Paniere 2 (1 modulo quiz) PDF

Document Details

FamedAbstractArt

Uploaded by FamedAbstractArt

Università telematica eCampus

Giovanni Piras

Tags

labour law employment law quiz questions law

Summary

This document is a set of quiz questions on labour law from a postgraduate course at eCampus University. The questions cover various aspects of labour law. It includes topics such as sources of labour law, different employment relationships and worker's rights.

Full Transcript

lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassan...

lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 001 01. QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60; 02. QUALI SONO LE PRINCIPALI NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO Art. 36 cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, norme su Jobs Act, L. 223 /91, L. 741/59, L. 1027/60. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60; 03. QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost. Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91. Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60; Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine 04. QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60; Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 39 Cost., art. 36 Cost. Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91, d.lgs. 22/2015, d.lgs. 23/2015, d.lgs. 81/2015 Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine 05. QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, legge. 741/59; l. 1027/60; Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, regolamenti ministeriali, raccomandazioni UE Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e econsuetudini, ART. 309 Cost., art. 36 Cost. 06. Quali sono le fonti del diritto del lavoro? 07. Possiamo annoverare tra le fonti del diritto del lavoro anche i contratti collettivi? 08. Come interagisce la normativa europea con le fonti del diritto italiano? 09. Quali sono le caratteristiche del rapporto di lavoro subordinato? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 3/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 002 01. Il corrispettivo nel rapporto di lavoro autonomo può essere determinato: soltanto dalle parti dalle parti e/o dalle tariffe professionali se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice soltanto dalle tariffe professionali 02. Cosa si intende per rapporto di collaborazione coordinato e personale? Quali sono, se ci sono differenze con il contratto di lavoro a progetto? 03. Quali sono le differenze tra rapporto di lavoro subordinato, autonomo e parasubordinato? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 4/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 003 01. Come può essere definito il lavoro a progetto disciplinato dagli artt. 61-69 del D.Lgs. n. 276/2003? è il contratto di collaborazione organizzato dal committente avente a oggetto l'esecuzione di attività che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative è il contratto di collaborazione le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai luoghi e ai tempi di lavoro è il contratto di collaborazione continuata e continuativa avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti specifici determinati dal committente è il contratto intermittente avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti o programmi di lavoro o fasi di esso 02. In che cosa consiste la parasubordinazione? nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa familiare nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore 03. In che cosa consiste la parasubordinazione? nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa familiare 04. Il D.Lgs 276/2003 si applica ai datori di lavoro sia pubblici che privati che abbiano alle loro dipendenze più di quindici dipendenti non è applicabile alle pubbliche amministrazioni e al loro personale è applicabile in tutti i settori sia pubblici che privati è applicabile a tutte le pubbliche amministrazioni a eccezione delle Forze di polizia e al personale militare 05. Per le collaborazioni a progetto: non si applica il rito del lavoro le modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente continuano a essere in vigore gli artt. 61-69 bis del Dlgs. n. 276/2003 dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del lavoro subordinato 06. Per le collaborazioni a progetto: dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del lavoro subordinato non si applica il rito del lavoro le modalità di esecuzione della prestazione sono organizzate dal committente continuano a essere in vigore gli artt. 61-69 bis del Dlgs. n. 276/2003 07. In cosa consiste il potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro? nell' esecuzione delle prestazioni lavorativenel diritto a stabilire l'orario di lavoro nell'esercizio del potere disciplinare nell'emanazione di ordini specifici, oltre che nell'esercizio di un' assidua attività di vigilanza e controllo nell' esecuzione delle prestazioni lavorativenel diritto a stabilire l'orario di lavoro nel diritto del datore di lavoro a pretendere dal lavoratore un comportamento improntato a diligenza e lealtà Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 5/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella 08. In che cosa consiste la parasubordinazione? nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa verso un corrispettivo e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale nei confronti del committente nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa familiare nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale nell'obbligo di un soggetto a collaborare nell'impresa mediante retribuzione e prestando il proprio lavoro manuale e intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore 09. quali sono le tutele per il lavoratore in caso di sospensione del rapporto di lavoro per motivi oggettivi? 10. Cosa si intende per locatio operis e locatio operarum? 11. Quali sono gli elementi distintivi del rapporto di lavoro autonomo? 12. Quali sono gli elementi che caratterizzano il rapporto di lavoro parasubordinato? 13. Quali sono le tutele per il lavoratore in caso di sospensione del rapporto di lavoro per motivi soggettivi? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 6/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 004 01. Cosa si intende per lavoro occasionale? 02. Cosa si intende per lavoro accessorio? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 7/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 005 01. Il Lavoratore con contratto a tempo determinato può essere licenziato: si, sempre se si verifica una causa che non consenta la prosecuzione, neanche in via provvisoria, del rapporto di lavoro anche senza motivazione solo se si verifica un giustificato motivo oggettivo 02. è possibile sottoscrivere un contratto a tempo determinato acausale? in quale/i ipotesi? 03. Quale è la nuova disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 8/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 006 01. Quale è la disciplina del rapporto di lavoro part time? 02. Cosa si intende per clausole di elasticità e di flessibilità nel contratto part time? Quali sono i requisiti? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 9/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 007 01. La retribuzione del lavoratore a tempo parziale: è superiore rispetto a quella di un lavoratore assunto a tempo pieno è riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa è stabilita dai contratti collettivi anche aziendali è determinata dalle parti 02. La forma del contratto a progetto: è libera deve essere scritta ai fini probatori (forma scritta ad probationem) può essere orale deve essere scritta (forma scritta ad substantiam) 03. Il progetto: può consistere in una mera riproposizione dell'oggetto sociale del committente può comportare lo svolgimento di compiti meramente esecutivi e ripetitivi deve essere specifico, funzionalmente collegato a un determinato risultato finale può non essere allegato al contratto di lavoro 04. In che cosa consistono le prestazioni occasionali? sono i rapporti di durata complessiva non superiore a sessanta giorni nel corso dell'anno solare con il medesimo committente sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a 300 ore, con lo stesso committente sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare ovvero, nell'ambito dei servizi di cura e assistenza alla persona, non superiore a 240 ore, con lo stesso committente prestazioni il cui compenso può essere superiore ai 5 mila euro nell'anno solare e a cui non si applicano le disposizioni relative al contratto a progetto 05. Sono escluse dal campo di applicazione del contratto a progetto: coloro che percepiscono la pensione di invalidità le attività realizzate attraverso call center solo le professioni intellettuali le professioni intellettuali per le quali sia necessaria l'inscrizione a un albo, i rapporti di collaborazione rese in favore di associazioni sportive dilettantistiche, i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e i partecipanti a collegi e commissioni, nonché coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia 06. Un elemento distintivo del lavoro a progetto: la subordinazione del collaboratore rispetto all'imprenditore l'autonomia del collaboratore nello svolgimento dell'attività lavorativa e la gestione della stessa in funzione del risultato la collaborazione con l'imprenditore nessuna delle tre precedenti 07. Per i rapporti di parasubordinazione: non trovano applicazione i profili di tutela e garanzia riconosciuti dall'ordinamento ai rapporti di lavoro subordinato non trova applicazione la normativa in tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali si applicano gli istituti di natura sostanziale della invalidità delle rinunce e transazioni di cui all'art. 2113 c.c. non si applica il rito del lavoro 08. Quali sono i poteri che ha il datore di lavoro? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 10/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella 09. Quale è la disciplina del contratto di apprendistato? 10. Quali sono i requisiti per l'utilizzazione del contratto di apprendistato? 11. In cosa consiste il potere disciplinare? 12. Cosa si intende per procedimento disciplinare? 13. Il procedimento disciplinare 14. Quali sono le sanzioni disciplinari? 15. Quali sono le tutele in favore del lavoratore in caso di procedimento disciplinare? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 11/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 008 01. il prestatore di lavoro subordinato Deve osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai collaboratori dai quali gerarchicamente dipende. Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e deve osservare le diposizioni imparite dall'imprenditore e dai collaboratori dai cui gerarchicamente dipende. Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta. Deve osservare le disposizioni impartite dai collaboratori dell'imprenditore. 02. il prestatore di lavoro non deve svolgere attività lavorativa, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, ha obbligo di riservatezza, non può divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, nè farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. ha obbligo di riservatezza, non può divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, nè farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. non deve trattare affari, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa 03. La disciplina sulle nuove collaborazioni organizzate dal committente ex D.lgs n. 81/2015: è applicabile alle collaborazioni stipulate con i titolari di trattamento pensionistico trova applicazione anche nei confronti dei contratti dii lavoro sottoposti alla certificazione della commissioni istituite ai sensi dell'art. 76 del D. Lgs. n. 276/2003 trova applicazione anche con riferimento alle pubbliche amministrazioni non trova applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni 04. È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore, con eteroorganizzazione sia per tempi che luoghi. chi si obbliga mediante retribuzione commisurata al tempo dedicato. chi si obbliga a collaborare nell'impresa senza vincolo di tempo e luogo. chi si obbliga mediante retribuzione a produrre nell'impresa, senza vincolo di risultato. 05. È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore. chi si obbliga mediante retribuzione a produrre nell'impresa, senza vincolo di svolgere la prestazione in momenti scelti dal datore di lavoro. chi si obbliga mediante compenso a lavorare nell'impresa, con autodirezione alle dipendenze dell'imprenditore. chi si obbliga mediante retribuzione commisurata alla produzione. 06. Alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali e' necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato qualora sia resa in maniera continuativa verso un solo committente? si, si applica si applica soltanto qualora le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro si applica soltanto nel caso in cui il rapporto sia di durata pari o superiore ai 15 mesi consecutivi no, è escluso dal comma 2, dell'art. 2 del decreto legislativo n. 81/2015 07. Il decreto legislativo 15 giugno 2015 n. 81: ha mantenuto le collaborazioni a progetto ha abrogato gli articoli da 61 a 69-bis del decreto legislativo n. 276 del 2003 ha escluso che la disciplina del rapporto di lavoro subordinato possa applicarsi anche ai rapporti di collaborazione ha abrogato gli articoli da 61 a 69-bis del decreto legislativo n. 276 del 2003 che continuano ad applicarsi esclusivamente per la regolazione dei contratti già in atto alla data di entrata in vigore del decreto stesso Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 12/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella 08. Quali sono le condizioni affinchè, dal 1° gennaio 2016, ai applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione? il collaboratore deve avere una postazione fissa presso la sede del committente per un periodo superiore ai sei mesi ogni volta in cui il collaboratore sia sottoposto alle direttive del committente qualora la durata del rapporto sia superiore agli otto mesi e/o il fatturato verso un unico committente superi l'80% del volume d'affari in un anno solare ogni volta in cui la prestazione del collaboratore abbia carattere esclusivamente personale, sia resa in maniera continuativa e le modalità di esecuzione della stessa siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro 09. Il collaboratore a progetto può svolgere la sua attività a favore di più committenti? no, mai si e può svolgere attività in concorrenza con i committenti si si e può diffondere notizie e apprezzamenti attinenti ai programmi e alla organizzazione di essi 10. Quali indicazioni deve contenere il contratto a progetto: l'indicazione della presenza di eventuali rischi per l'integrità e la salute del lavoratore e delle misure di prevenzione adottate; la data di inizio e la durata prevista del contratto, le mansioni alle quali saranno adibiti i lavoratori e il loro inquadramento, il luogo, l'orario e il trattamento economico e normativo delle prestazioni lavorative il contenuto del contratto a progetto è liberamente determinabile dalle parti descrizione del progetto, il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione, le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al committente, le eventuali misure per la tutela della salute e sicurezza del collaboratore a progetto durata, descrizione del progetto, il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione, le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al committente, le eventuali misure per la tutela della salute e sicurezza del collaboratore a progetto 11. Il compenso pattuito per i collaboratori a progetto: può essere inferiore, a parità di estensione temporale dell'attività oggetto della prestazione, alle retribuzioni minime previste dai contratti collettivi nazionali di categoria applicati nel settore di riferimento alle figure professionali il cui profilo di competenza e di esperienza sia analogo a quello del collaboratore a progetto non può essere lo stesso di quello che sarebbe previsto per un lavoratore subordinato che svolge le medesime mansioni nel settore di riferimento può essere inferiore ai minimi stabiliti in modo specifico per ciascun settore di attività deve essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito 12. Ci sono delle ipotesi in cui la disciplina del rapporto subordinato non applica alle nuove forme collaborazione? la nuova disciplina non trova applicazione, ad esempio, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore no, si applica anche ai rapporti di collaborazione in essere alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 81/2015 no, si applica a tutti i rapporti di collaborazione istaurati dopo il 1° gennaio 2016 la nuova disciplina non trova applicazione ai datori di lavoro che abbiano alle loro dipendenze meno di 15 dipendenti 13. Il diritto alla privacy del lavoratore: limiti nel rapporto di lavoro. 14. Quali sono i diritti del lavoratore? Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 13/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella Lezione 010 01. Le lavoratrici parasubordinate possono richiedere l'indennità di maternità? si, qualora il contratto di lavoro sia stato certificato no, soltanto le lavoratrici subordinate ne hanno diritto si, qualora sia prevista dal contratto di lavoro si, se iscritte alla Gestione separata INPS 02. Che cos'è la tredicesima mensilità? è un compenso corrisposto una volta l'anno tra aprile e settembre di entità pari a una mensilità dell'ordinaria retribuzione spetta agli operai a tempo determinato appartenenti al settore dell'agricoltura è un elemento accessorio della retribuzione che costituisce un incremento individuale o collettivo corrispondente a quella parte di retribuzione che supera i minimi tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva è un compenso corrisposto una volta l'anno in occasione delle festività natalizie di entità pari a una mensilità dell'ordinaria retribuzione 03. In che cosa consiste il cumulo tra interessi e rivalutazione monetaria sui crediti di lavoro? quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per i crediti di lavoro deve determinare il danno da svalutazione monetaria subito dal lavoratore quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per i crediti di lavoro deve determinare d'ufficio gli interessi nella misura legale quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per crediti di lavoro deve determinare anche gli interessi moratori quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro deve determinare d'ufficio gli interessi nella misura legale e anche il danno da svalutazione monetaria condannando il datore al pagamento della relativa somma dalla data di maturazione del diritto 04. Le sentenze che pronunciano condanna per i crediti di lavoro: sono immediatamente esecutive e all'esecuzione si può procedere anche con la sola copia del dispositivo non sono esecutive sono provvisoriamente esecutive possono essere azionate esecutivamente soltanto dopo il deposito delle motivazioni 05. Al lavoratore assunto a tempo determinato spetta il TFR come al lavoratore assunto a tempo indeterminato? no, al lavoratore assunto a tempo determinato non spetta il TFR si, in proporzione al periodo lavorato, secondo il principio di non discriminazione no, salvo che sia diversamente pattuito in sede di contrattazione aziendale no, salvo diversamente pattuito in sede di assunzione 06. Il prestatore di lavoro può essere retribuito con partecipazione agli utili o ai prodotti? no, mai si, in tutto o in parte si, purché gli sia garantito il minimo indispensabile per sopravvivere si, purché sia previsto dalla contrattazione collettiva di settore 07. Quale forma di retribuzione è legata al risultato d'impresa? a cottimo retribuzione a tempo partecipazione agli utili e/o al capitale retribuzione con provvigioni Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 14/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella 08. I lavoratori parasubordinati possono richiedere gli assegni per il nucleo familiare? si, qualora sia previsto dal contratto si, se iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi INPS si, qualora il contratto di lavoro sia stato certificato no, soltanto i lavoratori subordinati possono farne richiesta 09. Il criterio della proporzionalità della retribuzione esige: la parità di trattamento retributivo dei lavoratori che svolgono identiche mansioni la corrispondenza della retribuzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato la determinatezza o determinabilità della retribuzione l'idoneità della prestazione a garantire al lavoratore e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa 10. La richiesta di anticipazione del TFR deve essere motivata? si, deve essere giustificata dalla necessità di eventuali spese sanitarie per terapie o per interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa per sé o per i figli no, mai si, deve essere giustificata dalla necessità di far fronte alle spese di matrimonio del lavoratore soltanto in alcuni casi individuati dai contratti collettivi 11. Come può essere definita la retribuzione? diritto del lavoratore, a parità di mansioni e anzianità, a un trattamento economico, senza possibilità per il datore di trattamenti preferenziali l'unico obbligo a cui è tenuto il datore di lavoro a fronte del lavoro del prestatore la prestazione fondamentale a cui è obbligato il datore di lavoro nei confronti del lavoratore in cambio della sua prestazione lavorativa diritto potestativo del prestatore di lavoro 12. L'anticipazione del TFR: può essere ottenuta per due volte in tutto l'arco del rapporto di lavoro non può essere ottenuta in caso di procedimenti disciplinari può essere ottenuta una sola volta dal lavoratore può essere sempre richiesta 13. C'è un limite massimo alla richiesta di anticipazione del TFR? no, mai si, l'anticipazione deve essere non superiore al 50% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta si, l'anticipazione non può superare il 70% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta si, l'anticipazione deve essere non superiore all'80% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta 14. Dopo quanti anni di servizio è possibile richiedere l'anticipazione del TFR? dopo 3 anni consecutivi presso lo stesso datore di lavoro dopo 10 anni consecutivi presso lo stesso datore di lavoro dopo 8 anni consecutivi presso lo stesso datore di lavoro può essere richiesta in ogni momento Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 15/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella 15. Il principio di sufficienza della retribuzione indicato dall'art. 36 della Costituzione: deve essere inteso come la retribuzione che permette al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato al suo contesto storico e ambientale (esistenza dignitosa e libera) impone che la retribuzione sia determinata dai CCNL o in mancanza dal giudice secondo equità impone l'equivalenza dello scambio tra lavoro e retribuzione impone un livello retributivo correlato al minimo vitale 16. Il trattamento di fine rapporto si determina accantonando, per ciascun anno, una somma pari ad una percentuale della retribuzione lorda. Gli importi sono rivalutati? si, gli importi sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni cinque anni si, gli importi sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni due anni no, gli importi non sono rivalutati si, gli importi sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno 17. In caso di decesso del lavoratore, il trattamento di fine rapporto accantonato è liquidato: al coniuge ovvero ai figli al coniuge, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le norme della successione legittima in caso di decesso il TFR rimane in azienda al coniuge, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il secondo grado e agli affini entro il primo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono accantonate in un fondo gestito dall'INPS 18. Gli importi accantonati nel trattamento di fine rapporto sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso..: che viene determinato sommando due coefficienti fissi pari rispettivamente all'1,5% e al 60% che viene determinato dall'ISTAT che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, stabilito ogni anno dall'INPS che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo fissato dall'ISTAT 19. Ai fini del calcolo del TFR, per retribuzione lorda onnicomprensiva si intende: la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in occasione del rapporto di lavoro incluso quanto corrisposto a titolo di rimborso spese la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in occasione del rapporto di lavoro anche di carattere sporadico la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in occasione del rapporto di lavoro a titolo non occasionale ad eccezione dell'equivalente delle prestazioni in natura la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in costanza di rapporto di lavoro a titolo non occasionale 20. Quale elemento della retribuzione costituisce il corrispettivo della prestazione lavorativa? il minimo tabellare, l'indennità di contingenza e gli scatti di anzianità solo in minimo tabellare l'indennità di contingenza il minimo tabellare e gli scatti di anzianità 21. Come può essere definita la struttura della retribuzione? erogazioni retributive costituite dalla paga base, dagli scatti di anzianità e dall'indennità di contingenza le varie voci che compongono la retribuzione e che determinano nel loro insieme il trattamento economico del lavoratore gli emolumenti accessori previsti dalla contrattazione collettiva erogazioni retributive costituite dalla paga base e dagli scatti di anzianità Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 16/58 lOMoARcPSD|48675232 Set Domande: DIRITTO DEL LAVORO PSICOECONOMIA (D.M. 509/99) Docente: Cassandro Antonella 22. Il lavoratore può chiedere un'anticipazione del TFR? si, dopo 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e soltanto entro il 70% del trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta si, dopo 6 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e soltanto entro il 50% del trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta solo se il datore di lavoro ha la disponibilità economica no, mai 23. Come viene definita la retribuzione commisurata, sotto forma di percentuale, a determinati risultati raggiunti dal lavoratore nell'ambito della trattazione di affari nell'interesse del datore di lavoro? retribuzione a provvigione retribuzione con partecipazione ai prodotti retribuzione con partecipazione agli utili retribuzione a cottimo 24. La retribuzione può essere determinata a cottimo? la retribuzione solo sulla base della durata della prestazione lavorativa no, mai si, ma solo nei casi stabiliti dalla contrattazione collettiva si, può essere determinata anche a cottimo Scaricato da Giovanni Piras ([email protected]) © 2016 - 2018 Università Telematica eCampus - Data Stampa 19/03/2018 17:23:25 - 17/58

Use Quizgecko on...
Browser
Browser