di ogni elemento dell'array Answer: C Section: Array: inizializzazione 10. Per definire la costante simbolica per la dimensione degli array si utlizza: A. #define B. #include C. D. Answer: A Section: Array: inizializzazione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 42: Array e funzioni 1. Se si applica lo specificatore static alla definizione di un array locale: A. non si possono modificare gli elementi dell'array ogni volta che la funzione è chiamata B. non si possono porre a zero i valori dell'array quando la funzione è chiamata C. non si deve creare e inizializzare l'array ogni volta che la funzione è chiamata D. si deve creare e inizializzare l'array ogni volta che la funzione è chiamata Answer: C Section: Array locali statici e automatici 2. Se si applica lo specificatore static alla definizione di un array locale, l'array: A. non verrà distrutto ogni volta che si esce dalla funzione nel programma B. verrà distrutto ogni volta che si esce dalla funzione nel programma C. non potrà essere usato nel main D. non potrà usare la costante simbolica per definire la sua dimensione Answer: A Section: Array locali statici e automatici 3. Per i programmi con funzioni chiamate frequentemente e che contengono array grandi, se si applica lo specificatore static alla definizione di un array locale: A. si aumenta il tempo di esecuzione del programma B. si riduce il tempo di esecuzione del programma C. il tempo di esecuzione del programma rimane invariato D. il tempo di esecuzione del programma aumenta solo se l'array è di interi Answer: B Section: Array locali statici e automatici 4. Se non inizializzate esplicitamente un array static, gli elementi di quell'array vengono automaticamente inizializzati a: A. EOF B. 0 C. valore spazzatura D. '\0' Answer: B Section: Array locali statici e automatici 5. Se non inizializzate esplicitamente un array automatico, gli elementi di quell'array vengono automaticamente inizializzati a: A. EOF B. 1 C. valore spazzatura D. '\0' Answer: C Section: Array locali statici e automatici 6. Per passare come argomento un array a una funzione dovete specificare: DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO A. il nome dell'array senza alcuna parentesi B. il nome dell'array con parentesi graffe C. il nome dell'array con parentesi tonde D. il nome dell'array con parentesi angolari Answer: A Section: Passare gli array alle funzioni 7. Il nome dell'array ha come valore: A. l'indirizzo dell'ultimo elemento dell'array B. la dimensione dell'array C. l'indirizzo del primo elemento dell'array D. 0031F930 Answer: C Section: Passare gli array alle funzioni 8. &array è equivalente a: A. array B. array(1) C. array(0) D. array Answer: D Section: Passare gli array alle funzioni 9. Per stampare indirizzi con printf si usa lo specificatore di conversione: A. %p B. %i C. %a D. %z Answer: A Section: Passare gli array alle funzioni 10. La tecnica bubble sort per ordinare l'array: A. non è iterativa, confronta e ordina tutti gli elementi simulatenamente B. È iterativa, confronta e ordina gli elementi a coppie C. non è iterativa e si avvale di una variabile ausiliaria D. È ricorsiva, confronta e ordina tutti gli elementi simulatenamente Answer: B Section: Ordinamento di un array DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 44: Puntatori 1. I puntatori sono: A. variabili i cui valori sono interi B. strutture di dati costituite da dati correlati e dello stesso tipo C. funzioni costituite con variabili dello stesso tipo D. variabili i cui valori sono indirizzi di memoria Answer: D Section: Definizione e inizializzazione 2. Far riferimento a un valore per mezzo di un puntatore si dice: A. indirezione B. imposizione C. ingiunzione D. polarizzazione Answer: A Section: Definizione e inizializzazione 3. La definizione del puntatore xPtr a intero si realizza con: A. int &xPtr; B. int *xPtr; C. int xPtr; D. punt xPtr; Answer: B Section: Definizione e inizializzazione 4. La definizione dei puntatori xPtr e yPtr si può scrivere: A. int * xPtr, yPtr; B. int *xPtr, *yPtr; C. punt xPtr, yPtr; D. int & xPtr, yPtr; Answer: B Section: Definizione e inizializzazione 5. Un puntatore NON può essere inizializzato a: A. NULL B. 0 C. 1 D. indirizzo Answer: C Section: Definizione e inizializzazione 6. L'istruzione yPtr = &y; è: A. errata, serve operatore freccia (-->) al posto di uguale (=) B. corretta, assegna la variabile puntatore yPtr all'indirizzo della variabile y C. corretta, assegna il valore della variabile y alla variabile puntatore yPtr DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. corretta, assegna l'indirizzo della variabile y alla variabile puntatore yPtr Answer: D Section: Operatori per i puntatori 7. L'operatore unario * di indirezione applicato a un puntatore restituisce: A. il valore contenuto nella locazione di memoria puntata B. l'indirizzo della locazione di memoria puntata C. la moltiplicazione del valore contenuto nella locazione di memoria puntata D. la moltiplicazione dell'indirizzo della locazione di memoria puntata Answer: A Section: Operatori per i puntatori 8. Dato int x=1 e int *xPtr = &x, l'istruzione printf("%p", &x); stampa: A. "&x" B. 1 C. Un indirizzo del tipo 0028FEC0 D. NULL Answer: C Section: Relazioni tra operatori per puntatori 9. Dato int x=1 e int *xPtr = &x, l'istruzione printf("%p", xPtr); stampa: A. "xPtr" B. 1 C. Un indirizzo del tipo 0028FEC0 D. NULL Answer: C Section: Relazioni tra operatori per puntatori 10. Dato int x=1 e int *xPtr = &x, l'istruzione printf("%d", *xPtr); stampa: A. "*xPtr" B. 1 C. Un indirizzo del tipo 0028FEC0 D. NULL Answer: B Section: Relazioni tra operatori per puntatori DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 45: Puntatori e funzioni 1. Nel passaggio per valore, una funzione chiamata dal main: A. riceve un puntatore alle variabili passate dal main. Non ci sono limiti al numero di variabili passate B. riceve una copia del valore delle variabili passate dal main. Non ci sono limiti al numero di variabili passate C. riceve un puntatore alla variabile passata dal main. Il main puo' passare una sola variabile D. riceve una copia del valore della variabile passata dal main. Il main puo' passare una sola variabile Answer: B Section: Passaggio per valore 2. Nel passaggio per valore, una funzione chiamata dal main: A. restituisce un puntatore. Non ci sono limiti al numero di puntatori restituiti al main B. restituisce i valore delle variabili modificate dalla funzione. Non ci sono limiti sul numero di variabili modificate che si possono restituire al main C. restituisce un puntatore. La funzione puo' restituire un solo puntatore D. restituisce il valore della variabile modificata dalla funzione (al piu' un solo valore) Answer: D Section: Passaggio per valore 3. Con il passaggio per riferimento viene consentito a una funzione di restituire: A. un solo valore alla funzione chiamante B. più valori alla funzione chiamante C. nessun valore alla funzione chiamante D. solo valori int alla funzione chiamante Answer: B Section: Passaggio per riferimento 4. Quando si chiama una funzione con argomenti che devono essere modificati, vengono passati: A. i valro e gli indirizzi usando l'operatore AND B. i valro e gli indirizzi usando l'operatore OR C. i valori degli argomenti D. gli indirizzi degli argomenti Answer: D Section: Passaggio per riferimento 5. Il prototipo di una funzione funz che deve modificare il valore di una variabile intera, si scrive: A. void funz(int *pPtr); B. void funz(int &pPtr); C. void funz(int pPtr); D. void funz(int %pPtr); Answer: A Section: Passaggio per riferimento 6. Nel main, il passaggio per indirizzo della variabile intera p si realizza con: A. funz(*p) B. funz(&p) DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO C. funz(p) D. funz(%p) Answer: B Section: Passaggio per riferimento 7. Nella funzione chiamata, il quadrato della variabile intera passata per riferimento si realizza con: A. *pPtr = *pPtr * *pPtr B. &pPtr = &pPtr * &pPtr C. pPtr = pPtr * pPtr D. %pPtr = %pPtr * %pPtr Answer: A Section: Passaggio per riferimento 8. Nel passaggio con riferimento, la restituzione delle variabili modificate si realizza con: A. return B. printf e scanf C. la modifica del puntatore puntato dal valore della variabile D. la modifica della variabile puntata dal puntatore Answer: D Section: Passaggio per riferimento 9. Per assegnare l'indirizzo della variabile val alla variabile puntatore valPtr si scrive: A. valPtr = &val B. *valPtr = &val C. &valPtr = *val D. &valPtr = val Answer: A Section: Passaggio per riferimento 10. Dopo l'esecuzione di int i = 4; int *ptr = &i; *ptr = 1; si ottiene: A. i = 4 B. errore per uso incorretto dell'operatore * C. i = 1 D. errore per uso incorretto dell'operatore & Answer: C Section: Passaggio per riferimento DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 47: Aritmetica dei puntatori 1. La variabile vPtr può essere inizializzata per puntare all'array v con: A. vPtr = v; B. vPtr = *v; C. vPtr = &v; D. vPtr = *v; Answer: A Section: Espressioni con puntatori 2. L'aritmetica dei puntatori: A. restituisce errore B. non dipende dall'indirizzo a cui puntano i puntatori C. dipende dalla dimensione degli oggetti a cui puntano i puntatori D. dipende dall'indirizzo a cui puntano i puntatori Answer: C Section: Espressioni con puntatori 3. Dato l'array v di interi a 4 byte e il puntatore vPtr=&v di valore 5000 , l'istruzione vPtr+=2 restituisce il valore: A. 5000 B. 5002 C. 5008 D. 5200 Answer: C Section: Espressioni con puntatori 4. Dato l'array v di char e il puntatore vPtr=&v di valore 5000 , l'istruzione vPtr+=2 restituisce il valore: A. 5000 B. 5002 C. 5008 D. 5200 Answer: B Section: Espressioni con puntatori 5. L'aritmetica dei puntatori è correttamente applicabile a puntatori riferiti ad array in quanto: A. le locazioni di memoria sono di dimensione 4 oppure 2 byte B. le locazioni di memoria sono di dimensione 4 byte C. le locazioni di memoria sono posizionate casualmente D. le locazioni di memoria sono contigue Answer: D Section: Espressioni con puntatori 6. Dato l'array v di int e il puntatore vPtr=&v, l'istruzione vPtr++;: A. incrementa un puntatore di un array di uno B. incrementa il valore puntato di uno C. restituisce errore per la non applicabilità dell'operatore ++ ai puntatori DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. restituisce errore perché la versione correttà e' solo ++vPtr; Answer: A Section: Espressioni con puntatori 7. Dato l'array v di interi a 4 byte e due suoi puntatori vPtr che contiene l'indirizzo 500 e v2Ptr che contiene l'indirizzo 508, l'istruzione x = v2Ptr - vPtr; restiuisce: A. 0 B. 2 C. 8 D. Errore, non si puo' sottrarre un puntatore da un altro Answer: B Section: Espressioni con puntatori - parte II 8. Dati gli array v e p di interi a 4 byte e loro puntatori vPtr e pPtr rispettivamente, l'istruzione x = vPtr - pPtr; restiuisce: A. 0 B. 4 C. Errore, non si puo' sottrarre un puntatore da un altro se relativo ad array differente D. Errore, non si puo' sottrarre un puntatore da un altro Answer: C Section: Espressioni con puntatori - parte II 9. Un puntatore può essere assegnato a un altro puntatore se entrambi hanno lo stesso : A. specificatore di conversione B. prototipo di funzione C. tipo D. valore Answer: C Section: Espressioni con puntatori - parte II 10. A tutti i tipi di puntatore è possibile assegnare un puntatore a: A. char B. long long int C. int D. void Answer: D Section: Espressioni con puntatori - parte II DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 48: Puntatori e array 1. Dato bPtr = &b, l'elemento b dell'array è equivalente a: A. &(bPtr + 100) B. *(bPtr + 100) C. *bPtr + 100 D. bPtr + 100 Answer: B Section: Relazioni tra puntatori e array 2. Dato bPtr puntatore al primo elemento di un array, l'offset indica: A. a quale elemento dell'array si fa riferimento B. l'indirizzo della locazione di memoria di bPtr in esadecimale C. il tipo di dato dell'array D. il valore memorizzato all'indice zero dell'array Answer: A Section: Relazioni tra puntatori e array 3. Con la notazione "puntatore/offset", il valore dell'offset è: A. l'indice dell'array B. zero C. la dimenzione dell'array D. NULL Answer: A Section: Relazioni tra puntatori e array 4. Nella notazione "puntatore/indice", se bPtr ha il valore di b (array), l'espressione corretta per riferirsi al primo elemento è: A. bPtr B. bPtr(1) C. bPtr*1 D. bPtr Answer: A Section: Relazioni tra puntatori e array 5. Dato b array di int, l'espressione b+=3 è: A. scorretta poiché non verifica a priori se l'array ha dimensione minore di tre B. corretta C. scorretta poiché sarebbero servite le parentesi tonde per garantire le giuste precedenze D. scorretta poiché tenta di modificare il valore del nome dell'array Answer: D Section: Relazioni tra puntatori e array 6. Dato b array di int e int *bPtr = b, la notazione puntatore/offset con il nome dell'array come puntatore, per riferirsi all'elemento i utilizza: A. b[i] DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO B. *(b + i) C. bPtr[i] D. *(bPtr + i) Answer: B Section: Indicizzazione e offset 7. Dato b array di int e int *bPtr = b, la notazione puntatore/offset con un puntatore, per riferirsi all'elemento i utilizza: A. b[i] B. *(b + i) C. bPtr[i] D. *(bPtr + i) Answer: D Section: Indicizzazione e offset 8. Dato b array di int e int *bPtr = b, la notazione degli array con indicizzazione dei puntatori, per riferirsi all'elemento i utilizza: A. b[i] B. *(b + i) C. bPtr[i] D. *(bPtr + i) Answer: C Section: Indicizzazione e offset 9. Dato b array di int e int *bPtr = b, la notazione degli array con indice (indicizzazione di un array), per riferirsi all'elemento i utilizza: A. b[i] B. *(b + i) C. bPtr[i] D. *(bPtr + i) Answer: A Section: Indicizzazione e offset 10. L'istruzione s1=s2: A. assegna il valore di s2 all'indice 2 all'array s1 nell'indice 3 B. assegna il valore di s1 all'indice 2 all'array s2 nell'indice 3 C. assegna il valore di s2 all'indice 3 all'array s1 nell'indice 2 D. assegna il valore di s1 all'indice 3 all'array s2 nell'indice 2 Answer: C Section: Copiare stringhe con array e puntatori DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 50: Puntatori a funzioni 1. Un puntatore a una funzione contiene: A. i parametri iniziali passati alla funzione B. il valore finale restituito dalla funzione C. il tipo di dato restituito della funzione D. l'indirizzo della funzione nella memoria Answer: D Section: Esempio: ordinamento crescente o decrescente 2. Il nome di un array è: A. l'indirizzo in memoria dell'ultimo elemento dell'array B. l'indirizzo in memoria del primo elemento dell'array C. il tipo di dato dell'array D. il valore memorizzato all'indice zero dell'array Answer: B Section: Esempio: ordinamento crescente o decrescente 3. Il nome di una funzione è in realtà: A. l'indirizzo in memoria dell'elemento zero del primo array usato dalla funzione B. l'indirizzo in memoria di partenza del codice che esegue il compito della funzione C. l'indirizzo in memoria della fine del codice che esegue il compito della funzione D. il valore memorizzato all'indice zero del primo array usato dalla funzione Answer: B Section: Esempio: ordinamento crescente o decrescente 4. Int (*funz)(double a) indica che funz è: A. un puntatore a una funzione che riceve un parametro double e restituisce un risultato intero B. un puntatore a una funzione che riceve un parametro int e restituisce un risultato double C. una funzione che riceve un puntatore a un parametro int e restituisce un risultato double D. una funzione che riceve un puntatore a un parametro double e restituisce un risultato intero Answer: A Section: Considerazioni sull'esempio dell'ordinamento 5. Il prototipo int (*)(int); è: A. È errato, a causa di (*) B. È errato, a cuasa di (int) C. È corretto D. È errato, a causa della sequenza di (*) con (int) Answer: C Section: Considerazioni sull'esempio dell'ordinamento 6. Un uso comune dei puntatori a funzioni si ha nei: A. sistemi matematici B. cicli infiniti C. sistemi guidati da menu di tipo testuale DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. nei programmi privi di funzioni Answer: C Section: Esempio: sistemi a menu 7. Una restrizione all'uso di array di puntatori a funzioni è costituita dal fatto che: A. tutti i puntatori devono avere lo stesso tipo B. tutte le funzioni devono restituire void C. tutte le funzioni devono ricevere argomenti int D. tutti i puntatori devono puntare alla stessa locazione di memoria Answer: A Section: Esempio: sistemi a menu 8. Indicate l'intestazione corretta per una funzione chiamata fun1 che restituisce un intero e che riceve come parametri l'intero x e un puntatore alla funzione fun2. La funzione fun2 riceve un parametro intero e restituisce un intero.: A. int fun1 (int x, int (*fun2)(int)) B. int fun2(int x, int (*fun1)(int)) C. int fun1 (int x, int (fun2)(int)) D. int fun2(int x, int (fun1)(int)) Answer: A Section: Esempio: sistemi a menu 9. Indicate l'intestazione corretta per una funzione chiamata fun1 che riceve come parametri due puntatori ai numeri in virgola mobile x e y e non restituisce alcun valore: A. void fun1 (float x, float y) B. void fun1 (float &x, float &y) C. void (*)fun1 (float x, float y) D. void fun1 (float *x, float *y) Answer: D Section: Esempio: sistemi a menu 10. Indicare la dichiarazione corretta di un array di 3 puntatori a funzioni che ricevono ognuna un argomento int e restituiscono void: A. int (*f)(void) B. void (*f)(int) C. void (int) (*f) D. void (f)(int) Answer: B Section: Esempio: sistemi a menu DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Id Lezione 666: AUTOVALUTAZIONE Q367. Gli operatori del C sono calcolati: A. da sinistra a destra B. da destra a sinistra C. a seconda della loro associatività D. in ordine di definizione Answer: C Section: AUTOVALUTAZIONE Q368. I calcoli sono normalmente eseguiti da istruzioni di: A. assegnazione B. definizione C. operandi D. controllo Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q369. L'istruzione printf( "%s", "Welcome" ); è: A. stampa Welcome e non va a capo B. stampa Welcome e va a capo C. errata a causa dell'uso di %s D. errata a causa della mancanza di /n Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q370. Lo pseudocodice è costituito solamente da: A. istruzioni di decisione e azione B. istruzioni in linguaggio C C. azioni sequenziali D. da dichiarazioni di variabili Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q371. Nei diagrammi di flusso, porzioni omesse vengono rappresentate da: A. linee di flusso B. rettangoli arrotondati C. rettangoli D. cerchietti Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q372. L'istruzione while è un'istruzione di: A. definizione B. iterazione C. dichiarazione DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. assegnamento Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q373. Se un contatore non viene inizializzato: A. si verifica un errore logico B. si verifica un errore di compilazione C. si verifica un errore al linker D. non si verificano errori Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q374. La funzione getchar() : A. legge un carattere dalla tastiera e lo memorizza in un buffer B. scrive un carattere a video e lo memorizza in un buffer C. legge un carattere dalla tastiera e lo ristampa a video D. scrive un carattere a video ma non lo memorizza Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q375. L'istruzione switch realizza una selezione: A. singola B. doppia C. mulitpla D. nulla Answer: C Section: AUTOVALUTAZIONE Q376. Dimenticare un istruzione break quando è necessaria in un istruzione switch è un errore A. di compilazione B. di sintassi C. di esecuzione D. di linker Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q377. L'istruzione di iterazione do..while: A. non verifica l esecuzione del corpo del ciclo B. verifica la condizione di continuazione del ciclo prima dell esecuzione del corpo del ciclo C. verifica la condizione di continuazione del ciclo nel corpo del ciclo D. verifica la condizione di continuazione del ciclo dopo l esecuzione del corpo del ciclo Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q378. Nell'istruzione di iterazione do..while, la condizione di continuazione deve essere seguita da: DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO A. : B. ; C. := D. // Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q379. L'istruzione continue si usa per: A. alterare il flusso di controllo B. terminare il programma C. riprendere il programma che era stato posto in attesa D. eseguire una chiamata esterna a funzione Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q380. Il diagramma di flusso per istruzioni di sequenza è: A. una sequenza di cerchietti B. una sequenza di rettangoli C. una sequenza di rombi D. una sequenza di rettangoli arrotondati Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q381. Il diagramma di flusso per istruzioni if è composto da: A. rombo e rettangolo B. rettangolo e rettangolo arrotondato C. rombo e due rettangoli D. sequenza di rombi e rettangoli Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q382. Il record di attivazione contiene: A. l indirizzo di ritorno alla funzione chiamata B. l indirizzo di ritorno alla funzione chiamante C. l indirizzo di ritorno alla funzione chiamata e le variabili locali D. l indirizzo di ritorno alla funzione chiamante e le variabili locali Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q383. I file di intestazione definiti dal programmatore devono avere estensione: A..prog B..gcc C..h D..c Answer: C DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Section: AUTOVALUTAZIONE Q384. Le costanti nelle enumerazioni sono separate da: A. virgola ( , ) B. punto e virgola ( ; ) C. linea ( - ) D. and commerciale ( & ) Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q385. L'istruzione printf( "%d", var); con var di tipo enum, stampa: A. un intero B. una stringa di testo C. nulla, genera un errore di compilazione D. nulla, ma non genera errori di compilazione Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q386. Le variabili con permanenza in memoria automatica sono create: A. all'inizio dell'esecuzione del programma B. quando il controllo del programma esce dal blocco nel quale sono definite C. quando il controllo del programma le utilizza la prima volta D. quando il controllo del programma entra nel blocco nel quale sono definite Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q387. La ricorsione spesso richiede più memoria dell'iterazione per: A. la facilità con cui si ricade in ricorsioni infinite B. l'uso piu' frequente di chiamate a funzione C. l'impiego di variabili di tipo piu' ampio D. il tipo di memoria impiegata Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q388. Per definire la costante simbolica per la dimensione degli array si utlizza: A. #define B. #include C. D. Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q389. Per passare come argomento un array a una funzione dovete specificare: A. il nome dell'array senza alcuna parentesi B. il nome dell'array con parentesi graffe C. il nome dell'array con parentesi tonde DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO D. il nome dell'array con parentesi angolari Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q390. La definizione dei puntatori xPtr e yPtr si può scrivere: A. int * xPtr, yPtr; B. int *xPtr, *yPtr; C. punt xPtr, yPtr; D. int & xPtr, yPtr; Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q391. Un puntatore NON può essere inizializzato a: A. NULL B. 0 C. 1 D. indirizzo Answer: C Section: AUTOVALUTAZIONE Q392. Quando si chiama una funzione con argomenti che devono essere modificati, vengono passati: A. i valro e gli indirizzi usando l'operatore AND B. i valro e gli indirizzi usando l'operatore OR C. i valori degli argomenti D. gli indirizzi degli argomenti Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q393. Per assegnare l'indirizzo della variabile val alla variabile puntatore valPtr si scrive: A. valPtr = &val B. *valPtr = &val C. &valPtr = *val D. &valPtr = val Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q394. L'aritmetica dei puntatori è correttamente applicabile a puntatori riferiti ad array in quanto le locazioni di memoria sono: A. di dimensione 4 oppure 2 byte B. di dimensione 4 byte C. posizionate casualmente D. sono contigue Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Q395. Dati gli array v e p di interi a 4 byte e loro puntatori vPtr e pPtr rispettivamente, l istruzione x = vPtr - pPtr; restiuisce: A. 0 B. 4 C. Errore, non si puo' sottrarre un puntatore da un altro se relativo ad array differente D. Errore, non si puo' sottrarre un puntatore da un altro Answer: C Section: AUTOVALUTAZIONE Q395. L'istruzione a = b; è: A. distruttiva per la variabile a B. non distruttiva per la variabile a C. distruttiva per la variabile b D. non distruttiva per le variabili a e b Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q396. Dato b array di int e int *bPtr = b, la notazione degli array con indice (indicizzazione di un array), per riferirsi all'elemento i utilizza: A. b[i] B. *(b + i) C. bPtr[i] D. *(bPtr + i) Answer: A Section: AUTOVALUTAZIONE Q396. Migliora la leggibilità del programma: A. eliminare righe vuote sopra l'istruzione if B. eliminare righe vuote sotto l'istruzione if C. indentare la parentesi graffa di fine istruzione if D. indentare il corpo di ognuna delle istruzioni if Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q397. Una procedura per risolvere un problema che consta in un insieme di azioni da eseguire e in un dato ordine in cui esse vanno eseguite è chiamata: A. programmazione strutturata B. algoritmo C. struttura sequenziale strutturata D. struttura di controllo Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q398. Nell'espressione condizionale, con operatore condizionale, il secondo operando è: A. l'espressione se la condizione è falsa B. l'espressione se la condizione è vera DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO C. la condizione D. privo di significato Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q399. In questa istruzione var > 10 ? puts( "Lost" ); : puts( "Win" ); sono presenti: A. 0 errori B. 1 errore C. 2 errori D. 3 errori Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q400. Nelle iterazioni definite, il numero di esecuzioni dell'iterazione: A. è zero B. non si conosce prima che il ciclo inizi l'esecuzione C. lo determina l'utente durante l'esecuzione D. si conosce prima che il ciclo inizi l'esecuzione Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE Q401. Se un contatore int viene incrementato di 1 oltre il suo limito superiore, si ottiene: A. errore di compilazione B. come successivo valore un numero negativo C. come successivo valore lo zero D. come successivo valore un numero casuale relativo alla locazione di memoria utilizzata Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q402. In a = (float) b / c viene creata: A. una copia permanente in virgola mobile di b B. una copia temporanea in virgola mobile di b C. una copia permanente in virgola mobile di a D. una copia temporanea in virgola mobile di a Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q403. Ogni singolo case dell'istruzione switch può testare solamente un'espressione... A. variabile di tipo float B. costante di tipo carattere C. variabile di tipo carattere D. costante intera Answer: D Section: AUTOVALUTAZIONE DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO DO NOT PAY FOR THIS DOCUMENT - FREE DOCUMENT - NO DOCSITY - NON PAGARE PER QUESTO DOCUMENTO Q404. Dopo l'istruzione break in un ciclo for, l'esecuzione del programma: A. termina B. continua con con l istruzione successiva al ciclo for C. continua con con l istruzione successiva al break D. continua con l'iterazione successiva Answer: B Section: AUTOVALUTAZIONE Q405. L'istruzione if (x == 2 && y >= 120) è vera se: A. x è uguale a 2 e y uguale a 1000 B. x è uguale a 1 e y uguale a 120 C. x è uguale